Saltato il Congresso del PD (quello ordinario e primo, che avrebbe consacrato un Partito normale uscendo dall’attuale provvisorietà) si sono riprese le solite polemiche come se nulla fosse accaduto (sconfitte elettorali; divisioni politiche successive; conferma all’unanimità del Segretario; vuoto organizzativo, scarsissima partecipazione di iscritti ed elettori).
Le polemiche sulla firma dell’appello SALVA L’ITALIA. la tiritera in zona candidature sulle primarie (ovviamente perché non si debbano fare) la dicono lunga sull’autunno che ci si prospetta.
Al continuo e massiccio fuoco avversario, il rischio è che si accompagni perfino fuoco amico, mentre addirittura nell’inseguimento della sinistra in ritirata la destra arriva a proclamare di dover fare cose di sinistra.
Noi non crediamo “che tutto si aggiusti”, ne’ tantomeno che il “caimano” possa cadere per uno dei curiosi miracoli che costituiscono la panacea della politica italiana. Aumentano invece le difficoltà del PD e negli enti amministrati da esponenti di questo partito, e il gioco delle candidature si fa sempre più duro per non dire impossibile.
Il fatto è che l’attivismo politico non puo’ essere confuso con la Politica, e la battaglia politica in corso nel pd non puo’ essere confusa con un semplice scambio di vedute, mentre i riti unanimistici hanno perso il loro tempo e le nomenclature sono sempre meno sopportabili.
Ricordiamo sempre che mentre Sagunto (che si difendeva contro gli invasori) bruciava, c’era chi a Roma trovava il tempo per discutere e chiacchierare, pensando che fosse più prudente far finta di nulla.
Paolo borghi livorno x spillo di www.libertaeguale.eu 15-08-2008