Antropologicamente diversi

[Robyn]

Destra e sinistra non sono antropologicamente incompatibili.Esistono dei tratti comuni e dei tratti differenti.Sicuramente i tratti comuni sono la bandiera,la vita,la famiglia e il merito,anche se il merito è più un concetto di sinistra che di destra come è logico che sia.La destra è invece ancora molto deficitaria sul piano della legalità.Il tratto che contraddistingue maggiormente la destra dalla sinistra è che mentre la sinistra e più attenta alle fasce sociali più deboli la destra è più attenta al mercato.La diversità antropologica poteva forse dirsi ai tempi della guerra fredda ,ma tra gli elettorati di oggi no.Mi dispiace per SB è lui antropologicamente diverso dall'Italia.Evidentemente ha detto ciò perche teme il ricambio della classe dirigente della destra che la sinistra può fare se la destra non ne è capace ciao robyn

[Iafran]

Io mi sento "antropologicamente" e culturalmente diverso da questi avventurieri che ci governano e da quelli che li votano!

[Robyn]

Un'altra differenza sostanziale che caratterizza la destra e la sinistra e che mentre la sinistra è riformista la destra non lo è.La destra è conservatrice ma cerca e ha cercato di essere in questi anni ciò che non è,e cioè riformista.Ma le provocazioni non fanno ne caldo e ne freddo ciao robyn

[Iafran]

Un'altra differenza sostanziale che caratterizza la destra e la sinistra e che mentre la sinistra è riformista la destra non lo è.La destra è conservatrice ma cerca e ha cercato di essere in questi anni ciò che non è,e cioè riformista.Ma le provocazioni non fanno ne caldo e ne freddo

Robyn, queste differenziazioni ideologiche potrebbero andare bene in teoria ... i nostri "destri" (ma potevano essere benissimo "sinistri"), con il loro "capo branco" in prima fila, sono votati alla delinquenza e alla illegalità e non hanno bisogno di nessun "battesimo" elettorale per diventare dei politici, rimangono quel che sono: avventurieri nati.

[franz]

Un'altra differenza sostanziale che caratterizza la destra e la sinistra e che mentre la sinistra è riformista la destra non lo è.La destra è conservatrice ma cerca e ha cercato di essere in questi anni ciò che non è,e cioè riformista.Ma le provocazioni non fanno ne caldo e ne freddo ciao robyn

No, purtroppo vedendo come sono andate a finire le proposte di riforma del primo governo Prodi, la sinistra è riformista solo a parole: in realtà è profondamente conservatrice, per il mantenimento della situazione attuale (che "non si tocca").
Se sinistra e popolari fossero veramente riformisti il paese non sarebbe quello che è oggi, visto che siamo stati al governo 7 anni come Ulivo e Unione.
Qui non c'è alcuna antropologia. Solo tutela di interessi coprorativi, da una parte e dall'altra.

Franz

[Robyn]

Iafran-I cambiamenti quando ci sono ,sono lenti e graduali e non si può far finta di niente.Le teorizzazioni di cui parli sono invece il percorso naturale che la democrazia segue,e non dimentichiamo che la parola riformismo nel Pci era vietata,sottovalutando la natura vera della sinistra che non era solo quella della difesa dei deboli,inoltre c'è merito e capacità.Lo stesso è per la destra per altre cose.In merito al fatto che la classe dirigente della destra è votata all'illegalità posso essere d'accordo ma non si può fare di tutta l'erba un fascio perche i buoni e i cattivi ci sono dappertutto.In merito alla loro base elettorale concordo poco perchè se c'è illegalità anche nel basso questo è dovuto all'esempio che si dà ed a accontentare chi dell'illegalità ne ha fatto uno stile di vita.E' per questo che bisogna cambiare la classe dirigente della destra ed in generale di tutto il paese ciao robyn

[Robyn]

Dalla rivoluzione al riformismo
Dall'operaio che può diventare dirigente come non negato dal marxismo,alle capacità e merito
Ferma la difesa dei più deboli
Dall'anticlericalismo laicista della dottrina marxista alla laicità
Dal divieto di critica del Pci alla massima libertà di espressione e critica
E con lo stakanovismo come facciamo?

[flaviomob]

Michele Serra da La Repubblica del 15 maggio 2011

“Se i figli delle vittime difendono i carnefici: Tobagi Alessandrini e Rossa stanno con Pisapia amico dei terroristi che uccisero i loro genitori”. Vi prego di annotarvi questo titolo (prima pagina del “Giornale” di ieri) che è riuscito, dopo una vita che leggo i giornali, a farmi venire le lacrime agli occhi dal dolore. Avrei preferito scrivere: dall´ira, o dal disgusto. Ma era proprio dolore, dolore per la morte profanata, per gli affetti sconciati, per la verità brutalizzata, per quei tre padri e quei tre figli. Tre padri di sinistra (il socialista Tobagi, il comunista Rossa, il magistrato progressista Alessandrini) ammazzati dal terrorismo rosso che odiava la sinistra democratica quasi quanto la odiano, oggi, quelli del “Giornale”. Tre figli rimasti di sinistra anche in memoria di quella lotta per difendere lo Stato e la democrazia, anche per onorare i loro padri. Che oggi si sentono rinfacciare di “difendere i carnefici dei loro genitori” – non so se riuscite a cogliere la leggerezza dell´accusa, ad apprezzare lo stile raffinato – perché votano a sinistra e non a destra, come farà mezza Milano, mezza Milano dunque “amica dei terroristi”. Perché comunisti, sinistra, terroristi, brigatisti, per questi avvelenatori della memoria, della storia, della politica, del giornalismo, sono la stessa cosa, lo stesso infame branco da spazzare via, come ripete del resto da vent´anni il loro capo.
Mi chiedo quanto irrisarcibile, incolmabile odio possa partorire un titolo così.

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Ecco, questo è il linguaggio della destra di oggi (o di ieri). Antropologicamente diversi, sì.
Forse, dopo lo tsunami di Milano, quando ci sarà un doveroso ricambio anche a destra, qualcosa cambierà.

[pianogrande]

Quando il potere sfugge di mano, il tiranno diventa violento.
Questo debbono imparare e ricordarsi i fautori del ghe pensi mi e del massacro delle istituzioni democratiche che si reggono sull'equilibrio dei poteri.
Questa feccia dell'umanità pretende da noi il potere assoluto!
Mi vengono i brividi e spero non vengano solo a me.

[Iafran]

Michele Serra da La Repubblica del 15 maggio 2011

“Se i figli delle vittime difendono i carnefici: Tobagi Alessandrini e Rossa stanno con Pisapia amico dei terroristi che uccisero i loro genitori”. Vi prego di annotarvi questo titolo (prima pagina del “Giornale” di ieri) ...
Perché comunisti, sinistra, terroristi, brigatisti, per questi avvelenatori della memoria, della storia, della politica, del giornalismo, sono la stessa cosa, lo stesso infame branco da spazzare via, come ripete del resto da vent´anni il loro capo.
Mi chiedo quanto irrisarcibile, incolmabile odio possa partorire un titolo così.

Il "nuovo" dovrebbe affondare (bene) le radici nella memoria, perché l'odio viene utilizzato dal "supercapo" e dai suoi sostenitori per annebbiare le menti a garanzia della realizzazione dei loro progetti sovversivi.