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Ossigeno per il Governo

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ossigeno per il Governo

Messaggioda trilogy il 20/12/2010, 12:03

Adesso il Terzo polo prova a dare ossigeno al premier

I nuovi centristi con il leader Casini affermano: ora basta litigi e risse
AMEDEO LA MATTINA
http://www3.lastampa.it/politica/sezion ... tp/380705/
ROMA
Il terzo polo userà la maschera di ossigeno sulla bocca di Berlusconi pur di non fare morire il suo governo. Condizionarlo dall’esterno, far mostra di responsabilità nazionale, prendere tempo per rafforzarsi agli occhi dell’opinione pubblica, innanzitutto quella moderata e che normalmente vota centrodestra. Una strategia del carciofo che serve ad evitare le urne in primavera e dimostrare che se qualcosa di buono il Cavaliere sta facendo è tutto merito loro. Intanto a sinistra Bersani faccia bene i conti con Vendola e l’«impresentabile» e non coalizzabile Di Pietro: e poi si vedrà quale alleanza per battere Berlusconi e Bossi. L’unica veramente competitiva è Patto della Nazione-Pd «depurata» da dipietristi e vendoliani.

Logorare il Cavaliere e rafforzarsi, insomma, è l’obiettivo di Fini, Casini e Rutelli. Bossi ha compreso la pericolosità di questa linea delle mani libere e vuole accelerare verso le elezioni. Non è risolutiva la nascita di un nuovo gruppo che ruota attorno all’ex finiano Silvano Moffa, ai Popolari di Saverio Romano, all’Alleanza di centro di Francesco Pionati e Noi Sud (la riunione dei deputati che hanno votato la fiducia al governo è prevista domani). Non incide sulla stabilità perché non aggiunge alcunché ai 314 voti ottenuti da Berlusconi. Sarebbero in arrivo altri 8 deputati dalle fila di Fli, come ha annunciato dal premier a Bruxelles nei giorni scorsi. Ma per il momento non ce n’è traccia. E per Bossi è una previsione del tutto aleatoria. Quindi meglio cogliere l’occasione propizia di una sinistra che litiga, di un Pd incerto sulle alleanze e andare all’incasso dei consensi. Senza stare lì a raccattare singoli parlamentari e trattare con l’Udc. Berlusconi invece vuole provarci fino all’ultimo secondo utile. «Poi se non si potrà governare - avverte il capogruppo Cicchitto - allora si andrà a votare».

Una mano ieri a Berlusconi gliel’ha data il presidente del Senato Schifani, complice il clima natalizio. «Il Paese ha bisogno di governabilità, le elezioni sono sicuramente un momento estremo, a cui ricorre quando la politica, e il governo in particolar modo, non è in grado di esprimere l’attuazione del programma». Per Schifani il 2010 è stato un anno «denso di avvenimenti tragici e di tensioni, anche nel mondo della politica. Il miglior modo di concluderlo è quello di trovare momenti di concordia e di sintesi». Su questa scia si sono messi Casini e Rutelli. «Basta litigi e basta risse», afferma il primo. «Vorrei un presidente del Consiglio - aggiunge il leader dell’Udc - che non cercasse scorciatoie, ma guardasse in faccia la realtà, che si rapportasse a noi come Obama ha fatto con i repubblicani. Loro hanno risposto “presente”, noi risponderemo “presente”"». Ancora più esplicito Francesco Rutelli, dell’Api, che in nome delle «riforme serie» si dice pronto addirittura a farle anche con Berlusconi. Niente poltrone, comunque. «Bossi stia tranquillo: i posti se li può tenere tutti per lui. Berlusconi li dia tutti a lui», provoca Casini. Il metodo Obama prospettato da Casini trova d’accordo il coordinatore Pdl e ministro Bondi («un passo avanti rispetto alla sfiducia»). Ma lo attende alla prova dei fatti, a cominciare dall’approvazione della riforma Gelmini.

