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Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda franz il 15/09/2010, 18:41

La provocazione di Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2010 alle ore 14:10.

«Marchionne ci fa un servizio prezioso». Questo il parere di Pietro Ichino, giuslavorista senatore del Pd, intervenuto a "24 Mattino" su Radio 24 dopo le contestazioni emerse alla festa del Pd. Parlando del caso Fiat e di Pomigliano, il giuslavorista ha detto: «Marchionne pone una questione: le nostre regole in materia di relazioni sindacali e lo stesso ordinamento del lavoro non corrispondono agli standard dell'occidente avanzato e costituiscono un ostacolo per l'Italia di aprirsi agli investimenti delle multinazionali».

«Marchionne dunque ci fa un servizio prezioso perché le multinazionali stanno alla larga dell'Italia senza dirci qual è il problema, lui invece ci avverte: ci dice che qui ci sono attriti da risolvere e che non attengono ai diritti fondamentali, come dicono la vecchia sinistra o la Fiom». Sul caso Pomigliano Ichino aggiunge: «Sul piano sindacale la maggioranza dei lavoratori ha accettato la nuova organizzazione del lavoro proposta da Marchionne. Credo che abbiano fatto bene i loro conti. E a chi (Fausto Bertinotti, ndr) parla di modalità concentrazionarie, bisogna valutare le alternative dei lavoratori di Pomigliano. Le alternative sono quelle descritte da Saviano in "Gomorra", il lavoro nei sottoscala controllati dalla camorra a 800 euro al mese senza contributi e alcun minimo diritto sindacale. Questa è la realtà del mercato del lavoro nella periferia di Napoli. La deroga peggiore al contratto collettivo tollerata da decenni é quella governata dalla camorra, altroché le deroghe che chiede Marchionne».

Quanto alla contestazione subita due giorni fa alla festa del Pd a Milano. Ichino, da anni sotto scorta perché minacciato dalle nuove Br, ha aggiunto: «È la stessa tecnica usata per Marco Biagi, porta a ignorare le idee altrui e in definitiva la realtà. In questo tentativo di non farmi parlare ci vedo una tecnica del demonizzare chi dissente. È il tentativo di creare un cordone sanitario perché delle tue idee non si deve discutere. Il nesso tra questa aberrazione politica e l'aberrazione terroristica è molto labile, non voglio mescolare i due discorsi. Certo che la vecchia sinistra in Italia non ha abbandonato il vecchio costume per cui su determinate questioni non si deve discutere. Per esempio parlare della derogabilità o rigida inderogabilità del contratto nazionale in Italia non è ammesso, è un tabù».

Ichino poi ha affrontato il tema dei salari in Italia: «La prima risposta che deve dare la politica è detassare i redditi di lavoro fino a mille euro e spostare il carico dell'Irpef sui redditi medi e alti. Questo è un punto drammatico, una questione che non viene affrontata dalla politica».

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Re: Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda pierodm il 15/09/2010, 19:38

Ichino poi ha affrontato il tema dei salari in Italia: «La prima risposta che deve dare la politica è detassare i redditi di lavoro fino a mille euro e spostare il carico dell'Irpef sui redditi medi e alti. Questo è un punto drammatico, una questione che non viene affrontata dalla politica».

Questo mi sembra l'unico punto concreto e interessante.
Ma si possono detassare mille euro di reddito?
Se questa cifra fosse una parte secondaria dello stipendio, o fosse uno stipendio totale però riservato a una fascia ristretta di lavoratori, andrebbe benissimo, come una forma di sostegno.
Ma purtroppo i mille euro rappresentano la parte principale di una fascia molto estesa di stipendi, e una detassazione credo che aprirebbe una falla troppo grossa nelle entrate fiscali.
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Re: Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda ranvit il 15/09/2010, 19:50

Credo che Ichino si riferisca a mille euro lordi (o di imponibile fiscale) non netti in tasca. Questo già riduce molto la platea interessata.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda trilogy il 15/09/2010, 19:57

Le multinazionali quando devono decidere la localizzazione di un investimento prendono in considerazione molti fattori che hanno un peso differente a seconda dell'obiettivo strategico dell'investimento e sarebbe importante agire su tutti i fattori. Questo renderebbe probabilmente più facile fare passi avanti anche sui contratti. Mi spiace per Ichino, ma non si può accettare e generalizzare una tesi solo perchè "lo dice Marchionne". Le relazioni sindacali contano, ma sono solo uno dei fattori di decisione. Sull'esigenza di un riequilibrio della politica fiscale a favore dei redditi più bassi pienamente d'accordo con lui.

