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Amministrative 2011 e scelte future

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda cardif il 16/05/2011, 19:08

Sono le 19,00 e io mi butto (farò la fine di Fede?)
Lo so che i seggi scrutinati sono ancora pochi ed è un azzardo. Poi si potrà rivedere. (Fonte Ministero dell'Interno)
A Milano Pisapia (CS con SEL e IdV) è al 48,20% contro Letizia al 42%.
C'è stato scontento per la gestione Letizia (forse lei pensava che bastasse il suo nome).
Una considerazione va fatta: la pubblicità, il denaro non sono tutto: anche una spesa 15 volte superiore a quella dell'avversario non è bastata.
E pure un'altra: nemmeno il passato 'peccaminoso' di Pisapia gli ha portato grande danno.
L'UdC nel 2006 stava nel PdL con Letizia. Oggi la sua lista è all'1,66% senza letizia.

A Napoli il presentarsi disuniti fa stare avanti Lettieri (PdL). Si vedrà al ballottaggio se passerà Morcone (PD) ed avrà i voti di De Magistris (IdV).
PD + IdV avrebbe vinto? Boh; non basta, ovviamente, sommare i risultati. Si può credere a ciò che piace: sì, no; io, non lo so. Però secondo me sarebbe comunque stato meglio.
L'UdC resta molto basso.

A Torino al primo turno vince Fassino (PD) con SEL e IdV. Punto e basta, senza storie. Pare.
L'UdC da solo sta al 2,90%

A Bologna passerebbe al primo turno Merola (PD) con SEL e IdV. L'UdC perde pure con 5*.

La terza via di Casini, quella dei due forni, quella dell'ago della bilancia, forse gli darà qualche soddisfazione qua e là, entrando un po' con il CS un po' col CD. Come politica non c'è male (intesa come conquista di poltrone); ma nient'altro.

Da questi risultati traggo il parere che è un po' infantile pensare e molto velleitario sperare che perda il PdL (cioè Berlusconi) tenendo diviso il centrosinistra, sperando che cresca l'UdC e che si presenti pure Montezemolo.
Ho creduto che, in attesa di tornare al proporzionale, con questo sistema elettorale può vincere di suo l'unione di PD+SEL+IdV: è il 'popolo' che lo vuole eh eh.
UdC, Fli, Api e MpA non ci hanno creduto nel Polo della Nazione (o forse non si sono messi d'accordo sul leader unico, loro che ci tengono); ma sarebbe stato meglio se lo avessero fatto. Avrebbero lasciato il povero SS Berlusconi nelle braccia di Storace, Santanchè et similia.
E continuo a crederlo.
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Re: Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda Robyn il 16/05/2011, 22:46

Le amministrative anche se non hanno registrato un crollo dell'affluenza,che è stata minima,nascondono stanchezza nell'elettorato.Dopo tangentopoli ci fù un grande bisogno di cambiamento ma è stato accompagnato senza valori.Questa volta c'è bisogno di cambiamento accompagnato da valori.Anche se il risultato non è stato negativo per il PD è sciocco chi canta vittoria perche sottovaluta o non capisce il dopo.C'è bisogno di un progetto di grande respiro,di cambiamento,di dinamicità di risveglio della società italiana.Guai a veti,litigi e immobilismo.Speriamo che le amministrative abbiano premiato il ricambio della classe dirigente,ci si augura giovane capace e meritevole ciao robyn
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Re: Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda pianogrande il 17/05/2011, 0:09

Sono con i milanesi.
Credo che mi comprerò una villa a Milano.
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Re: Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda flaviomob il 17/05/2011, 0:33

dal Fatto:

BLOG | di Sonia Alfano 16 maggio 2011

Luigi e Giuliano, il trionfo dei giusti


Oggi aspettavo le prime proiezioni sul voto delle elezioni amministrative, sul mio divano, dopo aver dovuto annullare tutti i miei impegni a causa di complessi problemi di salute delle mie figlie. Leggevo i miei documenti, le mie carte, in previsione dei lavori parlamentari. Ero in tensione “politica”, soprattutto per l’avventura di Luigi de Magistris a Napoli, ma anche per quella di Giuliano Pisapia a Milano. In cuor mio temevo che ancora una volta sulla voglia di riscatto potesse avere la meglio il voto di scambio, o più semplicemente la disattenzione ed il disinteresse. Temevo per la meravigliosa città di Napoli, che non merita di essere sfruttata ancora.