Bossi non crede alla sponda del terzo polo, non vuole tirare a campare. Berlusconi gli chiede di pazientare fino a gennaio. Tanto Bersani non risolverà tanto facilmente i suoi problemi. «Il Pd - gira il coltello nella piaga Osvaldo Napoli, vicecapogruppo del Pdl - è ridotto come l’asino in mezzo ai suoni: guarda alla sua sinistra ma poi fa rotta a destra. Strizza l’occhio a Casini e Fini, ma rassicura Vendola e Di Pietro che lavora a una maggioranza larga».
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Re: Ossigeno per il Governo

Messaggioda trilogy il 20/12/2010, 12:06

Il Cavaliere tira un sospiro di sollievo "Ora Pier comincia a ragionare"

Il premier irritato per lo stop alla campagna acquisti a Montecitorio: "Troppa fretta". Alfano all'opera per perfezionare la creazione del nuovo gruppo di deputati

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ef=HREC1-2

di CARMELO LOPAPA

ROMA - L'irritazione del premier Berlusconi per la campagna acquisti già congelata alla Camera, per colpa di "procuratori" troppo solerti e sovraesposti, è almeno pari al sollievo che gli procurano nel pomeriggio le ultime uscite concilianti di Pier Ferdinando Casini.

"Adesso Pier ragiona, vedrete che non avremo bisogno di forzare e di trascinare il Paese alle urne" confida ai più stretti collaboratori dopo aver ascoltato in tv le parole del leader terzopolista. Sentire ieri Casini evocare il modello americano e il concorso dall'opposizione alle scelte del Paese è musica per il Cavaliere, alle prese in queste ore col pressing leghista e la voglia matta di Umberto Bossi di passare alla svelta all'incasso elettorale. Il fatto è che tra il presidente del Consiglio e il numero uno dell'Udc è in atto un sottile gioco del cerino, l'uno e l'altro pronti a tutto pur di scaricare sull'avversario la responsabilità di una crisi e della conseguente chiusura anticipata della legislatura. L'incendiario rischierà di pagare il conto alle urne. Ecco perché Berlusconi, come spiegava nel week end ad un ministro, è pronto a staccare la spina solo dopo uno stop plateale in Parlamento, "solo quando sarà chiaro che saranno i terzopolisti e la sinistra che mi impediscono di governare".

Proverà ad andare avanti, intanto. Anche tramite l'"operazione scialuppa" che partirà domani: prima riunione dei 22 deputati del gruppo misto che hanno votato la fiducia all'esecutivo e che si apprestano a dar vita intanto a un coordinamento, ma presto anche al "gruppo di responsabilità". Manovra da condurre in porto subito per soccorrere il governo nelle cinque commissioni in cui il centrodestra si trova dal 14 dicembre in minoranza e le quattro in cui è in pareggio. La prima mossa sarà la richiesta alla Presidenza della Camera di una presenza dei deputati della nuova formazione laddove non sono rappresentati. Quanto all'iniziativa tenga il premier è confermato dallo sponsor d'eccezione che sovrintende da giorni alle operazioni: il Guardasigilli Angelino Alfano, in stretto contatto con il fondatore del Pid Saverio Romano. Dentro, con i cinque ex Udc, i sette di NoiSud, i quattro ex Fli (Moffa, Polidori, Siliquini e Catone), i tre "responsabili" Scilipoti, Cesario e Calearo, quindi Nucara, Pionati e Grassano. A Montecitorio il gruppo c'è. Al Senato, salvo "prestiti", è fermo a quota nove. Il pressing lì è tanto insistente quanto sterile sulla democratica Baio Dossi.

Il fatto è che la campagna acquisti si è subito arenata anche alla Camera. Berlusconi l'ha presa malissimo. Appena giovedì notte a Bruxelles dichiarava di averne personalmente "recuperati altri otto", alludendo a finiani e centristi pronti all'esodo dopo la sconfitta. Degli otto arrivi non vi è più traccia e il Cavaliere attribuisce la colpa a chi, da Pionati ad altri, si sarebbe mosso senza la dovuta accortezza nei contatti. Il gruppone intanto nascerà, sotto la guida, con molta probabilità, dello stesso Romano - se per lui il mini-rimpasto di fine gennaio non aprirà le porte di un ministero - o di Silvano Moffa. "Lavoriamo guardando anche all'opposizione - racconta il presidente della commissione Lavoro - per un gruppo in grado di garantire le riforme". Con un handicap di immagine, però: il rischio di presentarsi col pessimo brand di partenza del gruppo dei "comprati". Romano, che dei "responsabili" si definisce "l'ostetrico", nega: "Non siamo stati comprati da nessuno e siamo qui per sostenere il governo, salvare il Paese in crisi dal voto e trasformarci in polo attrattivo. Sarà più facile per gli insofferenti finiani e centristi avere un dialogo con un interlocutore strutturato". A breve il nuovo gruppo sarà interlocutore di Berlusconi quando si discuterà di nuovi ingressi al governo. Siliquini, Polidori e Pionati già in pole da sottosegretari. Nucara e Calearo in corsa per qualcosa di più.
(20 dicembre 2010)
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Re: Ossigeno per il Governo

