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Terzo polo verso la sfiducia

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda ranvit il 02/12/2010, 16:55

Benissimo!

http://www.corriere.it/politica/10_dice ... aabc.shtml


MARONI: VEDO UNA NUOVA MAGGIORANZA. BERLUSCONI: «NON NE SO NIENTE». FRATTINI « FIDUCIOSO»

Il premier: «Irresponsabili»
Incontro Fini-Casini-Rutelli: i tre chiedono a Berlusconi di dimettersi e valutano posizione comune sul voto del 14

Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini (Ansa) MILANO - Da una parte Silvio Berlusconi, dall'altra il terzo polo. Il primo è determinato: non sembra aver intenzione di dimettersi prima del voto di fiducia del 14 dicembre (come fa capire il ministro Ignazio La Russa) e boccia senza appello la mozione di sfiducia annunciata da Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli. «È da irresponsabili non mantenere la stabilità in Italia» ha detto il Cavaliere. Il terzo polo, però, a questo punto è una realtà, stando almeno ad annunci e comunicati, e non sembra disposto a fare passi indietro. «I deputati di Udc, Fli, Api, Mpa, Libdem, La Malfa e Guzzanti del gruppo misto, che si riconoscono in un'area di responsabilità politico-istituzionale convengono sulla necessità di assicurare al Paese un governo solido e sicuro, in grado di affrontare la seria crisi economico-sociale e di evitare un inutile e dannoso ricorso alle urne» si legge nella nota redatta dopo il vertice Fini-Casini-Rutelli svoltosi in mattinata a Montecitorio. «Alla luce della comprovata inadeguatezza dell'attuale esecutivo», i deputati del terzo polo ribadiscono anche l'invito al presidente del Consiglio a dimettersi per facilitare l'apertura di una nuova fase ed evitare ulteriore logoramento politico e istituzionale e inutili manovre di palazzo. A tal fine - specificano - sarà depositata nei prossimi giorni una mozione di sfiducia sottoscritta da tutti i deputati dell'area di responsabilità».
«AMPIA CONVERGENZA» - «C'è una convergenza ampia e solida» ha detto il leader dell'Api Rutelli al termine della riunione con Fini e Casini. «Gli appuntamenti delle prossime ore - ha aggiunto - confermeranno la coesione di questa area di responsabilità». All'incontro erano presenti anche il capogruppo dei finiani alla Camera Italo Bocchino e l'esponente di Api Bruno Tabacci. Carmelo Briguglio, uno dei «falchi» finiani, mette intanto le mani avanti e suggerisce una possibile via di uscita che eviti il confronto in Aula: «Il nome di un presidente del consiglio contro cui sarebbe sottoscritta una mozione di sfiducia non può essere nè riproposto nè accettato da coloro che hanno firmato la sfiducia. Berlusconi vada al Quirinale e si dimetta prima».

MARONI - E c'è chi vede l'intesa Fli-Udc-Api come il preambolo di una nuova maggioranza. «Vedremo, il futuro riposa sulle ginocchia di Giove...Lasciamo un po' di suspence, oggi in Aula si è vista plasticamente il quadro di una possibile nuova maggioranza» sottolinea il ministro dell'Interno Roberto Maroni rispondendo, all'uscita dall'Aula, alla possibilità di una mozione di sfiducia comune da parte del Terzo Polo. Maroni ha poi commentato l'approvazione alla Camera del decreto sicurezza, aggiungendo che ora bisogna «fare in modo che si arrivi all'approvazione definitiva» entro la scadenza definitiva del 12 gennaio. Sono molto soddisfatto perchè il provvedimento è stato confermato nell'impianto, migliorato in alcuni aspetti e modificato ma senza conseguenze in altri. Ora l'impegno è che al Senato vengano affrontati quei due temi, sulla specificità delle forze di polizia e sui prefetti».

L'IDV: «NOI LA VOTIAMO» - Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ha già fatto sapere che la mozione, se verrà presentata, lui e il suo gruppo la voteranno. Indipendentemente da altre valutazioni di ordine politico: «Per il solo tempo del battito d'ala di una farfalla siamo pronti a votare qualsiasi mozione di sfiducia al governo. Nel Palazzo sono partite le trattative di coloro che vogliono mantenere la poltrona. Vedremo. Noi siamo pronti. Vogliamo stanare coloro che il sabato annunciano il crollo dell'impero e il lunedì se ne dimenticano».

