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La fine del PD?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

La fine del PD?

Messaggioda matthelm il 30/10/2010, 14:00

Il Pd e le regole del bunga bunga

Scusate se della vicenda che appassiona il mondo ci interessiamo al ruolo che ha deciso di giocarvi il Pd.
Lo facciamo un po’ perché da ora il copione a proposito di Ruby è scritto: prevede che intorno a una storia ambigua si addensi solo un colossale polverone, e che la verità si allontani invece di avvicinarsi.
E un po’ perché il Pd ha già attraversato, senza fortuna, passaggi analoghi. I vizi privati di Berlusconi sono prede per i giornali.
Dentro le sue follie notturne si annida però sempre la violazione della regola, lo strappo istituzionale, l’abuso di potere. I favori alla D’Addario, le bugie su Noemi, ora la telefonata alla questura.
Questo è il gancio afferrato dai democratici. Sperano che la riprovazione morale venga da sé, non vogliono passare per bacchettoni ipocriti ma neanche farsi superare dall’ondata di riprovazione che sale dal loro mondo. Dunque provano a mantenere nel mirino della reazione politica l’abuso di potere (che in effetti c’è). Solo D’Alema ha scoperto il gioco, invocando su Berlusconi l’anatema vaticano.
Il tentativo funziona così così.
Copre il Pd sul fianco dell’indignata opinione pubblica, ma fatalmente lo trascina sul solito terreno dove i politici fanno al massimo da supporto nella colluttazione nel fango fra Berlusconi e i giornali, e fra le opposte tifoserie mediatiche.
Anche se è difficile, Bersani già oggi proverà a tornare sulla propria agenda (il lavoro), contrapponendola al caos del campo berlusconiano.
Più che i vescovi, dovrebbe chiamare allo scoperto le figure che a destra sono più in sofferenza per l’ultimo scarico di spazzatura: Tremonti, Letta, al limite Bossi. Sono loro l’anello debole che può saltare, facendo saltare la baldanza del benefattore di minorenni.

Come premio per essersi messi nelle mani di Vespa, arriva nel momento peggiore la notizia che Bersani progetta gruppi parlamentari unici con Vendola e Di Pietro.
È la versione più triste immaginabile del cosiddetto Nuovo Ulivo.
La rinuncia all’autonomia del Pd e alla possibilità di presentarsi agli elettori in fuga dalla destra con un volto credibile. Un bel regalo ai due voraci alleati, a Casini, allo stesso Berlusconi. Infine, è la reiterazione dell’errore che condannò da subito le velleità veltroniane.
Non toccherà solo spiegare come ci si possa fondere con Di Pietro, ma come si farà a trattenerlo dopo. Fin qui ci hanno provato tutti, e tutti si sono rotti la testa. Perché Bersani vuole fare la stessa fine?

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Re: La fine del PD?

Messaggioda franz il 30/10/2010, 14:12

Da http://www.rosarossaonline.it/dettaglio.php?id=7615

L'idea di Bersani, gruppo
parlamentare unico Pd-Sel-Idv


Non una nuova Unione, ma potrebbe essere possibile dar vita ad un gruppo parlamentare unico tra Pd, Nichi Vendola, Antonio Di pietro e socialisti. L’idea è del segretario del PD, Pier Luigi Bersani, per il quale non c’è nessun rischio di una nuova Unione: “Abbiamo chiarito con Rifondazione e Comunisti italiani che abbiamo già dato. Con loro discuteremo di democrazia e regole. Vogliamo verificare con Vendola, Di Pietro e i socialisti se possiamo costruire insieme una struttura stabile per un governo di centrosinistra, magari pensando a un gruppo parlamentare unitario”.

Insomma, non si tratterà di un patto occasionale, ma un percorso strutturale che avrà un’articolazione anche nelle istituzioni.: “Naturalmente non lo faccio a tutti i prezzi. Dobbiamo dare agli italiani garanzie sul fatto che non scherziamo. Con queste premesse può nascere anche un discorso con Casini''.

Immediata la replica dei demolitori del PD, così è oramai definita l'area di Veltroni negli ambienti giornalitici, che per bocca di Paolo gentiloni boccia l'idea di un gruppo unico con Idv e Sel: "Non mi pare un'idea vincente. E spero che ci sia presto una sede di partito per discuterne''. Perplessa anche l'Idv: " Non sono i gruppi unici - ha detto Massimo Donadi - a dare coesione a diverse forze politiche, ma la condivisione di obiettivi. Dar vita ad una coalizione compatta e coesa è anche per noi è condizione essenziale ed irrinunciabile. Se non fosse cosi', non ci staremmo".

Parole che però non sembrano scalfire il progetto di Bersani. Il segretario del PD si proietta dunque ben oltre a quelle che saranno le primarie, nelle quali si presenterà come candidato.


http://www.nuovaresistenza.org/2010/10/ ... stampa-it/
Ma le acque non sembrano calmarsi in casa Pd; in particolare dopo l’ipotesi lanciata oggi da Bersani di “verificare” con Vendola, Di Pietro e i socialisti se sia possibile realizzare insieme «una struttura stabile per un governo di centrosinistra», magari pensando anche a «un gruppo parlamentare unitario. Non un patto occasionale, ma – sottolinea il leader dei Democratici – un percorso strutturale». È un’idea che nel Pd piace a pochi: Marco Follini la definisce «una follia»: «Sarebbe dal mio punto di vista una mutazione dei caratteri genetici del Pd». La pensa così anche Enrico Gasparra, perchè «stracciare il certificato di nascita del Pd e dar vita ad un soggetto diverso è creare un ogm», dice. «È ora di dire basta – interviene Beppe Fioroni – a questa angoscia da perdita di voti a sinistra perchè è dimostrato che quel bacino di consensi è un bacino che si frammenta e si divide tra le tante forze della sinistra ma non si amplia».

