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Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

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Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda cardif il 09/05/2011, 11:01

Se la camorra, la 'ndrangheta, la mafia, i paperoni possono arrivare a sfruttare questo degrado di valori, per cui una parte dei cittadini vendono il proprio voto, mi chiedo a che serve votare: vincerà chi avrà voluto investire di più.
Non è necessario comprare tutti i voti, ma solo quelli per far vincere.
Non è necessario contattare tutti i cittadini, ma solo quelli disposti a vendere il voto.
Non è necessario contattare i cittadini che credono nel voto come espressione della propria libera scelta, ma solo quelli che non credono nella politica e nell'importanza del loro voto.
Con una politica sempre più degradata ad affare privato, questi non hanno neppure tanti torti.
Occorre una campagna di spiegazione del problema, per evitare di trovarsi con intere amministrazioni nelle mani di una organizzazione delinquenziale o di un affarista.
La morte della democrazia passa pure per le mani degli elettori.

Da
http://www.repubblica.it/rubriche/poter ... ref=HRBP-5
"Camorra e 'ndrangheta, opa sui comuni
QUANTO costa un'Opa sul comune di Napoli ? Pochi spiccioli per le immense fortune accumulate dalla camorra, a giudicare da un'indagine della Direzione distrettuale antimafia, che la settimana scorsa ha fatto arrestare una quarantina di camorristi del clan Polverino. Tra loro, due candidati di una lista civetta e del Pdl, controllato in Campania da Nicola Cosentino, ex sottosegretario del governo Berlusconi indagato per contiguità alla camorra. Così sono scattate all'ultimo momento le indagini di Prefettura e Procura sui circa 1500 candidati alle amministrative nel capoluogo, che ha già rivelato alcuni nomi di impresentabili nelle liste a sostegno del candidato berlusconiano Gianni Lettieri, ex presidente dell'Unione industriali napoletana. E il ministro dell'Interno Roberto Maroni è corso a Napoli per verificare la situazione.
Nell'inchiesta sul clan Polverino, che controlla tra l'altro il commercio di carne e pane a Napoli, la Dda si è imbattuta in una compravendita di voti, che rivela l'esistenza di una sorta di tariffario, una specie di listino-prezzi del voto. Niente di nuovo sotto il Vesuvio sul voto di scambio, fin dai tempi di Achille Lauro, che distribuiva pacchi di pasta e scarpe spaiate (una prima e l'altra dopo il voto). Ma qui si tratta di denaro sonante. Ottantamila euro stanziati in una precedente tornata elettorale per l'acquisto di voti, che ad un prezzo variabile tra i 30 e i 100 euro per ogni singolo voto fanno all'incirca 1500 voti. Naturalmente quella somma è un'inezia per i clan, visto che a quello di Polverino sono stati sequestrati la settimana scorsa beni per circa un miliardo di euro. Per cui la spesa di cui si sono trovate tracce dev'essere solo una piccola frazione degli investimenti elettorali della camorra, che insediando i suoi nelle amministrazioni locali imbastisce speculazioni di milioni di euro, riciclando i profitti delle attività criminali. Per il controllo ex post del voto venduto, cioè a scheda votata, la fertile fantasia partenopea ha inventato mille tecniche infallibili.
Ma i tempi cambiano e l'inflazione corre. Mettiamo allora che oggi il prezzo di mercato di un voto non oscilli più tra 30 e 100 euro, ma tra i 100 e i 200. Se ne ricava che con un investimento di un misero milione si possono comprare al prezzo più alto 5 mila voti e con due milioni 10 mila, che in una competizione elettorale possono sicuramente fare la differenza.
A Milano, dove la compravendita dei voti non risulta così diffusa come in Campania nonostante le pervasive infiltrazioni della 'ndrangheta, il sindaco uscente Letizia Moratti dispone ufficialmente di 12 milioni di euro per la sua legittima campagna elettorale, contro i poco più di 800 mila del suo avversario Giuliano Pisapia. Se la camorra avesse deciso di mettere nel piatto a Napoli una somma analoga, non molto impegnativa ma equivalente ad almeno a 60 mila voti, avrebbe lanciato un'Opa vincente su Palazzo San Giacomo."

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Re: Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda pianogrande il 09/05/2011, 12:22

Probabilmente, tutto questo è in corso di superamento dopo il dilagare della compravendita degli eletti invece che degli elettori.
In quel caso, costano di più ma sono di meno e sopratutto, paga il cittadino (poltrone e privilegi vari).
Un assessore, un sottosegretario etc. non costano niente all'acquirente; paghiamo noi.

A questo punto, l'unica contromossa, visto che sono, comunque, i cittadini a pagare, sarebbe una class action per comprarsi i propri rappresentanti.
Volete un ambulatorio vicino a casa?
Compratevi l'assessore alla sanità.
Recupererete la spesa con il tempo risparmiato ed i costi di trasporto (sempre più alti) che non dovrete sostenere.