Alcuni fattori di decisione nella scelta di investimento di una multinazionale:
disponibilità di manodopera qualificata e non;
costo del lavoro;
costo delle aree;
reddito pro-capite;
efficienza amministrativa (è un elemento importante)
efficienza della giustizia civile (è un fattore molto importante)
criminalità e corruzione
qualità delle infrastrutture (strade, ferrovie, porti, energia, reti informatiche, acqua)
vicinanza ai mercati di approvvigionamento e di vendita
presenza di altre imprese simili;
aliquote fiscali;
protezione diritti proprietà intellettuale;
disponibilità di incentivi pubblici
stabilità e chiarezza del quadro normativo
presenza di scuole internazionali per i figli dei manager

Alcuni approfondimenti:
(..)Meno burocrazia, più infrastrutture e accesso ai “saperi” delle università per creare un network fra ricerca e produzione. Sono queste le richieste delle multinazionali che operano a Roma alle istituzioni per continuare a investire nel territorio della capitale……

L’articolo completo: http://www.unioneindustriali.roma.it/co ... 0crisi.pdf

……per colmare il ritardo nell’attrazione di investimenti dall’estero non sembra sufficiente agire su un’unica leva di politica industriale. Per migliorare la competitività delle regioni italiane occorrerebbero, infatti, sia
interventi sulle caratteristiche stesse dei sistemi locali in cui le IMN potrebbero
insediarsi, che modifiche sostanziali del contesto istituzionale e il business
environment nazionale. All’interno della prima categoria dovrebbero essere
privilegiate azioni volte a migliorare la qualità del capitale umano, dato il forte
ritardo nel grado di istruzione terziaria delle regioni italiane. Tra le caratteristiche
istituzionali nazionali, invece, il buon funzionamento della giustizia civile, con
particolare riferimento all’efficienza del sistema dei diritti sanciti dai contratti,
sembra essere una variabile chiave per incentivare IMN straniere a localizzare attività produttive e di servizio in Italia.

la ricerca:
http://www.unipg.it/castellani/BBC_Libr ... _Feb09.pdf
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Re: Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda franz il 15/09/2010, 20:12

pierodm ha scritto:Ichino poi ha affrontato il tema dei salari in Italia: «La prima risposta che deve dare la politica è detassare i redditi di lavoro fino a mille euro e spostare il carico dell'Irpef sui redditi medi e alti. Questo è un punto drammatico, una questione che non viene affrontata dalla politica».

Questo mi sembra l'unico punto concreto e interessante.
Ma si possono detassare mille euro di reddito?
Se questa cifra fosse una parte secondaria dello stipendio, o fosse uno stipendio totale però riservato a una fascia ristretta di lavoratori, andrebbe benissimo, come una forma di sostegno.
Ma purtroppo i mille euro rappresentano la parte principale di una fascia molto estesa di stipendi, e una detassazione credo che aprirebbe una falla troppo grossa nelle entrate fiscali.

Per rispondere alla concreta domanda di pierodm dovrei avere accesso a dati di contabilità nazionale che non ho.
Non per questo svicolo il pacco. Se per "detassare" ci riferiamo al lordo (come dice ranvit) ed alle sole imposte (aggiungo io) la cosa si puo' (deve) fare, in un paese occidentale "normale". Anzi per me andrebbe riferita al reddito familiare. Non va detassato il singolo redditito, perché se in casa è uno solo a guadagnare è un conto ma se sono in 4 (lui, lei e 3 figli maggiorenni che vivono in casa) è un altro.
Il grosso problema italiano pero' non sono le tasse (lo dico sempre e lo ripeto ) ma sono i contributi. Sono quelli che ridicno uno stipendio inizialmente forte (che il dipendnete non vede e non conosce nemmeno) ad un misero netto in busta.

Per me dovrebbe esserci una trasformazione del prelievo contributivo da proporzionale a progressivo, introducendo un meccanismo che salvi i redditi bassi e medi. Questo vuol dire che le % di prelievo contributivo non dovrebbero essere fisse per tutti ma dovrebbero esserecrescenti, oppure prevedere una "no-tax" zone che va sottratta a tutti gli stipendi.

