Cento punti per mille passi

Facciamolo, il giochino dei cento punti (cinquanta? cinque? otto per mille?).
Per ora me ne vengono in mente due, assolutamente antitetici. Il primo è orientato agli enti locali e riguarda il mondo del sociale. In un tempo di crisi, come l'attuale, bisognerebbe impedire a comuni, province e regioni di contrarre la spesa sociale. Quindi vincolare gli enti locali a non ridurre - fatti salvi principi di efficienza ed efficacia - la fruizione di servizi di qualità e di alta e concreta accesibilità per disabili, anziani, psichiatrici, minori, madri sole con figli, famiglia in difficoltà, edilizia popolare. Dove l'ente locale cerca di tagliare tali servizi si introducono contestualmente penalità per gli amministratori (decurtazione dello stipendio e delle indennità per consiglieri, sindaci, assessori, presidenti di province e regioni) ed altrettanto dove non si garantisce un accesso ad una sanità di qualità a costi adeguati (prendendo come indici di riferimento le regioni con la qualità più alta e i costi minori).
Un vincolo simile andrebbe introdotto, evidentemente a livello centrale, per la pubblica istruzione.
La seconda idea, efficace se adottata in ambito internazionale (ma utile anche per il nostro piccolo stivale), sarebbe l'abolizione del denaro contante, per garantire la completa rintracciabilità dei flussi finanziari, il divieto di utilizzare canali che conducano a paradisi fiscali o comunque a paesi 'opachi' dal punto di vista della rintracciabilità stessa. Utilizzo quindi di carte di credito (con criteri prudenziali), carte prepagate, bancomat (credo che si definiscano carte di debito, ma non ne sono certo). Obiettivo: fine dell'evasione fiscare, dell'elusione, delle tangenti su conti esteri base di ogni corruzione, in Italia endemica come non mai.
Per ora me ne vengono in mente due, assolutamente antitetici. Il primo è orientato agli enti locali e riguarda il mondo del sociale. In un tempo di crisi, come l'attuale, bisognerebbe impedire a comuni, province e regioni di contrarre la spesa sociale. Quindi vincolare gli enti locali a non ridurre - fatti salvi principi di efficienza ed efficacia - la fruizione di servizi di qualità e di alta e concreta accesibilità per disabili, anziani, psichiatrici, minori, madri sole con figli, famiglia in difficoltà, edilizia popolare. Dove l'ente locale cerca di tagliare tali servizi si introducono contestualmente penalità per gli amministratori (decurtazione dello stipendio e delle indennità per consiglieri, sindaci, assessori, presidenti di province e regioni) ed altrettanto dove non si garantisce un accesso ad una sanità di qualità a costi adeguati (prendendo come indici di riferimento le regioni con la qualità più alta e i costi minori).
Un vincolo simile andrebbe introdotto, evidentemente a livello centrale, per la pubblica istruzione.
La seconda idea, efficace se adottata in ambito internazionale (ma utile anche per il nostro piccolo stivale), sarebbe l'abolizione del denaro contante, per garantire la completa rintracciabilità dei flussi finanziari, il divieto di utilizzare canali che conducano a paradisi fiscali o comunque a paesi 'opachi' dal punto di vista della rintracciabilità stessa. Utilizzo quindi di carte di credito (con criteri prudenziali), carte prepagate, bancomat (credo che si definiscano carte di debito, ma non ne sono certo). Obiettivo: fine dell'evasione fiscare, dell'elusione, delle tangenti su conti esteri base di ogni corruzione, in Italia endemica come non mai.