Così, quasi distrattamente, ho ascoltato la prima proiezione che mi ha davvero fatto trasalire. A Napoli Luigi sta ottenendo, dati alla mano, un successo clamoroso: sia rispetto al PdL, che pensava di chiudere la partita al primo turno, sia, soprattutto, rispetto al Partito Democratico che quando già Luigi aveva dato la disponibilità alla candidatura, gli aveva contrapposto il prefetto Morcone, perdendo l’occasione di fare la cosa giusta almeno una volta nella vita. Successo clamoroso e a detta di molti imprevedibile quindi, così come quello di Giuliano Pisapia, che a Milano sta trionfando su una Letizia Moratti travolta da un crollo suo, personale, e da uno politico, quello del suo padrino, un Berlusconi che esce umiliato e distrutto da questi primi turni.

Nella città partenopea con molta probabilità la figura di Luigi de Magistris ha restituito alla politica la sua reale dimensione: fare il bene della comunità senza accordi sottobanco. Il prestigio di questa candidatura è indiscutibile, così come lo spessore di Luigi, che non ha perso quel suo grande senso di responsabilità nei confronti dei cittadini che gli avevano dato quasi mezzo milione di attestati di fiducia alle elezioni europee, e gli stanno dando fiducia oggi. Tutti quei voti non erano merito di qualcuno, di qualcosa, erano per quel che era e per quel che è lui, come persona. In quest’occasione, come ai tempi della toga, Luigi ha ricevuto schiaffi da destra e sinistra, ma la risposta dei napoletani mi sembra non lasci spazio a dubbi, e dimostra che a volte bisogna rinunciare alla partitocrazia per sostenere semplicemente i giusti e il nuovo.

Dopo le passerelle di Berlusconi e amici della cricca e dopo lo “scandalo” Cosentino, i napoletani hanno deciso di non cedere al compromesso e hanno voluto dare un voto che guardi al futuro. Staccare di circa 10 punti il candidato ufficiale del più grande partito di opposizione che gode anche dell’appoggio di Sinistra Ecologia e Libertà, è francamente un’impresa degna di un grande uomo e di un grande gruppo. Ma soprattutto si registra una grande presa di coscienza del popolo di centrosinistra a Napoli che ha bocciato Bassolino, Iervolino e affini, “prendendosi” di forza il candidato che realmente voleva.

A Milano, Letizia Moratti paga la sua politica anti-rom, le sue bugie sulle mafie in città e le sue diffamazioni televisive. Paga, la mamma di Batman, soprattutto il suo sponsor politico, un Silvio Berlusconi che se fosse nella pienezza delle sue facoltà intellettive dovrebbe dimettersi e dedicarsi ai nipotini: ai suoi nipotini, nel senso che dovrebbe pensare a fare il nonno, non fraintendetemi.

Il dato, oltre al trionfo di Luigi de Magistris e Giuliano Pisapia, è chiaro e netto: a Milano, dove Berlusconi ha messo la sua faccia in pvc, dove ha sostenuto la candidata del centrodestra, incredibilmente il voto ha ribaltato i sondaggi. Il che equivale a dire che oltre a non portare voti a Lady Diffamazione, Berlusconi l’ha addirittura affossata. Che la Moratti non fosse granchè gradita lo si era capito al comizio accanto al Duomo, quando solo in quaranta irriducibili si erano presentati sotto il palco nonostante la presenza di mezzo governo; triste, molto triste.

Continuo a seguire le proiezioni, con il cuore più leggero e con la certezza che, comunque vada, nell’ordine di scarti del 2-3%, oggi gli italiani un pezzo di storia l’hanno fatta, una buona dose d’orgoglio l’hanno tirata fuori e parte della dignità che pensavano di aver perso se la stanno riprendendo. Con forza e senza chiederla “per favore”.


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Re: Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda pianogrande il 17/05/2011, 11:08

Non la vedo male, a Napoli, per il ballottaggio.
Il PD, con De Magistris, ha l'occasione di defilarsi per un po' (come è più che giusto dopo le gestioni Bassolino e Jervolino) ma senza dare il comune in mano alla destra (a quella destra).
Per il ballottaggio, il PD deve sostenere De Magistris spendendosi al massimo.
A questo punto, sono sicuro che, se non ci fosse stata la candidatura De Magistris, Napoli sarebbe andata in mano alla destra.
Comunque, non penso che il PD abbia sbagliato a non ritirare il proprio candidato.
Con entrambi i candidati in campo, la sinistra ha, sicuramente, preso più voti che con De Magistris da solo.
La destra dice che a Napoli la Sinistra è divisa, che questa divisione ha creato disastri.
Non è vero.
Con questo assetto, la sinistra ha preso il massimo possibile dei voti.
Adesso, se non si spara sui ..... piedi, può, benissimo, vincere il ballottaggio.

