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Lettera di sei deputati al S.S. Berlusconi. E' resipiscenza?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Lettera di sei deputati al S.S. Berlusconi. E' resipiscenza?

Messaggioda cardif il 04/11/2011, 21:29

Ribelli? Scontenti?
Sei deputati eletti nel Pdl (Roberto Antonione, Isabella Bertolini, Giustina Destro, Fabio Gava, Giancarlo Pittelli e Giorgio Stracquadanio) scrivono questa lettera:
http://www.notapolitica.it/liveblogging.aspx?id=2775
"Signor presidente del Consiglio,
alla vigilia di decisioni cruciali per l'Europa e per l'Italia, rivolgiamo a Lei un ultimo, accorato e amichevole appello perché gli impegni che Lei ha assunto nel Suo ruolo di titolare della responsabilità di governo a nome dell'Italia siano immediatamente realizzati. Come ha richiamato il capo dello Stato nella sua nota di martedì, anche noi siamo convinti del fatto che l'Italia può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza.
Siamo convinti, come Lei, che la legittimazione della guida del governo - ma non dell'esecutivo nel suo insieme - nasca dalle urne, attraverso la libera espressione del voto popolare, secondo le regole stabilite anche dalla legge elettorale.
Tutti noi siamo stati con Lei sin dalla Sua discesa in campo, una scelta difficile che ha consentito quasi vent'anni fa di evitare che l'Italia potesse andare incontro a un destino illiberale. Della Sua opera l'Italia intera non può che esserLe grata. Tutti noi abbiamo sempre sostenuto con entusiasmo e convinzione la Sua azione politica, nella certezza che il Suo progetto di modernizzazione del Paese fosse, prima ancora che condivisibile, necessario per portare l'Italia fuori dal baratro del crescente debito pubblico a cui il sistema dei partiti della cosiddetta Prima Repubblica ha condotto l'Italia e che oggi rappresenta il primo dei problemi. Lei, come ciascuno di noi nel nostro quotidiano lavoro di deputati, è consapevole del fatto che la base di consenso parlamentare dell'attuale esecutivo è del tutto inadeguata a realizzare la difficile agenda di impegni sottoscritti di fronte alle istituzioni sovranazionali europee, al Parlamento e al popolo italiani.
Lei, come ciascuno di noi, è consapevole del fatto che l'attuale esecutivo è inadeguato al difficile compito, anche a ragione delle insanabili divisioni strategiche che lo attraversano. Per questi motivi Le chiediamo di assumere una iniziativa adeguata alla situazione. Sia promotore di una nuova fase politica e di un nuovo governo che abbia il compito, da qui alla fine della legislatura, di realizzare l'agenda degli impegni sottoscritta con i partner europei e con essa le indicazioni venute all'Italia dalla Banca centrale europea da Lei opportunamente interpellata la scorsa estate.
Siamo convinti che, così facendo, potrà rispettare il mandato elettorale, gli impegni assunti con l'Europa e portare l'Italia fuori dalla crisi del debito. Come in altri momenti decisivi della Sua storia politica, Lei ha l'occasione di agire da uomo di Stato quale noi siamo convinti che Lei sia. Agisca subito, nelle prossime ore. Unisca il Paese in un impegno straordinario all'altezza dei problemi. In quel caso, e solo in quel caso, noi la sosterremo con la determinazione e l'abnegazione di sempre."

Quindi: Berlusconi deve rimanere Primo Ministro, ma non l'esecutivo nel suo insieme. Cioè un nuovo governo con altri ministri.
Il nuovo governo dovrebbe fare le cose promesse all'UE; cose, che non ha fatto finora, necessarie per superare la crisi che peraltro ha continuamente negato (anche oggi).
Perché Berlusconi non potrebbe farle con la squadra che c'è ora al governo? I firmatari non danno spiegazioni.
Forse pensano di essere loro, per caso, più in grado di aiutare il S.S. B. a governare? Questo sarebbe tutto il senso della lettera? Sarebbe troppo plateale, anzi indecente. Va be' che di questi tempi...
Nel dettaglio, alcune osservazioni:
- la fatidica 'discesa in campo' ha salvato l'Italia da un 'destino illiberale'. Va bè: al governo non sono andati quelli che mangiavano i bambini, però in che cosa sono stati liberali i governi di B., se le uniche liberalizzazioni le ha fatte Bersani?
- a 'portare l'Italia fuori dalla crisi del debito' dovrebbe essere un governo con la stessa guida di quello che, da gennaio 2009 a agosto 2011 (32 mesi), lo ha fatto aumentare di 232 mld di euro, dal 106% al 120% del PIL?
Spero che, se vendono patrimonio pubblico, non lo faccia lo stesso Tremonti, che con le Scip si è accontentato di un quarto del valore degli immobili 'svenduti'.
Insomma, non è resipiscenza; non è ravvedersi, riconoscendo espressamente il proprio errore di aver sostenuto un governo che peggio non si può.
Però ieri Alessio Bonciani e Ida D’Ippolito Vitale sono passati all'Udc. Oggi Carlo Vizzini lascia il PdL.
Questa è resipiscenza, o hanno capito che così si garantiscono altrove la riconferma in Parlamento?
Ultima modifica di cardif il 05/11/2011, 0:13, modificato 1 volta in totale.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Lettera di sei deputati al S.S. Berlusconi. E' resipiscenza?

