Dopo la scontata, prevedibile ed auspicabile vittoria dei SI all'accordo FIAT-Sindacati, sono iniziati i primi segnali ( auspicabili ) di tensioni sociali. Il sindacato rosso ed i suoi più radicali esponenti, con il loro atteggiamento di lotta, rischiano di promuovere ed incentivare le tensioni, che potrebbero sfociare in disordini, violenze o anche andare oltre, com'è accaduto in anni passati, che qualcuno defini "Formidabili".
Se avessero vinto i NO, le altre sigle sindacali ed i loro iscritti non si sarebbero mai sognate di andare a bruciare bandiere o minacciare gli iscritti della CGIL. A parti invertite, avendo vinto i SI, gli sconfitti della FIOM ( alcune persone in minoranza per fortuna ) stanno dando vita a azioni incivili, sia nei fatti che nelle parole.
Non dobbiamo dimenticare che il ns paese ha pagato prezzi pesantissimi ai disordini sociali. Chi ha responsabilità nella guida sindacale non deve alimentare gli scontri. Deve prendere atto che la maggioranza si è espressa e quello deve essere il verdetto da rispettare. Se a qualcuno non stanno bene le condizioni, può tranquillamente cercare un impiego in altre aziende con altre condizioni. Nessuno è obbligato a rimanere in un posto di lavoro dove nn sta bene.
Il lavoro è una cosa seria e occorre capire che i tempi sono cambiati rispetto a 30 anni fa. Il sindacato non più fare il dittatore e pretendere che i "padroni" si pieghino ai loro ricatti. Oggi occorre avere una visione globale del lavoro che comprende imprese e lavoratori ed insieme trovare accordi com'è stato fatto in occasione recente fra la FIAT e tutti i sindacati responsabili.
Creare disordini sociali e tensioni non serve al paese. Serve solo a qualche sindacalista per avere visibilità e sperare di fare carriera poltiico-sindacale. Evitando così di andare a lavorare.
Auspico responsabilità da parte dei vertici del sindacato rosso e mi auguro che i facinorosi della FIOM siano riportati alla ragione. I segni di stanotte ( e dei giorni scorsi ) non sono buoni.