IL PD: «FATTO POSITIVO» - Quanto al Pd, il capogruppo Dario Franceschini si limita a dire che il fatto che il suo partito possa votare o no il testo dei centristi «è l'ultimo dei problemi». Enrico Letta parla invece della mozione come di «un fatto positivo»: «Abbiamo sempre detto - ha spiegato - che c'era bisogno di un passaggio dalle parole ai fatti, di istituzionalizzare la crisi. Questo fatto riporta nei binari istituzionali la crisi». Non solo: «Questa è la dimostrazione che Fini e Casini sono persone serie che fanno seguire i fatti alle parole, come sapevamo e come eravamo sicuri che sarebbe accaduto».

«NON NE SO NULLA» - Interpellato dai cronisti in proposito a margine del vertice Ocse di Astana, il premier Berlusconi si era inizialmente limitato a dire: «No, non so nulla». E il ministro degli Esteri, Franco Frattini, da Dubai ha detto di continuare «a essere ottimista sul risultato del 14 dicembre». «Ci sono stati molti incontri tra l'Udc e il partito di Fini, che hanno incluso anche molte volte Rutelli - ha fatto notare l'esponente del Pdl - . Ci sono delle riflessioni in corso. Io francamente non credo che molti colleghi del Fli si saranno sentiti a loro agio a preparare una mozione di sfiducia al governo di cui facevano parte fino a qualche settimana fa».

«FLI SOPRA L'8%» - Generazione Italia, il movimento politico-culturale espressione dei finiani, ha diffuso intanto i dati di un sondaggio Crespi secondo cui Futuro e Libertà sarebbe stabile sopra quota 8 per cento, in una situazione che vede «il Popolo della Libertà al 26,3 per cento, il Pd fermo al 23, la Lega che scende al 12,2. Salgono invece Udc (6,7), Sinistra ecologia e Libertà (7,2) e Italia dei Valori (6,7). Gli indecisi risultano però sempre primo partito, con il 36 per cento. Il gradimento di Berlusconi scende al 34, distante tre punti da quello del Governo, che scende a quota 37. Tra i leader politici guida sempre Gianfranco Fini (44 per cento), seguito da Bersani, Vendola (entrambi al 36) e Casini (34)».

Redazione online
02 dicembre 2010
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda Iafran il 02/12/2010, 17:17

ranvit ha scritto:http://www.corriere.it/politica/10_dice ... aabc.shtml

MARONI: VEDO UNA NUOVA MAGGIORANZA. BERLUSCONI: «NON NE SO NIENTE». FRATTINI « FIDUCIOSO»

Il premier: «Irresponsabili»

Senti chi parla!

I sondaggi, come al solito, non si esprimono sulla fetta delle astensioni, che renderebbe vana ogni previsione.
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Re: Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda ranvit il 02/12/2010, 20:17

http://saviano.blogautore.repubblica.it ... ef=HRER1-1

I finiani e il calendario della sfiducia
Un Babbo Natale che si schianta al suolo sotto il peso delle promesse non mantenute. FareFuturo Web Magazine, il quotidiano online della fondazione vicina a Gianfranco Fini, sceglie questa immagine per inaugurare il proprio “calendario della sfiducia”. Un percorso di avvicinamento al 14 dicembre, durante il quale i ‘futuristi’ si propongono di “capire se anche il Parlamento riuscirà a rappresentare con un voto ufficiale la fine del berlusconismo ormai in atto nella società civile”.

