La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Ce la facciamo (anche da soli)

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda ranvit il 12/09/2011, 16:17

http://www.corriere.it/editoriali/11_se ... 5c68.shtml



SOSTEGNO DELLA BCE E DIGNITÀ NAZIONALE
Ce la facciamo (anche da soli)

Dieci anni fa scrivemmo su questo giornale «Siamo tutti americani», oggi ci piacerebbe scrivere «Siamo tutti italiani». Ma abbiamo qualche dubbio. Le dimissioni di un membro tedesco della Banca centrale europea, contrario all'acquisto di titoli di Stato dei Paesi in difficoltà, tra cui i nostri, ha fatto precipitare i mercati nel caos. Aspettiamo tutti con ansia la riapertura delle contrattazioni domani, nella speranza che il famoso, o famigerato spread fra Btp e Bund possa ridursi o non ampliarsi troppo.

Jürgen Stark è un tedesco che disprezza il nostro Paese, ma non ha torto quando definisce un bazar il mercato secondario dei titoli del debito. Noi in quel bazar facciamo una pessima figura. Compatiti e irrisi. Un po' da tutti. Anche da chi non ne ha ragione. Dagli spagnoli - che hanno reagito assai bene e con misure bipartisan alla crisi - e dai portoghesi preoccupati della concorrenza che possiamo far loro nel mercato finanziario dei poveri d'Europa. Mancano solo i greci, per ora. La nostra immagine all'estero sarà anche deteriorata dal fatto che, schiacciati dal debito, invecchiamo senza crescere. Le vicende politiche e giudiziarie del premier, fin troppo note, non ci hanno fatto bene. Ma c'è un pregiudizio nei confronti del nostro Paese che ha cause più complesse.

Noi speriamo che la manovra sia sufficiente a dimostrare la volontà italiana di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Ha molti difetti, non ci piace, ma è significativo che il Senato l'abbia approvata in fretta e la Camera si appresti a farlo. La settima potenza economica mondiale, la seconda industria manifatturiera d'Europa non può ridursi però a chiedere l'elemosina alla Banca centrale. Non può mostrare una dipendenza patologica da quella che, su queste colonne, Francesco Giavazzi ha definito la morfina della Bce. Gli acquisti da parte della Bce dei nostri titoli sono importanti, ma davvero appaiono indispensabili a un Paese che conserva in molti settori grandezza e prestigio? Certo, abbiamo 1.800 miliardi di debito pubblico, che dobbiamo rinnovare in una percentuale intorno ai 15 punti l'anno. Una spesa pubblica di circa 800 miliardi che è un delitto non ridurre drasticamente. Ma anche, sull'altro piatto della bilancia, più di mille miliardi di patrimonio pubblico, largamente infruttifero; 8 mila e 600 di ricchezza netta delle famiglie e delle imprese, assai meno indebitate di quelle di Paesi che non vorrebbero più, con il sopracciglio alzato, farci credito. Senza ricorrere a patrimoniali e altre tasse (sono già troppe!), siamo sicuri che non possiamo farcela da soli? Tiriamo su la testa. Un po' d'orgoglio.

Se vivessimo in un Paese normale, il governo (con un maggior senso di responsabilità da parte dell'opposizione) domani direbbe alla Bce: grazie per tutto quello che avete fatto per noi, ma da oggi, costi quel che costi, facciamo da soli. Una scelta non solo coraggiosa, ma opportuna: tanto fra qualche giorno la Bce smetterà comunque di comprare i nostri titoli. E da novembre, con Mario Draghi al vertice, non ci farà nessuno sconto. Cerchiamo di dimostrare agli investitori, stimolando la crescita (un punto di Pil equivale a 16-17 miliardi) con riforme vere e riduzioni reali delle spese, che investire sui nostri titoli di Stato, al di là di buoni rendimenti, è un affare. Un sussulto di dignità nazionale, via. Qualche volta abbiamo la sensazione che non esista più un governo, ma solo la sua maschera di cera. Se esiste, questo coraggio dovrebbe averlo. Oppure, meglio che la maggioranza ne prenda atto. E presto.

Ferruccio de Bortoli
11 settembre 2011(ultima modifica: 12 settembre 2011 07:43)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda ranvit il 12/09/2011, 16:19

http://www.corriere.it/economia/11_sett ... 5681.shtml

CRISI - IL DEBITO PUBBLICO
«L'Italia può ritrovare la fiducia Più rigore per convincere i mercati»
Le reazioni all'editoriale del «Corriere»: ci sono le condizioni per un rilancio

MILANO - Orgoglio, il nostro, e pregiudizio, quello degli altri nei nostri confronti. A giudicare dalle reazioni a caldo e bipartisan all'editoriale pubblicato domenica dal direttore del Corriere, Ferruccio de Bortoli - «Ce la facciamo (anche da soli)» - lo scatto, pur trovandoci su una ripida salita, ci può essere: non solo esponenti della maggioranza e dell'opposizione ma molti lettori sembravano non attendere altro, anche se non sono mancate le voci discordanti, non ultima quella dello storico inglese Denis Mack Smith, e i silenzi a partire dal governo stesso.


«Mi pare - ha commentato il presidente della commissione Esteri del Senato, Lamberto Dini, ex premier «tecnico» in un momento delicato per il Paese - che de Bortoli abbia ragione perché tutto questo aiuto che ci può dare l'Europa o la Bce, in realtà è molto limitato. Spetta a noi ritrovare la fiducia dei mercati in quello che l'Italia è: il nostro Paese è molto meglio di quello che si vuole dipingere. Ma i mercati detengono circa il 50% del nostro debito, devono essere convinti che non subiranno perdite e che siamo realmente capaci di far fronte al nostro debito con tutte le misure necessarie. Come abbiamo sempre fatto». Insomma, la partita contro il pregiudizio è quella più difficile e il colpo di reni non basterà da solo a convincere i mercati che questa mattina apriranno con la lente puntata su di noi.

Domenica a dare voce agli scettici c'era Mack Smith, autore di una Storia d'Italia di successo che ripercorre il cammino dal Risorgimento ad oggi: «Si può tentare ma non si può mai fare da soli. Si abita in un mondo, non siamo soli. E anche l'Italia ha bisogno della Bce e dell'Europa» ha affermato lo storico. Possiamo essere certi che non sarà solo.

La manovra, criticabile, è d'altra parte solo un passo e ora dovrebbero seguire tutti gli altri senza esitazioni. «L'Italia è un Paese solidissimo, non c'è mai stata un'asta dei titoli di Stato che sia andata deserta» ha ricordato l'ex ministro, ora deputato pdl, Antonio Martino. «Nessuno dice che la finanza pubblica sia in ordine, ma non siamo certo la Grecia, il Portogallo o la Spagna» ha concluso.

«È giusto che l'Italia abbia il coraggio di fare uno scatto d'orgoglio perché gli imprenditori lo fanno tutti i giorni sui mercati internazionali» è stata la posizione presa da Massimo Calearo, imprenditore e deputato di Popolo e Territorio. «Abbiamo dei marchi eccezionali e dobbiamo ricordarci che il made in Italy e il commercio estero sono veramente le nostre fonti alternative di sussistenza. Gli italiani quando vogliono non sono secondi a nessuno». Per l'ex ministro Maurizio Gasparri, «governo e maggioranza possono e devono proseguire la propria azione anche in questa direzione. L'Italia è una grande nazione. Le sue famiglie, le sue imprese, le sue istituzioni possono realizzare un'impresa storica». La sfida ora sarà passare dall'orgoglio all'azione. Contro i pregiudizi ma anche contro tutti gli errori effettivamente compiuti.

Massimo Sideri
12 settembre 2011 08:19
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda lodes il 12/09/2011, 17:01

Certo che l'Italia ce la può fare da sola.....ma è veramente sgradevole l'editoriale di De Bortoli perchè dietro a questo richiamo c'è la coresponsabilità di una intera classe dirigente di cui De Bortoli è un non secondario esponente. L'Italia ce la può fare anche per i motivi di cui parla De Bortoli ma senza una grande discontinuità non va da nessuna parte. De Bortoli non riesce a scrivere la parola dimissioni (di Berlusconi) perchè non conosce la parola responsabilità. Responsabilità di Berlusconi, della sua maggioranza e di tutti quegli attori sociali che in questi anni hanno fatto da sponda ad un modo di vivere delle classi dirigenti. Per non parlare della confindustria!
"Qualche volta abbiamo la sensazione che non esista più un governo, ma solo la sua maschera di cera." Per bacco De Bortoli si accorge, solo oggi, che c'è un governo che non governa? Ma dov'è stato in questi anni, mesi? Lui e il suo giornale scrivono da anni di riforma liberale e siamo da un decennio dentro ad un sistema di consolidamento di privilegi (di corporazioni, categorie e di persone amiche). Ma che diamine possiamo farcela...e smettiamola con sta patrimoniale! Chi ha la "roba" paga già troppo e lasciamoli in pace. Tiriamo fuori un po' d'orgoglio e su la testa: per lor signori nulla deve cambiare e per noi poveri tapini (che viviamo notoriamente al di sopra delle nostre possibilità) silenzio e al lavoro...se c'è!
Quando leggo questi articoli torno assere un comunista rivoluzionario. :evil:
lodes
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 208
Iscritto il: 18/01/2011, 18:26

Re: Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda ranvit il 12/09/2011, 18:02

Quando leggo questi articoli torno assere un comunista rivoluzionario. :evil:


:D :D

Ma il problema non è De Bortoli! Il problema sta dalla ns parte!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda lodes il 12/09/2011, 18:26

Lo so bene caro Vittorio che anche il c.s. ha problemi molto seri. Infatti io parlo di crisi dell'intera classe dirigente del paese. E nella classe dirigente ci sta il sistema dei partiti, tutte le organizzazioni sociali (sindacati, confindustria e tutte le associazioni di categoria), la magistratura, la Chiesa ecc. Tutti in questi anni hanno lavorato per "conservare" i loro privilegi.
Per quanto riguarda la ns parte faccio solo un esempio: in Germania si parla di alzare ancora l'età pensionabile, da noi il governo Prodi ha sperperato un miliardo di euro per (credo fosse questo l'importo) abolire lo scalone. Ed è così su tutte le ipotesi di "riforme" che mettono in discussione ciò che andava bene in un sistema produttivo anni 70.
Non c'è speranza. L'Italia è condannata.
lodes
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 208
Iscritto il: 18/01/2011, 18:26

Re: Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda pianogrande il 12/09/2011, 18:42

Ci facciamo prendere per il culo da tutti.
Che male c'è se ci prende per il culo anche De Bortoli?

L'orgoglio nazionale.
Lo scatto.

Manca solo un richiamo alla santissima autarchia.

Oh!
De Bortoli!
Ma va a farti fottere!
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda trilogy il 12/09/2011, 20:40

Vendere gl'immobili pubblici per fare cassa? Me se Il governo si è comprato anche i villaggi turistici del club med...per valorizzarli....


vedi relazione Corte dei Conti pag. 17
[..]Va osservato come, nell’ambito di tale programma, di particolare rilievo - per le
future ricadute finanziarie, economiche e patrimoniali sui conti di Italia Turismo e
indirettamente dell’Agenzia - risulti l’accordo raggiunto con Club Med in seguito alla
intenzione dell’operatore di attuare un riposizionamento strategico del proprio
portafoglio a livello mondiale, concentrandosi unicamente sull’attività di gestione e
dismettendo progressivamente la proprietà delle strutture turistiche. A tal fine sono
state avviate complesse negoziazioni che hanno condotto nel mese di giugno 2010 alla
sottoscrizione di una lettera di intenti.....
auguri :mrgreen:

http://www.corteconti.it/export/sites/p ... 1_2011.pdf
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda lucameni il 12/09/2011, 21:21

Però qualcuno ci dice che vorrebbero affittare o dare in gestione a privati monumenti artistici e storici. O aree ecologiche protette.
Il Club Med però se lo prendono.........
Effettivamente qualcosa mi sfugge............
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda Robyn il 13/09/2011, 7:47

lodes Esatto non siamo più negli anni settanta e molte cose vanno cambiate.Il problema è che l'Italia è un paese con pochi giovani.I giovani devono farsi classe dirigente in tutti i partiti è tempo di passare la mano.Inoltre questa manovra è stata costellata di molte cattiverie come l'eliminazione delle feste laiche che poi non sono feste laiche ,ma feste di tutti.L'Italia è un paese all'incontrario o qualcuno come dice non proprio normale.Per esempio si cerca di liberalizzare ciò che non si può liberalizzare e di impedire la liberalizzazione di ciò che si può liberalizzare.Inoltre non si possono ascoltare frasi come "vogliamo togliere il segreto di stato"quando i problemi sul tappetto sono gravi ed urgenti.Il paese ha bisogno di guardare avanti di disegnare un cielo azzurro ed un sole luminoso.Per le fasce elettorali che si rifanno agli anni settanta và riservata solo la parte buona di quegli anni,come ad esempio la stesura del manifesto con il quale Berlinguer delineava la sinistra del futuro.Solo così si può ricongiungere le nuove generazioni a quelle che le hanno precedute.Diciamo,come ha detto il Presidente della Repubblica devono cambiare gli atteggiamenti di molti italiani.SB adesso è a Bruxelles.L'Europa imponga misure drastiche per la crescita e per il lavoro.Per il lavoro dobbiamo cambiare sistema di lavorare essere più precisi,ordinati e innovativi.In Germania si lavora meno e la produttività è più alta e un motivo ci sarà ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11339
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Ce la facciamo (anche da soli)

Messaggioda Iafran il 13/09/2011, 8:34

lucameni ha scritto:Però qualcuno ci dice che vorrebbero affittare o dare in gestione a privati monumenti artistici e storici. O aree ecologiche protette.
Il Club Med però se lo prendono.........
Effettivamente qualcosa mi sfugge............

Dalle tasche dei cittadini italiani s-fuggiranno, sicuramente, tutti i costi delle operazioni: in questo caso dalla compera da privati, in altri casi dalla vendita a privati.
Le "tangenti", naturalmente, saranno salve ... anzi incrementate nella compravendita Stato-privati (meglio ancora fra Stato Privato-privati).
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 42 ospiti

cron