Gli auguri della Carfagna: «Svolta epocale»
La Camusso nuovo segretario della Cgil
«Sarà un'avventura difficile»
Il ministro Sacconi: Sono fiducioso che con lei riprenderanno migliori relazioni»
ROMA - «Sarà un’avventura difficile non solo per gli attacchi alla Cgil, ma per lo stato in cui è l’Italia». Sono le prime parole di Susanna Camusso da segretario generale della confederazione di corso d’Italia. Subito dopo la proclamazione, Camusso ha aggiunto: «Dobbiamo pensare ai lavoratori che attendono risposte». Susanna Camusso è dunque il nuovo segretario generale della Cgil. L'ha eletta il direttivo del sindacato. La sindacalista milanese, 35 anni di militanza nel sindacato più grande d'Italia (circa sei milioni di iscritti), è stata eletta segretario generale della Cgil dal direttivo nazionale della confederazione. Su 162 membri del direttivo, hanno votato 158 persone, pari al 97,5 per cento del totale. Centoventicinque, vale a dire il 79,1 per cento, ha votato a favore della Camusso, 12 gli astenuti. La Camusso - prima donna alla guida della Cgil - prenderà il posto di Guglielmo Epifani al timone del sindacato da otto anni.
SACCONI - Con Susanna Camusso segretario generale della Cgil «sono fiducioso che riprenderanno le relazioni unitarie tra le organizzazioni sindacali come premessa per migliori rapporti anche con le istituzioni». Cosi il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, a margine di un incontro al ministero sulla Fiat. Sacconi, inoltre, manda «un saluto affettuoso a Epifani» al quale è legato ancora «da un rapporto di amicizia che non è venuto meno nonostante le divergenze politico sindacali di questi due anni».
CARFAGNA - «Desidero rivolgere i miei migliori auguri a Susanna Camusso. Con la sua investitura, una donna è per la prima volta segretario del principale sindacato italiano: siamo di fronte ad una svolta epocale che, come Ministro per le Pari Opportunità e come donna, mi riempie di orgoglio» ha detto il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. «Susanna Camusso assume questo delicato incarico alla Cgil in un momento economico difficile per il Paese e, dunque, nel momento giusto per avere una donna, con il pragmatismo che le è proprio, al timone. Sono sicura che, grazie alle qualità che ha già saputo dimostrare, il nuovo segretario saprà lavorare per costruire un clima sociale più sereno e riannodare i fili del dialogo e della collaborazione», aggiunge Carfagna. «Con l'elezione di Susanna Camusso, che segue quella di Emma Marcegaglia a capo della Confindustria, cade un altro piccolo tabù: le donne hanno indiscutibilmente conquistato un ruolo di primo piano anche nel campo dell'economia», conclude Carfagna.
Redazione online
03 novembre 2010
www.corriere.it
Camusso: "Il governo ha diviso i sindacati
L'unità è la nostra ambizione storica"
La sindacalista milanese, da 35 anni militante della maggiore confederazione italiana, è la prima donna eletta segretario. Ha avuto il 79,1% dei voti. Come accadde per Epifani una parte della Fiom ha votato contro
ROMA - Susanna Camusso è la nuova leader della CGIL. Il Comitato direttivo nazionale ha eletto quest'oggi il nuovo segretario generale e, per la prima volta nella storia centenaria del movimento sindacale confederale italiano, a ricoprire questo incarico sarà una donna.
Con 125 voti a favore, pari al 79,1%, 21 contrari, 12 astenuti, 0 schede nulle, per un totale di 158 votanti su 162 aventi diritto, il Comitato direttivo della CGIL, riunitosi questa mattina al centro congressi di via dei Frentani a Roma, ha sancito, attraverso l'elezione a scrutinio segreto, che a succedere a Guglielmo Epifani sarà Susanna Camusso (leggi l'intervista di Roberto Mania) 1.
Dei 21 voti contrari una parte viene dai rappresentanti della Fiom che lamentano un "problema di democrazia e una spinta autoritaria interna", come ha detto Giorgio Cremaschi, membro della segreteria nazionale della Fiom. Si ripete in sostanza quello che accadde con Epifani, - che ha guidato la Confederazione per otto anni - che ebbe anch'egli l'80% dei voti mentre si espressero contro una parte dei delegati Fiom e del Pubblico impiego.
La sindacalista milanese al vertice del più rappresentativo sindacato italiano, che vanta circa 6 milioni di iscritti, ha militato nella Cgil per 35 anni (buona parte dei quali proprio nella Fiom).
