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Scalfari : cosa fare!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Scalfari : cosa fare!

Messaggioda ranvit il 31/10/2010, 11:33

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ref=HREA-1

Riporto solo la conclusione perchè è quanto sto ripetendo da un po' :

A questo punto tocca a tutti coloro che ritengono necessario ed urgente porre fine al "bunga bunga" politico, costituzionale e istituzionale, staccare la spina.
Presentare una mozione di sfiducia che vada da Bersani a Fini e da Casini a Di Pietro, che abbia la funzione che in Germania si chiamerebbe "sfiducia costruttiva". Esponga cioè il programma che quell'arco di forze vuole attuare subito dopo che la sfiducia sia stata approvata e che si può riassumere così:

1. Indicare al Presidente della Repubblica l'esistenza di una maggioranza alternativa che gli consenta di nominare un nuovo governo, come la Costituzione prevede.

2. Elencare alcuni temi programmatici a cominciare dal restauro costituzionale, indispensabile dopo la devastazione compiuta in questi anni e, a seguire, alcune urgenti misure economiche e sociali, un federalismo serio che rafforzi l'unità nazionale e la modernizzazione della società articolandola secondo un disegno federale, una riforma della giustizia che sia utile ai cittadini, una nuova legge elettorale che restituisca ai cittadini il potere di eleggere i propri rappresentanti nei vari modi con i quali quest'obiettivo può essere realizzato.
Uno sbocco di questo genere sarebbe estremamente positivo per il paese e dovrebbe essere guidato da qui alla fine naturale della legislatura da un "Mister X" che abbia le caratteristiche e la competenza necessaria al recupero dei valori etici e politici che la Costituzione contiene nella sua prima parte, ammodernandola nella seconda in conformità alle esigenze che una società moderna richiede.
Noi riteniamo che questo percorso vada intrapreso al più presto anche per riconciliare con le istituzioni un paese stanco e disilluso dal tristissimo spettacolo che è sotto gli occhi di tutti.
Non si tratta di utilizzare lo scandalo della minorenne marocchina strumentalizzandolo per fini politici. Si tratta invece di metter fine ad una rovinosa gestione governativa del "non fare" e del "malfare", che non è riuscito ad aprire un cantiere, a sostenere i consumi e il potere d'acquisto, a recuperare un centesimo di avanzo nel bilancio delle partite correnti, ad invertire il trend negativo dell'occupazione, a fare un solo passo avanti nella buona riforma della giustizia e del federalismo.
Infine a smantellare la "cricca" che da quindici anni non fa che rafforzarsi prendendo in giro i gonzi con il racconto d'una improbabile favola a lieto fine.
La storia italiana ha visto più volte analoghe "cricche" al vertice del paese. Quando ciò è accaduto, la favola è sempre terminata male o malissimo. L'esperienza dovrebbe aiutarci ad interrompere questo percorso in fondo al quale c'è inevitabilmente la rovina sociale e il degrado morale.
(31 ottobre 2010)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Scalfari : cosa fare!

Messaggioda pianogrande il 31/10/2010, 15:35

Insomma.
Più la situazione va verso il disastro, più la definizione di obiettivi comuni tra chi questo disastro non lo vuole risulta semplificata.
Anche la resistenza partigiana è nata su un concetto del genere.
Cattolici, comunisti e quant'altro ci hanno portato alla costituzione repubblicana.
La differenza tra il prima e il dopo è stato il raggiungimento di un obiettivo comune.
E' il momento di usare lo stesso metodo.
Riportare un po' di democrazia e di dignità nel paese facendo un po' di pulizia in quello che, ormai, è diventato un covo di serpenti ritrasformandolo nella sede del governo.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Scalfari : cosa fare!

Messaggioda ranvit il 31/10/2010, 18:16

Bene Fini! Molto bene!


http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ref=HREA-1

CENTRODESTRA
Fini: "L'Italia è ferma, basta gridare al complotto
Ruby? Vicenda imbarazzante e da chiarire"
Il presidente della Camera: "Il Paese è fermo e dilaniato da mille polemiche. Ha ragione la presidente Marcegaglia: il nostro esecutivo stenta ad indicare le linee di ripresa". "I soldi si trovano solo per la Lega che batte i pugni". "Faremo ostruzionismo contro le leggi ad personam". Il segretario Udc Cesa: "Governo mai così in basso, dimissioni inevitabili"
di MATTEO TONELLI

ROMA - I “quattro gatti”, come li bollano dalle parti del Pdl, riempiono il teatro Adriano a Roma per la kermesse dei circoli romani di Futuro e Libertà. E lo fanno per ascoltare Gianfranco Fini che spara a bordate contro Berlusconi e la sua maggioranza e lancia la marcia di avvicinamento a Perugia, quando, il prossimo fine settimana, verrà dato alle stampe il manifesto programmatico di Futuro e Libertà. Cosa sarà la due giorni umbra si intuisce bene dalle parole che il presidente della Camera consegna alla platea romana: "Il vero centrodestra lo dobbiamo fare
noi".

