«Un Paese alla rovescia»: così la sociologa Chiara Saraceno (Università di Torino e di Berlino) ha definito l'Italia (La Repubblica, giovedì 19) per quella sua parte che non vuole l'istituzione di un reato specifico di violenza contro le persone omosessuali. C'è da stupirsi, visto che "alla rovescia" sarebbero, semmai, coloro che in nome della disparità esigono di voler essere considerati alla pari, come è giusto, con chi vive una sessualità normale. Per esempio: quando chiedono il diritto di sposare una persona del loro medesimo sesso, cosa che non è concessa a nessuno, essi pretendono un diritto in più. E ora vogliono essere differenti anche per il caso di rimanere vittime di ingiuste e deprecabili violenze, come se non esistessero norme sufficienti per garantire, senza discriminazioni, l'incolumità di chiunque. Già la Costituzione (art. 3) riconosce la «pari dignità sociale» e l'uguaglianza di tutti i cittadini «davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali». Perché, altrimenti, bisognerebbe riconoscere anche un reato di cattofobia per quando i cattolici sono picchiati, e di senefobia (gli anziani ingannati, truffati, picchiati), di etnofobia e magari anche di fasciofobia e comunisfobia, dato che queste due specificità ideologiche si scontrano spesso tra loro. Oltre tutto, omofobia significa paura dell'uguale (dal greco omós = stesso e fobós = timore, paura) non odio anti-omo, ed è parola nata nell'ambiente omosessuale, per indicare il timore, l'ansia che, almeno un tempo e in un ben diverso clima sociale, queste persone avevano di essere "uguali" a quelli come loro. Queste pretese sono solo un artificio per ottenere un impossibile riconoscimento giuridico dell'omosessualità. Come, però, scriveva autorevolmente il filosofo del diritto Francesco D'Agostino, è giusto «combattere le discriminazioni», ma «senza riconoscimenti impropri».
Mi sembra una buona e condivisibile riflessione questa di Liverani su Avvenire. O qualcosa mi sfugge?