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Io che da morto vi parlo

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Io che da morto vi parlo

Messaggioda flaviomob il 01/05/2011, 11:20

http://www.enricoberlinguer.it/qualcosa ... ra/?p=3162

Io che da morto vi parlo – in ricordo di Adolfo Parmaliana, prof. antimafia

Era il 2 ottobre del 2008 quando il prof. Adolfo Parmaliana, sicliano, che per anni si era battuto con denunce precise e circostanziate mirate a smontare il sistema di potere mafioso e corrotto che governava il suo paese, Terme Vigliatore, seimila anime in provincia di Messina, decise di farla finita. Il silenzio attorno a questo caso e alle denunce lasciate nero su bianco da Parmaliana sullo stato delle cose nel messinese, è imbarazzante. Imbarazzante per le istituzioni che le hanno ricevute, per i suoi concittadini e per il suo stesso partito.

Professore di chimica industriale, molto stimato all’estero, è morto suicida dopo essere stato lasciato solo nella sua lotta contro la mafia e i corrotti che anche nel suo partito facevano di tutto per farlo tacere. Prima di suicidarsi, ha lasciato una lettera, “Io che da morto vi parlo“, dove raccontava i motivi del suo gesto estremo, della sua passione interrotta, dei continui tentativi di delegittimarlo agli occhi della pubblica opinione. Era uno che faceva della Questione Morale il suo vessillo, che credeva nell’onestà dei siciliani, credeva che gli amministratori pubblici avessero quale scopo primario il benessere dei cittadini, credeva che i magistrati e i giudici vincessero il concorso per contrastare il Male e far trionfare il Bene. Adolfo Parmaliana era uno che credeva che fosse importante combattere per le proprie idee.



Aveva lottato prima per il Pci, poi per il Pds, infine per i Ds. Quando è nato il Pd se n’è andato in punta di piedi, stanco di esser ignorato, deriso, umiliato. Le sue lettere a Fassino, a Veltroni MAI hanno ricevuto una risposta. I settori della sinistra siciliana l’hanno avversato come mai si sono sognati di fare con Cuffaro e con Lombardo.

Nel suo studio ha, però, continuato a campeggiare la gigantografia di Enrico Berlinguer. A rovinare Parmaliana è stato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose della giunta del suo comune, Terme Vigliatore, a uno sputo da Barcellona Pozzo di Gotto, non a caso definita la Corleone del nuovo millennio: il provvedimento assunto da Ciampi e Pisanu nel dicembre 2005 fu la conseguenza delle decine di denunce formulate negli anni da Parmaliana.



Gliel’hanno giurata. Nel silenzio delle Procure l’unico a rimediare una denuncia è stato Parmaliana, imputato di aver diffamato il vicesindaco di Terme mandato a casa assieme agli altri da Ciampi e Pisanu. Accusato dunque di diffamazione per aver affisso in paese, all’indomani dello scioglimento comunale, volantini nei quali si leggeva la soddisfazione per l’avvenuto scioglimento. Il rinvio a giudizio per calunnia era stato per lui l’ultimo atto di un lungo calvario giudiziario che si era abbattuto contro le sue denunce e il suo impegno per la legalità. Dopo il trasferimento degli investigatori che avevano portato all’informativa Tsunami (grazie alla quale si era ottenuto lo scioglimento del Comune) il rinvio a giudizio era stato per Parmaliana un chiaro segnale dell’inizio di una rappresaglia.





Ecco, allora, il tremendo atto d’accusa di Parmaliana: “La magistratura barcellonese-messinese vorrebbe mettermi alla gogna, vorrebbe umiliarmi, delegittimarmi; mi sta dando la caccia perché ho osato fare il mio dovere di cittadino denunciando il malaffare, la mafia, le connivenze, le coperture e le complicità di rappresentanti dello Stato corrotti e deviati. Non posso consentire a questi soggetti di offendere la mia dignità di uomo, di padre, di marito, di servitore dello Stato e docente universitario… Hanno deciso di schiacciarmi, di annientarmi”.