E’ un cambio di rotta radicale quello che chiede Fini. Talmente radicale da risultare difficilmente attuabile. "Il Paese è fermo e dilaniato da mille polemiche - attacca il presidente della Camera che punta il dito contro l’esecutivo - Ha drammaticamente ragione Emma Marcegaglia: il nostro esecutivo stenta ad indicare le linee di ripresa". Se premier e maggioranza gridano al “complotto” per far cadere l’esecutivo, l’inquilino di Montecitorio chiede che si dica basta alle "barricate", al dire "che la colpa è dei giornali, della sinistra, della magistratura". Semplici alibi, questo è un ragionamento di Fini, per coprire l’inerzia davanti "ad una questione sociale che ogni giorno di più morde. Possibile che gli amici della maggioranza non lo capiscano? Se l'italia non esce dalla propaganda affonda in una palude". Il Paese che Fini ha in mente è quello che trova le risposte "ai mille problemi", sulla base "di valori condivisi, le risposte". Non certo quello che vive in una perenne contrapposizione tra nemici. "Berlusconi metta la testa nei problemi reali" scandisce Fini.

La platea lo incalza e illeader di Fli non si sottrae. Neanche davanti alla vicenda Ruby e le pressioni di Berlusconi a favore della giovane marocchina fermata dalla questura di Milano. "Quando è scoppiata la vicenda ero dalla Merkel (il cancelliere tedesco ndr) e potete figurarvi i commenti". Al premier che bolla il tutto come spazzatura mediatica, Fini contrappone, invece, un severo giudizio: "Sono amareggiato. E' una vicenda che sta facendo il giro del mondo purtroppo e mette l'Italia in una condizione imbarazzante. Berlusconi chiarisca il suo intervento in Questura". Anche perché "se quell'intervento c'è stato, e uso il condizionale, e se è vero che è stato detto che quella signorina era parente di un capo di Stato, dimostrerebbe che c'è stata una certa disinvoltura e malcostume nell'uso privato di incarico pubblico".

C’è sempre il premier al centro del ragionamento dell’ex leader di An. E c’è la giustizia, il tema caldo che potrebbe portare il governo alla caduta. E che i finiani non intendano arretrare di un millimetro sul tema della legalità, lo si capisce dalla road map che Fini indica: "Interdizione sul pacchetto fiscale? No, perchè non è stato presentato. Interdizione sul piano per il Mezzogiorno? No, perchè non è stato presentato. Interdizione sulle leggi che servono unicamente per Berlusconi? Sì". Ostruzionismo, dunque, come la più battagliera delle opposizioni. Al punto di usare una battuta per segnare il solco che lo separa dalla maggioranza (a cui ancora appartiene): "La legge è uguale per tutti e quando io l'ho detto è passata per una provocazione. Alla Camera ho sentito dire: ma hai visto cosa ha detto Fini...". E sempre usando una battuta rivendica la bontà della sua proposta, datata due anni fa, sulla necessità di puntare sul Lodo Alfano costituzionale: "Invece si affidano questioni delicate a simpatici personaggi che sembrano il dottor Stranamore".

Economia e politica si intrecciano. C'è la crisi, ragiona Fini. Che però sottolinea, polemicamente, come le risorse saltino fuori "quando la Lega batte i pugni sul tavolo per difendere 200 ultrà delle quote latte". E al Pdl Fini ripete un messaggio già spedito in passato: "Al Nord è la fotocopia della Lega e tra la fotocopia e l'originale, gli elettori sceglieranno sempre l'originale".

Cesa (Udc) e Letta (Pd) chiedono le dimissioni di Berlusconi. "Dal 1994 ad oggi mai i governi guidati da Silvio Berlusconi erano caduti cosi in basso". Lo dice il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. "Non ci sembra molto intelligente minimizzare - aggiunge - senz'altro non è utile all'Italia e agli italiani. Bisogna al più presto uscire da questa melma e per questo ci appelliamo alle persone più responsabili del centrodestra, perchè assumano l'iniziativa di dare vita a una fase politica nuova. Le dimissioni del governo a questo punto sono inevitabili".

Anche Enrico Letta, vicesegretario del Partito democratico, chiede al premier di lasciare. "E' significativo e condivisibile - dice - l'intervento di Fini sulla gravità della situazione a seguito delle pressioni indebite di Berlusconi sulla questura di Milano". E conclude: "Crediamo che al presidente del Consiglio non resti altro che trarne le dovute conseguenze, cioè rassegnare le dimissioni".
(31 ottobre 2010)
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