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Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda disallineato il 19/12/2010, 23:14

La mia cultura mi insegna a valutare nel merito le proposte, le obiezioni e le critiche senza dare troppo peso a chi le ha pronunciate, altrimenti si rischia di essere troppo prevenuti ed essere condizionati da pregiudizi.
Ovvio che la proposta di Gasparri, se consideriamo l'uomo politico e la sua storia, siamo tentati di pensare a pratiche che hanno fatto parte della sua origine politica. Ma sarebbe troppo semplicistico e superficiale. Sarebbe come quando si ascoltano le critiche offensive verso le forze dell'ordine da parte di politici dall'infelice passato comunista, argomentare che quelle stesse critiche non sono giuste perchè pronunciate da persone cha la loro storia li ha visti spesso dalla parte sbagliata ( "sedicenti" brigate rosse, compagni che sbagliano, formidabili gli anni degli scontri con le istituzioni ecc ecc ).
Credo che occorre sempre giudicare la critica nel merito.
Gli arresti preventivi potrebbero essere un arma formidabile ed auspicabile contro tutti quei gruppi e persone che predicano ed istigano la violenza. Soggetti che spesso hanno invocato gli assalti alle zone rosse, possibile debbano rimanere impuniti? Quando sul web si leggono le istruzioni e le modalità per organizzare le manifestazioni vviolente, quando vengono descritti i modi per isolare gruppi di poliziotti durante le manifestazioni e poterli poi assalire in gruppo. O quando vengono istruiti i partecipanti circa gli atteggiamenti di difesa da adottare nel caso di arresto, specificando di essere stati menati dai poliziotti. Quali oggetti di offesa (bastoni, pietre ) da utilizzare durante gli scontri. Ecco quando siamo in presenza di questi casi, non sarebbe auspicabile davvero poter arrestare quegli elementi? E' davvero scandaloso cercare di arginare ed isolare i violenti con arresti preventivi, che poi non sarebbero altro che un sano inasprimento delle regole del vivere civile contro le manifestazioni violente?
Non mi è piaciuto il coro di critiche che si è sollevato contro questa proposta. Avrei voluto sentire invece le forze politiche democratiche, unirsi contro le violenze e plaudire a tutti quei provvedimenti che possono cercare di contrastare i gruppi e le menti sovversive. Chiaro che i vari DiPietro e gente simile posono avere quegli atteggiamenti critici a cui abbiamo asssitito. ma i nostri politici, i nostri leader che appartengono ad una forza democratica che sta preparandosi a giudare il paese, non deve scendere alla strumentalizzazione politica. N
disallineato
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Re: Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda Stefano'62 il 19/12/2010, 23:40

Se un arresto è "preventivo" significa che viene eseguito prima che sia lecito farlo,altrimenti non sarebbe più preventivo.
Quindi non stiamo parlando dell'arresto di persone che verosimilmente potrebbero delinquere,sulla base di prove oggettive,che tra l'altro non si potrebbero nemmeno raccogliere dato che sono stati vietati per legge alcuni strumenti essenziali per le indagini.
Quindi un arresto preventivo è per definizione un arresto illegale perchè non vi sono ancora i presupposti procedurali,incostituzionale perchè si fa un processo alle intenzioni,fascista perchè si fa così solo nelle dittature,e fantascientifico perchè visto che questo governo si è affannato a privare gli inquirenti dei suddetti strumenti di indagine resterebbe solo il delirio onirico di alcuni medium come nel film di fantascienza di Spielberg (Minority report).
Una cosa del genere e tutto questo interesse per questo genere di crimini,soprattutto dopo avere dimostrato di sbattersene della persecuzione di crimini ben peggiori,può venire in mente solo ad un fascista e può piacere solo appunto ad altri fascisti.
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Re: Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda pierodm il 19/12/2010, 23:47

La storia e le storie.

Mio nonno paterno era un oste, a Trastevere.
Nel 1921 fu uno dei primissimi a iscriversi al nascente PCI, e la sua appartenenza era cosa nota nel quartiere.
Quando c'era una manifestazione di regime, durante il fascismo, o una festa pubblica o a visita diplomatica, un paio di poliziotti andavano alla sua bottega e lo prelevavano, mettendolo in gabbia per tre o quattro giorni.

Per rispondere alla domanda di cui al titolo: lo scandalòo non sta certo nel fatto che questa idea sia venuta a Gasparri o a qualche ex-missino. Lo scandalo, se siamo ancora capoaxci di avvertirlo, sta nel fatto che ci sia qualcuno che lo prenda sul serio e che lo condivida.
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Re: Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda disallineato il 20/12/2010, 0:18

pierodm ha scritto:La storia e le storie.

