oggi hanno chiuso Gargonza,
doveva succedere, prima o poi, per le ragioni ben spiegate da chi con cura e dedizione ne ha amministrato il funzionamento.
Mi mancherà, la lettura dei pensieri dei, pochi, membri che ci scrivevano.
Ci sono state delle baruffe, come ovunque, ma soprattuto dei bei ragionamenti.
Purtroppo inutili e spesso autoreferenziati.
La triste realtà attuale vede lo scenario politico occupato, da un lato da un'ex classe dirigente che non dirige più nulla oltre a sè stessa (quando ci riesce) e dall'altro da una pletora di personaggi che hanno deciso che buttarsi in politica è il migliore, e meno faticoso, modo per garantirsi il futuro.
La cifra dello spessore della capacità propositiva della nostra politica è data dalle penose rincorse sui fatterelli dell'ultimo minuto, che tengono occupati portavoce, cronisti, commentatori, TV interet e giornali senza nulla togliere o aggiungere alla, pessima, qualità del dibattito.
Restano, appunto, in politica, le vecchie cariatidi, aride di idee ma dotate di un istinto di conservazione capace di autoriprodursi visto che il mondo reale, quando non ne deve invocare la complicità, se ne sta ben lontano.
Ogni anno che passa la situazione peggiora e non vi sono segnali che vi possano essere "evoluzioni" spontanee.
Attenderemo una carestia, un'epidemia, una micro-guerra civile, per riportare al potere persone con maggiore senso dello stato e della missione cui sono chiamate.
Il fatto, ormai accettato senza più discussioni, di aver affidato alla Giustizia il compito di giudicare la classe politica non è allarmante, è la fotografia della perdizione di ogni capacità di autoriforma.
cari amici, e compagni (si può dire ancora?) vedremo mai qualcosa di diverso ?
Giuliano B.