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Dimissioni De Mattei: undicimila firme

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Dimissioni De Mattei: undicimila firme

Messaggioda flaviomob il 07/04/2011, 21:46

http://www.petizionionline.it/petizione ... attei/3730

Chiediamo al Consiglio Nazionale delle Ricerche le dimissioni del Prof. Roberto de Mattei, vicepresidente del CNR per l'evidente incompatibilità con l'incarico conferitogli e le sue affermazioni che lo pongono al di fuori del pensiero razionale e esperienza e comprensione del mondo mediata dal metodo scientifico.

Nelle ultime dichiarazioni andate in onda su Radio Maria ha dichiarato che lo tsunami in Giappone e la conseguente morte e distruzione sarebbe un "castigo di Dio", "un modo per purificare", che le catastrofi siano "sicuramente un'esigenza di giustizia divina", che "Dio se ne serve per raggiungere un fine alto della sua giustizia", che "la morte di un colpevole è l'esecuzione di un decreto di colui che è padrone della vita e della morte", che "il terremoto è un battesimo di sofferenza che ha purificato la loro anima perché Dio le ha voluto risparmiare un triste avvenire".
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Articolo di Repubblica:

Storici e associazioni contro De Mattei
"Non può restare vicepresidente del Cnr"
Si allarga il fronte che chiede le dimissioni dello studioso dopo le sue crociate contro gay e Islam. Dal Pd interrogazione alla Gelmini, diecimila firme a una petizione online. E gli accademici attaccano: "Roma caduta per colpa dei gay? Baggianate"
di MARCO PASQUA
Roberto De Mattei, vicepresidente Cnr

LE CROCIATE del vicepresidente del Cnr Roberto De Mattei contro omosessuali e darwiniani e gli attacchi verso l'Europa multietnica, scuotono il mondo accademico, che chiede con forza le dimissioni dello storico ultracattolico o, in alternativa, la sua rimozione da quell'incarico. Della vicenda sarà anche investito il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, che lo ha confermato nel suo ruolo all'interno del Cnr (la sua, infatti, è una nomina politica): la deputata del Pd, Paola Concia, presenta in queste ore un'interrogazione parlamentare. Unanime il giudizio degli storici: "La tesi secondo cui l'impero romano sarebbe caduto per colpa dei gay 1, non merita neanche di essere discussa".

Il malumore tra i ricercatori del Cnr è palpabile. Sono in tanti a vivere con imbarazzo le bizzarre (e antistoriche) affermazioni di De Mattei, che da anni si è fatto notare dalla comunità scientifica per le sue tesi. Ma c'è anche frustrazione, perché la nomina dei vertici del primo ente scientifico italiano, è decisa dalla politica: De Mattei deve il suo incarico a ministri dell'Istruzione scelti da Silvio Berlusoni (dalla Moratti alla Gelmini). Del resto, il rapporto con i governi di centrodestra guidati da Berlusconi risale a diversi anni fa, se è vero che, come scrive sul suo sito, dal 2002 al 2006 De Mattei fu consigliere per le questioni internazionali del governo.

Vi fu una sola parentesi, nel corso della quale venne "rimosso" dall'incarico di vicepresidente, come ricordano i ricercatori riuniti nell'associazione "Articolo 33". "Nel 2007, l'allora ministro dell'Università, Fabio Mussi, riuscì a sostituirlo con un altro docente. Rimase nel cda dell'ente, ma non era più vicepresidente", spiega il portavoce dell'associazione, Vito Mocella. Nel 2008, col ritorno del governo Berlusconi, De Mattei poté tornare ad occupare la sua poltrona. I ricercatori di "Articolo 33" chiedono ora con un appello online 3 che, qualora De Mattei non si dovesse dimettere, "il cda adotti un provvedimento analogo a quello del 2007, quando venne sostituito". E lanciano anche una provocazione: "Potremmo chiedere ad un giudice tutelare di nominare un amministratore di sostegno per De Mattei, visto che ha dimostrato di non saper svolgere alcune sue funzioni".

"Una vergogna", attacca Fabio Mussi, oggi presidente dell'Assemblea di Sinistra e Libertà, che ricorda il suo intervento nel 2007: "De Mattei era ed è un rappresentante della superstizione nella comunità scientifica. Da ministro, pensavo che la questione andasse risolta. La sua presenza appartiene agli aspetti burleschi della società contemporanea. Per questo promossi un atto che avrebbe favorito la sua sostituzione". Il problema, per l'ex ministro dell'Università e ricerca scientifica, è che "il governo in carica non sa che il Cnr è uno dei pezzi pregiati del Paese. Questo governo, infatti, preferisce come scuole di pensiero le madrasse televisive del premier piuttosto che le istituzioni scientifiche". Per De Mattei, Mussi suggerisce una delle "tante trasmissioni televisive che parlano di alieni e fantasmi: sarebbe un ottimo conduttore".

Le dimissioni di De Mattei sono invocate anche da Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, e da Orazio Licandro (Pcdi-Federazione della sinistra).