''Grazie a tutto il direttivo, grazie a chi ha sostenuto questa ipotesi e a chi l'ha contrastata. Il compito che avrò è essere il punto di direzione di tutto e di tutti''. Così Susanna Camusso ha iniziato il suo discorso rivolto al direttivo della confederazione. Visibilmente commossa, ha detto che ''davanti al sindacato c'é un'avventura difficile, non solo per l'attacco alla Cgil ma anche per lo stato in cui si trova l'Italia. Dobbiamo pensare ai lavoratori che attendono risposte'', ha affermato. Se gli 8 anni appena trascorsi sotto la guida di Guglielmo Epifani sono stati difficili, ''riapriamo con un mandato altrettanto difficile''. Punti di riferimento del nuovo mandato della confederazione saranno lealtà e fiducia: ''La lealtà - ha proseguito Camusso - sarà il tratto del gruppo dirigente. E la fiducia è un punto di riferimento per le nostre azioni''.
Successivamente, rispondendo alle domande dei giornalisti, Camusso ha chiarito che l'unità con Cisl e Uil "resta un punto di riferimento". Il principale responsabile delle divisioni, ha affermato, è il governo, che "non fa nulla per il paese" ma "ha scientemente lavorato per dividere i sindacati e utilizzato la crisi per peggiorare le condizioni dei lavoratori. Lo ha fatto senza nemmeno fingere un confronto con il sindacato. Questa è l'anomalia di questo paese". Ragione per cui, "non c'è stato nella storia del sindacato un periodo così buio nei rapporti con gli altri sindacati", ha sottolineato.
La leader della Cgil si mostra però fiduciosa per il futuro, e ha assicurato che la sua organizzazione lavorerà "su come riprendere il filo", innanzitutto "definendo norme sulla rappresentanza e democrazia sindacale". Camusso ha aggiunto che "le divisioni determinano sempre un deficit di risultati per i lavoratori. La nostra ambizione storica è l'unità sindacale", ha ribadito.
Un auspicio condiviso dal leader della Cisl, Raffaele Bonanni: "Davvero che con l'elezione di Susanna Camusso i rapporti tra le grandi centrali confederali possano migliorare ed evolvere verso un percorso unitario, senza settarismi e ideologismi, attraverso un confronto rispettoso ed efficace del pluralismo sindacale, che rimane una grande ricchezza del nostro Paese".
Un lunghissimo applauso, una vera e propria standing ovation, ha salutato il breve discorso della Camusso, visibilmente commossa ed emozionata. Prima della lettura dei risultati del voto erano state molte le attestazioni di stima ricevute da compagni ed amici. In particolare le è stata regalata una serie di corni portafortuna, uno da scrivania, un portachiavi e un ciondolo che lei ha accolto sorridente.
Con la scelta di una donna ''si è superato un ritardo inaccettabile'' ha detto il segretario uscente Guglielmo Epifani, ricordando che per una donna nel mondo del lavoro ''è tutto più difficile''. ''Sarà una grande segretaria della Cgil - ha affermato - sarà la mia segretaria''.
Altrettanto positiva la dichiarazione del capogruppo del Pd in commissione Lavoro, Cesare Damiano: ''L'elezione di Susanna Camusso a segretario generale della Cgil è un passaggio di portata storica". La speranza dell'esponente del Pd è che l'elezione di Camusso ''sia di stimolo per un paese che è sempre stato avaro di riconoscimenti nei confronti delle donne e della loro professionalità. Questa scelta, soprattutto oggi, proprio quando si assiste da parte di chi governa ad atteggiamenti indegni di un paese civile, costituisce un segnale doppiamente importante'', ha concluso Damiano.
Altri apprezzamenti ed auguri sono arrivati da numerosi esponenti del mondo politico e sindacale, tra cui il segretario dell'Idv Antonio Di Pietro, il vice presidente del Senato Vannino Chiti (Pd), il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il segretario del Psi Riccardo Nencini, quello dell'Ugl Giovanni Centrella, la segretaria confederale della Cisl Liliana Ocmin ("mi auguro che possa portare alla Cgil una ventata di apertura, di rinnovamento e di innovazione'', ha detto).
Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, si è detto ''fiducioso'' che sotto la guida della nuova segretaria la Cgil potrà riprendere ''relazioni unitarie'' con le altre organizzazioni sindacali. A margine dell'incontro Fiat-sindacati, il ministro ha espresso ''un sentito augurio al nuovo segretario sottolineando l'importanza che si tratti di una donna per la prima volta al vertice di una delle maggori organizzazioni sindacali anche se - ha ricordato - c'é il precedente di Renata Polverini con l'Ugl. Sono fiducioso - ha aggiunto - che riprendano in primo luogo relazioni unitarie tra le organizzazioni sindacali come premessa anche per migliori relazioni industriali e migliori rapporti anche con le istituzioni''. Sacconi ha rivolto ''un saluto sinceramente affettuoso a Guglielmo Epifani al quale - ha osservato - sono legato, nonostante le divergenze politiche-sindacali che abbiamo avuto in questi due anni, da un rapporto di amicizia che non è venuto meno''.
A Epifani ha rivolto un saluto anche Confindustria: "Formuliamo i nostri migliori auguri di buon lavoro a Susanna Camusso. A Guglielmo Epifani diamo atto di essere stato in questi anni un serio e leale interlocutore", si legge nel messaggio inviato alla Cgil dall'associazione imprenditoriale.
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