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Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda matthelm il 26/01/2011, 15:54

Umberto Saba, dopo la batosta del ’48, inveì contro l’orrore della «porca Italia» che aveva osato votare contro gli auspici del grande poeta. Sono invece quindici anni che si replica stancamente il rito dell’invettiva contro alcuni milioni di elettori considerati l’Italia peggiore, ripugnante, corrotta, sciocca, incolta, «barbara». Ora Andrea Camilleri, su MicroMega, porta a compimento la deprecazione indignata contro «l’homo berlusconensis». Non contro Berlusconi, come sarebbe normale per chi lo avversa, ma contro chi lo vota. Disprezzare chi ha contratto il vizio morale di votare contro la tua parte ha un duplice, tonificante effetto. Gratifica l’Ego di chi si sente superiore e si considera titolare del diritto di far parte honoris causa dell’Italia dei «migliori».

Consente inoltre di auto consolarsi, attribuendo le ragioni della sconfitta non già ai propri errori, ma alla tara genetica degli italiani incapaci di apprezzare chi, incompreso, meriterebbe un destino più favorevole. E
una forma di superbia antropologica, che Luca Ricolfi già chiamò (inascoltato) «razzismo etico», che talvolta assume forme macchiettistiche. E infatti non c’è figura più patetica di chi, sentendosi parte di un’aristocrazia spirituale non contaminata dalle bassezze del popolo volgare e grossolano, fa di questa presunzione un titolo di cui vantarsi. Una presunzione, tra l’altro, del tutto arbitraria. E immeritata. Questo sussiego è talmente insopportabile che una parte dell’elettorato, pur di non consegnarsi nella mani della casta dei «migliori», preferisce affidarsi a chi, almeno, non ne fa oggetto di disprezzo e di disgusto antropologico. Se ci si chiede come mai non parta nell’elettorato berlusconiano una vigorosa «rivolta morale» nel confronti della deplorevole condotta del suo leader, pochi alfieri dell’antiberlusconismo antropologico sono disposti a concluderne che l’alternativa proposta a quell’elettorato non è poi così attraente come appare agli occhi degli ottimati. E perciò, come in un circolo vizioso, gli ottimati afflitti dal «complesso dei migliori» trovano in ogni sconfitta l’ennesima riprova del loro assunto: essendo il popolo bue e puerile, massa di manovra imbottita di spot pubblicitari e dunque vulnerabile ai richiami incantatori del Nemico, ergo la minoranza colta e illuminata non potrà che andare incontro a un numero impressionante di sconfitte.

Si tratta di un tic mentale per la verità molto più diffuso tra gli intellettuali, gli attori, i comici, gli scrittori, i cantanti che non tra i responsabili dei partiti. A differenza degli intellettuali, infatti, chi ha una responsabilità di partito sente la mancanza di consenso come una maledizione e il recupero del consenso come una missione ineludibile. Ma molto spesso sono gli intellettuali, anziché i leader di partito, a dettare il «tono» generale del discorso, a fissare le priorità emotive del popolo che si riconosce nell’opposizione. Tanto che i leader politici appaiono sempre in difesa come se dovessero rincorrere l’oltranzismo verbale di chi, nel grido di disprezzo verso l’Italia «inferiore» degli altri sente vibrare le corde della piazza, le ovazioni dei seguaci, il ruggito del «popolo contro». Ecco perche il razzismo antropologico, oltre a essere una malattia culturale, rischia di diventare anche un permanente e invalidante handicap politico. Invece di conquistare il consenso e strapparlo all’avversario, perpetua una divisione insanabile con la parte maggioritaria, ma corrotta, dell’elettorato. E perciò consegna per sempre quella fetta del popolo tanto disprezzato all’egemonia berlusconiana tanto deplorata. Un boomerang micidiale, che prolungherà i suoi effetti anche alla fine di questa lunga stagione politica di bipolarismo primitivo e di guerra civile strisciante. Quando le due Italie, oggi divise da un muro di disprezzo e di ostilità, dovranno ricominciare a parlarsi.

Pierluigi Battista sul Corriere della Sera.


Credo che ci sia del vero.Può essere una spiegazione del perché Prodi, senza scadere in anatemi giornalieri..., vinse due volte contro Berlusconi Buona riflessione.
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda pierodm il 26/01/2011, 19:28

Quando si dice la modestia.

In basso c'è la massa.
Sopra la massa aleggia una nuvola.
Sopra la nuvola c'è un Battista che capisce tutto e dentro la nuvola ci vede gli intellettuali presuntuosi.
E sopra alla massa e alla nuvola c'è chi non solo cita Battista, ma ne sceglie e sottolinea perfino alcune righe del testo, giudicandole significative.

In quanto alle idee politiche, siamo agli antilopi, ma in fondo si tratta di una sciocchezza e, per una volta, uno transval!
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda matthelm il 26/01/2011, 19:39

Ecco un piccolo esempio del pierodm-pensiero.

E' lo stesso personaggio che chiede a destra e manca cosa si intende per "personale"? cosa significa "stalking"? e via "interrogando". C'è qualcuno che si offre volontario e glielo spiega? Posta privata, mi raccomando!

Cosa volete che vi dica, lui è fatto così. Ho cercato in vari modi di farglielo capire, e non solo io.
Ci metto una pietra sopra?
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda ranvit il 26/01/2011, 20:02

matthelm ha scritto:Ecco un piccolo esempio del pierodm-pensiero.

E' lo stesso personaggio che chiede a destra e manca cosa si intende per "personale"? cosa significa "stalking"? e via "interrogando". C'è qualcuno che si offre volontario e glielo spiega? Posta privata, mi raccomando!

