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Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Messaggioda ranvit il 06/03/2011, 13:41

http://www.corriere.it/politica/11_marz ... a70e.shtml


PARLA L'EX MINISTRO
Scajola vede il premier e prepara il ritorno «Con me 62 parlamentari»
«Venderò la casa e mi riprenderò i 600 mila euro spesi, gli altri in beneficenza»



«Scherza?», s'era scandalizzata la segretaria Vincenza. «È sabato pomeriggio ed è quasi impossibile parlare con l'onorevole Claudio Scajola...».
(Dieci minuti dopo).
«Sono Scajola, mi sta cercando?».
Sì, onorevole: vorrei chiederle se sono vere le voci che la descrivono pronto a tornare in pista, dopo la vicenda giudiziaria legata alla sua casa con vista sul Colosseo.
«Guardi, come saprà mi sono imposto un volontario isolamento e non prevedo di rilasciare interviste...».
Però qualche novità c'è.
«In effetti, sì. Sul fronte giudiziario...».
Del fronte giudiziario, pure importante, parleremo magari dopo: è il suo ritorno alla politica attiva nel Pdl che...
«Guardi, io con Berlusconi non ho mai smesso di sentirmi. Dieci giorni fa, però, abbiamo effettivamente avuto un incontro piuttosto lungo».
Cosa vi siete detti?
«Abbiamo parlato di molte questioni...».
Lui le ha proposto qualcosa?
«No comment».
Allora è lei ad avergli chiesto un incarico e...
«No, guardi. Io, per abitudine, non chiedo».
Secondo alcuni osservatori, lei potrebbe tornare come coordinatore unico del partito, un partito che, tra l'altro, conosce molto bene.
«Lasci stare le voci... Ciò che posso dirle è che il Pdl è molto cambiato, negli ultimi anni. E io credo che, al suo interno, si debbano riscoprire valori, ripristinare regole, trovare nuovi entusiasmi».
Claudio Scajola - nato a Imperia nel gennaio del 1948, figlio di Ferdinando, che a Imperia fondò la Democrazia cristiana, e battezzato fra le braccia di Maria Romana De Gasperi, figlia di Alcide - torna a parlare di politica dieci mesi dopo essersi dimesso da ministro dello Sviluppo economico: era il 4 maggio del 2010, erano i giorni dell'inchiesta sull'imprenditore Diego Anemone e la sua cricca, storie di appalti torbidi e corruzione, tangenti, assegni e anche di un appartamento (mezzanino con strepitoso panorama sull'Anfiteatro Flavio) che Scajola, appunto, sostenne di aver pagato 610 mila euro, dichiarando di ignorare se qualcuno ne avesse poi versati altri 900 mila ai proprietari (le sorelle Papa, all'epoca divenute famosissime).

Dimissioni presentate in conferenza stampa, con una frase memorabile: «Non posso avere il sospetto di abitare una casa non pagata da me». «Più che memorabile - racconta rammaricato agli amici - fu una frase grottesca, infelice, stupida. Ma è facile dirlo adesso, con il senno del poi».
Cresciuto alla scuola dello scudocrociato, la Liguria controllata con migliaia di tessere e dosi di purissimo potere, il soprannome perfido di «Sciaboletta» (lo stesso di Vittorio Emanuele III), un carattere imprevedibile, curioso miscuglio di lucidità e istinto, Scajola è abilissimo a riemergere dalle situazioni più difficili (a 34 anni deve dimettersi da sindaco di Imperia perché ingiustamente arrestato per uno scandalo legato al casinò di Sanremo; poi è ministro dell'Interno quando la sua polizia randella al G8 di Genova e quando definisce Marco Biagi, appena ucciso dalle Br, un «rompicoglioni» che chiedeva la scorta: anche in questo caso deve dimettersi, ma anche in questo caso torna, dopo poco, in Consiglio dei ministri).

