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Si fa presto a dire socialista

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Si fa presto a dire socialista

Messaggioda pierodm il 08/11/2010, 22:58

Si fa presto a dire democrazia.

Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. - Sandro Pertini

Si fa presto a dire liberale.
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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda franz il 09/11/2010, 10:20

Sono d'accordo, anche per che si fa presto a dire qualsiasi cosa.
Prendiamo lo schiavo, accudito amorevolmente da un padrone "illuminato", che gli dà lavoro, vitto, alloggio, alimenta ed educa i suoi figli. Questo uomo schiavo, sarebbe forse piu' libero?
Io non credo. Allora partiamo dal fatto che tra i due estremi, solo se siamo liberi abbiamo possibilità di scelta.
Se siamo schiavi, abbiamo solo la speranza che il padrone sia illiminato. Altrimenti sono dolori.
Se siamo liberi allora dobbiamo cavarcela con le nostre forze e anche con quelle di chi ci da una mano.
E possiamo farcela come non farcela.

Qui intanto prendiamo atto che nei regimi che si definivano potiticamente ed economicamente socialisti (e nei pochi ancora rimasti, come Cuba) la libertà era fortemente limitata e la miseria molto piu' diffusa che da noi. Vero che qualcuno (lo stato) provvedeva al generale sostentamento (e se c'erano fallimenti con milioni di morti per fame e carestie non si poteva sapere) ed all'educazione (onestamente di buon livello). La situazione quindi era assimilabile a quella dello schiavo, accudito da un padrone (lo stato) che forse non era molto illuminato ma ci tentava. Senza riuscirci tanto. Tanto che alla fine è crollato, ammettendo il fallimento. Non è retorica, è un dato di fatto. La schiavitu' non funziona.

Prendiamo anche atto che invece da noi (e quando dico "da noi" intendo le nazioni occientali, capitalistiche, democratiche, dove vige un'economia liberale di mercato, colpita da crisi ma anche da periodi di boom) la percentuale di chi ha fame, è nella miseria, non ha lavoro, è umiliato perché non sa mantenere i figli ed educarli è veramente bassa. Anche perché (lasciando perdere l'Italia, che è caso a sé) se si scopre un caso del genere nel mondo occidentale di solito c'è l'assistenza pubblica (sussidi di disoccupazione compresi) e la scolarità è garantita fino all'obbligo ed anche oltre, in certi paesi.

Ci sono sicuramente casi come i clandestini senza documenti, i barboni, i malviventi che vivono ai margini della società, ma la regola è che qui da noi la stragrande maggioranza ce la fa a trovare un posto dignitoso nella società e non è descrivibile come il caso fatto da Pertini. Perfettamente giusto in linea teorica, difficile da trovare sul piano pratico.
Proprio perché la maggioranza ce la fa, ci sono le risorse per occuparsi in modo solidale di chi non ce la fa.
Sempre che queste risorse non le buttiamo nel cesso del debito pubblico, nella alimentazione di clientele corruttive, dando da mangiare ad una casta di privilegiati invece che a chi ha veramente bisogno.
E qui capiamo un po' la particolarità del caso Italia.

Che potremmo riassumere in "si fa presto a dire tante cose, ma si fa ancora prima a dire: *******"
Il concorso per l'appellativo migliore che ci meritiamo è aperto.

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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda ranvit il 09/11/2010, 12:12

Cazzate???




Ribadisco il concetto : dialogare con certe persone è solo una perdita di tempo!

L'auspicio di Pertini, e credo di tutti noi, va visto come punto di arrivo cui bisogna tendere nella lunga storia umana.

E' infantile e velleitario....non saprei come altro definire un certo atteggiamento di tutto e subito. Forse con parole molto piu' sgradevoli ed offensive....anche solo pensare che si possa raggiungere l'obiettivo di cui sopra senza essere conseguenti.

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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda franz il 09/11/2010, 12:44

ranvit ha scritto:Cazzate???

Opps, scusa, ho visto solo ora la tua era una risposta al Quiz.
No, avevo in mente altri termini :D
Non cercavo di definire cosa alcuni dicono ma di definire il comportamento politico degli italiani (l'appellativo che ci meritiamo).
Comunque la tua risposta, realtiva a "si fa ancora prima a dire .... " a pensarci bene è notevole!
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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda flaviomob il 09/11/2010, 17:25

Il libero mercato non garantisce proprio nulla, in termini sociali. Può determinare un miglioramento nelle condizioni di vita 'medie', ma se non c'è la redistribuzione la media dei polli ha poco significato per chi deve... mangiar cipolle! Ed anche lo stesso libero mercato è un'utopia se non esiste un'autorità forte e determinata, super partes, che non si lascia 'comprare', ad evitare la proliferazione di oligopoli, cartelli e monopoli. Ma sappiamo bene che il condizionamento della politica da parte dell'economia e della finanza è fortissimo, magari anche grazie a qualche 'conticino' svizzero o... caimano! E quindi? E' utopia anche il liberalismo?


