Perché Bassolino non ha mai reso pubblico il fatto che tal Santagata, funzionario della regione di cui lui era il presidente, andava alle riunioni ministeriali per boicottare con successo, con mille cavilli, il trasporto via treno dei rifiuti in Germania? Di domande senza risposta di questo tipo ce ne sono migliaia. Il fatto è che non usa che un'istituzione pubblica dichiari apertis verbis la sua debolezza, l'impossibilità concreta di contrastare la criminalità, e questo vale per tutte le istituzioni, ieri come oggi, indipendentemente dal segno politico caratterizzante.
E' antica tradizione in questo Paese giungere a compromessi con le realtà che non si riesce a modificare. Cavour (perchè, Garibaldi non fu aiutato dalla mafia? perché allora pagare il prezzo di Bronte?), gli Alleati (lo sbarco in Sicilia), Andreotti ( leggete la sentenza relativa a ciò di cui fu colpevole senza essere perseguibile per avvenuta prescrizione)...
Bene, io sono fermamente convinto che non esiste situazione, per quanto drammatica, per quanto atroce, di fronte alla quale la politica non sia in grado di trovare un percorso che porti al suo superamento.
Ma a una condizione: bisogna che la situazione sia ben chiara, ben descritta, senza temere che ne derivi perdita di credibilità, pubblica vergogna e quant'altro. Nessun aspetto deve rimanere celato.
E allora mi sembra che il momento sia propizio: l'universale pubblico riconoscimento a un film come Gomorra, tratto da un libro vero quanto sconvolgete, ci offre la possibilità di un nuovo approccio: dire le verità, tutte, senza nascondere niente.
Chiunque sappia qualche pezzo di verità concorra ad alimentare un pubblico database. Si facciano tutti i riscontri per evitare che anche questa cosa sia pilotata dalla criminalità. E diciamoci le cose come stanno: sarà duro, sarà terribile, sarà difficile dire solo quello che sappiamo e basta, non anche quello che la nostra partigianeria ci fa supporre.
O sono un inguaribile ingenuo?