E sta tornando, a quanto sembra, pure stavolta. Spiega che i magistrati di Perugia hanno indagato 21 persone, ma non lui. E che «non esiste» una sola deposizione di Zampolini, il faccendiere di Anemone, in cui Zampolini dica «ho dato soldi a, ho consegnato assegni a...». Annusa la fine dell'incubo: «Ho messo in vendita quella casa e ho promesso di riprendermi solo i 600 mila euro che avevo speso, devolvendo in beneficienza il resto. Poi mi sono dimesso da ministro per rispetto delle istituzioni, ho lasciato lavorare in pace i magistrati... e se però ora si dovesse accertare che davvero non ho colpe, e se questo è un Paese normale, credo di poter legittimamente ricominciare a fare politica. O no?».
In verità, ha già ricominciato. E in modo pesante. E senza nascondersi. A luglio, una sera, alcuni parlamentari del Pdl organizzano una cena in suo onore a Roma, in un ristorante sull'Aurelia. Lui si commuove, ma, tra un brindisi e l'altro, non smette di contarli: sono 35. Così, a novembre, con Antonio Martino, lancia la «Fondazione Colombo»: e qui, tra deputati e senatori, arriva a 62 (buona parte dello zoccolo duro di ciò che fu Forza Italia). Poi il 12 dicembre, a Genova, a Palazzo Ducale, gli organizzano un comizio. «E lì, beh, c'erano duemila persone. Gente che sa bene come io sia non un uomo del potere, se no i giornali m'avrebbero trattato meglio, ma un uomo del fare...».
Silvio Berlusconi è informato. E osserva. Per Scajola, in fondo, ha sempre avuto un debole. Alla vigilia delle trionfali elezioni del 2001, non volle mandarlo a sciare: «Se ti rompi una gamba, chi mi chiude le liste?». Lui, Scajola, enfatico: «Silvio è il sole al cui calore tutti si vogliono scaldare». Gianni Baget Bozzo, teologo di Forza Italia, teorizzò che tra i due c'è «una straordinaria intrinseca complementarietà».
Fabrizio Roncone
06 marzo 2011
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Re: Scajola - questi immarcescibili ...

Messaggioda Loredana Poncini il 06/03/2011, 16:25

...non lo considero, il suo pensiero ed il suo modus operandi, né democratico né cristiano Né tipicamrnte democristiano, per cui, in onore di Tina Anselmi e non solo, concordo con l'immarcescibile, ma senza limitare la tendenza a quelli che erano della DC. 8-)
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Re: Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Messaggioda ranvit il 06/03/2011, 18:11

Credo invece che sia proprio tipicamente democristiano. Tutto sta ad intendersi; di democristiani ce ne erano tanti tipi ma tutti contraddistinti dall'immarcesciabilità :D
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Re: Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Messaggioda Robyn il 06/03/2011, 22:56

La dc era un partito diviso in due messo in piedi dagli americani in funzione anticomunista.Sinistra democristiana e destra democristiana.La sinistra democristiana ha mancato nel dopoguerra alla sua funzione essenziale che era quella di dare il contributo alla costruzione di una sinistra moderna e al passo con i tempi ,ma è anche vero che non era possibile per la il vicolo cieco in cui si era ficcata la sinistra italiana che era il comunismo.Questa realtà,cioè che la sinistra democristiana è sinistra,è in qualche caso ancora difficile da accettare.Siine fiera di essere di sinistra cara sinistra democristiana W Tina Anselmi ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Messaggioda ranvit il 13/03/2011, 22:10

http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HRER2-1


IL CASO
Pdl, la critica di Scajola
"Non è il partito della gente"
L'ex ministro allo Sviluppo duro: "Non si è giunti ad una fusione delle due componenti e Forza Italia sta perdendo la sua identità". Poi rilancia la possibilità di creare dei gruppi autonomi in Parlamento. Cicchitto: "Lo sconsiglio"

ROMA - "Doveva essere il partito della gente, della nostra gente, troppo spesso non lo è. La componente che viene da An è rimasta una realtà quasi distinta da Forza Italia". Dopo l'incontro di ieri con il premier Silvio Berlusconi 1 e i malumori espressi in privato l'ex ministro Claudio Scajola esprime in pubblico le critiche al partito di cui è stato uno dei fondatori ed uno dei maggiorenti. "Il risultato è che - afferma Scajola - non si è nemmeno mai giunti alla costruttiva fusione delle due componenti, in nome di un'identità comune, come era nelle speranze di tutti. Sono riflessioni che abbiamo posto pubblicamente fin dal seminario di Gubbio organizzato da Sandro Bondi nell'estate del 2009. In molti ci hanno dato ragione, ma non è successo nulla".

