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Per molti non ce n'era bisogno ma per alcuni sicuramente sì.
Il pasdaran si conferma ancora una volta: non voterà la probabile fiducia a Monti.
Ecco perché certa sinistra è inaffidabile ed infantile. Un disastro.

ROMA - "Caro Di Pietro, non è il momento della demagogia. Adesso bisogna salvare l'Italia". Bastano poche parole diffuse dalle agenzie di stampa e dai quotidiani online: "L'Italia dei Valori non darà la fiducia a un governo Monti". E in un attimo la rabbia di centinaia di militanti dell'Idv si riversa sulla pagina Facebook di Antonio Di Pietro. Non capiscono. Chiedono spiegazioni. Criticano in modo feroce la scelta dell'ex magistrato. "Antonio pensa al bene dell'Italia", "Sei irresponsabile e populista come il peggior Bossi", "Sono profondamente delusa da questa scelta". I messaggi sono chiari e diretti. "Antonio, ma non ti rendi conti che la base del partito non comprenderà mai questa scelta?".

In molti revocano la fiducia al leader dell'Idv. Tra i tanti messaggi: "Un vero statista lo si riconosce dal comportamento in situazioni come questa. E tu purtroppo in questo momento sei una grandissima delusione". Ancora: "Speravo in uomini come te ma purtroppo con rammarico di dico: mi auguro che per il futuro il centrosinistra si ricordi di questo tuo atteggiamento e ti lasci fuori da qualsiasi tipo di accordo". E c'è chi prova a far ragionare Di Pietro: "Andare alle elezioni ora vorrebbe dire altri 2 mesi di incertezza totale nei mercati. Ho capito che volete governare e girar pagina ma pensate al bene della Nazione. Altri 2 mesi di incertezza e senza governo ci ammazzerebbero economicamente e finanziariamente".

I commenti più duri sono quelli dei militanti. E se alcuni sposano la linea di Di Pietro, altri espongono critiche feroci. L'accusa è di non ascoltare la voce degli iscritti al partito: "Ma ti stai rendendo conto che tutta la base ti sta chiedendo di votare la fiducia verso Monti, consci del fatto che forse è l'ultima possibilità per non fallire?". Poi: "Verso che elezioni vorresti portare questo paese? Mesi di campagne elettorali mentre lo spread avanza verso il punto di non ritorno?". E sono numerosi gli inviti a entrare in un eventuale governo tecnico: "Fai valere il tuo peso dentro il governo tecnico. Non starne fuori. Fai il politico, ti ho votato per questo".

Poi, chi annuncia che non voterà più l'Italia dei Valori: " Buongiorno, ho sempre votato Idv. Ma in questa battaglia contro il governo tecnico proprio non ci credo. L'Italia è in un momento di gravità eccezionale e servono misure eccezionali". Poi la richiesta: "Vi chiedo, come vostro elettore, di appoggiare un governo tecnico guidato da una persona di livello come Mario Monti. Non è il momento di fare demagogia, è il momento di salvare l'Italia". C'è chi sottolinea contraddizioni: "Ma come, andare alle elezioni con il Porcellum che abbiamo cercato di abolire in tutti i modi?". (Repubblica)

Su Repubblica viene riportata una battuta involontariamente omofoba dello stesso Di Pietro

"Bersani dopo due mesi che avrà appoggiato un governo tecnico si accorgerà che centrosinistra e Pdl non possono stare insieme, perchè due maschi non possono vivere nella stessa camera da letto. "

Sarebbe curioso conoscere la posizione di Vendola!

Sì, è uno spettacolo piuttosto bieco.

Del resto Bossi e Di Pietro i figli li hanno già sistemati...

flaviomob ha scritto:Sarebbe curioso conoscere la posizione di Vendola!

"Posizione" in che senso
In effetti la frase di Di Pietro è decisamente infelice e innesca battute altrettanto imbarazzanti.
Facciamo finta che siamo su "Sorridere ..."

Jean-Claude Juncker l'altroieri: «L’Italia non è la Grecia e non ha bisogno di governi di unità nazionale per garantire la piena attuazione delle misure anticrisi. Non abbiamo chiesto l’unità politica nazionale in Italia perché il Paese non è sotto programma».
(l'Unità)

Juncker però sembra pensarla come il leader IDV... in un certo senso.

flaviomob ha scritto:Jean-Claude Juncker l'altroieri: «L’Italia non è la Grecia e non ha bisogno di governi di unità nazionale per garantire la piena attuazione delle misure anticrisi. Non abbiamo chiesto l’unità politica nazionale in Italia perché il Paese non è sotto programma».
(l'Unità)

Juncker però sembra pensarla come il leader IDV... in un certo senso.

Bene, se non è sotto programma, non si vede il motivo per cui Juncker debba dire cosa ha bisono o non ha bisogno l'Italia come tipologia di governo. Possiamo decidere noi.

PS:
Comunque è evidente che di fronte ad un governo di responsabilità nazionale, i populisti (dx e sx) e gli irresponsabili si tirano fuori e preferiscono tentare di fare il pieno di voti all'opposizione.