Solo il coordinatore della segreteria, Maurizio Migliavacca non vedrebbe male l’ipotesi di gruppi parlamentari unici, se questi nascessero nella prospettiva della costruzione del cosiddetto “Nuovo Ulivo”.
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Re: La fine del PD?

Messaggioda pianogrande il 30/10/2010, 22:21

Quello del gruppo parlamentare mi sembra un falso problema.
Non è comunque il partito unico, meno che meno, il pensiero unico.
Che ci si cominci ad alleare in modo organico con qualcuno in nome di obiettivi condivisi mi sembra linfa vitale per una opposizione che, finora, ha sbraitato o ha taciuto o ha balbettato ma di passi avanti non ne ha fatti.
Per sconfiggere la destra, una alleanza è un passo avanti.
La fine del PD sarebbe stato l'isolamento (neanche splendido) derivante dalla paura di chi non vule Di Pietro e/o Vendola da una parte e di chi non vuole Casini e derivati dall'altra.
Una volta tanto che Bersani punta a qualcosa di concreto prendendo un orientamento preciso sono contento.
Aspettiamo i fatti.
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Re: La fine del PD?

Messaggioda ranvit il 31/10/2010, 11:01

Si, aspettiamo i fatti...ma sia chiaro che un'alleanza stretta con Di Pietro e Vendola non porta da nessuna parte. Anzi solo un ingrassamento di Casini :D

Mathelm ha ragione, sarebbe la fine certificata del Pd.....in realtà è già finito da un bel pò.
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Re: La fine del PD?

Messaggioda flaviomob il 01/11/2010, 23:23

A me sembra che l'alleanza con IDV e Vendola nei sondaggi non vada tanto male...

http://www.termometropolitico.it/tabella-sondaggi.html


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Re: La fine del PD?

Messaggioda franz il 02/11/2010, 0:04

flaviomob ha scritto:A me sembra che l'alleanza con IDV e Vendola nei sondaggi non vada tanto male...

http://www.termometropolitico.it/tabella-sondaggi.html

Vedo molte oscillazioni. Troppe. Montagne russe. La linea rossa è molto piu' altalenante.
Arduo scommettere sull'ipotesi che il 40% diventi 50% + 1.
http://www.termometropolitico.it/images/stories/5a.png
Quel centro che ora è tra il 12 ed il 15% (UDC+FLI) è nettamente determinante.
O prima o dopo le elezioni bisognerà fare i conti con quei numeri.

Franz
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Re: La fine del PD?

Messaggioda ranvit il 02/11/2010, 13:11

flaviomob ha scritto:A me sembra che l'alleanza con IDV e Vendola nei sondaggi non vada tanto male...

http://www.termometropolitico.it/tabella-sondaggi.html




Indubbiamente!
Tutto sta a chiarire qual'è l'obiettivo. Se è quello di non andare mai piu' al governo nei prossimi 50 anni godendo, quasi sessualmente, di far parte di una "forte minoranza".....come il Pci nella seconda metà del secolo scorso, allora potrei concordare.

Invece io voglio :

- espellere Berlusconi dalla vita politica italiana:
- vedere un centrodestra e un centrosinistra entrambi costituzionali, democratici e legittimati a vicenda;
- provare ad avviare a soluzione gli atavici problemi strutturali dell'Italia.


Vittorio
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Re: La fine del PD?

Messaggioda pianogrande il 02/11/2010, 13:17

Invece io voglio :

- espellere Berlusconi dalla vita politica italiana:
- vedere un centrodestra e un centrosinistra entrambi costituzionali, democratici e legittimati a vicenda;
- provare ad avviare a soluzione gli atavici problemi strutturali dell'Italia.
Vittorio


E speri di poter raggiungere questi scopi escludendo così tanta parte dell'opposizione?
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Re: La fine del PD?

Messaggioda ranvit il 02/11/2010, 13:35

E speri di poter raggiungere questi scopi escludendo così tanta parte dell'opposizione?

Ma è cosi' difficile da capire che con quei signori (sinistra vendoliana/radicali) non si arriverà mai alla maggioranza?

(E se anche ci si arrivasse, grazie a un nuovo Prodi, non si durerebbe al governo piu' di un battito di ciglia?).

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Re: La fine del PD?

Messaggioda franz il 02/11/2010, 14:30

pianogrande ha scritto:E speri di poter raggiungere questi scopi escludendo così tanta parte dell'opposizione?

Tanta? L'ultima volta nemmeno raggiunse il 4%.
Ora ammetto pienamente che anche il 4% è onorevole ed ha piena legittimità politica.
Ma che diamine, il 4% è pur sempre solo il 4%. meno dell'8%. meno del 18%, meno 24%, meno del 32%.
Bisogna vedere cosa "pretende" in cambio di quel 4%. E se fa saltare il tavolo se non ottine quello che chiede.

Franz
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