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C’è un’Italia che attende, non va delusa

MessaggioInviato: 19/01/2012, 14:42
da matthelm
Siamo alla vigilia di un passaggio cruciale, il varo del decreto sulle liberalizzazioni. Ieri il Financial Times, titolando una lunga intervista, definiva Mario Monti «rivoluzionario parentetico», sfruttando una definizione che lo stesso premier dava della propria esperienza: una parentesi. Sapremo domani se la parentesi potrà davvero consegnare all’Italia anche la rivoluzione, ovvero un radicale mutamento delle regole di funzionamento dell’economia, del commercio e dei servizi, incoraggiando l’innovazione e l’impresa e rovesciando l’ottica che vede consumatori e clienti sempre dalla parte delle vittime. Se così sarà, allora la parentesi tecnica avrà conseguito in due mesi più risultati delle recenti legislature politiche.
Può farcela, Monti?
Mettiamo solo per un momento da parte il requisito che lui stesso definisce indispensabile, l’unico che non dipende da noi: il sostegno dell’Europa, per liberarsi (e liberarci) di vincoli di troppo investendo finalmente nella crescita.
Per rimanere al gioco italiano, Monti ha compiuto l’inversione di agenda che gli era stata consigliata, anteponendo il pacchetto delle liberalizzazioni alla delicata trattativa sul nuovo welfare e il mercato del lavoro: scelta oculata che ha alleggerito almeno un fronte, garantendo al governo la predisposizione positiva da parte del Pd.
L’altra garanzia, se non di successo almeno di buona partenza, è nell’ampiezza del pacchetto, che riguarda trasversalmente dall’Eni ai taxi, dai notai alle assicurazioni, dalle banche ai farmacisti (negative invece le rinunce preventive o i rinvii su Poste e ferrovie).
Tanti protestano. Da Roma alla Sicilia la legge viene violata sistematicamente. Ma un gigante silenzioso aspetta a vedere se davvero la sua vita sta per cambiare un po’, finalmente in meglio, e per una volta senza dover pagare di tasca propria: è l’Italia dei cittadini, degli utenti, dei consumatori, del reddito fisso, del piccolo artigiano o commerciante, dell’imprenditore.
Se Monti convince e conquista la fiducia di questa Italia, allora le rivolte saranno inutili, e la rivoluzione sarà invece possibile.
Stefano Menichini (Europa)

Re: C’è un’Italia che attende, non va delusa

MessaggioInviato: 19/01/2012, 16:31
da franz
matthelm ha scritto:Può farcela, Monti?[/b]

Stanamente questa è la domanda che sembra ardua per i tecnici ed i politici ma è abbastanza facile per la gente comune.
Vari sondaggi hanno chiarito che le persone sì, sono convinte che Monti possa farcela. Anche nei partiti che si dimostrano piu' ostili.
E questo malgrado il fatto, abbastanza chiaro, che contemporaneamente gli italiani si dichiarano contrari alle singole misure.
È un po' come se un malato, ostile di principio (perché nessuno le accetta volentieri) ad amputazioni, medicine amarissime o supposte king-size, accettasse di buon grado la cura di un medico autorevole e super partes, per evitare il peggio.
Se il peggio è sempre ben visibile e presente, come scenario, la cura proseguirà fino alla fine.
In questo senso la doppia bocciatura sul rating (due livelli di S&P, piu' quella di Mood's in arrivo) fa piu' bene che male.
All'estero sono convinti che l'Italia potrebbe comportarsi come quei pazienti che migliorando smettono di predere gli antibiotici ed escono all'aperto, esponendosi a nuovi rischi e provocando gravissimi problemi in caso di ricaduta.

Re: C’è un’Italia che attende, non va delusa

MessaggioInviato: 24/01/2012, 16:28
da Loredana Poncini
Segnagliamoci a vicenda ogni pur piccola avvisaglia che Monti non s'avvicina troppo a questa (de)riva, e prende il largo, verso un'Europa più EUROPEA !!! :geek: