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4 calcoli sul quorum

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

4 calcoli sul quorum

Messaggioda franz il 06/06/2011, 18:20

Il problema grosso è raggiungere il quorum.
Perché se non viene ragggiunto non solo il referendum non è valido, ma per 5 anni non possiamo ripresentare referendum sugli stessi temi.

Il corpo elettorale è, secondo il ministero dell'interno, pari a 50'594'868 (somma di italiani residenti in patria e residenti all'estero iscritti all'AIRE).
Deve votare quindi la metà + 1. Sono 25'297'435.

Il quorum non viene raggiunto dal 1995, quando in media fu del 57%
http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_del ... _in_Italia
In seguito la % di votanti è andata via via calando, con l'eccezione del 1999.
30% nel 1997, 49.6% nel 1999, 32% nel 2000, 25.5% nel 2003 e nel 2005.
23%, il punto piu' basso, nel 2009.

Vediamo come potrebbero andare le cose oggi.
Le ultime indicazioni sondaggistiche di voto sono qui: http://www.sondaggipoliticoelettorali.i ... aggio=4723
Un 25% non sa (e di solito non vota).
Il 75% che sa, fatto 100% è a sua volta cosi' suddiviso: 42.5% CD, 42.5% CD ed un 13% per il terzo polo. Margine massimo di errore = 3.2%, dicono.
Questo significa che un polo da solo non ce la fa a raggiungere il quorum, anche se riesce a convincere tutti i propri elettori. In realtà dovremmo prendere il 75% di quei dati, visto che un 25% non sa come votare e che di solito si astiene ai referendum. E qui anche se sommiamo il CS ed il terzo polo, portandoli tutti a votare, arriviamo a 21'060'113, pari al 41.63% del corpo elettorale. Quindi abbiamo bisogno che almeno 4 milioni e mezzo di elettori del centrodestra decidano di votare. Cosa piu' che possibile, perché dalle loro parti non tutto è chiaro.

Nessuno ufficialmente propone l'astensione, e questo è positivo, ma sappiamo che certi consigli viaggiano su canali diversi, sotterranei.

La partita certo è difficile, ma non impossibile.

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Re: 4 calcoli sul quorum

Messaggioda pianogrande il 06/06/2011, 18:42

Gli italiani residenti all'estero risultano essere 4 milioni.
Tra i tanti trucchi di questo governo di mariuoli c'è anche quello di aver legiferato durante il referendum e reso nulle le schede già inviate e votate dagli italiani residenti all'estero.
Se non si arrivasse in tempo con le nuove schede, questi 4 milioni sarebbero, comunque, conteggiati ai fini del quorum?
Non è un quesito da poco.
Ci sarebbero, inoltre mille altri quesiti sul fatto che un referendum condotto in questo modo truffaldino possa essere ritenuto valido.
Anche rinviare il referendum sarebbe un grande successo per "l'eletto dal popolo" che se la fa sotto davanti ad una consultazione popolare.
Ognuno di noi può fare molto per convincere altri ad andare a votare.
Un bello slogan potrebbe essere che non ammettiamo nessun legittimo impedimento.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: 4 calcoli sul quorum

Messaggioda Giorgio Graffieti il 06/06/2011, 18:57

pianogrande ha scritto:Tra i tanti trucchi di questo governo di mariuoli c'è anche quello di aver legiferato durante il referendum e reso nulle le schede già inviate e votate dagli italiani residenti all'estero.
Se non si arrivasse in tempo con le nuove schede, questi 4 milioni sarebbero, comunque, conteggiati ai fini del quorum?
Non è un quesito da poco.


mica possono annullare le schede votate... non scherziamo.

Se il quesito è stato trasferito sulla nuova norma per rispettare il principio del referendum, vuol dire che il voto espresso su altro quesito può benissimo essere trasferito anch'esso perché il principio è lo stesso.

I voti espressi sono validi. Mi auguro che non ci sia nemmeno bisogno di discuterne perché ininfluenti al fine del raggiungimento del quorum e del risultato.
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Re: 4 calcoli sul quorum

Messaggioda Loredana Poncini il 06/06/2011, 19:00

So per certo che l' Azione Cattolica, in modo capillare, promuove come un dovere morale andare a votare questi referendum.
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Re: 4 calcoli sul quorum

Messaggioda ranvit il 06/06/2011, 19:11

Loredana Poncini ha scritto:So per certo che l' Azione Cattolica, in modo capillare, promuove come un dovere morale andare a votare questi referendum.


Allora abbiamo qualche speranza... :) :D :twisted:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: 4 calcoli sul quorum

Messaggioda franz il 06/06/2011, 19:15

pianogrande ha scritto:Gli italiani residenti all'estero risultano essere 4 milioni.
Tra i tanti trucchi di questo governo di mariuoli c'è anche quello di aver legiferato durante il referendum e reso nulle le schede già inviate e votate dagli italiani residenti all'estero.
Se non si arrivasse in tempo con le nuove schede, questi 4 milioni sarebbero, comunque, conteggiati ai fini del quorum?
Non è un quesito da poco.

Sono 3.236.990 e nel 2009 voto' il 20%.
Di solito all'estero la % dei votanti è del 3-5% inferiore rispetto all'Italia.
Anche l'annullamento di un solo singolo voto, sarebbe gravissima.
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Re: 4 calcoli sul quorum

Messaggioda flaviomob il 06/06/2011, 22:20

Molto, forse tutto dipenderà dalla quantità di cittadini coscenziosi che, pur non essendo d'accordo sul SI' ad uno o più quesiti, sceglieranno comunque di votare NO e di non astenersi. Ci credo poco, ma ci spero (e spero di sorprendermi come per Napoli e Milano!)