Poi rilancia la "minaccia" di creare uno schieramento parlamentare autonomo dai gruppi del Popolo della Libertà. "Se abbiamo pensato ai gruppi parlamentari 'Azzurri per la Libertà' è stato solo per manifestare - dice l'ex ministro - un sentimento a nostro avviso troppo spesso inascoltato. Giungeremo a questo solo se, con la condivisione di Berlusconi, non ci sarà altro modo per riuscirci". "Lo sconsiglio" replica Fabrizio Cicchitto "complicherebbe la geografia politica".

Ma l'ex coordinatore di Forza Italia va avanti nel suo ragionamento. "Chi ha avuto la pazienza di seguire - continua - la storia personale e politica mia e degli altri amici che hanno dato vita con me alla Fondazione Colombo sa che, da quando esisteva Forza Italia, abbiamo sempre lavorato, per costruire un partito unito, radicato sul territorio, fondato sulla partecipazione e sulla democrazia interna, sul pluralismo delle idee e non delle correnti, su dei valori chiari: quelli che ci hanno consentito di entrare orgogliosamente a fare parte del Partito Popolare Europeo".

"La stessa cosa - aggiunge Scajola - vorremmo fosse il Pdl, geniale intuizione politica di Berlusconi che finora non è diventata uno strumento organizzato funzionante. Doveva essere il partito della gente, della nostra gente. Troppo spesso non lo è".
(13 marzo 2011)
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Re: Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Messaggioda Iafran il 14/03/2011, 0:37

ranvit ha scritto:per costruire un partito unito, radicato sul territorio, fondato sulla partecipazione e sulla democrazia interna, sul pluralismo delle idee e non delle correnti, su dei valori chiari: quelli che ci hanno consentito di entrare orgogliosamente a fare parte del Partito Popolare Europeo".

"La stessa cosa - aggiunge Scajola - vorremmo fosse il Pdl, geniale intuizione politica di Berlusconi che finora non è diventata uno strumento organizzato funzionante. Doveva essere il partito della gente, della nostra gente. Troppo spesso non lo è".

Strategia per recuperare i consensi politici fra gli elettori ... di un "partito politico" nato una sera a Piazza San Babila, sopra un predellino di un'auto.
Per i "gonzi" basta ed avanza!
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Re: Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Messaggioda pianogrande il 14/03/2011, 1:20

Con Scajola, potrebbe presentarsi, sul mercato, l'ennesimo gruppo, più o meno di centro, disponibilissimo a trattare, volta per volta, il proprio appoggio al governo.
Il mestiere di "responsabili" è quello che rende di più.
Perché stare intruppati tra i peones?
Mica sono furbi solo Casini e Rutelli, e Fini e ...... mamma mia quanti!
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Messaggioda ranvit il 14/03/2011, 11:21

pianogrande ha scritto:Con Scajola, potrebbe presentarsi, sul mercato, l'ennesimo gruppo, più o meno di centro, disponibilissimo a trattare, volta per volta, il proprio appoggio al governo.
Il mestiere di "responsabili" è quello che rende di più.
Perché stare intruppati tra i peones?
Mica sono furbi solo Casini e Rutelli, e Fini e ...... mamma mia quanti!


E' una visione delle cose in parte vera. Ma è anche vero che piu' ci si smarca, anche se di poco, dal berlusconismo e meglio è per il Paese. Scajola è piu' democristiano (sia inteso in negativo che in positivo) che berlusconiano.
Considerato il nulla (nel senso di creatività e concretezza politica) che c'è a sinistra....bisogna accontentarsi di questi segnali di sfaldamento del berlusconismo.

Vittorio
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Re: Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Messaggioda pianogrande il 14/03/2011, 18:22

Ranvit
Sull'aspetto "segnali di sfaldamento" non posso che essere d'accordo.
Sperando che il fenomeno finisca per diventare una frana inarrestabile.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Scajola - questi immarcescibili democristiani...

Messaggioda flaviomob il 14/03/2011, 23:31

Va be' povero Sciaboletta... è stato fuori gioco per un po', adesso per rientrare alla grande deve un po' giocare al rialzo sul prezzo... Del resto il giro della Minetti insegna, chiedete e vi sarà dato...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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