Ancora non mi sembra vero, quello che sta succedendo.
Anche le patetiche facce di Castelli e Calderoli che fanno la prima apparizione in pubblico della lega confrontando Milano in rapporto (perfino Castelli fa un po' fatica a pronunciare quella ridicola definizione) alla padania, sono il segno della evoluzione in corso.
Che ci abbia raggiunto lo stesso vento che spira nel nord Africa?
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Re: Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda cardif il 17/05/2011, 11:43

Il richiamo del nome c'è stato; infatti De Magistris ha preso 127.239 voti, quasi il doppio dei 68.013 voti delle liste che lo sostengono.
A Napoli Casini si è guadagnato l'ago: stando alle preferenze di lista, potrà far vincere Lettieri (PdL) o De Megistris (IdV) con il PD.
Io penso che gli sarà offerto molto da Berlusconi che vorrà vincere ad ogni costo almento a Napoli; e Casini accetterà; sia perché ha un notevole sottobosco da governare in Campania, sia perché ha comunque in odio Di Pietro (sai com'è: lui si sente un moderato e vede l'altro come un estremista).
A Cagliari ha perso l'ago: pensava di vincere in prima battuta col PdL ed ha lasciato il Fli; invece andrà al ballottaggio contro il PD.
Io non capisco perché il PD rincorre l'UdC. Misteri della politica poco chiara.

Nell'insieme, i risultati sono stati più che buoni. C'è da sperare che siano ben valutati per le alleanze future.
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Re: Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda flaviomob il 17/05/2011, 11:54

Dario Fo: “Ora Berlusconi ha il culo per terra”

Parla il premio Nobel milanese: "Faranno di tutto per minimizzare, ma la debacle è totale". E sul Pisapia: "Ce la può fare con il programma pulito che ha portato in giro per i quartieri, senza giochi di prestigio, senza fango, come gli altri"“Gli ultimi risultati, voglio gli ultimi risultati”. Il premio Nobel Dario Fo ha appena concluso, con la moglie Franca Rame, un incontro all’Università di Verona, all’Aula magna del polo Zanotto. È stremato, dopo letture e ricordi che gli hanno lasciato un filo di voce. Ma la foga è quella di sempre. Soprattutto per la “sua” Milano, città di adozione. Quando lo sentiamo al telefono alle ore 21, Giuliano Pisapia, candidato sindaco del centrosinistra è al 48%, Letizia Moratti, candidata di Pdl e Lega è al 41%.
Il maestro scandisce i numeri, li ripete, e quasi urla. Inarrestabile: “È una specie di capovolta generale della situazione. È una sconfitta epocale per Berlusconi. È un’apocalisse per questi governanti che arriverà a crescere. Il voto di ieri è solo la prima botta, come i temporali. Prima una goccia, un lampo, un tuono, poi il diluvio”.

Veramente gli esponenti del Pdl continuano a ripetere che la maggioranza ha tenuto.
Faranno di tutto per minimizzare, di sicuro non diranno di aver perso. Tanto meno lo dirà Berlusconi. Ma la débâcle è enorme. Ripeto, questo è solo l’inizio.

Come se lo spiega il risultato di Milano?
I milanesi hanno cominciato a capire che la città non può continuare a essere spettrale, disumana. Ma il voto di ieri non è un miracolo. È un voto che arriva grazie al lavoro di tanti, nonostante in questi anni si siano presi scarpate sulle gengive.

Immagino che si riferisca a lei e a chi altri?
I nomi non li dico perché ne dimenticherei qualcuno. Parlo di artisti, pittori, intellettuali che hanno parlato alla città, insistito. E Pisapia si è circondato di queste persone. Di sicuro non grazie al Pd. Pisapia non era il suo candidato alle primarie, ma le ha vinte e ora è arrivato al ballottaggio davanti a Letizia Moratti.

Qual è stata la mossa vincente?
Partire dalle periferie e non del centro. Conoscere i problemi di questa città. L’urbanistica scriteriata, i grattacieli che oscurano la luce, il dramma delle case sfitte, l’inquinamento. Pisapia conosce i bisogni delle persone e non dei salotti. Ma il vincitore di Milano non era nel programma del partito democratico. Il Pd aveva messo un architetto (Stefano Boeri, ndr) non accettato da moltissimi milanesi, compreso me.

