da disallineato il 10/05/2011, 6:53
Un argomento che ha poco senso.
Prato è una città laboriosa e accogliente ove negli anni 50 c'è stata una massiccia "immigrazione" ( io lo definisco uno spostamento) di gente del sud che ha contribuito a far crescere la nostra città laniera. In poco più di 20 anni Prato ha quasi triplicato la sua popolazione ed è diventato il polo tessile più importante d'europa.
Una città dove tutti coloro che hanno avuto voglia di lavorare, hanno avuto modo di crearsi il proprio benessere.
Operai, artigiani, commercianti, tutti hanno avuto la possibilità di aver ela loro fetta di ricchezza.
Le fabbriche che erano aperte a turno continuo e chiudevano solo la domenica pomeriggio. Piccoli magazzini ove gli artigiani ( tessitori, roccatori, rifinitori ) tenevano accesi i loro macchinari anche la domenica e facevano pausa solo per andare alla messa ( i credenti ovviamente ).
C'era la possibilità di un enorme giro di "nero", quello tanto vituperato che ha permesso anche agli operai di farsi la casa.
Nelle filature glioperai lavoravano tantissimo.
Con lo stipendio delle 8 ore provvedevano alle esigenze primarie delle proprie famiglie, con lo straordinario invece ( altre 4 ore minimo giornaliere e poi il sabato 10 ore e la domenica 4 ore ) extra busta protetto dalla voracità del fisco, veniva messo da parte fino a quando il gruzzoletto iniziava a permettere di pensare alla casa, ai soldi per le ferie, a metter via due lire per il figlio quando mettera' su famiglia ecc.
Qualcuno in questi forum obiettava che lavorare il sabato è pesante e toglie la libertà. Una volta, quando la gente pensava davvero al lavoro ( e c'erano maggiori opportunità per tutti ) lavorare il sabato era una cosa normalissima. Prima si pensava al alvoro e a costruire qualcosa per se e per i propri figli, e poi si pensava al tempo libero.
Molti operai sono diventati artigiani, molti si sono comprati il magazzino che avevano in affitto, il telaio, la filanda, il garzo, la roccatrice. Si pensava poco al tempo libero e molto a produrre.
Gran parte di quelle ricchezze sono venute dal giro a nero che ha sostenuto l'economia ed ha permesso a tutti di crescere.
Oggi Prato ha subito la colpevole invasione dei cinesi, una comunità che evade il fisco ( quella si che evade davvero) quasi totalmente. Il loro modo di operare è stato giustamente definito un cancro per la società. Tutti i giorni partono da Prato 6 milioni di euro ( sui avete capito bene ) di capitali che sfugggono al controllo dell'erario e vanno in altri paesi ( nazioni ) a sostenere le altre comunità cinesi e le loro attività illegali o clandestine.
E' difficle arginare questi cinesi, che dispongono di capitali ingenti e politiche che sostengono le loro invasioni, ma se poi anche le ns amministrazioni sono conniventi o inefficienti trovano vita facile.
Purtroppo a Prato abbiamo avuto sindaci ( in particolare Fabrizio Mattei ) che durante le sue due amministrazioni non ha fatto niente per contrastare l'illegalità palese dei cinesi. INoi cittadini allora ( 20anni fa ) chiedevamo che venissero controllate le attività cinesi e dove abitavano perchè era evidente che ci fossero illegalità, violazioni di norme igeniche, disagi alla cittadinaza e al vicinato. Puzzi nauseanti, rumori fino a tarda notte, opere edili illegali, costrizione alla schiavitù dei loro connazionali, erano cose conosciute da tutti. Ma quando chiedevamo controlli, ci veniva risposto che eravamo razzisti.
I nostri amministratori si sono riempiti la bocca con quelle parole, senza aver eil minimo senso di cosa significasse quella parola e sopratutto cosa volesse dire quell'invasione e quel permessivismo che la giunta Mattei tollerava.
Oggi a Prato vive una delle più grandi comunità cinesi ( se nn la maggiore ) d'europa in rapporto cittadini locali/cinesi .
Prato è una città accogliente e multirazziale, ma è stata invasa dall'illegalità cinese. Da un paio di anni c'è un assessore, Milone, che tenta di contrastare le illegalità di questa comunità. Sequestri di beni, cappanoni, attività controlli sistematici e blitz ove operano cinesi, sono fatti molto ricorrenti. Purtroppo ci sono politici locali, che per puro scopo ideologico, non appoggiano il contrasto all'illegalità, tirando fuori sempre ed il solito "benaltrismo" ( ci vuole ben altro ). Dimenticando che per 20 anni non è stato fatto niente di concreto se non chiacchere chiacchere chiacchere.
Questa è Prato, cari amici del forum.