In effetti Monti è sobrio e nelle varie occasioni in cui lo abbiamo sentito parlare credo che quasi tutti avranno notato l'assenza di retorica e la prevalenza dei fatti concreti. Diversamente da Travaglio che invece, da buon giornalista politico, fa abbontante uso della retorica per gonfiare gli scarni contenuti espressi.
Se c'è poco da prelevare agli scudati (e Travaglio stesso riferisce) allora chiedere 5 o 1.5 porta allo stesso scarno risultato, se non peggio. Forse chiedendo 5 si fa bella figura (e Travaglio allora potrebbe prosopopare sulla necessità di chiedere 15) ma si ottiene meno di quando si chiede 1.5
Sulle frequenze e sull'ici alla chiesa, i ministri hanno risposto, sollecitati, che non si sono ancora chinati sul problema.
Qui dovrebbe essere chiaro che per ogni incompetente (del genere a cui siamo stati abituati in questi decenni sia nella politica che nel giornalismo, salvo rare e meritevoli eccezioni in entrambi) è tutto facile e "basta fare cosi'" etc.
Cioè per i banalizzatori (commentatori e pseudoanalisti) è tutto semlice, tanto poi dovranno fare gli altri. Ma per dei tecnici che devono fare è tutto complesso (soprattutto in in paese contorto come il nostro) e quindi ogni problema va approfondito ad un livello che i banalizzatori non possono arrivare e non possono comprendere. Capita cosi' che un ottimo giornalista di cronaca giudiziaria (e Travaglio lo è) prenda incredibili scivoloni quando parla di cose che non conosce nel dettaglio (evasione, per esempio) ma su cui sembra lecito,sulla base di un giodizio morale pensare di dire cose esatte sul piano economico.
Ecco, ammetto di preferire la concreta sobrietà di Monti, che deve rimettere in sesto il paese, anche se appare meno spettacolare della facile retorica del commentatore politico che in fondo non ha quel compito gravoso (per fortuna) e deve solo fare audience.