Da ilmattino edizione di Salerno.
16/11/2010
Italia Futura, Montezemolo chiama De Luca
Gianni Molinari
Luca Cordero di Montezemolo pensa a Vincenzo De Luca come uno degli assi del progetto di Italia Futuro. Montezemolo ha avuto contatti con De Luca che è sempre più critico nei confronti del suo partito, il Pd, non facendo mistero del disagio che sta attraversando nel rapporto con i dirigenti democratici. Non è escluso che Montezemolo e De Luca si possano vedere in tempi abbastanza brevi, considerato anche l’evolversi della situazione politica nazionale. Montezemolo però ha bisogno di un De Luca da proporre su un palcoscenico nazionale, trasferire cioè l’immagine dell’amministratore e della città che ha amministrato in un platea politica e mediatica più ampia anche di quella della Campania. Questa prospettiva è diversa dal percorso che De Luca ha al momento intrapreso e cioè un nuovo mandato come sindaco di Salerno. E il centrosinistra senza De Luca è naturalmente una cosa diversa con un appeal diverso, più ridotto, sull’elettorato salernitano. E, quindi, un’operazione abbastanza complessa. E tuttavia, la vicenda della candidatura alla regione offre una chiave di lettura abbastanza scontata: De Luca potrebbe essere tentato dalla proposta di Montezemolo e dal suo progetto politico. Montezemolo starebbe mettendo a punto una squadra di amministratori locali, imprenditori e professionisti che possano rappresentare l’Italia dell’operosità. Il senso dell’operazione sarebbe quello di presentare al Paese un team dall’«irrefrenabile bisogno di persone per bene». Montezemolo ha tratteggiato sin dall’inizio dell’avventura della fondazione Italia Futuro il suo progetto di Paese anche se ha finora smentito la sua discesa in campo nell’agone politico. «Sentiamo un forte bisogno di persone per bene - ha detto il numero uno della Ferrari - di gente che faccia bene il proprio mestiere e che sia pronta, in ogni momento, a rispondere di quello che fa e di come lo fa. Da troppi anni - è il ragionamento di Montezemolo - i furbi che hanno evaso le leggi, che non hanno pagato le tasse, vengono premiati, mentre chi lavora, chi produce, è visto come un peso da sopportare o qualcosa da spremere. C'è una distanza che si allarga tra Paese che lavora e gente che specula e traffica. Una grande distanza si avverte nei dibattiti della politica, oggi più che mai lontani dai problemi veri rappresentati dall'economia e dalle preoccupazioni dei cittadini». Un linguaggio simile a quello usato da De Luca soprattutto nelle ultime uscite televisive nazionali e sulla vicenda rifiuti. ©