Davanti alla superficiale stupidità di questo atteggiamento di Di Pietro c'è veramente da piangere.
Questo non è il "nostro" Di Pietro.
Questo è un incapace che giocherella con cose più grandi di lui.
Smettiamola di generalizzare su tutta la sinistra.
A sinistra, almeno molto più che a destra, c'è la capacità di mandare a c..... gente simile.

Sono contento che la sua base si sia incazzata a dovere.
A dimostrazione di quanto dico sopra.

Tra l'altro, il promotore del referendum sulla legge elettorale che vuole andare al voto subito.

Al peggio non c'è limite.
Adesso, vediamo se viene fuori qualche genialata di Dalema e/o Veltroni così siamo a posto.

Intanto Renzi è stato zitto dandomi l'impressione che queste sono cose troppo grandi anche per lui.

Non riesco, ancora, a farmi una idea di quale sostegno abbia questo sospiratissimo dopo-Berlusconi.

Non facciamo la fine di tanti paesi dopo una dittatura.
Mi viene in mente la Jugoslavia.

Di Pietro è una 'certa sinistra' ? Non lo sapevo.
Come non sapevo che lo è la Lega Nord, che nemmeno vuole Monti.
E pure Scaiola non lo vuole.
E nemmeno Sacconi, Meloni, Matteoli, La Russa e Gasparri.
Chissà Storace e Santanchè?
Mammamia quanta 'certa sinistra' che non vuole Monti c'è dove nemmeno me l'aspettavo!

Sono sicuro che "certo centro" appoggerà Monti.
Dimostrando si essere sì di destro sinistra ma facendo, una volta tanto, qualcosa di molto utile al paese.
Ma guarda un po'.....
Non avrei mai immaginato di arrivare ad approvare Casini e stramaledire Di Pietro.
Nessun guru di economista avrebbe mai potuto prevederlo.

pianogrande ha scritto:
Intanto Renzi è stato zitto dandomi l'impressione che queste sono cose troppo grandi anche per lui.

09-11-11
PD: RENZI SCALDA MOTORE PER PRIMARIE MA MOLTE VARIABILI SU DECISIONE

(ASCA) - Firenze, 9 nov - C'e' il programma (o almeno una bozza), c'e' la 'macchina', adesso si tratta di vedere se ci saranno le condizioni per la corsa di Matteo Renzi (Pd), sindaco-rottamatore di Firenze, alle eventuali primarie del centrosinistra. Stamani il primo cittadino fiorentino non ha detto no a chi gli chiedeva se sia pronto a scendere in campo: ''Vediamo. E' ancora presto per dirlo, ma la cosa importante oggi non e' cosa fara' Matteo Renzi, ma che l'Italia ritorni a correre''.

Bisogna aspettare, dunque, e vedere come si risolvera' la fase che si e' aperta ieri con le annunciate dimissioni del premier Silvio Berlusconi.

''Vediamo cosa accadra', vediamo i tempi - ha spiegato -.

Ancora non siamo nelle condizioni di capire se ci saranno le primarie, come e con quali regole. Io spero che le primarie ci siano, ma oggi una discussione sulle primarie e' prematura. Se ci saranno le primarie decideremo come presentarsi e chi presentare''.

Le variabili sono molteplici. Ci saranno elezioni anticipate o un governo tecnico? In caso di voto a breve le primarie saranno organizzate? E poi c'e' una ulteriore possibilita': una eventuale alleanza elettorale Pd-Terzo Polo a sostegno di un candidato di prestigio, come Mario Monti, che farebbe cadere ogni altra ipotesi. Per ora, quindi, Renzi sta a guardare e si concentra su Firenze.

Del resto, se poi decidera' di lanciarsi nella sfida nazionale, una bozza di programma c'e' gia' ed e' costituita dalle 'Cento proposte per l'Italia' uscite dalla convention della Stazione Leopolda. Tra i punti spiccano il Parlamento monocamerale, il dimezzamento del numero dei parlamentari, l'abolizione dell'Irap, la riforma delle pensioni e quella del mercato del lavoro secondo il modello della flexsecurity.

E' c'e', sostanzialmente, anche la squadra: a breve potrebbe essere creata l'associazione ''Big Bang'' in cui un ruolo di primo piano sarebbe ricoperto da Giorgio Gori, che ha appena lasciato la guida di 'Magnolia'. Nel 'team' dovrebbero entrare anche il regista Fausto Brizzi, l'economista Luigi Zingales, il vicepresidente di Mtv International Antonio Campo Dall'Orto, Matteo Richetti e Davide Faraone, l'assessore alla cultura di Palazzo Vecchio Giuliano da Empoli, oggi tra i 'consiglieri' piu' ascoltati.

afe/mau/ss

http://www.asca.it/news-PD__RENZI_SCALD ... -ORA-.html

Questa è allucinante.
renzi "scalda i motori" (per piazzare il colpo al momento giusto).
Faceva davvero meglio a stare zitto.
Questo è il momento di rischiare di fonderli i motori e non per motivi di carriera.
Lui invece aspetta per vedere che succede (o giù di lì).
Renzi!
Ma vaff....