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IL CASO
Casa An, nel 1999 valore era congruo
I finiani: "Sconfitta macchina del fango"
E' il giudizio contenuto nella documentazione trasmessa dalle autorità del Principato di Monaco alla Procura di Roma. E i finiani esultano. Della Vedova: "Il Giornale voleva far male, ma il tempo è galantuomo". Granata: "La macchina del fango ha fallito". Storace non ci sta: "Indagini di parte e fretta di archiviare"
ROMA - Nel 1999 era "congruo" il valore indicato nel passaggio di proprietà dell'appartamento di Boulevard Princesse Charlotte, occupato oggi da Giancarlo Tulliani, cognato del presidente della Camera Gianfranco Fini ed ereditato da Alleanza Nazionale dalla contessa Anna Maria Colleoni. E' il giudizio che le autorità di Montecarlo danno della transazione nella documentazione trasmessa dal Principato alla Procura di Roma. Il dato sarà ora analizzato dal procuratore Giovanni Ferrara e dall'aggiunto Pierfilippo Laviani, titolari degli accertamenti avviati, contro ignoti, per truffa aggravata, con altri documenti arrivati da Montecarlo previa rogatoria internazionale.
Nel fascicolo trasmesso da Montecarlo alla Procura romana dovrebbero esserci anche le valutazioni, soprattutto sotto il profilo fiscale, effettuate dall'ufficio del registro del Principato di Monaco fino alla cessione dell'immobile, avvenuta nel 2008 per 300 mila euro a una società off-shore. Gli inquirenti di piazzale Clodio sarebbero ora in possesso di tutti gli elementi necessari per fare chiarezza sugli aspetti della vicenda. Secondo quanto si è appreso, entro la fine del mese i magistrati potrebbero già mettere un punto sulla questione: qualora non emergessero fattispecie penalmente rilevanti si prospetterebbe una richiesta di archiviazione. Viceversa scatterebbero i primi inviti a comparire.
I finiani esultano. "Il tempo è galantuomo" dichiara Benedetto Della Vedova, vicepresidente dei deputati di Fli, conversando con i cronisti a Montecitorio. "Non ne dubitavo - spiega Della Vedova - Fini aveva spiegato esattamente come erano andate le cose anche in quelli che erano i punti più difficili per lui. In ogni caso aspettiamo il giudizio conclusivo". "La vera notizia - aggiunge il deputato - è che Fini è stato vivisezionato e radiografato e l'unica cosa che si è trovata è questo elemento che lui stesso ha definito di ingenuità". Della Vedova dedica un pensiero all'inchiesta de Il Giornale: "Mi spiace per gli amici del Giornale. Si vede che la missione non era l'inchiesta, ma far male. Il colpo è arrivato ma il tempo è galantuomo".
Granata: "Macchina del fango ha fallito". "Sono stato sempre convinto che fosse in atto un meccanismo di diffamazione, riuscito, e un tentativo di delegittimazione, fallito, ai danni della terza carica dello Stato". "Fini fa politica da quarant'anni - aggiunge Granata - ed è un campione dell'etica della responsabilità. Tutto questo ci conferma da dove viene la macchina del fango".
Storace non ci sta: "Indagini di parte". "Indagini difensive di parte, come previsto dal Codice". E' questa la reazione del leader della Destra, Francesco Storace, interpellato dall'ANSA. "Credo sia necessarie due valutazioni: una tecnica e una politica - afferma Storace -. In primis il fatto che una non conosciuta autorità monegasca indichi che il valore del passaggio nel 1999 fosse congruo non cambia nulla rispetto a ciò che è accaduto 10 anni dopo". "In seconda istanza - aggiunge Storace - se hanno tutta questa fretta di archiviare, viste le numerose indiscrezioni della Procura, lo facciano. Chi ha denunciato avrà così la possibilità di accedere agli atti e verificare con quanto scrupolo sono state condotte, riservandosi la possibilità di ricorrere ad indagini difensive di parte come previsto dal Codice".
(13 ottobre 2010)