Cosa volete che vi dica, lui è fatto così. Ho cercato in vari modi di farglielo capire, e non solo io.
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Si, mettici una pietra sopra! Io sono 40 anni che mi scontro con questo tipo di sinistra. E io votavo Pci...

Battista ha ancora una volta ragione...

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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda Iafran il 26/01/2011, 20:17

ranvit ha scritto:
matthelm ha scritto:Ecco un piccolo esempio del pierodm-pensiero.

E' lo stesso personaggio che chiede a destra e manca cosa si intende per "personale"? cosa significa "stalking"? e via "interrogando". C'è qualcuno che si offre volontario e glielo spiega? Posta privata, mi raccomando!

Cosa volete che vi dica, lui è fatto così. Ho cercato in vari modi di farglielo capire, e non solo io.
Ci metto una pietra sopra?

Si, mettici una pietra sopra! Io sono 40 anni che mi scontro con questo tipo di sinistra. E io votavo Pci...

Queste pietre non tiratele, per favore, altrimenti si verificherà il "vaticinio" che Antoine ha fatto nel 1967:

Tu sei bello e ti tirano le pietre.
Tu sei brutto e ti tirano le pietre.
E il giorno che vorrai difenderti vedrai
che tante pietre in faccia prenderai!


("Pietre")
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda flaviomob il 26/01/2011, 22:11

Scusate ma vogliamo davvero paragonare chi nel 1948, in piena guerra fredda, dopo un sanguinoso conflitto lungo cinque anni e una dittatura ventennale, votò la Democrazia Cristiana di ALCIDE DE GASPERI... a chi oggi, in un paese (ex) prospero e satollo vota BUNGA BUNGA, DELL'UTRI, CUFFARO, PREVITI, GASPARRI E BONDI? Suvvia, un po' di serietà plis...


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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda ranvit il 26/01/2011, 22:22

Se volete un elettorato diverso...emigrate nell'isola che non c'è...

E' davvero inconcepibile che non vi rendiate conto che, a parte i fans del bunga bunga, tanti elettori, ben consapevoli dei vari Cicchitto etc etc, si rifiutano di votare per un centrosinistra "difettato" e "taroccato" per la presenza di una sinistra-sinistra cosi'.....trinariciuta (per non dire infantile e velleitaria ;) ).

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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda flaviomob il 26/01/2011, 22:26

Così come tanti italiani, ben 'consapevoli' appoggiarono senza batter ciglio la dittatura del duce.... certo è sempre colpa della sinistrasinistrasinistra (Turati? Gramsci? Matteotti?). Come si chiama la sindrome che porta a vedere sempre tutta la colpa da una parte sola, a prescindere? Paranoia?


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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda pierodm il 26/01/2011, 22:42

Stalking?
Anche questo ce lo spiega bene Flaiano: l'inferno di Dante è pieno di italiani che rompono i coglioni agli altri.

Matthelm, è evidente che pensi di aver fatto uno scoop, così come lo pensa il Battista che ti è piaciuto citare.
Beata innocenza.
Questa storiella degli intellettuali, della sinistra, etc, che disprezzerebbero il povero popolo sovrano è un numeretto stravecchio, nel quale si cimentano soltanto certi arnesi berlusconiani quando non sanno a che altro afferrarsi.
Sia tu che Ranvit spero che prima o poi cambiate solfa: non dico che dobbiate rinunciare al vostro cavallo di battaglia preferito, ma che lo affrontiate in qualche modo nuovo, con parole nuove.

Non ho uno scanner e dovrei quindi digitare faticosamente qualche pagina che forse potrebbe illuminarvi sul punto: la critica ai problemi connessi alla "opinione pubblica" e alle varie forme del suo rincoglionimento provengono in molta parte da fonti liberali, molte delle quali americane, se non altro perché proprio negli Stati Uniti si sono verificate con alcuni decenni di anticipo i fenomeni mediatici e sociologici che stanno raggiungendo l'apice nell'Italia attuale.
Una critica analoga di matrice italiana, perfino precedente a quella americana è quella di Antonio Gramsci, che però è assai meno corrosiva, e incommensurabilmente al di sopra del livello scurrile e idiota che trapela dall'articoletto di Battista.

Tutto ciò non significa che dobbiate essere d'accordo con la critica liberale o con quella gramsciana. Significa soltanto che sarebbe saggio, e decente, astenersi dal trapestare sempre sulle solite cantilene sulla sinistra e dalle infantili volgarità indirizzate a chi non la pensa come voi.
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda ranvit il 26/01/2011, 22:52

flaviomob ha scritto:Così come tanti italiani, ben 'consapevoli' appoggiarono senza batter ciglio la dittatura del duce.... certo è sempre colpa della sinistrasinistrasinistra (Turati? Gramsci? Matteotti?). Come si chiama la sindrome che porta a vedere sempre tutta la colpa da una parte sola, a prescindere? Paranoia?



La paranoia ce l'avete voi! Estremizzando sempre tutto e chiedendo soluzioni che non convincono nessuno, neanche quelli che ritenete di voler difendere!

Non tirare in ballo gente che probabilmente si rivoltano nella tomba a vedere quello che combinate!

Tu per esempio, fai benissimo a riportare le denunce delle varie "schifezze" in giro per il mondo, ma poi ti perdi in ipotesi di soluzioni che non convincono chi ha un po' di sale in testa!
E siccome non ti si ascolta te ne esci con accuse all'intero elettorato.

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