Messaggioda pianogrande il 20/12/2010, 13:03

Intanto, il PD, fa l'opposizione dando contro ai troppo antiberlusconiani.
Forse l'opposizione migliore è quella che si mette d'accordo con Berusconi.
Casini, ormai, fa scuola.
Tiene sulla corda sia la destra che la sinistra ed i nostri strateghi ci cascano e, magari, sono ben felici di cascarci.
La casta temporeggia e si mantiene tale.

Nella gara a chi è più responsabile il Pd è, sicuramente, responsabile del disorientamento e della delusione di chi Berlusconi non lo vuole da subito.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ossigeno per il Governo

Messaggioda ranvit il 20/12/2010, 13:35

Forse l'interpretazione migliore è che Casini/Fini non sono "infantili e velleitari"...se vogliono riappropriarsi dell'elettorato di centrodestra non possono certo fare la politica che piace a sinistra! O no?

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Ossigeno per il Governo

Messaggioda flaviomob il 21/12/2010, 2:42

Ma sì, era già chiaro e da mesi lo andavo sostenendo. Fini (ed ora Casini, suo alleato), pur non riuscendo a ribaltare la maggioranza con la sfiducia ha creato le condizioni per una forte dipendenza di questo governo dai voti FLI (e UDC) ed è in questo parlamento che può condizionarlo al massimo. In fondo, più le elezioni si allontanano più aumenta il potere del presidente della camera, che può radicare il suo partito nel territorio riannodando i legami con la base già di AN.
Si fanno chiamare centristi ma faranno esattamente come il vecchio PSI: cercheranno alleanza dove, come e con chi conviene loro, senza contrarre mai 'matrimoni' vincolanti. L'unica differenza con i socialisti è un maggior radicamento al sud, in contrapposizione al leghismo settentrionale. Ecco perché a Bossi iniziano a girargli... :mrgreen:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Ossigeno per il Governo

Messaggioda Iafran il 21/12/2010, 10:43

E sì è proprio una iattura avere una crisi di Governo!
Nella storia d'Italia non c'è mai stato un momento delicato come questo, come non abbiamo mai avuto altre crisi, specialmente negli ultimi 16 anni. :o
Il Governo Prodi, infatti, ha potuto contare prima sull'accettazione del risultato elettorale da parte del "superpremierissimo", poi sulla disponibilità e sul comportamento assennato dei "suoi" nei due rami del Parlamento (con particolare predisposizione verso i senatori a vita) che hanno fatto molto (offrendo mortadella, sbottigliando champagne ma anche mercanteggiando vacche, capre e pecore) ... sulla maggioranza traballante, perché gli impegni internazionali obbligavano indistintamente tutti alla massima responsabilità per l'interesse della Nazione!
Oltre al già citato "superpremierissimo" una nota di merito va anche all'attuale Presidente del Senato, che si è sbracciato a dare sostegno morale con le parole e con i fatti.
Encomiabili veramente a mettersi a disposizione di tutti (Magistratura compresa, pur non comprendendola) tanto che Capezzone si è sentito in dovere di ... restituire!
Quelli del Cs (e i cittadini) dovrebbero tenerlo ben presente perché l'attaccamento al dovere che hanno questi qua va oltre ogni limite e la gestione del potere che fanno è inimmaginabile per sensibilità e raffinatezza.
Che signore e che signori, questi qua!
Se fossero tutte e tutti così!

