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Siamo diventati conservatori?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda Paolo65 il 24/07/2008, 15:40

Pinopic, ma nessuno vuole che il tutto si risolva che chi vince fa quello che gli pare.

Qui stiamo discutendo dei meccanismi,dei bilanciamenti mentre ancora non c'è un solo passo concreto se non le affermazioni di principio sul nuovo assetto istituzionale.

Stiamo di fatto mettendo il carro davanti ai buoi, quando ancora non si è fatto nulla.

Se mi premetti questo è il solito modo tutto italiano di portare avanti le cose, il quale spesso porta ad alzare polveroni per poi non approdare a nulla.

Io ti ribadisco semplificando quello che ritengo utile al paese:

1.più poteri al premier
2.una camera in meno e più snellezza nei regolamenti parlamentari
3.una legge elettorale che spinga sempre più verso il bipartitismo

Poi si facciano tutti i contrappesi e le dovute variante che si vogliono,ma per me resta questa la strada maestra da seguire.

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Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda ranvit il 24/07/2008, 16:06

Faccio sommessamente notare che per inserire contrappesi e bilanciamento dei poteri (cioè cambiare la Costituzione) è appunto necessario non essere conservatori...ma, senza demonizzare gli avversari, "costringerli" a sedersi ad un tavolo e cambiare le regole del gioco.

Questo partendo dal presupposto che sia la prima che la seconda repubblica hanno ampiamente dimostrato che il ns sistema istituzionale, cosi' come previsto dalla Costituzione, è farraginoso e sta portando il Paese, con la complicità di classi politiche davvero mediocri, alla paralisi.

Se poi si vuole continuare a fare "ammuina" perchè cosi' ci piace....allora :
- è inutile discutere;
- continueremo a perdere perchè la "gente" premia chi vuole "fare" e non solo "discutere";
- il Paese andrà sempre piu' in rovina.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda pinopic1 il 24/07/2008, 16:10

Paolo65 ha scritto:Pinopic, ma nessuno vuole che il tutto si risolva che chi vince fa quello che gli pare.

Qui stiamo discutendo dei meccanismi,dei bilanciamenti mentre ancora non c'è un solo passo concreto se non le affermazioni di principio sul nuovo assetto istituzionale.

Stiamo di fatto mettendo il carro davanti ai buoi, quando ancora non si è fatto nulla.

Se mi premetti questo è il solito modo tutto italiano di portare avanti le cose, il quale spesso porta ad alzare polveroni per poi non approdare a nulla.

Io ti ribadisco semplificando quello che ritengo utile al paese:

1.più poteri al premier
2.una camera in meno e più snellezza nei regolamenti parlamentari
3.una legge elettorale che spinga sempre più verso il bipartitismo

Poi si facciano tutti i contrappesi e le dovute variante che si vogliono,ma per me resta questa la strada maestra da seguire.

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Sì tu parli di riforme costituzionali da realizzare. Non ho nulla da eccepire, purché si facciano prima le riforme e poi l'applicazione delle stesse. Io magari ne proporrei altre. Ma alla fine mi va bene qualunque riforma purché sia funzionale, abbia una logica e rispetti i principi di base di tutte le Costituzioni democratiche.
Io sono intervenuto per dire che in questo momento stiamo (stanno) realizzando arbitrariamente una violazione delle regole costituzionali, utilizzando in maniera impropria strumenti della attuale Costituzione.
Il fatto che in questo modo decidono, non è una buona ragione per tollerarlo. Ammesso e non concesso che stiano decidando cose utili al paese. E ammesso e non concesso che esistano cos eche tutti indistintamente consideriamo utili eo cose che possano davvero essere utili a tutto il Paese.
Un esempio dell'uso improprio di strumenti parlamentari: il voto di fiducia viene utilizzato non per verificare la fiducia nel governo da parte della sua maggioranza (per questo esiste), ma semplicemente per saltare la discussione in aula e impedire la presentazione di emendamenti da parte dell'opposizione. Aggiungo che anche l'ostruzionismo eventuale è uno strumento di democrazia in mano all'opposizione.

Ma non devi dare retta a me: mi disoiace non disporre del testo scritto degli ultimi inteventi in aula di Tabacci che denunciava gli espedienti adottati dalla maggioranza per impedire l'esame in commissione della finanziaria e per ostacolare la presentazione e la votazione di emendamenti.

Poi se vuoi esaminiamo i provvedimenti utili che starebbe adottando questo governo.