Ma anche le associazioni che si battono per i diritti degli omosessuali sono sul piede di guerra. Le frasi omofobe di De Mattei, fanno notare, sarebbero state oggetto di denuncia, se solo esistesse nel nostro Paese il reato di omofobia. "De Mattei ci ha abituati alle sue grottesche affermazioni, ispirate alle più ridicole e becere superstizioni, e se fosse un attore di avanspettacolo o un aspirante stregone o un superstite delle glaciazioni tutto sommato si potrebbe pure provare a riderci sopra", sottolinea il presidente di Arcigay, Paolo Patanè. "Tale però non è, e poiché le sue non sono barzellette e lui non è un druido ma il vicepresidente del Cnr, dovrebbe possedere nel suo stesso pensare il rigore scientifico che il suo ruolo richiede. L'unica cosa seria che il Cnr può fare a questo punto è imporgli di dimettersi, ovvero cacciarlo con la stessa risolutezza con cui ha disprezzato la vita e la morte di migliaia di persone vittime del terremoto in Giappone, e con cui addita, con profonda e pericolosa ignoranza, la natura di milioni di omosessuali e transessuali. Il professore possiede una mente antistorica, antiscientifica e persino anticristiana, perché le sue parole offendono il rispetto a cui si ispira la quotidianità dei veri credenti . Se ha così tanti problemi fustighi se stesso e si ritiri in un eremo".

Non meno duro il giudizio di Aurelio Mancuso, presidente di "Equality Italia", che vede, nella presenza di De Mattei, una precisa operazione politica: "C'è un'alleanza all'interno del governo, con una parte delle gerarchie cattoliche che hanno tutto l'interesse ad orientare istituti di questo tipo. Pur di avere un appoggio della Chiesa, il governo concede questo tipo di spazi". Per Mancuso, De Mattei rappresenta "il ritorno del cattolicesimo della superstizione: si leggono i fenomeni sociali e storici con una interpretazione non scientifica, ma ideologica". Della vicenda sarà presto investita la Gelmini, attraverso un'interrogazione parlamentare presentata da Paola Concia: "Questa persone non è in grado di ricoprire quel ruolo", attacca la deputata del Pd. "Non possiede i requisiti per essere il vicepresidente del Cnr. Andrebbe denunciato, perché sta offendendo la dignità delle persone".

Unanime il giudizio degli accademici. Emilio Gabba, storico dell'antichità italiana, studioso di Storia romana e socio dei Lincei, non accetta neanche di discutere la tesi secondo cui l'impero romano sarebbe caduto per colpa degli omosessuali: "E' una cosa assolutamente improbabile, e non ha alcun senso parlarne". Lellia Cracco Ruggini, professore emerito, già ordinario di Storia romana all'Università di Torino e accademica dei Lincei, spiega che De Mattei si richiama a tesi di fine Ottocento: "Non ci sono prove che a Roma ci sarebbero stati molti omosessuali. E, comunque, l'impero romano non è caduto per questo, direi che la cosa è certa. Ci furono cause interne ed esterne, ma certamente non basta contrapporre i barbari da una parte e i popoli civilizzati dall'altra". Un altro professore universitario, chiede l'anonimato: "Conosco De Mattei, e non vorrei attaccarlo frontalmente. Ma quando lo incontrerò, gli dirò di piantarla con queste baggianate". Intanto, la petizione online 4 con la quale si chiedono le sue dimissioni dal Cnr sta sfiorando le diecimila adesioni.

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... ef=HREC1-7


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Re: Dimissioni De Mattei: undicimila firme

Messaggioda Iafran il 08/04/2011, 8:35

flaviomob ha scritto:Articolo di Repubblica:

Storici e associazioni contro De Mattei
"Non può restare vicepresidente del Cnr"
...
di MARCO PASQUA


Bisogna fermarlo (destituendolo) prima che faccia danni irreversibili al CNR, con le sue "verità".

Il libro di Francesco Kostener "Storia sismica illustrata della Calabria" (Ed. Santelli), riporta una storia allarmante sulla volontà (e sulla forza) della Chiesa, in relazione al terremoto verificatosi in Calabria il 27 marzo 1638 e ripetutosi l'8 giugno dello stesso anno.

<< A Cosenza, circolava voce che un tal Paolo Sassonio, di professione medico, avesse previsto il terremoto. Non solo, ma dopo essersi portato fuori dalla città per evitare il pericolo e trovato sistemazione in una baracca, aveva preannunciato che altri se ne sarebbero verificati nei primi giorni di maggio.
Sassonio fu invitato da alcuni frati a recarsi a Paola. Lì gli fu chiesto di spiegare come avesse fatto a prevedere il terremoto e come gli riuscisse di anticipare il verificarsi di altri eventi.
Sassonio confermò quel che aveva sostenuto minacciando altre più gravi sciagure avendo "così determinato il Signore".
Richiamato ancora dagli stessi frati e avendo confermato "con più viva assertione che mai, quanto all'hora disse", venne denunciato all'Inquisizione.
Dapprima "condotto per le pubbliche piazze fra gridi di vilipendi e ingiurie, tra fischi e derisi del volgo” fu successivamente condannato a trascorrere sulle galee il resto del suo tempo.
Sottoposto ancora al supplizio della Sacra Inquisizione, "dopo aver pagato parte delle sue colpe e abiurato agli errori, fu nel monastero dei padri della Certosa, nell'isola di Capri ristretto, acciò che apprendesse silentio, e pietà da quei taciti Anacoriti".>>
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