Arrestati il prefetto e l'ex vice di Bertolaso

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IL BLITZ
Rifiuti, indagato anche Bassolino
Arrestati il prefetto e l'ex vice di Bertolaso
Una operazione del Noe e della Guardia di Finanza a Napoli ha portato all'arresto di 14 persone. Ai domiciliari Marta Di Gennaro, Corrado Catenacci e Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del Ministero dell'Ambiente. Sono accusati di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali. Indagato l'ex governatore Antonio Bassolino
Ci sono anche l' ex presidente della Regione Antonio Bassolino, l'ex assessore regionale Luigi Nocera e l'ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi, tra le persone indagate nell'ambito di una inchiesta della procura di Napoli sui reati ambientali legati allo smaltimento dei rifiuti in Campania. Questa mattina sono stati arrestati Marta Di Gennaro, ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile e il prefetto Corrado Catenacci, ex commissario ai rifiuti della Regione Campania, Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del Ministero dell'Ambiente. Ai tre sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Gli arresti in totale sono 14 (otto persone in carcere e sei ai domiciliari). Sono finiti in carcere, fra gli altri, anche Lionello Serva, ex sub-commissario per i rifiuti della Regione Campania, Claudio Di Biasio, tecnico degli impianti del Commissariato, Generoso Schiavone, responsabile della Gestione acque per i depuratori della Regione Campania e Mario Lupacchini, dirigente del settore Ecologia della Regione. I reati, a vario titolo: associazione a
delinquere, traffico illecito organizzato di rifiuti, smaltimento illecito di rifiuti, scarichi non autorizzati di rifiuti, disastro ambientale e falso ideologico in atto pubblico.
Per anni - secondo l'accusa - un accordo illecito tra pubblici funzionari e gestori di impianti di depurazione campani avrebbe consentito lo sversamento in mare del percolato, il rifiuto liquido prodotto dalle discariche di rifiuti solidi urbani. Lo sversamento sarebbe avvenuto in violazione delle norme a tutela dell'ambiente contribuendo ad inquinare un lunghissimo tratto di costa della Campania, dal Salernitano fino al Casertano.
Per Marta De Gennaro si tratta del secondo provvedimento cautelare, perché la funzionaria è già coinvolta in un'inchiesta sempre in materia di rifiuti; anche Catenacci è stato già indagato nell'ambito del suo ruolo di commissario ed attualmente è a capo della Sapna, la società provinciale per il riciclo dei rifiuti. A entrambi sono stati concessi i domiciliari.
(28 gennaio 2011)
IL BLITZ
Rifiuti, indagato anche Bassolino
Arrestati il prefetto e l'ex vice di Bertolaso
Una operazione del Noe e della Guardia di Finanza a Napoli ha portato all'arresto di 14 persone. Ai domiciliari Marta Di Gennaro, Corrado Catenacci e Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del Ministero dell'Ambiente. Sono accusati di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali. Indagato l'ex governatore Antonio Bassolino
Ci sono anche l' ex presidente della Regione Antonio Bassolino, l'ex assessore regionale Luigi Nocera e l'ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi, tra le persone indagate nell'ambito di una inchiesta della procura di Napoli sui reati ambientali legati allo smaltimento dei rifiuti in Campania. Questa mattina sono stati arrestati Marta Di Gennaro, ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile e il prefetto Corrado Catenacci, ex commissario ai rifiuti della Regione Campania, Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del Ministero dell'Ambiente. Ai tre sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Gli arresti in totale sono 14 (otto persone in carcere e sei ai domiciliari). Sono finiti in carcere, fra gli altri, anche Lionello Serva, ex sub-commissario per i rifiuti della Regione Campania, Claudio Di Biasio, tecnico degli impianti del Commissariato, Generoso Schiavone, responsabile della Gestione acque per i depuratori della Regione Campania e Mario Lupacchini, dirigente del settore Ecologia della Regione. I reati, a vario titolo: associazione a
delinquere, traffico illecito organizzato di rifiuti, smaltimento illecito di rifiuti, scarichi non autorizzati di rifiuti, disastro ambientale e falso ideologico in atto pubblico.
Per anni - secondo l'accusa - un accordo illecito tra pubblici funzionari e gestori di impianti di depurazione campani avrebbe consentito lo sversamento in mare del percolato, il rifiuto liquido prodotto dalle discariche di rifiuti solidi urbani. Lo sversamento sarebbe avvenuto in violazione delle norme a tutela dell'ambiente contribuendo ad inquinare un lunghissimo tratto di costa della Campania, dal Salernitano fino al Casertano.
Per Marta De Gennaro si tratta del secondo provvedimento cautelare, perché la funzionaria è già coinvolta in un'inchiesta sempre in materia di rifiuti; anche Catenacci è stato già indagato nell'ambito del suo ruolo di commissario ed attualmente è a capo della Sapna, la società provinciale per il riciclo dei rifiuti. A entrambi sono stati concessi i domiciliari.
(28 gennaio 2011)