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I Democratici bruciano?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: I Democratici bruciano?

Messaggioda ranvit il 16/08/2008, 19:12

annalu ha scritto:
ranvit ha scritto:[...] lacci e lacciuoli, con relativi guasti al sistema Paese, imposti da cinquant'anni di governo del centrosinistra (considerando la politica della Dc inciuciata con la sinistra e i sindacati come "centrosinistra"), tra retorica e corruttele varie hanno davvero messo il Paese all'angolo.

Ammetto, caro Ranvit, che questa tua definizione di "centrosinistra" mi fa finalmente capire molte delle tue opinioni, che non solo non condivido, ma non riuscivo nemmeno a spiegarmi.
Dunque, il "centrosinistra" ha governato l'Italia per ben cinquant'anni.
Interpretazione perfettamente in linea con l'ideologia berlusconiana, che più semplicemente dice che l'Italia è stata sempre governata dai Komunisti, dalla liberazione in poi.
Chissà cosa direbbero molti dirigenti DC, da Scelba a Tambroni ... ma che importa? I giovani moderni hanno la memoria breve, quindi questa affermazioni basta ripeterle spesso e diventano vere.
Ora aspettiamo con calma di superare l'epoca di (necessario?) rigore thatcheriano che caratterizza l'attuale governo Berlusconi.
Avanti così, verso un glorioso passato. Remoto, se possibile.

annalu


Premesso che non capisco perchè la devi mettere sul personale visto che credo interessi poco agli altri sapere se io sono bello o brutto....debbo rilevare che a differenza di te io non ho una formazione comunista alle spalle, sebbene abbia votato per questo partito a partire dal '74, e questo forse mi consente di essere un po' piu' libero mentalmente di giudicare il recente passato.

Scelba e Tambroni? Roba degli anni '50 (per l'esattezza fino al '62) quando la direzione e gestione della Dc passo' nelle mani di Fanfani e Moro....oltre l'onnipresente Andreotti.
Dal '63 in poi il governo del Paese è stato di centrosinistra, all'inizio con il Pci fuori dai giochi ma poi sempre piu' coinvolto.
La politica di centrosinistra è quella che ha creato, per piacere alla sinistra ed ai sindacati, la cultura dell'essere "amico di" invece che del merito, l'orario di lavoro anche dei pubblici esercizi sempre piu' corto ( per cui quando i consumatori erano liberi di comprare, i negozi erano chiusi... ), la contingenza che ha portato l'inflazione alle stelle, le baby pensioni che hanno massacrato le finanze, l'intoccabilità dei posti di lavoro (per cui bisognava tenersi al lavoro sfaccendati vari), la massima tolleranza di tutti gli abusi degli statali, etc etc

Mi spiace deluderti, ma io vorrei un centrosinistra....serio e capace di gestire il Paese. Di un centrosinistra qualsiasi, soprattutto se impastato di retorica post-comunista, non so che farmene.

Vittorio

Ps Ti spiacerebbe evitare di metterla ancora sul personale?
Ultima modifica di ranvit il 16/08/2008, 19:32, modificato 1 volta in totale.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: I Democratici bruciano?

Messaggioda annalu il 16/08/2008, 19:30

franz ha scritto:
annalu ha scritto:Dunque, il "centrosinistra" ha governato l'Italia per ben cinquant'anni.

Sicuramente no, ma allora chiediamoci chi ha governato (o forse meglio "non-governato") l'Italia dal dopoguerra?
È sempre mancato un forte movimento liberale, presente invece nelle altre parti d'Europa.
E manca ancora oggi perché tutto possiamo dire della CdL tranne che (intenzioni e propaganda a parte) incarni un benché minimo spirito liberale.
Il motivo conduttore è sempre stato impostato dalla DC.
Non è mancata la sinistra e secondo me nemmeno la destra illiberale (quella fascista).
Della prima sappiamo tuttto o quasi ma della seconda, che ci si illudeva di aver sconfitto con la ritualità delle celebrazioni annuali, credo che si debba constatare oggi a conti fatti che non è mai morta. Sopita sotto le ceneri, l'Italia delle corporazioni, dei localismi, delle clientele, dei soprusi, del faccio quello che voglio tanto nessuno mi puo' dire nulla, è quella che ha continuato alla grande dal dopoguerra ad oggi.
Tutto portato avanti dalla DC prima e dai vari bi-tri-penta partiti (che allora chiamavamo centrosinistra solo perché il PSI ne faceva parte).
Forse piu' che parlare di un ritorno del fascismo dovremmo prendere atto che non è mai adato via ma ha saputo mascherarsi ben bene.