E poi i comportamenti. Se il ministro Brunetta vuole fare una riforma della PA, che bisogno c'è di mettere in scena una campagna di denigrazione dei dipendenti pubblici? E poi partorire, o meglio spacciare, un provvedimento esistente da decine di anni sulla possibilità di disporre la visita fiscale per un giorno di malattia? Non è tutta propaganda? E' tutto lì il problema dell'efficienza della PA?
E perché spacciare per sua iniziativa la Class Action che era stata approvata durante il governo Prodi?

E' vero o no che non era necesasario estendere a tutti l'esenzione ICI e coprire facendo mancare finanziamenti utili in altri settori?

Sei proprio sicuro che la riduzione di 150.000 cattedre nella scuola sia utile al Paese? Io no. Magari mi sbaglio, ma posso avere attraverso i mieri rappresentanti qualche voce in capitolo? Almeno per verificare se esiste l'esigenza e quali saranno le conseguenze? Anche in questo caso è facile fare propaganda demagogica contro gli insegnanti, specie se precari, per giustificare il provvedimento senza discuterlo.

I tagli alle forze dell'ordine? Aiutano la sicurezza? E' giusto o no far sapere a tanti elettori che su questo tema hanno dato il voto al CD che quella della campagna elettorale era solo propaganda?
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Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda pinopic1 il 24/07/2008, 16:22

ranvit ha scritto:Faccio sommessamente notare che per inserire contrappesi e bilanciamento dei poteri (cioè cambiare la Costituzione) è appunto necessario non essere conservatori...ma, senza demonizzare gli avversari, "costringerli" a sedersi ad un tavolo e cambiare le regole del gioco.

Questo partendo dal presupposto che sia la prima che la seconda repubblica hanno ampiamente dimostrato che il ns sistema istituzionale, cosi' come previsto dalla Costituzione, è farraginoso e sta portando il Paese, con la complicità di classi politiche davvero mediocri, alla paralisi.

Se poi si vuole continuare a fare "ammuina" perchè cosi' ci piace....allora :
- è inutile discutere;
- continueremo a perdere perchè la "gente" premia chi vuole "fare" e non solo "discutere";
- il Paese andrà sempre piu' in rovina.

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In questo momento veramente vedo la demonizzazione degli esponenti del CS. Segui le vicende un po' più attentamente.
Costringerli a sedersi a un tavolo sarebbe possibile appunto se non avessero la convinzione di poter approvare tutto quello che gli passa per la testa da soli e in fretta.
Costringerli presuppone che noi si abbia la forza di poterlo fare. La forza la darebebro appunto le regole costituzionali rispettate e i meccanismi parlamentari.
Non dico una cosa "politica". Chiunque per la sua professione o per qulache altra evenienza si trovi o si sia trovato a trattare un contratto, una transazione, sa che non conviene accingersi a farlo con chi ha un potere contrattuale, una posizione di vantaggio troppo accentuata.
E' come se uno oberato dai debiti vuole trattare la vendita di un bene al suo creditore e pretende anche di contrattare il prezzo.
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Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda ranvit il 24/07/2008, 16:59

Segui tu le vicende un po' piu' attentamente!

Forse ti accorgerai che il Cd ha vinto alla grande le elezioni!

E che quindi ha tutto il diritto di governare, anche se a te non piace quello che fanno!

E se "sgarrano" ai tuoi occhi è solo perchè in questo Paese, con questa Costituzione, non si puo' fare diversamente, se si vuole decidere qualcosa!

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Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda Paolo65 il 24/07/2008, 17:16

Per me non ce regolamento che tenga che può impedire ad una parte politica di esercitare la sua prerogativa di maggioranza.

Questa è lasciata alla sensibilità politica delle parti,mentre invece la Costituzione già prevede delle norme a tutela qualora la si voglia cambiare.

Addirittura, pare che la prima parte della stessa non possa essere cambiata.

Insomma,le tutele ci sono mentre quello che manca è invece la volontà di sedersi senza portarsi appresso la colt e ragionare.

La DX è molto determinata ed è spesso arrogante nell'affrontare il tema, il CS invece è così ossequioso nei confronti della Costituzione che ha sempre timore di andare a fondo e dire apertamente che cosa vuole.

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Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda pinopic1 il 24/07/2008, 17:48

E io ho tutto il diritto di fare opposizione e di pretendere il rispetto di TUTTE le regole della democrazia.
Che poi non è obbligatorio credere nella democrazia. Ma in questo partito, in questo CS ci si crede.