Le domande. Filippo Rossi, autore dell’articolo, non ci gira intorno: “non è vero che noi che stiamo fuori dal Palazzo non possiamo gridare con tutto il fiato che abbiamo in gola che non è possibile più aver fiducia in Silvio Berlusconi”. Poi una lunga serie di domande: “Potreste avere fiducia in una persona che se ne va in giro a fare le corna? O ad alzare il dito medio come se fosse un ciao ciao? E dareste davvero fiducia a uno che dice: Fra tre giorni è tutto risolto!. Dareste fiducia a uno che ama raccontare barzellette sugli ebrei? Magari con bestemmia finale. E dareste fiducia a uno che sorride sempre, anche se non c’è niente da ridere? E a uno che dice: meglio playboy che gay? Avreste fiducia in una persona che scaglia i suoi giornali contro gli oppositori? E di una che fa il baciamano a Gheddafi? E che va orgoglioso di essere amico di Putin? Avreste fiducia in uno che pensa che esistono ancora i comunisti (tranne Putin)? E in uno che da sedici anni legge lo stesso discorso?”. La risposta è in calce all’articolo: “Sappiamo che la maggioranza degli italiani non ha fiducia in Silvio Berlusconi. Sì, lo ammettiamo: è una questione prettamente personale. Ma siccome la persona in questione è presidente del Consiglio, la questione è anche politica. Purtroppo per l’Italia”.
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Re: Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda ranvit il 02/12/2010, 21:00

http://www.corriere.it/politica/10_nove ... aabc.shtml


Il diario della Crisi
(4)

a cura di PAOLA DI CARO e GIANNA FREGONARA

19:10, Ma davvero Berlusconi pensa di dimettersi per andare alle elezioni ed evitare governi alternativi? Lo fanno trapelare da Palazzo Chigi
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Re: Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda ranvit il 03/12/2010, 12:55

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ef=HREC1-1

IL RETROSCENA
Il pressing di Bossi e Confalonieri
"Silvio, meglio un accordo con Fini"
Per la successione i nomi di Letta, Tremonti e Alfano. Il Senatur si sfoga con i suoi: ora Berlusconi ci deve dire chi sarebbero i finiani pronti a sostenerlo
di CARMELO LOPAPA

ROMA - Ora i conti non tornano più. Ora che anche le colombe finiane firmano la mozione di sfiducia, ora che la "dichiarazione di guerra" viene depositata alla Camera con 85 firme in calce, ora che il premier Berlusconi guida un governo di minoranza (309 voti contro 317), adesso Umberto Bossi non si fida più del Cavaliere. Un presidente del Consiglio fiaccato di minuto in minuto dalle banderillas dei dossier WikiLeaks, costretto sulla difensiva, a rintuzzare una rivelazione dopo l'altra. E infine a correggere a distanza le tabelle che gli ex "colonnelli" gli avevano girato sulla tenuta della maggioranza.

"Dove sono i 320 di cui si diceva certo? Adesso deve chiarire, chi sono questi di Fli disposti ancora a votargli la fiducia?" è stato lo sfogo del Senatur raccolto da uomini di governo leghisti. Attende Berlusconi al varco, Umberto Bossi, al rientro dalla lunga missione internazionale. Proverà a "farlo ragionare: avevamo ragione noi, bisogna sedersi al tavolo e trattare con Fini". La mediazione che anche nelle ultime 48 ore ha portato avanti Gianni Letta col presidente della Camera, aprendo sulla riforma della legge elettorale, non ha sortito i risultati sperati. Adesso i leghisti vogliono che sia il premier ad aprire un confronto coi "nemici". Tentare così l'unica via d'uscita ormai possibile: dimissioni e Berlusconi-bis. Dato che, per dirla con Roberto Castelli, "facendo i conti della serva, la maggioranza non c'è più".

Ma ci sono altre pressioni che il presidente del Consiglio subisce già da qualche giorno. Sono quelle del presidente Mediaset Fedele Confalonieri. L'amico di una vita si è fatto portavoce del pensiero e delle preoccupazioni dei figli di Berlusconi, Marina e Pier Silvio, invitandolo a muoversi con maggiore cautela. Perché incaponirsi?, è stato il ragionamento: un tracollo politico metterebbe "a rischio la tenuta del gruppo". Il suggerimento insistente è quello di cedere lo scettro a un uomo di fiducia, sia Gianni Letta o Giulio Tremonti o Angelino Alfano. Purché "Silvio" si tiri fuori da un gioco che si fa "pericoloso". Ma sono consigli non richiesti e già cestinati. Non appena, in serata, i tre capoversi della mozione di sfiducia sono messi a punto, il premier chiama da Astana Verdini e Alfano e detta la controffensiva. "Nessun accordo con Fli e Udc per un Berlusconi-bis" dichiara il coordinatore pdl, "il presidente non si dimette" annuncia il Guardasigilli. Si va alla guerra, insomma.