Mio nonno paterno era un oste, a Trastevere.
Nel 1921 fu uno dei primissimi a iscriversi al nascente PCI, e la sua appartenenza era cosa nota nel quartiere.
Quando c'era una manifestazione di regime, durante il fascismo, o una festa pubblica o a visita diplomatica, un paio di poliziotti andavano alla sua bottega e lo prelevavano, mettendolo in gabbia per tre o quattro giorni.

Per rispondere alla domanda di cui al titolo: lo scandalòo non sta certo nel fatto che questa idea sia venuta a Gasparri o a qualche ex-missino. Lo scandalo, se siamo ancora capoaxci di avvertirlo, sta nel fatto che ci sia qualcuno che lo prenda sul serio e che lo condivida.



Se una persona è recidiva alla delinquenza, ( tipo i tifosi violenti ai quali viene imposto obbligo di firma ) ed è un soggetto che può incentivare al violenza stessa, per il bene della comunità non sarebbe poi così scandaloso metterlo in stato di fermo preventivo. Prevenire è meglio che curare.
Signori se vogliamo far finta di non capire, giocvhiamo pure a sollevare critiche e giudizi su chi ha proposto tali azioni, ma se guardiamo al merito non sarebbe davvero auspicabile che tanti soliti noti venissero messi in condizioni di non nuocere?
Un esempio? La castrazione chimica potrebbe venire fattaa coloro che hanno commesso i reati di strupro ( sopratutto su bimbi-e minorenni ) per evitare che possano ripetere azioni così gravi.
Persone che sono conosciute per la loro partecipazione violenta alle manifestazioni, potrebbero essere fermate per qualche giorno in concomitanza delel manifestazioni stesse, sopratutto se hanno pronunciato od invitato alla rivolta e agli assalti contro le istituzioni.
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Re: Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda disallineato il 20/12/2010, 0:26

Stefano'62 ha scritto:Se un arresto è "preventivo" significa che viene eseguito prima che sia lecito farlo,altrimenti non sarebbe più preventivo.
Quindi non stiamo parlando dell'arresto di persone che verosimilmente potrebbero delinquere,sulla base di prove oggettive,che tra l'altro non si potrebbero nemmeno raccogliere dato che sono stati vietati per legge alcuni strumenti essenziali per le indagini.
Quindi un arresto preventivo è per definizione un arresto illegale perchè non vi sono ancora i presupposti procedurali,incostituzionale perchè si fa un processo alle intenzioni,fascista perchè si fa così solo nelle dittature,e fantascientifico perchè visto che questo governo si è affannato a privare gli inquirenti dei suddetti strumenti di indagine resterebbe solo il delirio onirico di alcuni medium come nel film di fantascienza di Spielberg (Minority report).
Una cosa del genere e tutto questo interesse per questo genere di crimini,soprattutto dopo avere dimostrato di sbattersene della persecuzione di crimini ben peggiori,può venire in mente solo ad un fascista e può piacere solo appunto ad altri fascisti.


Ok Caro Stefano, vogliamo giocare sul lessico e sull'esatta dizione?
La proposta che è stata fatta, indipendentemente da chi è stata fatta e della quale persona non mi voglio occupare, potrebbe essere giusta e doverosa verso quelel persone recidive, che hanno già commesso reati di violenza contro le istituzioni, di devastazione ecc. Contro quei centri sociali e gruppi eversivi estremisti che si organizzano per devastare. Molti dei quali sono conosciuti alle forze dell'ordine. Molti dei quali organizzano sul web le modalità di devastazione, predicano gli assalti alle zone rosse istituite per proteggere politici o capi di stato in occasione di incontri ecc. In quei casi non trovi anche tu che per il bene della comunità ( potrebbero devastare anche i tuoi beni, fare violenza ai tuoi cari, alla tua famiglia ) certi elementi possano venire messi di fermo per evitare che partecipino a nuove azioni di violenza?
Gli arresti preventivi dovrebbero essere intesi comne atti di repressione preventiva contro quei soggetti che fanno della violenza il loro pane quotidiano. E' così grave? O dobbiamo sempre aspettare che abbiano già devastato le città per poi cercare di porre rimedio incarcerandoli? Sepre che poi ci sia qualche magistrato che li butta fuori immediatamente vanificando l'operato della polizia.
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Re: Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda Stefano'62 il 20/12/2010, 0:34

disallineato ha scritto:Se una persona è recidiva alla delinquenza, ( tipo i tifosi violenti ai quali viene imposto obbligo di firma ) ed è un soggetto che può incentivare al violenza stessa, per il bene della comunità non sarebbe poi così scandaloso metterlo in stato di fermo preventivo. Prevenire è meglio che curare.

Infatti è un abuso anche l'obbligo di firma per i tifosi violenti.
Se uno è violento ed è stato dimostrato che è una persona pericolosa perchè ha commesso reati specifici,lo si arresta,lo si processa e se è il caso lo si incarcera per il tempo necessario;ed è questa la vera prevenzione,non impedire a un violento di fare casino qui-oggi ma lasciarlo libero di farlo domani-altrove.
Altrimenti si riconosce che non ha colpe e allora deve restare libero di andare dove gli pare perchè i processi alle intenzioni,lo ribadisco,sono illegali,incostituzionali,fantascientifici e fascisti;perchè se si prosegue su questa strada non ci si ferma più e si arriva a incarcerare la gente sulla base dell'espressione che ha sulla faccia mentre passeggia.
Lo ripeto,proposta fascista per un pubblico fascista.
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Re: Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda Stefano'62 il 20/12/2010, 0:47

disallineato ha scritto:Ok Caro Stefano, vogliamo giocare sul lessico e sull'esatta dizione?
La proposta che è stata fatta, indipendentemente da chi è stata fatta e della quale persona non mi voglio occupare, potrebbe essere giusta e doverosa verso quelel persone recidive, che hanno già commesso reati di violenza contro le istituzioni, di devastazione ecc. Contro quei centri sociali e gruppi eversivi estremisti che si organizzano per devastare. Molti dei quali sono conosciuti alle forze dell'ordine. Molti dei quali organizzano sul web le modalità di devastazione, predicano gli assalti alle zone rosse istituite per proteggere politici o capi di stato in occasione di incontri ecc. In quei casi non trovi anche tu che per il bene della comunità ( potrebbero devastare anche i tuoi beni, fare violenza ai tuoi cari, alla tua famiglia ) certi elementi possano venire messi di fermo per evitare che partecipino a nuove azioni di violenza?
Gli arresti preventivi dovrebbero essere intesi comne atti di repressione preventiva contro quei soggetti che fanno della violenza il loro pane quotidiano. E' così grave? O dobbiamo sempre aspettare che abbiano già devastato le città per poi cercare di porre rimedio incarcerandoli? Sepre che poi ci sia qualche magistrato che li butta fuori immediatamente vanificando l'operato della polizia.

Io sono d'accordissimo sul controllo dei potenziali reati,ma va fatto a termini di legge perchè ognuno è innocente fino a prova contraria e anche fino a che non ha commesso reati,e anche se ha i capelli lunghi e la barba incolta e non milita in un club azzurro,e anche se è un perdigiorno forse scollegato dalla realtà.
E sarebbe bene che gli strumenti a disposizione per il controllo fossero adeguati,invece che dare la licenza di reprimere preventivamente,e sarebbe bene anche che la magistratura fosse messa in condizione di riuscire a processare i delinquenti veri e poi metterli in galera.
E come ho già detto prima,se uno è violento e recidivo lo si mette in galera su basi solide con prove solide,invece che reclutarlo per infiltrarlo tra i manifestanti pacifici e avere la scusa per manganellare;altrimenti nisba.
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Re: Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda flaviomob il 20/12/2010, 1:17

Del resto il nostro ministro dell'interno è un pregiudicato essendo stato condannato in via definitiva per resistenza a pubblico ufficiale: dovrebbe quindi arrestarsi preventivamente da solo? :lol:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda trilogy il 20/12/2010, 11:10

Quella di Gasparri è pura e semplice strategia della tensione. Una provocazione che serve solo ad alimentare la tensione. Quando le proteste sono civili e pacifiche vengono derise, ignorate, sbeffeggiate, dagli uomini del governo con l'obiettivo di far alzare i toni dello scontro, per criminalizzare la protesta, e favorire le contrapposizioni violente. I cattivi maestri sono al governo, e dietro le quinte c'è il loro team di specialisti in manipolazione.
ciao
trilogy

http://www.corriere.it/politica/10_dice ... aabc.shtml

ROMA - Adesso i responsabili della sicurezza sono preoccupati davvero. Perché a due giorni dall'inizio della mobilitazione contro la riforma Gelmini, la dichiarazione del capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri che evoca gli anni di piombo e propone arresti preventivi, viene letta ai piani alti del Viminale come una vera e propria «provocazione che serve a eccitare gli animi in un momento già molto delicato».

