C'è, in Italia, una strana aria di indecenza, un vero e proprio "assalto alla diligenza" del buon senso e buone maniere, per alleggerirla del "rispetto che portava verso le persone e verso le loro idee". Insomma, mi sembra che nell'aria ci sia un'impostazione programmata rivolta a sconvolgere tutto l'assodato, nonché lo storico costruito finora con impegni personali, familiari, sociali e politici di non trascurabili costi (anche in vite umane).
E tutto per una presunta aria innovatrice ... forse giustificandola come una forma di ribellione individuale/sociale allo "stantio" della sinistra (ranvit ha aperto un argomento sull'articolo di Panebianco "la nostalgia dei conservatori di sinistra", 'mmazza che intuizione quella del giornalista!).
Fra la Lega e il "capo" siamo fra l'incudine e il martello!
Si salvi chi può ... sfornano in continuazione "genialate" (vedi l'ultima http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... 54307/?rss ) forse per allenare le loro menti e per rompere ... la monotonia o per non farci mancare argomenti di discussione!
Probabilmente, seguono ... la "cultura" corrente.
I leghisti e il "capo" quasi gareggiano a proporre quello che sembra essere la vocazione del tempo: dissacrare le regole, la morale, il buon gusto, il privato, il concetto del bello, la memoria storica, etc. etc. perché tutto deve essere attuale: la storia si fa istante per istante a partire da quel momento, da loro naturalmente!
In questi giorni in Germania fa discutere un'opera d'arte, esposta all'Accademia di Belle Arti di Dresda e premiata dalla Fondazione Leinemann di Berlino. Una scultura di Marcel Walldorf, 27enne, che ritrae una poliziotta in divisa ... che fa la pipì ("Pinkelnde Petra")! http://www.repubblica.it/persone/2011/0 ... 867/1/?rss
Il Corpo di Polizia è indignato, reputandola "un’offesa per le poliziotte", ma il titolare della Fondazione premiatrice spiega che le opere d'arte originano sempre reazioni differenti.
Penso che "l'artista" abbia voluto profanare l'intimità della persona per "dissacrare" la divisa, il senso del dovere, le istituzioni, etc. Nessuno glielo ha impedito, anzi, è stato premiato (forse anche per far parlare della Fondazione)!
Però, se io mi trovassi a passare con il mio cagnolino nelle vicinanze della statua, non farei niente per ostacolarlo nei suoi bisogni, forse farei sentire il mio "coinvolgimento" aggiungendo alla sua proposta "artistica" quella del mio cagnolino!
Lo scultore non potrebbe rifiutarsi di apprezzare la reazione della gente (e degli animali) e la sua opera ... sarebbe quella che è: un orinatoio pubblico!