Ma questi sono solo sogni di un cittadino molto preoccupato.

[lodes]

Il rinvio a giudizio di Berlusconi è la conferma che il paese è sottoposto ad una torsione molto pericolosa. Berlusconi è come un animale ferito e sembra volere trascinare le istituzioni verso il baratro. In questo contesto tutti i riferimenti politici (tattici, strategici) non hanno più valore. Si tratta di affrontare la più grave crisi dei sessanta anni di storia repubblicana.

L’obiettivo, dunque, non può che essere la salvaguardia degli equilibri istituzionali, della Costituzione e, contemporaneamenmte, impedire a questo animale impazzito di continuare a far del male al paese. Se questo è l’obiettivo ne consegue che solo una ampia aggregazione di forze politiche e scociali, può spezzare la spirale in cui Berlusconi sta trascinado il paese. Per fare questo è necessario che le forze politiche azzerino il dibattito fin qui svolto, mettendo al suo posto il “bisogno” di tutelare il paese dai pericoli che sono all’orrizonte (oltre allo scontro istituzionale penso, per esempio, alla sottoscrizione dei titoli di stato e alla salvaguardia dei conti) e assieme alle forze sociale chiedano con forza elezioni anticipate. Dunque uno schieramento che ha in comume la volontà di difendere il paese, di salvaguardare le nostre istituzioni, di difendere l’economia. Un ampio sachieramento che non escluda pregiudizialmente nessuno, nemmeno pezzi dell’attuale maggioranza. Uno schieramento che si assumene la responsabilità di portare in sicurezza il paese attraverso un governo e una maggioranmza che avranno il mandato (limitato nel tempo) di realizzare alcune riforme necessarie per rendere l’Italia più simile ai paesi più avanzati: riforma istituzionale, federalismo, legge elettorale, riforma della giustizia.

Ultimato il compito si ritorna alle urne. E’ evidente che la chiarezza e la trasparenza degli obiettivi, dei tempi per realizzarli sono fondamentali per dare credibilità a questa ipotesi. Nulla a che fare con il dibattito svoltosi l’estate scorsa sui governi tecnici, istituzionali ecc. : ora siamo in presenza di una vera emergenza, un fatto dal carattere straordinario.
Per favorire la comprensione presso l’elettorato sarebbe necessario che il governo fosse formato da personalità di prestigio del mondo dell’economia, della cultura che sarebbero chiamati ad un “servizio civile” per il bene del paese. Altrettanto le forze politiche dovrebbero, con questa proposta, riscoprire il proprio ruolo di servizio.

Da ultimo sarebbe necessario che gli elettori smettero di fare i tifosi per vestire i panni di cittadini consapevoli che tutti siamo chiamati alla responsabilità e che i danni che può provocare questa situazione saranno pagati proprio da loro.

[pierodm]

Da ultimo sarebbe necessario che gli elettori smettero di fare i tifosi per vestire i panni di cittadini consapevoli che tutti siamo chiamati alla responsabilità

Il problema più serio è esattamente questo.
Per non ripetere discorsi complicati - che abbiamo fatto altre volte - riferiamoci al fenomeno emblematico che si manifesta nello sport più popolare, il calcio.
Il male non sta nell'essere tifosi, ma nell'essere tifosi sleali, ottusi, in malafede e disposti a chiedere gli occhi davanti agli spettacoli peggiori: nemmeno calciopoli - che pure ha "svelato" solo una minima parte degli imbrogli bianconeri - è servita a mitigare la faziosità perversa e arrogante della tifoseria più numerosa dello sport italiano.

Per il resto, certamente qualcosa succederà, tra le forze politiche rappresentate in parlamento, ma succederà nei modi che sono abituali: meglio del berlusconismo, ma peggio di come e di quanto sarebbe lecito aspettarsi.
Con tutta la buona volontà, non riesco ad immaginare partiti e parlamentari che si mettano d'accordo limpidamente, senza secondi, terzi e quarti fini, senza riserve mentali, doppi giochi e spartizione di potere.

Ricordo che molto tempo fa - al tempo in cui Pasolini scriveva l'articolo "Io so" - pensavo che solo una catastrofe avrebbe potuto generare una palingenesi politica italiana.
La catastrofe è avvenuta - tangentopoli - ma la palingenesi no: vedi quanto detto per calciopoli.