Nel vertice mattutino nella stanza del presidente della Camera, Fini, Casini, Rutelli, Lombardo e Tanoni la sfiducia la danno ormai per scontata. Si soffermano sul dopo. Confidano ancora in prudenti dimissioni del premier prima del voto in aula. Reincarico a Berlusconi? "Decide il capo dello Stato, non noi" risponde Pier Ferdinando Casini a chi gli chiede. Il fatto è che un B-bis viene escluso da tutti i big del nuovo polo. "E ho elementi abbastanza solidi che mi inducono ad escludere le elezioni anticipate" ripete loro Gianfranco Fini. Il nome di Gianni Letta è l'unico fatto tra i cinque quale possibile alternativa per un governo di centrodestra allargato all'Udc. "Ma non ci sono preclusioni su altri nomi che dovessero essere indicati dal premier" hanno ripetuto. "Anche Pier Silvio, a quel punto, sarebbe un successo" ironizza in Transatlantico l'udc Roberto Rao. Il governo d'emergenza da affidare a un tecnico sarebbe l'ultimo passaggio, appena accennato nel vertice in presidenza. "Ma se qui si parla solo di sfiducia io mi alzo e vado, pensavo si parlasse di terzo polo" sbotta il libdem Tanoni, che rappresenta la Melchiorre e il rientrante (dopo la fuga) Grassano. "È chiaro che qui si pongono le basi per la costruzione della futura alleanza elettorale" è la riflessione di Rutelli sulla quale tutti concordano.

Ma prima ci sarà la mozione da approvare. "Mozione costruttiva", la definisce Bocchino. Nel senso che servirà a costruire il nuovo governo senza Berlusconi. Raccogliere le firme non è stato facile, Fini ha dovuto riunire tutto il suo gruppo, è lì che si annidavano gli ultimi incerti. Unico assente ingiustificato, e ormai "ex", Giampiero Catone. Gli altri danno battaglia, da Menia a Consolo, perplessi per l'accelerazione "eccessiva". Patarino, Moffa e Polidori firmano solo in un secondo momento, ma alla fine lo fanno tutti. Le sigle Fli sono 35. Forte del risultato, Fini incontra più sereno Montezemolo. Il presidente della Ferrari gli conferma, prima del convegno Telethon, che per ora non ha alcuna intenzione di fare un passo avanti in politica. Quindi, Pisanu, ancora una volta. Il senatore voterà la fiducia. Entrerà in gioco con altri colleghi Pdl dopo l'eventuale caduta di Berlusconi alla Camera.

(03 dicembre 2010)
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Re: Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda ranvit il 03/12/2010, 13:14

Che c'è? State trattenendo il respiro?

Calma, comunque vada la sinistra è fuori dai giochi....

Vittorio
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Re: Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda gabriele il 03/12/2010, 13:20

ranvit ha scritto:Che c'è? State trattenendo il respiro?

Calma, comunque vada la sinistra è fuori dai giochi....

Vittorio



Purtroppo è così

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Re: Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda matthelm il 03/12/2010, 13:52

Eh si, il "nuovo" PD di Bersani ne esce molto male.

E' relegato ad appendice ininfluente della sinistra di Vendola & compagni. Connubio fatale. Dovrebbe andare a casa.

Se non fosse per i "traditori" del Nuovo polo Berlusconi poteva dormire sonni tranquilli per tutta la legislatura.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda ranvit il 03/12/2010, 14:56

Il premier dalla Russia: "Nessuno alla mia altezza, vado avanti. Il resto solo gossip"


Minchia!
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Re: Terzo polo verso la sfiducia

Messaggioda ranvit il 03/12/2010, 18:34

http://www.corriere.it/politica/10_nove ... aabc.shtml


Il diario della Crisi
(4)

a cura di PAOLA DI CARO e GIANNA FREGONARA

17:30, Il Terzo Polo ha raccolto le firme e presentato la mozione di sfiducia a Berlusconi. L'esito del voto è sul filo

16:14, Anche Gianfranco Fini rilancia: non ci saranno le elezioni dopo la crisi. E "minaccia" Berlusconi: resterò presidente della Camera.

13:54, Berlusconi crede che Fini e Casini stiano bluffando sui numeri e va alla conta. Ma prima passa in dacia.
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