Forse.
Non è certo "elegante" (il termine adatto dovrebbe essere più forte) ma questa volta mi accontento: se davvero la norma che blocca i processi venisse accantonata, sia pure "in cambio" del Lodo Alfano, penso che si eviterebbe una situazione davvero catastrofica per il paese.
Mi auguro solo che venga fatta la dovuta pubblicità all'evento, di modo che sia chiaro che Berlusconi era pronto a compromettere tutto il sistema giudiziario pur di salvare se stesso. Lo "scambio" ne è la definitiva conferma.
Riporto l'articolo di Repubblica, ma la notizia è riportata anche dal Corriere.
Accantonato fino alle 20 l'esame della norma contestata dall'opposizione
Parola alla conferenza dei capigruppo. Vito: "Anticipare il lodo Alfano"
Camera, stop alla blocca-processi
Verso mediazione su Lodo Alfano
Di Pietro: "Neanche durante il fascismo accadevano cose del genere"
ROMA - Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera hanno accantonato l'esame dell'articolo 2 ter del dl sicurezza che contiene la cosiddetta 'bloccaprocessi'. Le commissioni, che stanno votando gli emendamenti al decreto, hanno stabilito di accantonare l'esame della norma fino alle ore 20, quando è stata convocata la conferenza dei capigruppo, mentre l'esame del resto del dl prosegue.
Durante la riunione della capigruppo il governo dovrebbe proporre di anticipare l'esame del lodo Alfano e subito dopo dovrebbe annunciare la volontà di far decadere la 'bloccaprocessi'.
Occhi puntati sulla riunione dei capigruppo, dunque. "Questa sera chiederemo di anticipare l'esame in aula del Lodo Alfano rispetto al decreto legge sulla sicurezza" annuncia, in mattinata, il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito. Diventa così ufficiale la volontà della maggioranza di fare un ulteriore passo avanti verso il tentativo di una mediazione sulla questione giustizia, come anticipato da Repubblica.
In sostanza il Pdl punterebbe a far votare il Lodo Alfano in Aula prima di togliere, o quantomeno di ridurre la portata, della norma blocca-processi contenuta nel decreto sicurezza. Il centrodestra cioè non vuole spuntare le sue "armi" prima di aver incassato il via libera sul Lodo dall'Aula di Montecitorio. L'obiettivo, infatti, è quello di far approvare il provvedimento che sospende i procedimenti giudiziari per le quattro più alte cariche dello Stato entro l'estate, da parte di tutti e due i rami del Parlamento.
E torna a farsi sentire il ministro leghista Roberto Calderoli che, nei giorni scorsi, aveva proposto di inserire il lodo nel decreto legge "proprio per far venire meno il clima di scontro" legato alla norma sospendi-processi: "Questa è la mia idea per svelenire il clima politico".
Compatta la reazione del Pd: senza la rimozione della norma blocca-processi non ci può essere nessun dialogo sul Lodo Alfano. Secondo il capogruppo alla Camera Antonello Soro "il problema è la norma blocca-processi. "Auspichiamo - prosegue - che stasera, oltre alla richiesta di inversione del calendario, arrivi anche la decisione del ritiro della norma".
Anna Finocchiaro, capogruppo al Senato, ribadisce la posizione del Pd: "Non ci presteremo ad artifici, proposte alternative o ipotesi di scambio. Chiediamo chiarezza all'esecutivo: non esiste il congelamento della norma in attesa di altri passaggi". Ma per Antonio Di Pietro "è umiliante assistere ad un Parlamento che si piega. Non accadeva nemmeno nel ventennio. Si sta consumando un reato gravissimo e osceno".
(7 luglio 2008)