La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

La situazione è questa.
La casa brucia. Lo sappiamo ormai da luglio, da quando la nostra situazione, che era in bilico (ma essendoci abituati non ci facevamo piu' caso) è improvvisamente peggiorata.
Chi gestisce la casa (il portiere e l'amministratore) da anni va dicendo che è tutto sotto controllo ma ormai non ci crede piu' nessuno. Anche perché i due litigano spesso ed uno è pure impegnato in altre cose, dal bunga bunga ad una serie di processi mentre l'altro, severo censore dell'evasione, è stato beccato a pagare l'affitto in nero (400 euro al mese).
I palazzi vicini sono preoccupati, perché il crollo di una casa grande come quella italiana crea inevitabilmente danni ai palazzi che stanno intorno. Altri palazzi sono i pericolo e si teme un effetto domino.
Cosi' hanno anche scritto una lettera per spiegare cosa fare per mettere in sicurezza lo stabile.
Stranamente l'assicurazione chiede importi sempre piu' alti per assicurare un eventuale crollo ma il portire dice che la cosa era attesa e l'amminstratore dice che ci stanno lavorando.
Se volessimo scherzarci sopra potremmo dire
"un crollo non era nel programma ma ci stiamo impegnando per ottenerlo.
"
Ci sono molti pompieri professionisti, che sono pronti ad intervenire. Oggi spiegano cosa si dovrebbe fare (e cosa si doveva fare decenni fa per non arrivare dove siamo oggi) ma se il portire e l'amministratore non si tolgono dalle palle ed anzi dicono che tengono loro la situazione sotto controllo, abbiamo una situazione di stallo.
Il problema è questo. lo stallo.
La spagna è uscita dallo stallo perché Zapatero ha correttamente deciso di farsi da parte e di indire nuove elezioni.
Noi, se Berlusconi non segue la strada di Zapatero, cosa possiamo fare?
Mi aspetterei una reazione forte da parte del popolo ma non la vedo.
Di Pietro chiede a Napolitano di scrivere alle camere. Siete d'accordo?
Il PD è preso da problemi interni (a testimonianza delle difficoltà a trovare una linea unitaria nell'opposizione).
Dite voi cosa si potrebbe o dovrebbe fare.
La casa brucia. Lo sappiamo ormai da luglio, da quando la nostra situazione, che era in bilico (ma essendoci abituati non ci facevamo piu' caso) è improvvisamente peggiorata.
Chi gestisce la casa (il portiere e l'amministratore) da anni va dicendo che è tutto sotto controllo ma ormai non ci crede piu' nessuno. Anche perché i due litigano spesso ed uno è pure impegnato in altre cose, dal bunga bunga ad una serie di processi mentre l'altro, severo censore dell'evasione, è stato beccato a pagare l'affitto in nero (400 euro al mese).
I palazzi vicini sono preoccupati, perché il crollo di una casa grande come quella italiana crea inevitabilmente danni ai palazzi che stanno intorno. Altri palazzi sono i pericolo e si teme un effetto domino.
Cosi' hanno anche scritto una lettera per spiegare cosa fare per mettere in sicurezza lo stabile.
Stranamente l'assicurazione chiede importi sempre piu' alti per assicurare un eventuale crollo ma il portire dice che la cosa era attesa e l'amminstratore dice che ci stanno lavorando.
Se volessimo scherzarci sopra potremmo dire
"un crollo non era nel programma ma ci stiamo impegnando per ottenerlo.

Ci sono molti pompieri professionisti, che sono pronti ad intervenire. Oggi spiegano cosa si dovrebbe fare (e cosa si doveva fare decenni fa per non arrivare dove siamo oggi) ma se il portire e l'amministratore non si tolgono dalle palle ed anzi dicono che tengono loro la situazione sotto controllo, abbiamo una situazione di stallo.
Il problema è questo. lo stallo.
La spagna è uscita dallo stallo perché Zapatero ha correttamente deciso di farsi da parte e di indire nuove elezioni.
Noi, se Berlusconi non segue la strada di Zapatero, cosa possiamo fare?
Mi aspetterei una reazione forte da parte del popolo ma non la vedo.
Di Pietro chiede a Napolitano di scrivere alle camere. Siete d'accordo?
Il PD è preso da problemi interni (a testimonianza delle difficoltà a trovare una linea unitaria nell'opposizione).
Dite voi cosa si potrebbe o dovrebbe fare.