Facciamo affidamento su quel tanto che giudichiamo meritevole di una relativa fiducia, naturalmente.
Ma con realismo.

[ranvit]

E' già da qualche 3d che stiamo discutendo di questo argomento. In uno di questi dico :
>siamo arrivati alla finalissima...come nel film di Moretti, Berlusconi se condannato metterà a ferro e fuoco le istituzioni e temo anche il Paese tutto. Ma non credo che lo sarà...troppo "forzate" le accuse e soprattutto le prove.
In ogni caso dobbiamo disfarcene. Ben venga quindi il tentativo di allearsi anche con cani e porci....poi si vede.<

E aggiungo pero' : >... ma, come ho già detto tante volte, lascerei fuori la sinistra radicale ....perchè nel loro Dna c'è il distinguo permanente : non ci sarebbe tema su cui non creerebbero divisioni. Neanche se si facessero pari pari le cose da loro stessi proposte!<

Vittorio

[Iafran]

... L’obiettivo, dunque, non può che essere la salvaguardia degli equilibri istituzionali, della Costituzione e, contemporaneamenmte, impedire a questo animale impazzito di continuare a far del male al paese. Se questo è l’obiettivo ne consegue che solo una ampia aggregazione di forze politiche e scociali, può spezzare la spirale in cui Berlusconi sta trascinado il paese. Per fare questo è necessario che le forze politiche azzerino il dibattito fin qui svolto, mettendo al suo posto il “bisogno” di tutelare il paese dai pericoli che sono all’orrizonte (oltre allo scontro istituzionale penso, per esempio, alla sottoscrizione dei titoli di stato e alla salvaguardia dei conti) e assieme alle forze sociale chiedano con forza elezioni anticipate ...

lodes, concordo con tutto quello che hai scritto.
In effetti, se si parte a considerare che la mafia è riuscita a governare l'Italia, bisogna fare fronte comune per debellarla dalle Istituzioni e fare ritornare nel nostro Paese l'avvento dei valori della civiltà europea e della cultura della legalità.
Se ci saranno resistenze probabilmente sarà perché o non si ha ancora chiaro quel che è avvenuto in questo ventennio o si è complici o si è conniventi con un sistema politico che guarda eslusivamente alla gestione del potere (legale?).
Penso che non si possa andare per il sottile, perché è in gioco il nostro sistema democratico.
Senz'altro i manasnadieri si difenderanno con tutti i mezzi sottobanco e illeciti, ma anche gridando alla "grande ammucchiata" o alla riproposizione "dell'armata brancaleone" per "sconfiggere un paladino della libertà" (loro dalle patrie galere).
Non è più ora di tergiversare se si è veramente politici.

[flaviomob]

L'analisi di Lodes è condivisibile fino a un certo punto.
L'animale impazzito ha iniziato a governare nel 1994 e l'emergenza democratica nasce da allora. La risposta a questa emergenza è stata parziale e inadeguata da parte del centrosinistra, assente o estremamente tardiva da parte di alcune forze del centrodestra. E' inutile ed improduttivo gridare al governo istituzionale se prima ogni parte non compie una forte autocritica e un deciso ricambio di classi dirigenti come conditio sine qua non. Altrimenti non cambierà nulla: si metterà il solito vino scadente, che ormai sa d'aceto, in una botte più grande... molto bipartizan, ma imbevibile...

[lodes]

Certo che l'emergenza nasce nel '94, ma è anche vero che la situazione di oggi è molto diversa. Nel '94 Berlusconi appariva nuovo, quindi "innocente" rispetto ad un ceto politico che veniva dalla prima repubblica. Oggi è un animale ferito e il pericolo è ancora più serio. E' rispetto a questo dato "emergenziale" che descrivevo un sogno. Cioè quello in cui un ceto politico "screditato", distante anni luce dal paese reale riesce ad esprimere un residuo di responsabilità e di lungimiranza costruendo una ipotesi "costituente" per rifondare le basi su cui poi sviluppare la normale dialettica tra opzioni politiche alternative. Ma, appunto, questo era solo un sogno.
Certo Flavio, non solo non c'è stata una autocritica sul fallimento della seconda repubblica, non c'è nemmeno stata una elaborazione per come deve essere ridisegnato questo paese, cioè come portarlo dentro la modernità, come portarlo dentro la globalizzazione e al grande processo di riequilibri economici e politici che sta ridisegnando il mondo.

