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24 Giugno 2010 14:34

STRASBURGO - Negare a una coppia omosessuale il diritto a sposarsi non e' una violazione ai suoi diritti. Lo ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo con quattro voti a favore e tre contrari. I giudici fanno inoltre osservare che lo Stato che introduca i matrimoni fra omosessuali non e' tenuto a garantire gli stessi diritti riconosciuti alle coppie eterosessuali. (RCD)


Ma sono impazziti? Oppure dicono una cosa ovvia!
Ci vuole pazienza ma lentamente il buon senso viene a galla.

matthelm ha scritto:Ci vuole pazienza ma lentamente il buon senso viene a galla.

No, questa è piu' che altro democrazia, non buon senso.
Se finiva 3 a 4 cosa avresti detto?
È solo una maggioranza che ora ha stabilito qualche cosa. Magari tra 10 o 20 anni cambierà.
50 anni fa invece di 4 a 3 sarebbe stato 7 a 0. Fra 50 forse sarà 0 a 7.

Franz

Be' per me è buonsenso. Non sempre la democrazia coincide con il buon senso (vedi Berlusconi).
E ne sono pienamente convinto: il matrimonio, se vuol essere tale e come dice la Costituzione, richiede determinate caratteristiche che non tutti (!) hanno. Punto. Quindi non può essere un diritto indistinto.

E qui vale il solito discorso di chi essendo miope vuole, di diritto, guidare un jet. Non è un diritto ne una discriminazione.

matthelm ha scritto:Non sempre la democrazia coincide con il buon senso (vedi Berlusconi).

Esatto. Quindi quando cio' sembra accadere, sono sul chi vive.

Franz

franz ha scritto:

matthelm ha scritto:Ci vuole pazienza ma lentamente il buon senso viene a galla.

No, questa è piu' che altro democrazia, non buon senso.
Se finiva 3 a 4 cosa avresti detto?
È solo una maggioranza che ora ha stabilito qualche cosa. Magari tra 10 o 20 anni cambierà.
50 anni fa invece di 4 a 3 sarebbe stato 7 a 0. Fra 50 forse sarà 0 a 7.

Franz

Impossibile spiegarlo meglio di così,quoto.

Le coppie di fatto, di fatto esistono e il non contemplare questo fatto è una lacuna grave dello stato che dovrebbe essere lo stato di tutti.
Quando un certo tipo di persone e/o la loro situazione non è previsto ed accolto in una comunità che deve essere di tutti è, per definizione, una lacuna di questa comunità.

matthelm ha scritto:E qui vale il solito discorso di chi essendo miope vuole, di diritto, guidare un jet. Non è un diritto ne una discriminazione.

Matt rispetto la tua posizione perchè è innegabile che una coppia etero è di fatto diversa da una homo.

Ma l'esempio che hai fatto significa chiaramente che secondo te la coppia homo non dispone dei requisiti per sposarsi.
Quali sono dunque questi requisiti ?
Di certo una coppia homo non può procreare,ma tu pensi davvero che l'unico requisito sia questo ?
Non pensi piuttosto che una unione nasca UNICAMENTE dall'affetto e che l'istinto (etero) di procreare,proprio con la tua metà e non invece con altri,ne sia una semplice conseguenza ?
A me sinceramente non interessa un granchè se la Chiesa dice che lo scopo del matrimonio è la procreazione;a suo tempo anche a me fu fatto questo discorso,e io risposi al prete che avevo già dato e che si facesse per piacere.........
Mi interessa di più il bisogno di affetto delle persone,e il loro diritto a svilupparlo come credono,e trovo sorprendente che proprio la Chiesa non metta QUELLO al primo posto,sopra a ogni altra speculazione.

Possiamo anche chiamarlo in un altro modo se la parola matrimonio tra due homo fa venire l'orticaria a qualcuno,ma al di là dei termini usati è innegabile che anche le coppie homo hanno diritto di unirsi con i crismi dell'ufficialità.
La libertà affettiva è un diritto,e negarla sulla base dell'assunto che sia possibile solo a certe condizioni è una delle peggiori discriminazioni che esistano.

pianogrande ha scritto:Le coppie di fatto, di fatto esistono e il non contemplare questo fatto è una lacuna grave dello stato che dovrebbe essere lo stato di tutti.
Quando un certo tipo di persone e/o la loro situazione non è previsto ed accolto in una comunità che deve essere di tutti è, per definizione, una lacuna di questa comunità.

Perfettamente d'accordo ma qui stiamo parlando di matrimonio.
Che è un contratto tra due persone, regolato dallo stato (*), il quale stabilisce le regole per la sua stipulazione, nullità, scioglimento. Per esempio due bambini di 5 anni non si possono sposare. Nemmeno un cinquantenne con una ragazza di 12 anni. Tre persone non si possono sposare (poligamia). Insomma ci sono dei limiti. Tra questi limiti (discutibili come tutti) per ora non è ammesso (in molti paesi) che due persone dello stesso sesso contraggano questo contratto matrimoniale.
Ma è possibile prevedere altri tipi di contratto, che diano in alcuni casi pari diritti.

Franz

(*) il matrimonio è anche un sacramento religioso ma questo puo' essere per ora lasciato da parte, non perché ininfluente, anzi, ma per iniziare a discuterne laicamente.

Franz, nulla da aggiungere. E' chiaro e concordo con te.

Ma è possibile prevedere altri tipi di contratto, che diano in alcuni casi pari diritti.

Franz

Sarebbe già un bel passo avanti, in attesa che altre cose maturino.
Per carità, anche io metto dei limiti.
Per esempio, sarei piuttosto a disagio a difendere la possibilità, per le coppie omosessuali, di adottare bambini.
Vedo, però, con piacere, che siamo abbastanza dell'opinione che qualche riconoscimento/regolamentazione vadano dati.