Esempio: un quartiere di trentamila abitanti vuole la piscina?
A cinquanta Euro a famiglia (tre persone) fanno cinquecentomila Euro.
Si possono comprare (o affittare temporaneamente) anche il sindaco.
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Re: Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda Robyn il 09/05/2011, 14:43

Il problema del voto di scambio è un problema serio.Dalle scelte che faranno gli elettori dipendernno le scelte di altri
ciao robyn
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Re: Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda cardif il 09/05/2011, 15:59

Certo, perciò ho scritto 'un altro'; la compravendita in parlamento è il livello quasi massimo, poi tocca al PdR.
Solo che su quella carica l'opa la sta lanciando Berlusconi.
Proseguendo l'esempio:
i cittadini potrebbero (ma già possono farlo) comprare un suolo idoneo, scegliere l'impresa, far fare e pagare i lavori; senza bisogno di comprare il sindaco.
Si potrebbe fare tutto così (strade e marcipiedi, strutture scolastiche, cliniche, ...).
Si potrebbe pure appaltare il servizio di controllo del territorio a guardie giurate.
Si risparmierebbero le spese degli stipendi per amministratori, impiegati comunali, vigili.
Secondo me, però, nascerebbero tanti di quei problemi per mettersi d'accordo.
E si arriverebbe di nuovo a decidere che è meglio delegare qualcuno, tramite elezioni; assegnare i lavori tramite appalti; assumere qualcuno tramite concorsi.
Anche qua penso che non sia questione di sistema, ma di uomini.
Esempio:
se Bertolaso ci credeva veramente nel rispetto delle leggi, e se come cattolico ci credeva veramente nel settimo comandamento (non rubare) non si sarebbe trovato rinviato a giudizio l'altro ieri, assieme ad altre 18 persone di malaffare. E il PdC, che gli aveva messo a disposizione i nostri soldi, lo voleva fare pure ministro.
Ma non ce n'erano già troppi di inquisiti in parlamento?
Comunque io a Bertolaso non l'ho già condannato; dico solo che tanta trasparenza nei suoi atti non c'è, evidentemente. Anzi sono contento che ora fa il medico volontario (spero con Emergency)
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Re: Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda franz il 09/05/2011, 17:41

pianogrande ha scritto:Volete un ambulatorio vicino a casa?
Compratevi l'assessore alla sanità.
Recupererete la spesa con il tempo risparmiato ed i costi di trasporto (sempre più alti) che non dovrete sostenere.

Esempio: un quartiere di trentamila abitanti vuole la piscina?
A cinquanta Euro a famiglia (tre persone) fanno cinquecentomila Euro.
Si possono comprare (o affittare temporaneamente) anche il sindaco.

Non so se funziona. Ci sono altre persone che vorrebbero l'ambulatorio o la piscina vicino alla loro casa.
Ci sono altri quartieri di 30'000 abitanti che vogliono la piscina.
Alla fine cio' che conta e quanto costa una piscina coperta olimpionica senza mazzette.
Metti che costa 500'000 euro. I cittadini si autofinanziano per farla, bypassando la politica.
Oppure se costa il doppio, bisogna mettere d'accordo 60'000 cittadini che pagnino 50 euro o 30'000 che ne pagnao 100.
Non serve comprarsi un politico se l'obbiettivo è solo avere un determinato servizio ad un costo economico.
Purtroppo la politica serve se si vuole avere un servizio e farlo pagare ad altri (con le imposte o con i debiti).
Per esempio una piscina olimpionica gratis per 1000 cittadini, pagata dalla provincia.

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Re: Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda Robyn il 09/05/2011, 18:35

Cardif Intendevo un'altra cosa.Dalle scelte degli italiani dipenderanno le scelte di altri nel senso che bisogna andarsene dall'Italia ciao robyn
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Re: Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda pianogrande il 09/05/2011, 18:51

Facevo solo degli esempi.
Comunque non si può fare tutto in privato rinunciando alle strutture collettive.
Senza un minimo di stato non funzionerebbe più niente.
La piscina di quartiere non sarebbe più raggiungibile in auto perché non ci sarebbe più la strada, non ci arriverebbe più l'energia elettrica, ci sarebbe meno sicurezza ..... i soldi per pagarla non varrebbero più niente.

Insisto.
Conviene tenersi la politica e ragionare bene su chi comprare e quando comprarlo.
Qualcuno potrebbe, professionalmente, specializzarsi sulla questione.
Agenzia acquisti a progetto.
Mi sembra, già, di vedere l'insegna.
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Re: Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda Robyn il 09/05/2011, 19:55

Non mi pare che Bertolaso sia cattolico.Molti si dicono cattolici ma nei fatti non lo sono ed è facile riconoscerli quando lo sono e quando no robyn
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Re: Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda franz il 10/05/2011, 0:07

pianogrande ha scritto:Facevo solo degli esempi.
Comunque non si può fare tutto in privato rinunciando alle strutture collettive.
Senza un minimo di stato non funzionerebbe più niente.
La piscina di quartiere non sarebbe più raggiungibile in auto perché non ci sarebbe più la strada, non ci arriverebbe più l'energia elettrica, ci sarebbe meno sicurezza ..... i soldi per pagarla non varrebbero più niente.

Vero, ma nel caso, ci sono strade private, l'energia puo' essere garantita da aziende private (lo è nella maggior parte del mondo occidentale) e la sicurezza interna oggi vede anche parti di servizi offerti da polizie private, i soldi non valgono niente già anche oggi, visto che non sono piu' ancorati alle riserve auree.
Oggi il voto di scambio mette in luce il lato oscuro della democrazia.
Che è quello per cui è comodo scaricare i costi sugli altri ed è cosi' tanto comodo che conviene anche pagare un po', per riuscirci. Tra l'altro il vero voto di scambio non avviene ogni 5 anni con la popolazione ma ogni giorno al parlamento.
http://it.wikipedia.org/wiki/Logrolling

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Re: Acquisto voti, un altro problema per la democrazia

Messaggioda cardif il 10/05/2011, 0:28

Robyn, scusa ma c'è un equivoco. Io mi riallacciavo al commento di Pianogrande.
Ad andare via dall'Italia oggi è pericoloso: ci ridono dietro, e pure d'avanti.
Comunque Bertolaso è cattolico. Ti riporto un esempio che spiega pure perché ho scritto che spero che lavori per Emergency:
http://mascellaro.it/node/42437
ciao, cardif
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