(Che siano tutte e tutti così? :evil: )

Ranvit ricorda che l'elettorato ... è monco di una sua parte consistente!
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Re: Ossigeno per il Governo

Messaggioda pianogrande il 21/12/2010, 16:31

ranvit ha scritto:Forse l'interpretazione migliore è che Casini/Fini non sono "infantili e velleitari"...se vogliono riappropriarsi dell'elettorato di centrodestra non possono certo fare la politica che piace a sinistra! O no?

Vittorio


La politica come marketing.
In un paese di destra, se si vuole prendere voti bisogna fare la politica di destra.
questo dovrebbe fare la sinistra?
Solo una domanda ingenua.
Che bisogno c'è di farsi chiamare sinistra?
Sarà questo l'infantilismo?
Posso essere d'accordo.
Fare una politica di destra facendosi chiamare sinistra mi sembrerebbe piuttosto infantile.
Diventiamo adulti, allora.
Facciamo una politica di destra e chiamiamoci PDD.
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Re: Ossigeno per il Governo

Messaggioda ranvit il 21/12/2010, 17:35

Ecco un altro difetto tipico di tanta sinistra (ma che poi riconduce all'infantilismo :D ) : esiste la destra e la sinistra (intesa per quella "italiana")!
Non è cosi'! Tra i due estremi vi sono mille e una sfaccettature....mi rendo conto che è difficile capirlo per un "sinistro all'italiana" duro e puro, ma è cosi!
La sinistra in Italia se vuole contare qualcosa deve interpretare le esigenze degli italiani. Gli italiani sono a maggioranza contrari, direi in modo viscerale, alle tesi della sinistra radicale ma non farebbero molta fatica a dare il consenso ad una forza di sinistra di tipo europeo (socialdemocrazia). In conclusione, se la sinistra se ne fotte della volontà degli italiani, sono gli italiani che se ne fottono della sinistra! :o


Ma nel caso specifico di questo 3d si discute dell'ossigeno che Casini starebbe portando al governo Berlusconi....io ne ho dato la mia personale interpretazione.

Vittorio
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Re: Ossigeno per il Governo

Messaggioda pianogrande il 21/12/2010, 17:50

Casini porta ossigeno a chiunque sia disposto a pagare.
Non mi sembra questo un parametro che lo assimili ad una sinistra socialdemocratica ed europea.
Casini è l'apoteosi della politica all'italiana.
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Re: Ossigeno per il Governo

Messaggioda ranvit il 21/12/2010, 18:40

Ma perchè mai Casini dovrebbe farsi assimilare alla sinistra socialdemocratica? :shock:
Ma che discorsi sono?

Mah....

Leggiamo cosa dice Casini :

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ef=HRER2-1

OPPOSIZIONE
Casini: "Pronto ad aprire fase nuova"
Fini: "Legislatura può durare. Non mi dimetto"
Il leader dell'Udc parla alla trasmissione radiofonica 'Radio anch'io". E si dice pronto a "concorrere alle scelte positive per il Paese. Alle elezioni alleanza, ma niente lista unitaria con Fini. Il presidente della Camera: "Il tempo risponderà alla domanda se si potranno tradurre in realtà le riforme "
Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc
ROMA - Pronto ad "aprire una fase politica nuova". Ma non ho "aperto nè chiuso a nessuno". Pier Ferdinando Casini, partecipando alla trasmissione radiofonica 'Radio anch'io", si dice pronto a "concorrere alle scelte positive per il Paese". "L'Italia è in una condizione difficile e il governo deve poter contare su un'opposizione responsabile. Noi non metteremo il bastone fra le ruote, il Paese si può cambiare anche stando all'opposizione" continua l'ex presidente della Camera. Che ribadisce che non gli interessano nè posti nè ruoli nel Governo "ma la maggioranza deve abbandonare la sindrome dell'autosufficienza e deve essere consapevole dei suoi limiti". E quando si andrà al voto? Il leader Udc dice che il Terzo Polo si presenterà "come coalizione" ma "ciascuno conserverà la sua identità". Dunque, sembra di capire, non ci sarà una lista unitaria. E da Fini arriva un chiaro messaggio a chi, nel Pdl, lo vorrebbe lontano dalla presidente della Camera: "Questa legislatura può durare ed io rimango fino all'ultimo giorno che a meno che non si dimostri che sia venuto meno al mio ruolo o sia divenuto imparziale".