Parmaliana è morto, non c’è più: un’altra vittima dello Stato, di uno Stato che lascia soli i cittadini onesti e perbene, che difende invece i disonesti e i prepotenti. Poi c’è ancora chi ha il coraggio di dire che bisogna andare oltre la Sinistra. Come diceva un tale: “La Sinistra non è solo un’ideologia. Essa rappresenta da ormai due secoli il bisogno insopprimibile di una società giusta, di una piena libertà e dignità dell’uomo. Per questo possono mutare le ideologie e le forme politiche, ma in una società che produce ingiustizie, in un mondo dove esistono violenza e oppressione la forza della Sinistra non potrà mai scomparire.”

Quel tale, indovinate un po’, era Massimo D’Alema nel 1996, quando era Segretario del Pds. Anche lui, insomma, diceva qualcosa di Sinistra. Oggi, lui come molti altri, avrebbero bisogno di riascoltare le loro stesse parole e chiedersi: “Cos’è cambiato?”. La società continua a produrre ingiustizie, il mondo è dominato da violenza e oppressione… ma la forza della Sinistra, più che scomparsa, è in esilio, come Re Riccardo ai tempi delle crociate.

Solo che qui non ci sono Robin Hood, ma solo Principi Giovanni e Sceriffi di Nottingham.

P.S. Se volete sapere tutta la storia del prof. Parmaliana, leggete “Io che da morto vi parlo”, di Alfio Caruso, edito Longanesi, 15 euro. Per non dimenticare un’altra vittima della Questione Morale. Noi ricorderemo anche lui il 10 giugno 2011, a Milano, Università Statale, aula 208, h 18:00. Non mancate. E passate parola.

(Pierpaolo Farina)


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Re: Io che da morto vi parlo

Messaggioda Iafran il 02/05/2011, 22:17

flaviomob ha scritto:Io che da morto vi parlo – in ricordo di Adolfo Parmaliana, prof. antimafia

Era il 2 ottobre del 2008 quando il prof. Adolfo Parmaliana, sicliano, che per anni si era battuto con denunce precise e circostanziate mirate a smontare il sistema di potere mafioso e corrotto che governava il suo paese, Terme Vigliatore, seimila anime in provincia di Messina, decise di farla finita. Il silenzio attorno a questo caso e alle denunce lasciate nero su bianco da Parmaliana sullo stato delle cose nel messinese, è imbarazzante. Imbarazzante per le istituzioni che le hanno ricevute, per i suoi concittadini e per il suo stesso partito.

Per quelli che "vincitori a tutti i costi", i cittadini onesti e perbene (cioè quelli che lamentano l'assenza dello Stato) devono essere isolati e combattuti perché con il loro "infantile velleitarismo" risulteranno sempre in minoranza e ... quindi perdenti!
Che forza questi "vincenti" ... per le loro tasche!
E si fanno pure la storia come vogliono ...
Per questi vincitori, "i fulgidi esempi" sono ... altri!
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Re: Io che da morto vi parlo

Messaggioda Iafran il 03/05/2011, 15:12

flaviomob ha scritto:Ecco, allora, il tremendo atto d’accusa di Parmaliana: “La magistratura barcellonese-messinese vorrebbe mettermi alla gogna, vorrebbe umiliarmi, delegittimarmi; mi sta dando la caccia perché ho osato fare il mio dovere di cittadino denunciando il malaffare, la mafia, le connivenze, le coperture e le complicità di rappresentanti dello Stato corrotti e deviati. Non posso consentire a questi soggetti di offendere la mia dignità di uomo, di padre, di marito, di servitore dello Stato e docente universitario…

Ci sono stati tanti che hanno creduto nei valori civili, nella giustizia sociale e che hanno fatto il loro dovere fino in fondo. Non si sono adeguati o piegati all'andazzo imperante, non sono stati omertosi ma hanno denunciato o inquisito ... pagandone le conseguenze.
Un elenco lungo (anche se, comunque, un elenco) ... che dovrebbe spronare le nostre coscienze, il nostro comportamento, la nostra indignazione all'illegalità imperante: un riconoscimento civile anche all'estremo gesto del prof. Adolfo Parmaliana.

