Pagina 1 di 6

Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 07/10/2010, 18:20
da pierodm
Avevo un pezzetto di tempo più da perdere del solito, e mi sono riletto qua e là molte pagine del forum: così, tanto per scrupolo di coscienza, nel caso la memoria mi avesse indotto in confusione.

Ebbene, non è possibile che ogni argomento si trasformi in un capitoletto da manuale di ragioneria, costringendo tutti a scendere su questo piano, con assoluta e pervicace indifferenza ai tentativi di introdurre anche (dicesi "anche") altre angolazioni e punti di vista.
Il merito, il bisogno, la disuguaglianza, il lavoro, e nel corso della discussione anche la cultura, la ricchezza, la povertà, il progresso, l'etica, e praticamente tutto il cucuzzaro sono sistematicamente, sceintemente, inesorabilmente, ottusamente ridotti ad una questione di numeretti: a scanso di equivoci - ma perché lo devo ripetere, come se fossi io a dovermi scusare? - i numeretti sono innocenti e spesso anche utili, a patto che non diventino un'ossessione monomaniaca e l'unica chiave di lettura d'ogni argomento.
Anzi, di più: nemmeno si tratta di numeretti neutrali (se mai esistono) ma di numeretti declinati in prosa e in versi allo scopo unico ed esclusivo di celebrare le lodi dell'Azienda e del Capitale. Con uno stile e un tono, oltre tutto, centrati sul fatto che chi avanza anche il minimo dubbio nel merito è un povero coglione disinformato e affetto da qualche turba ideologica vergognosa.

Bene, può darsi pure che tutto ciò sia sintomo di "modernità" e di lungimiranza - io credo l'opposto, che inseguire febbrilmente l'ultima moda sia un segno di vecchiaia tutt'al più "giovanilistica", ma lasciamo stare quello che io credo.
Molto semplicemente, io non riesco a starci: non accetto questo modo di dialogare, e tanto meno ne accetto i contenuti estremistici e spesso maleducati.
E non accetto di lasciarmi trascinare in discorsi che, alternativamente, mi fanno venire da ridere e venire voglia di un vaffanculo, di fronte alla testardaggine e alla sordità.
Ragione per cui ho deciso di astenermi, come in una sorta di obiezione di coscienza: leggerò, ma eviterò di replicare al padrone/moderatore, lasciandomi l'unica eccezione di qualche argomento nel quale Egli non intervenga - praticamente non replicherò mai ...

Che il Grande Cocomero vi assista.

Re: Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 07/10/2010, 21:09
da pianogrande
Oooh, Pierodm (a volte, per brevità, definito Piero).
Il grande cocomero è un dio stagionale ed è forse per questo che noi adoratori non prendiamo l'otto per mille.
Lo pregherò perché assista anche te in questo momento di obiezione.
Lo pregherò, anche, perché illumini il padrone/moderatore.
Tutto questo, però, solo all'arrivo della prossima stagione.
Nel frattempo, speriamo di non perderti.
Un saluto da me.

Re: Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 08/10/2010, 8:43
da Iafran
pianogrande ha scritto:Oooh, Pierodm (a volte, per brevità, definito Piero).
Il grande cocomero è un dio stagionale ed è forse per questo che noi adoratori non prendiamo l'otto per mille.
Lo pregherò perché assista anche te in questo momento di obiezione.
Lo pregherò, anche, perché illumini il padrone/moderatore.
Tutto questo, però, solo all'arrivo della prossima stagione.

Niente di nuovo sotto il sole: l'obiezione di coscienza ... per fare i propri comodi! ;)

Qua sta diventando una moda: i settori per manifestare il dissenso crescono a vista d'occhio, secondo una funzione iperbolica. Solo in uno, l'obiezione non la concederanno mai: in quello religioso. Debbo unirmi, allora, alla "preghiera" di pianogrande (al grande cocomero), con le raccomandazioni di sempre (maglia di lana, etc.) per sopperire alla stagione. Ma non è detto che la devi passare sempre al caldo, in casa ... le boccate d'aria sono salutari pure in Siberia! :lol:
E, poi, qui ... con l'aria che tira ... si tonifica il corpo e la mente.
"Fin troppo!", dirai tu.
"Ma va là!",
per richiamare l'espressione di un "occupatissimo avvocato" (brrrr!).

