Domanda legittima e dalla difficile risposta.
In fondo ci sono ogni volta (ogni generazione) elementi di novità ma anche elementi "vecchi", consolidati.
Chi erano quelli del 68? "Movimento studentesco"? E la Pantera? I No-Global? Centri sociali?
Direi di tutto un po'. Immancabilmente ogni tanto (ed è giusto che sia cosi', in democrazia ... ma succede anche nelle ditatture, anche se lì è piu' difficile e sanguinoso) qualcuno non accetta la realtà e manifesta, solitamente senza proporre nulla come alternativa, se non immaginifici richiami ad un mondo giovaile migliore e d'amore http://www.youtube.com/watch?v=XMF_rNKWpO4
Chiaramente succede ai giovani, perché sono quelli che meno hanno deciso o condiviso le scelte passate (le politiche giuste o sbagliate dei genitori) e che meno sono adatti, per mancanza di esperienza ad analizzare la realtà e proporre soluzioni. Esprimono sicuramente un disagio, tipico delle masse giovanili, come è successo a tutti noi forse decenni fa, ma risultano affascinati dalle idelogie dogmatiche di un tempo, cosi' belle ed affascinanti, sempre verdi nel spiegare in modo totalizzante il mondo. Le lasceranno (delusi, a parte poche eccezioni, che perseverano per decenni) dopo pochi anni, lasciando il testimone ai prossimi illusi.
Ogni nuovo movimento esprime novità ma anche un attaccamento alle radici precedenti. Esse sono anti-capitalismo, antiglobalizzazione, comuniste o post-comuniste, contro ogni potere forte, solitamente protezionistiche (protezionismo di destra o di sinistra), e trovano - strada facendo - vari guru pronti a fare da mosche cocchiere (Russell, Marcuse, Rifkin, Chomsky, Klein). Trovano anche frange violente, come sappiamo.
Ma questo è poco interressante, perché non è una novità. La storia si ripete.
La domanda è quale sia l'elemento di novità da considerare oggi. Un primo è l'uso della rete. Cosa impensabile ed impossibile nel 1968. Ma a perte questo, cosa altro c'è?
E come considerate la differenza tra Tommaso Padoa-Schioppa (ministro conn Prodi) che li defini' bamboccioni e Draghi (piu' liberista) che dà loro ragione?
http://www.corriere.it/economia/11_otto ... 5a87.shtml
l governatore al G20 di Parigi: «L'appello può essere ascoltato a patto che le manifestazioni restino pacifiche»
Dal nostro inviato STEFANIA TAMBURELLO
PARIGI – «Hanno ragione». «I giovani, hanno ragione a prendersela con la finanza come caprio espiatorio». Mario Draghi governatore della Banca d’Italia e prossimo presidente della Bce, commenta così la manifestazione di Roma contro le banche degli Indignati. I «Draghi ribelli» si fanno chiamare e la definizione non dispiace al governatore. «La notizia oggi non è a Parigi, ma a Roma», dice prima di partecipare ai lavori del vertice dei ministri finanziari e dei governatori del G20 sulle strategie da attuare per arginare crisi che si svolgono nella capitale francese. «Siamo arrabbiati noi contro la crisi, figuriamoci loro che hanno venti, trenta anni. Hanno aspettato, aspettano tanto. Per noi non è stato così», aggiunge il governatori che sulle difficoltà dei giovani a trovare un lavoro ha dedicato gli interventi più recenti. È un movimento internazionale, il cui appello può essere ascoltato - fa capire il governatore - a patto che le manifestazioni restino pacifiche.
GEITHNER: CAPISCO PREOCCUPAZIONE, GOVERNO USA AL LAVORO - Anche il Segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, ha affermato a Parigi di comprendere le preoccupazioni dei manifestanti del movimento Occupy Wall Street, assicurando che l'amministrazione americana sta adottando misure adeguate per affrontare gli squilibri economici. «Quello a cui stiamo assistendo è l'espressione del timore che l'economia Usa non stia crescendo in tempi rapidi, che il tasso di disoccupazione non stia calando più velocemente e che non ci sia un aumento dei salari - ha detto Geithner - la gente vuole che il governo, che Washington, agisca per migliorare subito la situazione».