Certamente ci sentiamo tutti con una cappa sulla testa. Oggi, non si incolpa più qualcuno di omertà al sistema mafioso, come si faceva prima, con facilità. Anzi, molti preferiscono mettere la testa nel terreno, molti altri si sono adattati alle circostanze, con la conseguenza che, per fare parte dei "vincenti", sono diventati, con consapevolezza o inconsciamente, complici di un sistema delinquenziale ed eversivo.
Significative anche le parole di Giulio Cavalli in questa intervista alla presentazione del suo libro "Nomi, Cognomi e Infami: geografia delle mafie a Milano":

"... qui abbiamo amministratori collusi e gran parte degli altri sono pavidi e non affrontano il problema, perché sanno che, affrontando un problema come questo, tu devi decidere chi sono i tuoi amici e chi sono i tuoi nemici e la pavidità degli amministratori, per chi cerca di portare avanti questa battaglia o per chi la paga, sulla propria vita, è la ferita più dolorosa. E quindi io non mi preoccupo di perdonare o meno di giustificare questi "quattro guappi" che cercano di impaurirmi. Ma sicuramente non perdonerò mai la città, che sta intorno ai miei figli e che ha cercato di disegnare me come una persona che ha alzato troppo la voce."

http://www.youtube.com/watch?v=Zz6aQRWq ... re=related
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Re: Io che da morto vi parlo

Messaggioda cardif il 03/05/2011, 16:11

E' una vicenda che tocca. Un uomo che credeva tanto nell'onestà e nella necessità di uno Stato che garantisse legalità e giustizia da non sopportarne la mancanza. E' stato solo per caso un uomo di sinistra? In ogni caso io sono contento di stare dalla sua parte. Non è che possa fare granché, ma vorrei anch'io uno Stato come lo voleva lui.
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Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Io che da morto vi parlo

Messaggioda Iafran il 04/05/2011, 11:48

cardif ha scritto:E' una vicenda che tocca. Un uomo che credeva tanto nell'onestà e nella necessità di uno Stato che garantisse legalità e giustizia da non sopportarne la mancanza. E' stato solo per caso un uomo di sinistra? In ogni caso io sono contento di stare dalla sua parte. Non è che possa fare granché, ma vorrei anch'io uno Stato come lo voleva lui.

Concordo con te.
E' una denuncia forte quella del prof. Adolfo Parmaliana, come le altre delle tante vittime di mafia riconosciute dal 1893 fino ad 2006 (http://www.peppinoimpastato.com/visualizza.asp?val=324) e quelle numerose ancora da accertare.
Fra i 103 commenti figuranti nel sito "Peppino Impastato, una vita contro la mafia", ho letto, per pura combinazione, quello di Francesco Cocco (4.7.2007), che è stato protagonista di un gesto simile, per ribellarsi ad una ingiustizia. Lo riporto per far conoscere il suo spirito di libertà.

<< IO ALCUNI ANNI FA FUI CONDANATO INBASE ALLA TESTIMONIANZA DI 4 PERSONE CHE SIERANO MESE PRECEDENTEMENTE DACORDO IO PRESSO DALLO SCONFORTO MI COMPARSI IL CORPO DI BENZINA E MI DIEDI FUOCO ERRO STATO PRESSO DAL ANGOSCIA NON POTEVO CREDERE CHE IO VENIVO CONDANATO PER QUALCOSA DICUI NON AVEVO MAI FATTO ERRO DISPOSTO A TUTTO PUR DI DIMOSTRARE LA MIA INOCENZA ANCHE AD SOTOPORMI ALLA MACHINA DELLA VERITA HO ACUALSIASI ALTRA PROVA ME CAPIVO CHE ORMAI ERRO CONDANATO COSI VOLELEVO SOLO MORIRE PREFERIVO MORIRE DA UOMO LIBERO NON POTEVO ACETERE DI FINIRE IN PRIGIONE PER UN REATO DI CUI NON HO MAI COMESSO VOLEVO CHE ALMENO IL SPIRITO FOSSE LIBERO, NON HOSTANTE CIO CREDO NELLO STATO E NELLA GIUSTIZIA ANCHE SE OGGI IO HO UN CORPO COMPLETAMENTE SFIGURATO ED HO SOLO 33 ANNI ED AL EPOCA DEI FATTI AVEVO 22 ANNI I VI DICO CORAGGIO SIATE FIDUCIOSI NON ABIATE PAURA E LOTATE CONTRO LE INGIUSTIZIE E CONTRO OGNI SORTA DI MAFIA HO CRIMINALITA. IO MI FIRMO NON TEMMO LE CONSEGUENZE VIVO A CATANIA IL MIO INDIRIZO EMAIL E coco_francesco@fastwebnet.it >>
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Re: Io che da morto vi parlo