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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda franz il 09/11/2010, 18:22

flaviomob ha scritto:Il libero mercato non garantisce proprio nulla, in termini sociali. Può determinare un miglioramento nelle condizioni di vita 'medie', ma se non c'è la redistribuzione la media dei polli ha poco significato per chi deve... mangiar cipolle! Ed anche lo stesso libero mercato è un'utopia se non esiste un'autorità forte e determinata, super partes, che non si lascia 'comprare', ad evitare la proliferazione di oligopoli, cartelli e monopoli. Ma sappiamo bene che il condizionamento della politica da parte dell'economia e della finanza è fortissimo, magari anche grazie a qualche 'conticino' svizzero o... caimano! E quindi? E' utopia anche il liberalismo?

Vero, ma intanto il libero mercato garantisce quelle risorse che se non ci sono .. non c'è nulla da ridistribuire.
Senza le quali le cipolle le dobbiamo mangiare tutti. Poi se le risorse vengono prodotte, possono essere ridistribuite.
Hai ragione sul fatto che serve un'autorità forte ma il fatto che non si lasci comprare, che sia super partes mi pare si la vera illusione. Di fatto le persone che sono nello stato sono soggette alle stesse forze distorcenti che possiamo criticare nel mercato. Non è che chi sta nello stato è miracolosamente esente dalla stesse forze corruttive e dagli stessi interessi che troviamo nel mercato. Quindi anche l'autorità forte deve essere controllata e non deve essere cosi' forte forte da sfuggire ai controlli.

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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda flaviomob il 09/11/2010, 21:32

Il libero mercato non garantisce nulla, di per se'. Quello che intendiamo comunemente per il libero mercato, in occidente, è il frutto di una cultura che si è sviluppata nei secoli, dalle botteghe artigiane e dalle libere arti dei primi comuni sorti in Italia e poi in Europa alla nascita delle banche, a Firenze, a Genova e di conseguenza ai primi rudimenti di capitalismo.
Una cultura in cui si è sviluppato il mercato ma si sono anche viste nascere esperienze di forte mediazione tra il puro mercato e le esigenze sociali, contrapposizioni a volte dialettiche e a volte fortemente conflittuali. Ciò che conosciamo oggi, come concetto virtuoso di 'libero mercato' è la risultante di forze storiche e politiche che si sono ricombinate per secoli, talvolta anche combattute violentemente. Se noi separiamo il concetto puro di libero mercato da tutto ciò che culturalmente (cultura in senso anche antropologico) e politicamente sottintendiamo quando ci riferiamo alla storia di questo sistema, vediamo che rimane qualcosa di poco appetibile. Prendiamo ad esempio la Nigeria: formalmente esiste un libero mercato, ma di fatto tra corruzione, mafie e potentati locali spesso finanziati ed unti dalle multinazionali, violenze dell'esercito, mancato rispetto di diritti civili e sociali si ottiene un paese dove non credo che nessuno di noi desidererebbe realmente vivere, per lo meno alle condizioni medie dei suoi abitanti. Così come possiamo prendere la Corea del Nord, paese dove lo stato investe mediamente... un dollaro all'anno per abitante per la sanità, che formalmente è un paese 'socialista', ma che non ha nulla a che vedere con l'esperienza socialista dei paesi europei occidentali del dopoguerra.


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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda franz il 09/11/2010, 22:13

flaviomob ha scritto:Così come possiamo prendere la Corea del Nord, paese dove lo stato investe mediamente... un dollaro all'anno per abitante per la sanità, che formalmente è un paese 'socialista', ma che non ha nulla a che vedere con l'esperienza socialista dei paesi europei occidentali del dopoguerra.

la korea del nord piu' che socialista è comunista. Le esperienze dei paesi europei occidentali del dopoguerra sono di socialdemocrazia, che rispetto al comunismo è come il diavolo e l'acqua santa.
Piuttosto è da considerare che la globalizzazione ha messo in crisi anche le socialdemocrazie nordiche, che ora stanno sterzando, in ordine sparso, verso politiche piu' liberali.

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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda flaviomob il 10/11/2010, 1:05

Le socialdemocrazie nordiche sono tra i paesi più ricchi - pro capite - al mondo, oltre ad avere livelli di benessere altrettanto elevati. Stanno 'regolando' meglio il sistema, mantenendo però le stesse caratteristiche in termini di ricaduta di benessere diffuso. Il contrario che da noi dove un sistema marcio viene addirittura peggiorato in nome di una retorica liberista (ma solo con i precari!)


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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda ranvit il 10/11/2010, 13:09

flaviomob ha scritto:Le socialdemocrazie nordiche sono tra i paesi più ricchi - pro capite - al mondo, oltre ad avere livelli di benessere altrettanto elevati. Stanno 'regolando' meglio il sistema, mantenendo però le stesse caratteristiche in termini di ricaduta di benessere diffuso. Il contrario che da noi dove un sistema marcio viene addirittura peggiorato in nome di una retorica liberista (ma solo con i precari!)



Infatti non hanno mai dato ascolto, nè nel passato nè a maggior ragione oggi, ai professionisti della chiacchiera simil sinistra italiana!
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