Ma Boeri ha fatto la campagna elettorale assieme a Pisapia…
È vero, oggi è nella struttura portante, ma perché Pisapia è intelligente e ha voluto una squadra compatta, di persone con delle competenze vere.

Lei insiste sul Pd. Lo critica solo per la politica milanese o più in generale?
Anche per le sue scelte miopi anche in altre città. Prendiamo Napoli: ha candidato un ex prefetto (Mario Morcone, ndr) e ha perso. Per fortuna che davanti alla catastrofe napoletana ha retto l’ex magistrato, Luigi De Magistris.

A Torino, però, l’ex segretario dei Ds, Piero Fassino, ha vinto al primo turno.
Fassino è stato messo in riserva dal gruppo dirigente del Pd. Ha avuto, però, il coraggio di uscire dal limbo, si è presentato nella sua Torino e ha vinto. Ma è stata una scalata sofferta. Il Pd con queste elezioni deve capire, una volta per tutte, che deve ascoltare la base, il suo elettorato. Capire le indicazioni che gli fornisce, stare sul territorio. Insomma i vertici del Pd devono cambiare registro, ritmo.

Torniamo a Milano. Pisapia può vincere al ballottaggio?
Ce la può fare con il programma pulito che ha portato in giro per i quartieri, senza giochi di prestigio, senza fango, come gli altri. C’è una vampata nuova, la gente è stufa di questi politicanti, più di quanto si pensi. Bisogna continuare senza tirapiedi, sulla strada dei valori che l’hanno portato a essere davanti alla Moratti.

È sicuro che Berlusconi ha perso, senza se e senza ma?
Sicurissimo. Ha preso una sberla che l’ha messo in ginocchio. D’ora in avanti gli andrà tutto male. Per lui ci sarà uno tsunami. Come si dice in milanese, è cont el cü per tèrra (è con il c. per terra, ndr)

da Il Fatto Quotidiano del 17 maggio 2011


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Re: Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda flaviomob il 17/05/2011, 11:59

Ballottaggi, i “grillini” orientati a votare Pisapia e De Magistris


La domanda a questo punto è: cosa farà l’elettorato del Movimento 5 Stelle ai ballottaggi di Milano e Napoli?
Per conoscere la risposta siamo andati a visitare una delle pagine più attive di Facebook nel corso di tutta la campagna elettorale, la “pancia” della militanza “grillina”, ossia “Noi voteremo il Movimento 5 Stelle”.
Sorpresa: l’orientamento appare chiaro già dallo status pubblicato stamattina: “Ognuno fa quello che vuole..il voto è libero. Personalmente voterei al ballottaggio sia per Pisapìa che per De Magistris.. Immagino che questa dichiarazione non piacerà a molti del Movimento che detestano ogni tipo di alleanza..ma qui nn si tratta di alleanze politiche trasformiste, ma solo di BUON SENSO. (fuori la mafia/berlusconismo dai capoluoghi di regione!! Poi la cacceremo anche dallo Stato..se restiamo uniti almeno su questo punto”
Tanti i commenti e quasi tutti favorevoli all’indicazione data dagli amministratori della pagina. Ma anche qualche contrario, per esempio Giuliano Ficorella che invita alla prudenza: “Dovrei votare chi ci chiama ancora antipolitica grillini e voto di protesta? dovrei votare chi ha negato le primarie a beppe grillo? ma de che! non vi fidate”. O come Americo Cadoni che ricorda: “Meno male che Grillo ha detto che siamo in guerra. E la vostra guerra è appoggiare il nemico”. Il dibattito è appena iniziato.

http://letteraviola.it/2011/05/ballotta ... tris-foto/

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Ferrara dà addosso a Silvio e Mestizia... che classe

http://letteraviola.it/2011/05/ferrara- ... -tv-video/


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Re: Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda Iafran il 17/05/2011, 16:21

flaviomob ha scritto:Dario Fo: “Ora Berlusconi ha il culo per terra”

La carità cristiana rivolgiamola agli uomni e ai mezz’uomini. Gli ominicchi, i piglianculo e soprattutto i quaquaraquà ... non la capirebbero.
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Re: Amministrative 2011 e scelte future

Messaggioda pianogrande il 18/05/2011, 0:30

Tra le tante facezie di questa tornata mi ha colpito una uscita molto pubblicizzata di Casini: "Ai ballottaggi non faremo sconti".
Non voglio infierire ma, se ci avesse riflettuto un secondo di più e dato l'andamento imprevedibile del centro, si sarebbe reso conto di quanto questa frase sia autolesionista.
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