Ciao,
Franz


Non vorrei peccare di presunzione, tanto più che ho ricominciato da pochi anni a partecipare attivamente alla vita politica, mentre per decenni mi sono interessata d’altro. Però la convinzione che per cinquant’anni abbia governato un sistema consociativo, coincide con l’affermare che una democrazia parlamentare non è democratica.
Se dalla presenza contemporanea nel Parlamento dei due partiti avversari DC e PCI, ne deriva che hanno governato insieme, allora ogni dibattito è inutile, perché è ovvio che in parlamento maggioranza ed opposizione possono e devono dialogare in una democrazia parlamentare. Altrimenti, sarebbe come affermare che ora Berlusconi sta governando insieme a Veltroni, e questa affermazione mi pare meno infondata dell’affermazione che De Gasperi governava insieme a Togliatti.
Lucameni parla di “consociativismo” riferendosi alla situazione di “democrazia bloccata” quando un’alternanza al governo era impensabile. Può anche essere, ma allora il “consociativismo” in questione non è mai stato davvero superato.
Il blocco della democrazia italiana è certo conseguenza delle modalità con cui è terminata la seconda guerra mondiale. Parte dell’Italia è stata liberata dagli americani, parte invece dalla lotta partigiana. Conseguenza possibile: divisone in due del paese, come nel caso della Corea. Non so se Calderoli sarebbe stato felice di far parte dell’”Italia del nord” sotto influenza sovietica. Questa soluzione è stata comunque scartata, credo anche per una decisa presa di posizione del PCI e di Togliatti. L’Italia è rimasta unita, ma è rimasta sotto l’influenza congiunta delle due superpotenze.
Insomma, per tornare all’attualità, a me sembra che parlare di “fascismo” sia fuori luogo, perché il fascismo non rappresenta un’ideologia né altro, ma solamente un preciso periodo storico in un determinato paese, il nostro paese. Quella situazione, in quanto tale, non può ripetersi.
Quello che però sta avvenendo è il riproporsi di quella logica che ha consentito, anzi favorito e facilitato, l’avvento del fascismo.
Ci sono gruppi imprenditoriali ed interessi specifici che desiderano un governo a loro favorevole e, come il fascismo, sono disponibili a individuare il “nemico” nello straniero, razziale o etnico come volete, e ad usare una sacrosanta meritocrazia per umiliare ulteriormente le classi lavoratrici.
Malgrado ciò che si vuol far credere, è l’assenza di meritocrazia a favorire i potenti.
Se si garantisce per tutti il famoso “sei politico”, le industrie si baseranno sui consigli degli “amici degli amici” nelle assunzioni. Se invece a scuola e altrove è richiesto impegno e studio severo, magari il figlio dell’operaio risulterà migliore, e questo alla “casta” dei privilegiati non va bene.

Insomma, credo di aver fatto un discorso piuttosto disordinato. Però l’Italia è sempre stata in una situazione del tutto peculiare, dalla quale non è facile uscire.
Il berlusconismo, che si radica nelle stesse forze che consentirono il nascere del fascismo, non sembra al momento possedere forze sufficienti per reagire.
Però, se è vero che certe forme di “furbizia” e corruzione appaiono essere tipiche del carattere degli italiani, è anche vero che quegli stessi italiani sono stati capaci di slanci eroici.
Ed io continuo a sperare.

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Re: I Democratici bruciano?

Messaggioda annalu il 16/08/2008, 19:44

ranvit ha scritto:Premesso che non capisco perchè la devi mettere sul personale visto che credo interessi poco agli altri sapere se io sono bello o brutto....debbo rilevare che a differenza di te io non ho una formazione comunista alle spalle, sebbene abbia votato per questo partito a partire dal '74, e questo forse mi consente di essere un po' piu' libero mentalmente di giudicare il recente passato.

Scelba e Tambroni? Roba degli anni '50 (per l'esattezza fino al '62) quando la direzione e gestione della Dc passo' nelle mani di Fanfani e Moro....oltre l'onnipresente Andreotti.
Dal '63 in poi il governo del Paese è stato di centrosinistra, all'inizio con il Pci fuori dai giochi ma poi sempre piu' coinvolto.
La politica di centrosinistra è quella che ha creato, per piacere alla sinistra ed ai sindacati, la cultura dell'essere "amico di" invece che del merito, l'orario di lavoro anche dei pubblici esercizi sempre piu' corto ( per cui quando i consumatori erano liberi di comprare, i negozi erano chiusi... ), la contingenza che ha portato l'inflazione alle stelle, le baby pensioni che hanno massacrato le finanze, l'intoccabilità dei posti di lavoro (per cui bisognava tenersi al lavoro sfaccendati vari), la massima tolleranza di tutti gli abusi degli statali, etc etc

Mi spiace deluderti, ma io vorrei un centrosinistra....serio e capace di gestire il Paese. Di un centrosinistra qualsiasi, soprattutto se impastato di retorica post-comunista, non so che farmene.

Vittorio

Ps Ti spiacerebbe evitare di metterla ancora sul personale?


Non avevo alcuna intenzione di "metterla sul personale" ma solo di rispondere all'intervento di una persona.
Quanto al "metterla sul personale", come fai a parlare della mia presunta "formazione comununista" e della mia conseguente mancanza di librtà di pensiero?

E' vero, ho aderito alla FGCI (Federazione giovanile comunista) da ragazzina, ma forse questo mi ha permesso di comprendere meglio i limiti di quella struttura politica. Le mie radici, mie e della mia famiglia, sono radici antifasciste e libertarie. Se in una formazione politica devo trovare riferimento, la trovo nel gruppo "Giustizia e Libertà", e comunque penso che sul "personale" la stia mettendo tu.

Ma fermiamoci qui: possiamo avere idee divergenti, ma non per questo dobbiamo diventare nemici.

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