Messaggio al Pd. "Seguo il lavoro di Pier Luigi Bersani con rispetto perchè è difficile. Siamo due interlocutori ma credo che il Pd debba chiarirsi le idee". Casini si rivolge così al segretario democratico alle prese con la travagliata scelta della linea politica del suo partito (Vendola o il Terzo polo). Ed ancora: "Guidare il Pd è difficile ma dire che Bersani è traballante è solo gossip giornalistico". Cautela anche davanti all'invito di D'Alema al dialogo: "Il loro cantiere non è il mio. Io ho un altro cantiere. Lo ringrazio, ma questo non preclude che ci sia un dialogo in corso". Infine Vendola. Secondo il leader dell'udc il governatore pugliese ha "una carica di suggestività forte, è un grosso ammaliatore ma non è il mio tipo".

Immigrazione. "Sono favorevole alla cittadinanza per chi nasce sul territorio nazionale. Comunque, il diritto al voto amministrativo è un conto, un altro conto è il diritto al voto per le politiche, che va di pari passo con la cittadinanza" continua Casini. Sposando una tesi portata avanti da temo anche da Gianfranco Fini.

Etica."La vita, la morte: sono scelte che che riguardano la politica e le istituzioni. Noi pensiamo che la politica, su certi temi, debba assumere delle responsabilità continua Casini . Lo ha detto il leader Udc Pier Ferdinando Casini rispondendo, durante 'Radio anch'iò, ad un'ascoltratrice che, pur definendosi cattolica, ha detto di ritenere che su certe questioni la politica e la religione dovrebbero restare separate.

"Cosa ho detto a Berlusconi...". Cosa si dissero Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini nell'emiciclo di Montecitorio il 14 dicembre scorso, giorno della fiducia? Tutti i cronisti notarono quel breve colloquio che si concluse tra i sorrisi con un bacio del premier sulla guancia dell'interlocutore. "Devi tagliarti i capelli - sono le frasi di Berlusconi riferite da Casini - perchè sei tutto bianco, sei vecchio, sembri mio padre. Per forza, così, piaci alle donne mature". L'ex presidente della Camera ha poi riferito la sua risposta al premier: "Tu piaci alle giovani e non posso mettermi in concorrenza con te. Così siamo d'accordo ed in questo modo - ha conclude scherzosamente Casini - ci faremo una spartizione delle donne italiane per le feste natalizie".

Fini. "Questa e' una legislatura che può durare. E' chiaro che il tempo risponderà alla domanda se si potranno tradurre in realtà le riforme o se sarà una legislatura che si trascina. Vedremo nei prossimi mesi: credo che il monito di Napolitano debba essere tenuto presente da tutti" afferma Fini, nel corso del tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare. Spiegando che se "anche fosse vero, e non è vero, che il ruolo di presidente della Camera potrebbe essere di impaccio per un'attività propriamente politica ho il dovere di rispettare in primo luogo il mandato che mi è stato conferito. Quindi, anche se fosse così, utilizzerei in modo improprio le dimissioni. Bisogna rispettare l'istituzione che si è chiamati a guidare e non vedo una sola ragione per la quale se anche fosse un ostacolo per l'attività politica dovrei rimuovere quell'ostacolo attraverso le dimissioni". Infine una stoccata al premier sulla legge elettorale: "Se manca la stabilità politica non può essere una legge elettorale a risolvere i problemi e, comunque, nella normativa attualmente in vigore si fa un uso distorsivo del premio di maggioranza".

"Fu bollata come legge truffa una legge che prevedeva che scattasse il premio di maggioranza quando scattava il 50,01 dei consensi - prosegue Fini - figuriamoci che truffa è se scatta il premio di maggioranza a prescindere dalla soglia... .
Non è una considerazione asettica, ma ha alle spalle una riflessione politica. Se si configura in un modo diverso il panorama politico, non è una osservazione da addetti ai lavori, ma incide nella carne viva del dibattito politico".
(21 dicembre 2010)
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