Re: Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 08/10/2010, 9:20
da gabriele
pierodm ha scritto:Avevo un pezzetto di tempo più da perdere del solito, e mi sono riletto qua e là molte pagine del forum: così, tanto per scrupolo di coscienza, nel caso la memoria mi avesse indotto in confusione.

Ebbene, non è possibile che ogni argomento si trasformi in un capitoletto da manuale di ragioneria, costringendo tutti a scendere su questo piano, con assoluta e pervicace indifferenza ai tentativi di introdurre anche (dicesi "anche") altre angolazioni e punti di vista.
Il merito, il bisogno, la disuguaglianza, il lavoro, e nel corso della discussione anche la cultura, la ricchezza, la povertà, il progresso, l'etica, e praticamente tutto il cucuzzaro sono sistematicamente, sceintemente, inesorabilmente, ottusamente ridotti ad una questione di numeretti: a scanso di equivoci - ma perché lo devo ripetere, come se fossi io a dovermi scusare? - i numeretti sono innocenti e spesso anche utili, a patto che non diventino un'ossessione monomaniaca e l'unica chiave di lettura d'ogni argomento.
Anzi, di più: nemmeno si tratta di numeretti neutrali (se mai esistono) ma di numeretti declinati in prosa e in versi allo scopo unico ed esclusivo di celebrare le lodi dell'Azienda e del Capitale. Con uno stile e un tono, oltre tutto, centrati sul fatto che chi avanza anche il minimo dubbio nel merito è un povero coglione disinformato e affetto da qualche turba ideologica vergognosa.

Bene, può darsi pure che tutto ciò sia sintomo di "modernità" e di lungimiranza - io credo l'opposto, che inseguire febbrilmente l'ultima moda sia un segno di vecchiaia tutt'al più "giovanilistica", ma lasciamo stare quello che io credo.
Molto semplicemente, io non riesco a starci: non accetto questo modo di dialogare, e tanto meno ne accetto i contenuti estremistici e spesso maleducati.
E non accetto di lasciarmi trascinare in discorsi che, alternativamente, mi fanno venire da ridere e venire voglia di un vaffanculo, di fronte alla testardaggine e alla sordità.
Ragione per cui ho deciso di astenermi, come in una sorta di obiezione di coscienza: leggerò, ma eviterò di replicare al padrone/moderatore, lasciandomi l'unica eccezione di qualche argomento nel quale Egli non intervenga - praticamente non replicherò mai ...

Che il Grande Cocomero vi assista.


Piero, condivido il tuo disappunto. Soprattutto perché in politica con i "numeretti" si può costruire e distruggere qualsiasi cosa...

Se l'interlocutore non vuol dialogare con te, dialoga con altri. A me sembra che di persone che vogliano instaurare un dialogo costruttivo in questo forum ce ne siano. Tempo personale permettendo, ovviamente ;)

Gabrive

Re: Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 08/10/2010, 11:09
da franz
Liberissimo di non rispondermi; chi vuole attenersi a questa strategia lo faccia pure.
Ma una cosa va detta sui numeretti.
In una discussione folosofica o teologica, ogni opinione è buona e legittima, se non offende l'art 3 della costituzione e cio' che ne deriva.
Ma i numeretti hanno una certa oggetività. Se uno spara numeri falsi, arificiosamente distorti, puo' essere incastrato.
E chi lo sospetta, deve farlo. Non puo' rifugiarsi dietro il comodo paravento che "coi numeri si puo' dire tutto".
Altrimenti sta solo dimostrando che di numeri non ne capisce nulla ed è impotente nella contestazione di dati numerici.
Non basta calunniare chi "dà i numeri" dicendo che forse è solo numerologia. Bisogna dimostrarlo. Ed è possibile.
Io se vedo dei dati artificiosamente rappresentati, indago, cerco le fonti, trovo altri dati, vedi di capire l'origine della distorasione (buona fede, mala fede) e vedo di arrivare a determinare dati piu' esatti. Nel limite del possibile.
Per aiutare altri in questa operazione, consiglio un libro: "mentire con le statistiche". Non è una guida che aiuta chi vuole mentire coi numeri a farlo, ma che aiuta a scoprire come altri falsificano i dati o li rappresentano in modo scoretto o incompleto. In alternativa ci si puo' sempre comportare come questo thread consiglia ma piu' che altor parlerei di aventino.
Il che è un po' meno glorioso e dignitoso dell'obiezione di coscienza.