Allora fuori dal sogno non rimane che ragionare su quello che c'è e quello che c'è è materiale molto scarso.

La coalizione dovrà avere, quindi, il carattere chiaro dell'alternativa rispetto al centro destra. In questa ipotesi si potrebbe ragionare anche con l'UDC ma credo che sarebbe uno sforzo inutile e dannoso. Inutile perchè Casini ha sempre affermato di essere alternativo al c.s. dannoso perchè poter discutere di una alleanza di governo con l'UDC il PD sarebbe costretto a confermare la sua totale assenza di una identità propria.
Quindi non rimane che una coalizione ristretta a tre soggetti: PD, IDV. SEL. Si può fare? Io penso di sì se si avesse la consapevolezza che in primis sarebbe necessario presentarsi con un personale politico che non ha il volto dei soliti noti e sui contenuti mettere all'odg alcune questioni che possano incidere in modo significativo su questioni che toccano la vita dei cittadini: per es. il welfare, il fisco, la scuola, la PA e i "diritti individuali".
Ma forse anche questo è un sogno.

[ranvit]

Certo che sognare un ceto politico nuovo è un sogno. Viceversa non lo è la rinnovata alleanza con Idv e Sel...purtroppo.

Il mio sogno invece è che Berlusconi sia mandato via da una coalizione bipartisan senza la sinistra radicale...

Vittorio

[lucameni]

Inciucio non è una parola di fantasia, magari uscita dalle menti malate dei "giustizialisti".
E' una realtà: il PDS, la margherita, i DS, l'Ulivo, insomma la sinistra, anche quella estrema (informarsi per credere), motivata per salvare le terga ai propri sodali, vuoi anche per costruire un bipolarismo tutto artificiale ma a loro molto comodo, a Berlusconi hanno permesso tutto (e nel contempo hanno trovato appunto il modo per risolvere problemucci dei propri aderenti).
Quindi le cosidette leggi "ad personam" non potevano avere una vera opposizione.
Erano e sono in gran parte leggi "ad castam" che sono in piedi grazie ad una capillare disinformazione e mistificazione. Anche opera della sinistra.
Gli esempi sono innumerevoli.
Una mano (sporca) lava l'altra.
Quindi - adesso - pensare che un PD possa essere credibile come polo antiberlusconiano.....bè.
Meglio stendere un velo pietoso.
17 anni di complicità ignobili sono una realtà che può passare sotto silenzio tra chi non vuole vedere e si ostina a non approfondire certi argomenti spiacevoli, ma non sono passati invano.
Una percentuale di cittadini, tra cui il sottoscritto, è semplicemente disgustato.
Anche della cosidetta sinistra (presunta riformista e presunta radicale).

[flaviomob]

Quindi non rimane che una coalizione ristretta a tre soggetti: PD, IDV. SEL. Si può fare? Io penso di sì se si avesse la consapevolezza che in primis sarebbe necessario presentarsi con un personale politico che non ha il volto dei soliti noti e sui contenuti mettere all'odg alcune questioni che possano incidere in modo significativo su questioni che toccano la vita dei cittadini: per es. il welfare, il fisco, la scuola, la PA e i "diritti individuali".

Anche perché Casini e Fini vogliono giocare con le mani libere, Casini lo ha appena dichiarato a un tg, esplicitamente: correre con un terzo polo autonomo per fare da ago della bilancia in Senato. Il nostro vorrebbe una larga coalizione aperta a tutti, dopo le elezioni, ma anche se la coalizione fosse stretta... dovrebbe poi trattare col polo centrista per motivi numerici.
A questo punto il centrosinistra deve correre per vincere, cercare il premio di maggioranza e fare di tutto per avere più forza possibile in parlamento, ben sapendo che lo scenario dopo sarà un ennesimo mercato delle vacche...