Pd, Liberal contro Fassina: "Si dimetta"
Bersani: "Una richiesta che non capisco"
Nel mirino il responsabile economico dei democratici dopo le critiche alle richieste fatte dalla Ue all'Italia e quelle dell'altro ieri al commissario Olli Rehn. "Su pensioni e lavoro è in minoranza"
ROMA - "Fassina se ne deve andare". L'ala Liberal del Pd si scaglia contro il responsabile economico dei democratici chiedendone la sostituzione dopo le critiche alle richieste fatte dalla Ue all'Italia e quelle al commissario Olli Rehn. In un documento firmato da Enzo Bianco, Ludina Barzini, Andrea Marcucci, Pietro Ichino e Luigi De Sena, si sostiene che le posizioni di Fassina "appaiano in netta dissonanza rispetto alle linee di responsabilità e di rigore assunte giustamente da Bersani". ma è lo stesso segretario nazionale a gelare i Liberal: "Questa richiesta di dimissioni non l'ho proprio capita".
"Criticare aspramente la linea di rigore e sviluppo assunta prima dalla Banca d'Italia e poi dalla BCE - insiste la lettera - bollare come liberiste posizioni 'liberal' come quella del senatore Ichino, prospettare soluzioni ispirate alle vecchie culture politiche del secolo passato, non è compatibile con il dovere di rappresentare il complesso delle posizioni assunte dal Pd". Per questo i Liberal chiedono a Fassina "un passo indietro" in modo da poter sostenere "le sue idee liberamente, senza il vincolo della responsabilità politica che gli è stata affidata".
Nei giorni scorsi Fassina aveva criticato duramente le ricette del commissario Ue Rehn per uscire dalla crisi: ""Le indicazioni riproposte oggi per la crescita dal commissario europeo Rehn sono deprimenti sul piano intellettuale prima che economico - aveva detto Fassina - Dopo un trentennio dominato dalla flessibilità del lavoro e dalla moderazione salariale, le cause primarie della drammatica e infinita crisi in cui siamo immersi, oggi il commissario europeo agli Affari economici insiste su maggiore flessibilità del lavoro e maggiore moderazione salariale".
Che Fassina fosse al centro di aspre critiche da parte dell'area Liber del partito era noto da tempo. In particolare da quando partecipò alla manifestazione della Fiom. Solo nei giorni scorsi il responsabile economico rispondeva così a chi gli chiedeva notizie circa le sue eventuali dimissioni: "Quando qualcuno mi chiederà ufficialmente di dimettermi, in sede politica, rispondero. Se qualcuno metterà la faccia intorno ai pettegolezzi affronteremo il problema, sempre che il quesito sulla mia permanenza del Pd venga posto in maniera esplicita". Richiesta, oggi, esaudita.
(23 novembre 2011)Repubblica
PS: Bersani non capisce... Non è la prima volta.