Franz

Re: Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 08/10/2010, 16:02
da flaviomob
Mi associo, in toto, all'appello di Gabriele (dopo l'invocazione al Grande Cocomero, è giusto che intervenga quantomeno un Arcangelo)! :) :)

Re: Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 08/10/2010, 16:36
da ranvit
Diciamo che l'esasperato usa dei numeretti è altrettanto irritante dell'esasperato uso della chiacchiera....

Pace e bene!

Vittorio

Re: Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 08/10/2010, 17:58
da pierodm
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo, che ringrazio Piano, l'Arcangelo e Flavio - tra l'altro, leggendoli mi è sembrato di tornare ad una piacevole normalità, in cui la gente è capace anche di scherzare e di non cogliere ogni occasione per dare ipotetiche lezioni urbi et orbi.

Comunque sì, credo che lasciando passare qualche giorno può darsi che mi appaia chiaro il modo in cui poter intervenire e dialogare, senza incappare in situazioni sgradevoli: devo per così dire fare un reset del mio stile nello slalom speciale - non so, cambiare sciolina, sci più corti, attacchi diversi, mezzo chilo di menefreghismo in più ... dipende solo da me, affidarmi ad una presa di coscienza altrui è pura illusione.

Re: Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 09/10/2010, 9:52
da annalu
pierodm ha scritto: devo per così dire fare un reset del mio stile nello slalom speciale - non so, cambiare sciolina, sci più corti, attacchi diversi, mezzo chilo di menefreghismo in più ... dipende solo da me, affidarmi ad una presa di coscienza altrui è pura illusione.

Dai Piero, sto pregando anch'io, non so bene se il grande cocomero o il dio spaghetti-monster, però il tuo contributo qui mi sembra importante.
Io, lo so, scrivo poco (anche se leggo molto), ma ai miei abituali impegni si è aggiunto un nuovissimo nipotino cui fare da nonna-sitter, e la cosa è piuttosto impegnativa e mi lascia poco tempo.
Comunque un suggerimento vorrei dartelo: invece di cambiare solo sciolina (e livello di menefreghismo), prova a fare un tentativo di cambiamento drastico: nuovi sci, nuovi attacchi da sci alpinismo, pelli di foca (ora sintetiche, per fortuna), e via, in salita nella neve fresca! Molto faticoso certo, ma vuoi mettere la soddisfazione di "battere pista" e di raggiungere vette dove non arrivano i mezzi di risalita? Certo, ci vuole anche prudenza, perché dai pendii inviolati non è raro si stacchino slavine e valanghe, ma poi la discesa ti premia, soprattutto se sai fare le curve a telemark, che sono tornate di moda di recente, mentre quando ero bambina mio padre me le mostrava come un modo "antico" di sciare sulle montagne.
Perché si sa, cose che si credono superate a volte si scopre che sono invece molto attuali.
A rileggerti presto
Annalu

Re: Obiezione di coscienza

MessaggioInviato: 09/10/2010, 12:43
da franz
annalu ha scritto:Comunque un suggerimento vorrei dartelo: invece di cambiare solo sciolina (e livello di menefreghismo), prova a fare un tentativo di cambiamento drastico: nuovi sci, nuovi attacchi da sci alpinismo, pelli di foca (ora sintetiche, per fortuna), e via, in salita nella neve fresca! Molto faticoso certo, ma vuoi mettere la soddisfazione di "battere pista" e di raggiungere vette dove non arrivano i mezzi di risalita? Certo, ci vuole anche prudenza, perché dai pendii inviolati non è raro si stacchino slavine e valanghe, ma poi la discesa ti premia, soprattutto se sai fare le curve a telemark, che sono tornate di moda di recente, mentre quando ero bambina mio padre me le mostrava come un modo "antico" di sciare sulle montagne.
Perché si sa, cose che si credono superate a volte si scopre che sono invece molto attuali.
A rileggerti presto
Annalu

Concordo con il consiglio di Annalu e nel caso sottolineo che se uno passa dallo slalom allo sci alpinismo fa bene ad accettare "lezioni" da chi su questo terreno è preparato e competente. Non è il mio caso, che non riesco a stare in piedi nemmeno per 10 metri di banale sci di fondo. Tuttavia su certi altri temi sono sempre disponibile e dispensare il mio poco sapere e discutere con chi ci sta, ricevendo da lui il suo.

Franz