Messaggioda franz il 04/05/2011, 12:01

cardif ha scritto:E' una vicenda che tocca. Un uomo che credeva tanto nell'onestà e nella necessità di uno Stato che garantisse legalità e giustizia da non sopportarne la mancanza. E' stato solo per caso un uomo di sinistra? In ogni caso io sono contento di stare dalla sua parte. Non è che possa fare granché, ma vorrei anch'io uno Stato come lo voleva lui.
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Mi riferisco alla domanda che ho sottolineato.
No, non credo lo fosse per caso ma non credo nemmeno che "per caso" Borsellino fosse di destra.
Se tutti, oppure molti, a destra, sinistra e centro, avessero quei valori, il problema non si porrebbe.
Purtroppo solo pochi uomini di potere, a destra, sinistra e centro, hanno quei valori.
Probabilmente piu' si sale la piramide del potere, in un paese corrotto, dominato dal clientelismo, dal nepotismo, dal familismo, piu' è raro (ma non impossibile) trovare quei valori.

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Re: Io che da morto vi parlo

Messaggioda Iafran il 04/05/2011, 12:21

franz ha scritto:Purtroppo solo pochi uomini di potere, a destra, sinistra e centro, hanno quei valori.
Probabilmente piu' si sale la piramide del potere, in un paese corrotto, dominato dal clientelismo, dal nepotismo, dal familismo, piu' è raro (ma non impossibile) trovare quei valori.

Vero. La maggioranza degli italiani, infatti, è affamatà di legalità, di onestà e di giustizia a fronte di un'evasione fiscale (e soprattutto carceraria) quasi legalizzata.
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Re: Io che da morto vi parlo

Messaggioda cardif il 04/05/2011, 20:35

franz ha scritto:No, non credo lo fosse per caso ma non credo nemmeno che "per caso" Borsellino fosse di destra.
Se tutti, oppure molti, a destra, sinistra e centro, avessero quei valori, il problema non si porrebbe.

In linea di principio condivido l'idea che le persone oneste si trovano dovunque e non sono di sinistra o destra.
Ma ho l'impressione che ce ne siano di più nel Fli che nel Pdl; di più nel Pd che nell'Udc (nessuno si scaldi: è una mia impressione, non li ho contati). Penso che ce ne siano di più tra le suore che tra i banchieri; anche.
E' utopico (velleitario: qua sta bene :D ) sperare che tutti siano onesti.
Forse è da considerare una differenza: Borsellino fu vittima degli interessi mafiosi (che non stanno a guardare il colore di chi dà fastidio).
Parmaliana è stato vittima della sua onestà: se si piegava al sistema poteva pure fare affari.
Ma la mafia, per i suoi interessi truffaldini, vota e fa votare. E mi pare che l'8 a zero a favore di Pdl. Mpa e Udc in Sicilia nel 2008 possa indicare qualcosa su chi gestisce il sistema.
Iafran ha scritto:La maggioranza degli italiani, infatti, è affamata di legalità, di onestà e di giustizia

Forse è stato, è e sarà sempre così: vanno avanti i più furbi (col sostegno di pochi). Pure Gesù fu mandato sulla croce e Baraba fu liberato.
Speriamo (ottimisticamente) che alle elezioni la maggioranza tenga presenti questi valori
buona cena a tutti
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Re: Io che da morto vi parlo

Messaggioda flaviomob il 04/05/2011, 21:54

Borsellino faceva parte di un tipo particolare di destra, che stava all'opposizione e che teneva in alta considerazione il senso dell'onore (quello vero) e dell'onestà.
Pure i primi anni del fascismo, a onor del vero, ottennero molte vittorie contro la mafia siciliana, anche se in un regime dittatoriale si può mettere in carcere il sospettato di mafia senza alcuna certezza di colpevolezza...


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Re: Io che da morto vi parlo

Messaggioda ranvit il 05/05/2011, 10:01

velleitario: qua sta bene.......

Vedo che piu' di un forumista sta usando i termini tanto vituperati.....quando li uso io.

Attenti che chiedero' i diritti de copyright (attraverso la Siae) :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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