E guarda che non è solo a me che non piace quello che fanno, almena andate alla pagina precedente di questo sito e nel sito del PD e capirete che il aprtito per il quale dite di aver votato non la pensa neanchelontanamente come voi. Niente di male, ma non continuate a raccintare balle sul vostro rapporto con il PD e il CS.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda pinopic1 il 24/07/2008, 18:01

DI FRONTE AD UNA CRISI ECONOMICA GRAVISSIMA TREMONTI NON SA CHE FARE: LA DIFFERENZA TRA LUI E PADOA SCHIOPPA E' CHE QUEST'ULTIMO AUMENTAVA LE TASSE E LO DICEVA, TREMONTI INVECE NON LO DICE MA LE AUMENTA E LA CHIAMA PEREQUAZIONE
Cari amici del blog,
questa
mattina sono intervenuto in aula alla Camera due volte nell'ambito della discussione del disegno di legge per la conversione del decreto- legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. In entrambi i casi mi sono rivolto al ministro dell'Economia Giulio Tremonti che era presente in aula. Soprattutto nel secondo intervento ho replicato allo stesso Tremonti nelle forme e nei contenuti che potrete vedere dal video. Poiché ritengo che stiamo attraversando una fase di crisi istituzionale estremamente grave, ho parlato cercando di mettere non solo passione civile e politica nei contenuti ma anche rigore istituzionale.
Riporto comunque il testo dei miei due
interventi qui di seguito per chi non potesse vedere il video.

Ore 10.16 ( Video I° intervento )

BRUNO TABACCI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUNO TABACCI. Signor Presidente, non voglio fare troppe valutazione politiche. Sto alle cose. Penso che lei sia stato informato del lavoro che abbiamo fatto in Commissione e che, all'avvio della discussione in Commissione, i gruppi di opposizione avevano manifestato la disponibilità a ridurre i loro emendamenti al minimo. Penso che lei sia stato informato che il Governo ha presentato decine e decine di emendamenti, che hanno mutato non solo la struttura di quel decreto- legge ma hanno costretto ad una discussione un po' kafkiana. Il presidente Giorgetti ci diceva che, se avessimo indicato alcuni argomenti, sui medesimi avremmo potuto trovare un punto di incontro.
Ovviamente gli argomenti erano alcuni, mentre il decreto-legge era partito con 84 articoli ai quali il Governo ne ha aggiunto molti altri.
È stata poi la volta del Ministro Vito, il quale ha detto che se la Commissione avesse raggiunto comunque l'approvazione di un testo, sul medesimo il Governo avrebbe posto la fiducia. Non siamo così, non è così, non è andata così. Abbiamo passato la notte ma non abbiamo raggiunto questo risultato, nel senso che il testo che è uscito dalla Commissione e che viene qui riassunto nella sintesi del contenuto del testo approvato dalle Commissioni - ringraziamo gli uffici per averci dato la sintesi, perché non era facile raccapezzarci ed avere effettivamente contezza di quello che è uscito dalla Commissione - è diverso da quello sul quale il Governo si accinge a porre la fiducia.
Quale discussione sulle linee generali si fa? Il collega Zorzato su che cosa interviene, visto che c'è il Ministro Tremonti che tiene in scacco il Parlamento e decide lui su quali temi e con quale impostazione si farà poi il voto di fiducia? Questo è il punto. Io non ho molto da aggiungere. Non so, vada a cercare se c'è qualche precedente. Ho l'impressione che non ce ne siano proprio e che questa sia una bruttissima pagina.

Ore 12.15 ( Video II° intervento )

BRUNO TABACCI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUNO TABACCI. Signor Presidente, onorevole Ministro, la mia preoccupazione, dopo averla sentita, è davvero molto alta, mi pare che lei non abbia un'idea precisa su come affrontare la crisi, si è rifugiato in un'analisi politica sui grandi temi ma qui, vede, non sta presentando il libro con l'avvocato Rossi...

PRESIDENTE.
Prego, onorevole Tabacci.