Messaggioda Iafran il 04/11/2011, 23:06

cardif ha scritto:"Signor presidente del Consiglio,
... Della Sua opera l'Italia intera non può che esserLe grata ... l'attuale esecutivo è inadeguato al difficile compito, anche a ragione delle insanabili divisioni strategiche che lo attraversano. Per questi motivi Le chiediamo di assumere una iniziativa adeguata alla situazione. Sia promotore di una nuova fase politica e di un nuovo governo


E questi dovrebbero avere più peso degli altri leaders europei, delle gerarchie cattoliche, del PdR, delle opposizioni, dei cittadini che manifestano nelle piazze?
Purtroppo si, hanno un peso superiore ... ma non saranno mai più forti degli altri restanti del PdL ... che fra 1, 2 settimane (in file di 7, col resto di qualcuno) scriveranno le stesse cose.
Non c'è che dire: questi, a turno, sono più "responsabili" degli altri, e, purtroppo, faranno sempre più scuola fra quelli della "casta".
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Re: Lettera di sei deputati al S.S. Berlusconi. E' resipiscenza?

Messaggioda franz il 04/11/2011, 23:43

Iafran ha scritto:E questi dovrebbero avere più peso degli altri leaders europei, delle gerarchie cattoliche, del PdR, delle opposizioni, dei cittadini che manifestano nelle piazze?
Purtroppo si, hanno un peso superiore ...

Cosi' è quando una maggioranza si regge su pochi voti.
Ricordiamo che a noi è successa la stessa cosa un paio di volte e di (ir-responsabili) ne abbiamo avuti: dagli ex-dc come Mastella, ai vari Rossi, Bertinotti e Turigliatto, fino ai Dini & C.
Hai mai sentito resipiscenza da costoro?
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Re: Lettera di sei deputati al S.S. Berlusconi. E' resipiscenza?

Messaggioda Iafran il 05/11/2011, 0:24

franz ha scritto:Ricordiamo che a noi è successa la stessa cosa un paio di volte e di (ir-responsabili) ne abbiamo avuti: dagli ex-dc come Mastella, ai vari Rossi, Bertinotti e Turigliatto, fino ai Dini & C.
Hai mai sentito resipiscenza da costoro?

Non vedo resipiscenza in nessuno dei due casi.
Hanno ab-usato del-la democrazia con metri diversi: quelli, con il Professore, si sono sentiti (a torto) dei leoni e ne sono usciti (secondo me e secondo l'elettorato) come coglioni, questi qui, con il "dittatorello", scrivono da pecorelle e (alla sua caduta) ne vorranno uscire quasi ... da verginelle.
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Re: Lettera di sei deputati al S.S. Berlusconi. E' resipiscenza?

Messaggioda cardif il 05/11/2011, 0:52

Iafran ha scritto: franz ha scritto:Ricordiamo che a noi è successa la stessa cosa un paio di volte e di (ir-responsabili) ne abbiamo avuti: dagli ex-dc come Mastella, ai vari Rossi, Bertinotti e Turigliatto, fino ai Dini & C.
Hai mai sentito resipiscenza da costoro?

Non vedo resipiscenza in nessuno dei due casi.

Forse non c'è differenza.
Quelli volevano in cambio qualcosa: Dini non ricordo che voleva allora, ma passò subito col PdL tra le cui file è senatore oggi. Mastella voleva la solidarietà politica sulle vicende della moglie, e si è accontentato di entrare nel Parlamento Europeo col PdL.
Anche questi, forse, vogliono in cambio qualcosa.
E tutti dalla stessa persona.
Turigliatto invece non voleva il finanziamento delle missioni militari e voleva nella finanziaria del 2007 il dimezzamento di stipendi e indennità dei parlamentari; e si è accontentato di uscire dal Parlamento. L'unico ff, pare. Se non sbaglio è infantile e velleitario; perciò ...
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Lettera di sei deputati al S.S. Berlusconi. E' resipiscenza?

Messaggioda ranvit il 05/11/2011, 10:46

Se non sbaglio è infantile e velleitario; perciò ...


Nei fatti non c'è molta differenza tra "furbi" e "fessi"....entrambi sono molto pericolosi!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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