Una presa di posizione che rischia di far fallire definitivamente i già difficili tentativi di avviare un dialogo con l'ala più estrema degli studenti pronti alla protesta. Del resto si tratta di una misura inapplicabile nel nostro ordinamento e dunque si è consapevoli che la scelta di inserirla nel dibattito di questi giorni «ha come unico risultato quello di aizzare la piazza».
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha convocato per oggi pomeriggio una riunione con il capo della polizia e con gli addetti ai servizi di ordine pubblico per mettere a punto un piano di prevenzione in vista delle manifestazioni che cominceranno domani in tutta Italia e confluiranno nel corteo previsto per mercoledì a Roma, quando nell'Aula di palazzo Madama è previsto il voto definitivo sul disegno di legge. Il questore Francesco Tagliente ha confermato la scelta di ripristinare la «zona rossa» per il controllo dei palazzi delle istituzioni, aggiungendo i «nuclei mobili» per monitorare le altre aree nel tentativo di bloccare eventuali assalti di gruppi sparsi per la città. Ma le strutture investigative e di prevenzione cercano anche una mediazione con chi scenderà in piazza, con un mandato specifico che lo stesso Tagliente ha affidato al dirigente della Digos. È il dialogo più volte invocato e adesso messo a rischio dal clima di contrapposizione forte causato dalla sortita di Gasparri.

Nei giorni scorsi i sindacati di polizia si sono ritrovati insieme a protestare davanti alla villa di Berlusconi ad Arcore contro i tagli che «ci umiliano e mettono seriamente a rischio la nostra capacità di garantire la sicurezza dei cittadini». Sono nuovamente compatti ora nel rispondere a chi, come sottolinea il segretario del Siulp Felice Romano, «pensa di farci giocare alla guerra e a chi si arma di più. Con i giovani bisogna parlare, discutere e non mostrare i muscoli. In particolare chi rappresenta un gruppo parlamentare dovrebbe avere senso di responsabilità e comprendere che solo il dialogo serio può farci uscire da questa situazione».

Quando gli viene letta l'esternazione del senatore pdl, Enzo Letizia, segretario dell'Associazione Funzionari di polizia, rimane stupefatto perché «da un legislatore si pretende senso di responsabilità e capacità di dialogo, oltre che di ascolto. Mentre dal governo nel suo complesso le forze dell'ordine esigono di essere messe in grado di garantire l'ordine pubblico tenendo a bada le frange di violenti, dotandole di strumenti adeguati a consegnare alla magistratura prove inconfutabili per una condanna certa e rapida». Più volte i rappresentanti di categoria hanno chiesto di poter utilizzare «microtelecamere sui caschi, proiettili con vernice indelebile e spray urticanti a lunga gittata per evitare lo scontro fisico», ma si tratta di dispositivi che non possono essere introdotti senza una misura che renda riconoscibili i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri, ad esempio con un numero di matricola sui caschi.

Nicola Tanzi, rappresentante nazionale del sindacato autonomo Sap, mette sullo stesso piano «poliziotti e studenti che vivono il disagio di trovarsi di fronte a un governo sordo alle loro richieste». E aggiunge: «Lo Stato deve garantire la sicurezza e l'ordine pubblico attraverso la legislazione ordinaria, non con provvedimenti d'urgenza comunque inapplicabili. Discutiamo davvero sulla possibilità di vietare a chi è già stato condannato di partecipare a cortei e sit-in in modo da isolare i violenti». Di proposta «illegittima e pericolosa per il sistema democratico» parla il segretario del Silp Cgil Claudio Giardullo, secondo il quale «sicurezza e diritto di manifestare non sono inconciliabili, soprattutto di fronte a forzature come le misure restrittive ipotizzate dal senatore Gasparri che fanno a pugni con la Costituzione. In questo modo si crea un clima di rottura sociale che non serve al Paese. Un'idea del genere non fu presa in considerazione neanche dopo il G8 di Genova».

Fiorenza Sarzanini
20 dicembre 2010
Ultima modifica di trilogy il 20/12/2010, 13:31, modificato 1 volta in totale.
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Re: Arresti preventivi: dov'è lo scandalo?

Messaggioda Iafran il 20/12/2010, 11:52

Ma, dato il periodo, la strage degli innocenti non dovrebbe insegnare qualcosa "a quelli che il crocefisso …"?
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