BRUNO TABACCI. Stavo dicendo all'onorevole Ministro che qui non sta presentando il libro con l'avvocato Rossi. Già è anomala tutta la procedura che è stata adottata, lei però ha fatto un fuor d'opera: ha spiegato, avendolo già dichiarato, che è andato in Europa ad annunciare che avrebbe anticipato la manovra, ma lei lo ha fatto prescindendo dalle procedure parlamentari. È vero che la gente fuori di qui ha l'impressione che, poiché le elezioni sono state fatte e la sua maggioranza ha vinto, se qualcuno solleva delle questioni che attengono al funzionamento della democrazia si provoca un certo fastidio, però questa è una strada molto pericolosa. La modifica della legge n. 468 del 1978 non può avvenire come se fosse un colpo di mano:
questa è l'impressione che abbiamo avuto anche oggi; il collegamento tra il dibattito in Commissione e il maxiemendamento viene fatto in maniera così strumentale che mi preoccupa per il futuro
.
Comunque lei
ha parlato per quattro quinti del suo intervento di altre cose, ci ha fatto lo scenario, un po' di filosofia politica, ha fatto un po' il professore. La sua dialettica mi è parsa meno efficace del solito, ma la sua retorica strumentale ha confermato che lei è tutto e il contrario di tutto, è per il mercato e per lo Stato, è liberista e statalista, è per le liberalizzazioni e per lo Stato imprenditore. Non va bene così, non siamo ad un concorso di dialettica politica, lei più di noi ha delle responsabilità alle quali deve rispondere. Lei dal 1994 ad oggi è stato protagonista nella continuità, è stato certo più al Governo che all'opposizione, ma c'è una linea continua, per cui scoprire che ci sono tutti questi temi drammatici davanti a noi e sentirci pure dire che lei l'aveva detto mi inquieta, mi provoca un certo nervosismo, per la preoccupazione che vivo rispetto alle sorti del mio Paese.
Vede, la differenza tra lei e Padoa-Schioppa è che lui aumentava le tasse e candidamente lo diceva, lei aumenta le tasse senza dirlo e la chiama perequazione (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Partito Democratico e Italia dei Valori), è una cosa molto diversa questa. Vede, se i conti sono questi, e probabilmente sono questi, ma perché ha tolto l'ICI, che fretta c'era? C'era l'impegno elettorale, ma gli impegni elettorali non coincidono con il bene del Paese; non basta dire: l'abbiamo promesso in campagna elettorale, se è cambiato il ciclo economico, e lei che è lì da 63 giorni lo ha capito che è cambiato, ha capito che c'è la speculazione in agguato, ha capito che c'è la crisi del 1929 alle porte. Allora perché ha tolto l'ICI? Si poteva fare qualcosa di diverso, tra l'altro ha reso un beneficio ai più abbienti e non certo ai ceti deboli, che già erano stati esentati dal precedente Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Partito Democratico e Italia dei Valori).
E poi basta pensare alle tema delle liberalizzazioni dei servizi pubblici locali, questo è il suo capolavoro.
A me pare che la Lega abbia preso il posto di Rifondazione Comunista, perché la mediazione che è stata raggiunta sul testo che avete presentato - che non è l'emendamento Lanzillotta- Tabacci - è molto più arretrata del compromesso, pur difficile, che io valutavo in modo negativo, che nel precedente Governo era stato raggiunto tra il Ministro Lanzillotta e Rifondazione Comunista. Siamo tornati indietro, andando contro le indicazioni comunitarie, perché lei chiude il mercato, non lo apre. Lei, in realtà, ripropone le società miste e la tecnica in house: altro che beneficio dei consumatori finali! È una questione di potere perché, come diceva l'onorevole Bossi, si tratta di tenere aperta la mangiatoia, è una questione di potere in cui si nominano amministratori e si tiene il controllo attraverso le assunzioni politicizzate. Voi mettete le mani nelle tasche dei cittadini italiani perché farete pagare di più i servizi (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro e Partito Democratico)!
Qui fuori le forze dell'ordine stanno manifestando, l'hanno fatto con il Governo Prodi ma lo stanno facendo anche con voi:
non è un segnale del quale lei non dovrebbe preoccuparsi! Lei ci ha parlato con qualche passaggio di abilità politica; su un quotidiano ho notato la citazione sulla bozza Violante, sul Presidente Fini e su D'Alema. Bene: ho capito che lei oggi voleva svolgere un ruolo più ampio, ne prendo atto, siamo sul terreno della dialettica politica, ci vedremo più avanti. Sul federalismo fiscale ho sentito dire, in altra sede, che non ci vuole troppa fretta, perché vi sono molte cose da far quadrare. Non v'è dubbio che sia così, eppure sembrava la parola magica.

PRESIDENTE. La prego di concludere.