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Re: Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda Robyn il 15/09/2010, 21:09

Non condivido niente di quello che dice Ichino.Evidentemente non sà qual'è l'origine del ccnl.Deriva dalla costituzione.Ma il problema non è il ccnl in se per sè.Se il ccnl deriva dalla costituzione possiamo immaginare che al posto di questo c'è ne sia un'altro con altre caratteristiche,ma questo deriva sempre dalla costituzione.Quindi l'art 41 che pomilliano disattente è inviolabile.La costitiuzione italiana è quindi molto elastica non impedisce innovazioni.In merito a pomilliano non è motivo sufficente dire che dato che c'è la criminalità le condizioni del lavoro sono queste.Allora è vero,dove manca il lavoro le condizioni del lavoro peggiorano.Quindi serve un'offerta maggiore della domanda di lavoro Ciao Robyn
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Re: Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda lucameni il 15/09/2010, 21:40

E invece io credo che Ichino la Costituzione la conosca proprio bene e siano altri che non ne sappiano nulla, pur riempiendosene la bocca in ogni dove.
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Re: Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda franz il 15/09/2010, 22:02

Robyn ha scritto:Non condivido niente di quello che dice Ichino.Evidentemente non sà qual'è l'origine del ccnl.Deriva dalla costituzione.Ma il problema non è il ccnl in se per sè.

Esatto. Non lo è. Nemeno per ichino, che nell'articolo riprodotto non menziona la tematica del contratto nazionale di lavoro. Parla di regole in materia di relazioni sindacali e di ordinamento del lavoro.
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Re: Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda Robyn il 16/09/2010, 8:49

Le relazioni industriali "Fantozzi si relazioni"riguardano cosa e che a livello contrattare,a livello centrale,periferico,aziendale etc.Ichino parla di derogabilità e di tabù sull'inderogabilità.Non capisco perche si debba derogare alla costituzione dal momento che è possibile soddisfare determinate esigenze senza fuoriscire dal perimetro della costituzione.La costituzione è molto elastica non impedisce innovazioni.Per esempio la flessibilità dell'orario di lavoro.Fare 7 ore una settimana oppure non più di 9 ore la settimana successiva oppure fare 7 e 9 ore all'interno della settimana.La flessibilità dell'orario di lavoro si può ricavare all'interno dei 5 giorni.Si possono trovare tutte le flessibilità possibili stando dentro le regole.Pomigliano prevede i 4 e 6 giorni e non capisco a cosa serve dal momento che distribuendo il lavoro sù 5 giorni non cambia niente.Non è possibile che si comincia la domenica sera e si finisce la domenica mattina della settimana successiva.Il sabato e la domenica si stà a casa o al limite si lavora mezza giornata il sabato.Si può ricavare un'altro tipo di flessibilità nei turni e non è molto facile dal momento che i tre turni coprono 24 ore.Per esempio quando manca il lavoro fare 6 ore al posto delle 7,5.Si recuperano con 8 ore quando c'è più lavoro.La flessibilità regolata dell'orario di lavoro"a parità di reddito a prescindere dal numero di ore si fanno"permette un minor utilizzo della cassa integrazione.Oppure pensiamo allo straordinario.Se faccio fare il sabato a chi fà il turno dalle 14 alle 22 questo avrà pochissimo tempo per riposare ,tempo che si annulla se si fà il turno dalle 22 alle 6,e questo è pericoloso per la sicurezza perche diminuisce la concentrazione nel lavoro Ciao Robyn
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Re: Ichino: «L'alternativa al modello Marchionne è la camorra»

Messaggioda Robyn il 16/09/2010, 11:40

Forse la derogabilità di cui parla Ichino non riguarda la costituzione ma il ccnl.Attualmente ci si può rifiutare di fare lo straordinario.La derogabilità significa che non ci si può rifiutare.Quindi quando si entra in azienda il venerdi la prima cosa che si fà si guarda la bacheca e lì c'è scritto l'orario di lavoro per la settimana seguente,oppure il mercoledi si guarda se bisogna fare il sabato se si fà il turno dalle 6 alle 14.Se la flessibilità dell'orario di lavoro è ben regolata i lavoratori non fanno fatica ad accettarla.In merito all'assenteismo se si verificano casi di irregolarità non vedo grandi problemi al rifiuto dell'azienda di pagare queste assenze.In merito allo sciopero durante lo straordinario non ci sono grandi problemi se lo sciopero si sposta in avanti.L'importante è salvaguardare nella sua conmplessità il diritto di sciopero Ciao Robyn
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