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Re: 4 calcoli sul quorum

Messaggioda franz il 06/06/2011, 23:14

flaviomob ha scritto:Ci credo poco, ma ci spero (e spero di sorprendermi come per Napoli e Milano!)

Poco o tanto, bisogna crederci. Indipendentemente da come la si pensi sui SI e sui NO.

Franz

PS: se l'Azione Cattolica fa come racconta Loredana, Il ciellino Formigoni dice di non sbattersi tanto per andare a votare.
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Referendum, tutti i dubbi sulla validità del voto all'estero

Messaggioda franz il 12/06/2011, 8:54

Sarà l'Ufficio centrale della Cassazione a decidere giovedì prossimo. Il nodo resta il conteggio dei circa tre milioni di connazionali votanti fuori dai confini ai fini del raggiungimento del quorum
di SILVIO BUZZANCA

Referendum, tutti i dubbi sulla validità del voto all'estero
ROMA - Oggi e domani si vota. Poi, dopo le 15, si aspetterà con ansia di sapere se ci sarà il quorum. Occhi puntati quindi sul Viminale che avrà il compito di comunicare quanti italiani, in patria e all'estero, saranno andati a votare. Oltre i confini, nella circoscrizione Esteri sono iscritti 3.299.905 elettori. Di questi, nelle ultime due tornate referendarie, fallite nel 2006 e nel 2009, hanno votato solo in 636 mila e 739 mila.

Numeri che incidono "pesantemente" sul quorum. Perché conteggiando i 3 milioni e passa di connazionali all'estero servono 25.209.345 elettori alle urne. Senza "basterebbero" 23.559.392 votanti. Una "montagna da scalare" secondo Pier Luigi Bersani che invita tutti ad andare a votare stamattina presto. Un'esortazione che ha proprio a che vedere con il quorum: l'ultima volta che fu raggiunto, nel 1995, alle 11 di domenica aveva votato l'11 per cento degli elettori. Raggiungere questo risultato sarebbe un forte "incentivo" per gli indecisi.

Ma lunedì sera potremmo trovarci di fronte a tre scenari. I votanti potrebbero essere largamente sotto questa soglia. E non succederebbe giuridicamente nulla. I votanti potrebbero essere largamente sopra il 50 per cento e i comitati promotori potrebbero brindare alla vittoria. Ma se il quorum si fermerà al 48/49 per cento si aprirà uno scontro furibondo. Con un unico arbitro: l'Ufficio centrale per il referendum della Cassazione.
Toccherà infatti a questo collegio della Suprema corte proclamare i risultati elettorali. Ma lo farà solo il 16 giugno, cioè giovedì prossimo. E in caso di quorum contestato, l'Ufficio dovrà anche esaminare i ricorsi "preventivi" sul quorum già depositati e quelli che saranno presentati in questi giorni. Memorie che, sia pure con accenti diversi, mettono l'accento sull'evidente discrepanza del voto all'estero, sul vecchio quesito, con quello italiano e sulle anomalie, problemi e ritardi di tutto il processo elettorale all'estero. Sono già in pista ricorsi dell'Italia dei valori e dei Verdi. Arriverà quello del Pd.

Sicuramente i più "scabrosi" sono quelli che chiedono ai giudici di non considerare ai fini del quorum gli italiani all'estero. Sostenitore di questa tesi è l'avvocato Gianluigi Pellegrino che rappresenta le ragioni del Pd. Il legale ragiona secondo il combinato disposto degli articoli 3, 48 e 75 della Costituzione, letti alla luce della sentenza 173/2005 della Consulta (quella che ha respinto un ricorso del governo contro la legge elettorale del Friuli Venezia Giulia che non prevede quorum per l'elezione dei Consigli comunali sopra i 15 mila abitanti).
Pellegrino è così convinto che "il voto degli italiani all'estero se espresso vale al pari del voto degli italiani in patria per l'esito del referendum; ma la validità dell'intera consultazione deriva esclusivamente dall'accesso alle urne degli italiani residenti attestata dai seggi elettorali". Una tesi che non condivide Valerio Onida. Secondo il presidente emerito della Consulta, "gli elettori all'estero non possono essere esclusi dal quorum".

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Re: 4 calcoli sul quorum

Messaggioda franz il 12/06/2011, 9:13

Non vedo perché escludere gli italiani all'estero dal quorum.
Posso capire eventualmente solo per il nucleare, dove è cambiato il testo sottoposto a referendum e gli italiani all'estero hanno votato SI o NO al precedente questito mentre in Italia si vota sul nuovo. E dove molti, non riuscendo a capire cosa votare e se il voto che stavano dando aveva senso, non hanno votato. Qui un discorso sul quorum ci sta.
Ma per gli altri tre referendum su acqua e legittimo impedimento, è tutto regolare.
Si è già votato ed ogni ambasciata sa già quanti lo hanno fatto. Il quorum estero è già noto agli addetti ai lavori.

Secondo un flash che ho visto passare, nel regno unito avrebbe votato il 25%.
Non riesco per ora a trovare conferma di questo dato.
Ho pero' trovato che nel 2003 in UK voto' il 22.62% e la percentuale complessiva dei votanti estero fu del 23,06%
In Italia fu del 25.86% ed il dato complessivo (italia + estero) fu il 25,73%.
Se il dato inglese è vero (e non so nemmeno come sia stato annunciato prima e se questo sia lecito) e se gli andamenti sono comparabili, il quorum non è cosi' vicino come è stato detto e serve uno sforzo ancora piu' grande per arrivarci.

Franz


Ulteriori informazioni:
dati passati sull'affluenza durante i referendum
http://referendum2011.interno.it/pdf/Re ... ef2011.pdf
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