BRUNO TABACCI. Signor
Presidente, mi avvio alla conclusione. Sembrava la parola magica, perché col federalismo fiscale avremmo risolto tutti i problemi; anzi, lei ha detto che solo attraverso il federalismo fiscale avrebbe potuto restituire un po' di imposizione fiscale agli italiani. Ma è proprio così? Non so, evidentemente la Lega preme in quella direzione, ma non credo che avrà soddisfazione sul punto.
Mi auguro che lei e il suo
Governo vogliate davvero discutere su queste cose; in questi 63 giorni non ce ne siamo accorti, perché voi non avete voluto discutere su nulla. Quanto al collegamento stretto che tenete tra la decretazione d'urgenza e il voto di fiducia preliminare - che non è, infatti, legato alla constatazione, onorevole Vito, dei tanti emendamenti che sono stati presentati, tant'è che voi lo annunciate prima - la tagliola che scatta, in realtà, lega il voto di fiducia al problema delle procedure parlamentare. Voi avete esautorato la funzione legislativa. Pensate che la dittatura della maggioranza sia sufficiente a garantire una prospettiva democratica del Paese? Non è così!Onorevole Tremonti,
scenda sul terreno politico e democratico e accetti la sfida su questo punto, non su altro.

PRESIDENTE. Onorevole Tabacci, la invito a concludere.

BRUNO TABACCI. Su questo la mia preoccupazione è altissima e le sue parole di oggi non hanno fatto altro che aumentarla (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Partito Democratico e Italia dei Valori - Congratulazioni).
Postato da Bruno Tabacci alle ore 16:09 - Visitato: 3.891
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Se il governo continua a svilire il ruolo del Parlamento le opposizioni potranno unirsi nel segno della resistenza democratica
Ieri sono intervenuto al convegno organizzato da Astrid, da Italianieuropei, dall'Istituto Luigi Sturzo da me rappresentato e da altre 12 fondazioni per discutere di riforma elettorale. Questo è il video del mio intervento. Sul sito di Radio Radicale sono visibili anche gli interventi degli altri relatori al convegno, da Casini a D'Alema, da Cicchitto a Veltroni, da Calderoli a Rutelli ed altri ancora.
Di fronte ad una prevaricazione continua da parte dell'esecutivo del Parlamento che sta cambiando l'assetto istituzionale del nostro Paese non attraverso una riforma approvata secondo le procedure previste dalla Costituzione ma attraverso continui strappi di fatto, credo che le opposizioni possano trovare un comune denominatore nella difesa dell'assetto democratico e parlamentare dello Stato
.


http://blog.brunotabacci.it/

Dal blog è possibile vedere e scaricare i video.
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Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda Paolo65 il 24/07/2008, 18:38

Pinopic, basta prenderci in giro: nella passata legislatura il CS, anche se il motivo erano quei pochi seggi in più al Senato,ha utilizzato senza porsi alcuna remora la fiducia, svilendo,come dici tu non io, il Parlamento oltre l'immaginabile.

La differenza tra me e te è questa: come non ho battuto ciglio su come il governo di CS portava avanti il suo programma, non lo batto neppure oggi.Prodi ha ritenuto di andare avanti per il bene del governo a botte di fiducia,bene. Oggi fa lo stesso quello della DX anche se la maggioranza è diversa, bene, vedremo nel concreto ciò che verrà fuori.

Giudicherò i fatti: se il paese andrà meglio o peggio, se ci sarà una crescita economica oppure un suo ulteriore peggioramento, se la sicurezza e lalegalità faranno un passetto avanti oppure no.

La verità che sconcerta molti elettori del CS è quella di vedere una DX compatta, unita andare avanti come un treno.

Il mio invece non è uno sconcerto è rabbia,perchè avremmo dovuto noi del CS essere dei treni quando potevamo,cioè dal
1996-2001, e non perdere tempo a litigare e dividersi.

tutto questo gridare alla deriva autoritaria deriva soprattutto dalla debolezza che vive il CS ed il PD, ma di questo non si può accusare il PDL,ma i nostri leader.

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Re: Siamo diventati conservatori?

Messaggioda ranvit il 24/07/2008, 19:37

A parte che le balle forse le racconta qualcun altro....c'è da aggiungere che infatti il sito del Pd è infrequentabile. Non a caso siamo qui...
Comunque, il partito fa quello che crede meglio...se pensa di perdere ulteriori consensi, non glielo posso certo impedire io.
Cio' non toglie che io dico la mia.
Noto comunque che attualmente nel Pd c'è Veltroni da una parte con tutto il suo ambaradan (sito compreso) che fa il Di Pietro2....ma altri stanno ridisegnando partito e direzione di marcia.

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