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Ogni promessa è debito, caro Fini.

MessaggioInviato: 26/11/2011, 19:04
da franz
da ascoltare con cura ... ma se avete fretta, correte a 5:30 circa

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Che ne pensate?

Re: Ogni promessa è debito, caro Fini.

MessaggioInviato: 26/11/2011, 20:29
da matthelm
1. la coerenza è merce rara. dovrebbe dimettersi acquisterebbe rispetto anche dagli avversari.
2. niente di nuovo riguardo lo sviluppo della attuale situazione politica che vedrebbe poi Fini schierarsi con un centro destra quantomeno rispettabile e depurato dal berlusconismo (operazione quanto mai difficile).
Vedremo poi, oltre al Fli, come si comporterà il terzo polo in tutte le sue componenti. Penso che se il Pd vorrà e saprà muoversi con intelligenza si potrebbero avere alleanze non scontate e più adatte a governare l'Italia del dopo berlusconi. Anche il candidato premier avrà la sua grande importanza.

Re: Ogni promessa è debito, caro Fini.

MessaggioInviato: 27/11/2011, 1:30
da pianogrande
Tutto giusto ma già stiamo perdendo anche troppo tempo con i sottosegretari.
Figuriamoci se si liberasse il posto di presidente della camera.
D'altra parte, Fini è un contrappeso a gente schieratissima alla quale le dimissioni non le chiede nessuno.

Peccato che si debbano fare queste considerazioni su cariche istituzionali che dovrebbero essere super partes ma i comportamenti li vediamo.

Riguardiamoci il comportamento miserabile di una leghista che presiede con tanto di fazzoletto verde ed arroganza.
Roba da buttarla fuori a calci nel sedere.
http://www.youtube.com/watch?v=dVYg8c0tZTY

Re: Ogni promessa è debito, caro Fini.

MessaggioInviato: 27/11/2011, 2:25
da flaviomob
Anche Casini si assunse la responsabilità "politica" del caso Cuffaro...
Dov'è finito Cuffaro lo sappiamo bene... e ora dov'è Casini? :lol:

Re: Ogni promessa è debito, caro Fini.

MessaggioInviato: 28/11/2011, 18:20
da cardif
L'intervista è del 24/02/2011, quando la questione delle dimissioni dell'ex PdC non era all'o.d.g.
Gli scherani del PdL attaccavano continuamente Fini già dal 30/07/2010, data della sua fuoriuscita dal partito.
Le ragioni degli uni erano che Fini, facendo politica, non poteva ricoprire un ruolo super partes. Ma questa motivazione mi sembra strumentale: lo avevano messo in base ad un accordo elettorale proprio perché era di parte. Mica avevano messo uno dell'opposizione, a garanzia (come si fadeva una volta: Nilde Iotti fu Presidente della Camera dei deputati per 13 anni, dal 1979 al 1992).
Il loro interesse era che al suo posto andasse un altro della loro parte, e quindi non super partes per definizione. E, naturalmente, dare sfogo all'ansia di vendetta del loro capetto.
Le sue ragioni Fini le espone nell'intervista. Il patto era che, vinte le elezioni, l'ex andava al governo e lui alla presidenza della Camera. La rottura di questo patto doveva comportare le dimissioni di entrambi.
Successivamente, ma 'molto successivamente' per i tempi e per le cause, il 'fu' diventa ex (e tra l'altro diventa TdC).
Questi ha fatto un passo indietro per assunzione di responsabilità, per sua stessa dichiarazione: responsabilmente si è dimesso, avendo capito che non era in grado di prendere misure serie per fronteggiare la crisi (tranne dire che i ristoranti sono pieni ed aumentare l'iva dell'1%) e perché preoccupato dalla caduta di Mediaset (l'hanno convinto che il mercato lo avrebbe massacrato nei suoi 'affetti': le azioni). Cioè niente a che vedere col fatto che, dopo la perdita di un pezzo di PdL (ex AN), non aveva più la maggioranza. Peraltro aveva ovviato con gli acquisti (come fa col Milan).
Non vedo collegata la 'promessa' di Fini con l'evoluzione degli eventi.
Secondo me Fini si sarebbe dovuto dimettere ( e sempre secondo me si sarebbe dimesso) se fosse stato costituito un altro governo di Cd, con un altro PdC (cosa che la Costituzione avrebbe consentito). Il Cd l'avrebbe potuto fare con il sostegno dell'UdC, ma non è stato capace.
Ma adesso c'è un fascio di partiti convergentemente paralleli ... ;) :?: