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Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda franz il 06/07/2008, 9:30

MAPPE / Il Cavaliere scende dal 61,4% al 46,4%, ma il leader Pd
fa anche peggio e cade dal 65% al 40,7%. Prodi, due anni fa, era al 59%

Il Paese in piena sfiducia
Crollano Berlusconi e Veltroni

Largo dissenso sul carattere "ad personam" delle iniziative in tema di giustizia
I partiti: fermo il Pdl, cala il Pd. Crescono Idv, Udc e Lega

di ILVO DIAMANTI
Tre mesi dopo le elezioni il Paese è tornato alla normalità triste degli ultimi anni. Sprofondato nella sfiducia. Berlusconi non ha fatto miracoli, neanche stavolta. D'altronde, a differenza del passato, in campagna elettorale non li aveva promessi. Né, probabilmente, gli elettori gli avrebbero creduto.

I DATI COMPLETI SU "ATLANTE POLITICO" http://www.demosonline.it/a00168.php

Gli italiani non hanno votato per lui, il Pdl e la Lega sulla "fiducia". Ma per "sfiducia" nei suoi avversari. Nell'Unione che aveva governato, faticosamente, per neppure due anni. Tre mesi dopo il voto la nebbia è ripiombata e ha avvolto tutto e tutti. Veltroni e il Pd, che nelle stime elettorali scivola indietro. Ma anche Berlusconi e il governo. Verso il quale esprime fiducia il 44% degli elettori. Quindici punti in meno (ripetiamo: 15) rispetto al gradimento ottenuto dal deprecato governo Prodi esattamente due anni fa. Tre mesi dopo il voto, come oggi. Certo, nel luglio 2006 Prodi aveva "monetizzato" alcuni importanti successi, politici e non: a) il referendum che aveva bocciato le riforme istituzionali volute dalla precedente maggioranza di centrodestra; b) la soddisfazione suscitata dal decreto Bersani sulle liberalizzazioni; c) infine, la vittoria della nazionale italiana ai mondiali di calcio in Germania. Un patrimonio di fiducia che il governo Prodi avrebbe dissipato in fretta, a partire dalla legge sull'indulto, poche settimane dopo. Tuttavia, due anni fa, l'Unione aveva vinto le elezioni quasi per caso, mentre il centrodestra di Berlusconi, tre mesi fa, ha conseguito un trionfo. Ciò nonostante, nel Paese è tornata la sfiducia di sempre.

Quattro le ragioni, suggerite dal sondaggio.
1. In primo luogo, l'insoddisfazione verso le prospettive dell'economia nazionale e familiare: mai così elevata, mai così diffusa negli ultimi tre anni.

2. Poi, l'insicurezza, sottolineata dal sostegno popolare ai provvedimenti del governo sull'immigrazione clandestina e sull'impiego dell'esercito. A nostro avviso (lo abbiamo già scritto) inefficaci, prima ancora che inaccettabili. Ma, comunque, graditi ai più, perché intercettano le paure diffuse nella società. Tuttavia - come dimostrano i dati del sondaggio - rispondere alle paure alimentandole ulteriormente, non genera consenso. Ma il contrario.

3. La contrarietà espressa da gran parte dei cittadini verso i progetti annunciati e, in parte, avviati dal governo: per limitare le intercettazioni telefoniche nelle indagini, per bloccare i procedimenti giudiziari (cosiddetti) minori, per re-introdurre l'immunità a favore delle alte cariche dello Stato. Queste iniziative hanno suscitato un ampio dissenso, principalmente per quattro ragioni: a) perché molti le hanno considerate "ad personam"; finalizzate, cioè, a risolvere i problemi "personali" del premier prima di quelli "generali" dei cittadini; b) la sospensione dei processi, in particolare, è apparsa, per taluni versi, una sorta di mini-indulto; e, per questo, in contrasto con l'insicurezza diffusa; c) perché evocano l'idea, il sospetto di privilegi di "casta", utili, soprattutto, al ceto politico.

4. In definitiva, queste iniziative hanno alimentato il sentimento antipolitico: fattore decisivo nel deprimere il consenso verso le istituzioni e la classe politica, in generale; e, in particolare, verso il governo di centrodestra e il premier. Perché, a differenza di pochi mesi fa, oggi "governano". Appunto.

Questo clima politico si traduce fedelmente nelle intenzioni di voto. Ne escono, infatti, rafforzati i partiti che più di tutti gli altri interpretano e amplificano il sentimento antipolitico. La Lega, da un lato, ormai vicina al 9%. La Lista Di Pietro (Idv), dall'altro, proiettata oltre il 7%. Parallelamente, tutti i leader politici subiscono un calo di fiducia, In particolare Walter Veltroni. Il quale ha perduto oltre venti punti nel gradimento degli elettori, rispetto a due mesi fa. Quando era "il più amato di tutti". Apprezzato, in modo trasversale. Ora, invece, dopo la fine del dialogo, il suo gradimento fra gli elettori di centrodestra è crollato. E ha subito una flessione anche nella base elettorale del Pd. Dove in pochi, tuttavia, ne mettono in discussione il ruolo e la leadership.

D'altronde, Veltroni e il Pd, oggi, si trovano ad agire in una posizione sicuramente scomoda. Il muro di Arcore non accenna a crollare; e gli impedisce di penetrare al centro, dove l'Udc non si limita a presidiare il suo pezzetto di mercato elettorale, ma lo allarga. Mentre è insidiato da Di Pietro, artefice di una opposizione intransigente. Si presenta come leader del Partito dei Magistrati. Trasformati, di nuovo, in protagonisti politici. Anzitutto, da Berlusconi: che ne ha fatto il Nemico. A cui non piegarsi. Anzi da piegare. Per questo, il calo di consenso per il governo e il premier non avvantaggia il Pd, il quale, anzi soffre. Nelle stime elettorali scende sotto il 30%. Stretto fra le difficoltà del dialogo e la pressione delle componenti che rivendicano un'opposizione più radicale.

In questa stagione, solcata da profondi conflitti istituzionali, tuttavia, nessuno si salva.
Per fare riferimento ai due principali antagonisti: la fiducia nel Presidente del Consiglio supera di poco il 40%; quella verso i magistrati si ferma ancor più in basso: intorno al 35%. Si assiste, cioè, a un gioco a somma negativa, nel quale la fiducia nella democrazia e nelle sue istituzioni declina. Degrada. Solo il Presidente della Repubblica resiste. Apprezzato da quasi tre italiani su quattro. Perché, come prima di lui Ciampi, Giorgio Napolitano, in un periodo buio della nostra Repubblica, alla maggioranza degli italiani appare come un "gancio". Un'ancora. A cui aggrapparsi, per non "perdersi" in questo Paese senza bussole, senza appigli e senza sponde. Dove latitano riferimenti certi e condivisi.

D'altra parte, la strategia del dialogo, promossa da Veltroni e accolta da Berlusconi in campagna elettorale, dopo il voto si è rapidamente consumata, nonostante gran parte degli elettori continui a ritenerla necessaria. Mentre il bipartitismo sembra molto più relativo. Neppure il bipolarismo di un tempo regge. Non c'è più un Paese diviso in due. Visto che le divisioni politiche e antipolitiche attraversano i due schieramenti, dall'interno. Soprattutto il centrosinistra. Per il quale la manifestazione promossa, martedì prossimo, da MicroMega a sostegno dei magistrati e contro Berlusconi costituisce, certamente, una sfida. Condivisa, senza condizioni, da una minoranza, per quanto significativa: 2 elettori su 10, in generale; quasi 3 fra quelli del Pd. Ma oltre 4 nella base dell'Idv. La maggioranza degli elettori di centrosinistra, invece, ne approva la sostanza, non la forma. In altri termini: vorrebbe attendere, cercare altre vie e altre strade, per fare opposizione, prima di affidarsi alla piazza. O ai magistrati.

In questo Paese confuso, dove coabitano a fatica una maggioranza delusa, un'opposizione divisa e istituzioni deboli, è forte la tentazione di fuggire. O almeno di cambiar canale. Voltare pagina. Dimenticare la politica e l'antipolitica passando direttamente al gossip.
Ma non ci accorgeremmo della differenza.

(6 luglio 2008)
http://www.repubblica.it
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Re: Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda ranvit il 06/07/2008, 10:32

Alla gente la "querelle" sulla giustizia interessa poco...

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda franz il 06/07/2008, 10:53

ranvit ha scritto:Alla gente la "querelle" sulla giustizia interessa poco...

Vittorio


Una cosa è dire che ci sono altre priorità, altro è dire che quel tema non interessa.
Nel sondaggio emerge chiaramente un forte disaccordo per le proposte del Governo in tema di giustizia.

Ciao,
Franz
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Re: Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda incrociatore il 06/07/2008, 10:54

ranvit ha scritto:Alla gente la "querelle" sulla giustizia interessa poco...

Vittorio

al solito "gente" è molto generico... 70.000 firme al documento/appello dei 100 costituzionalisti sul sito di Repubblica in poco più di 48 ore a me non sembrano "poco interesse".
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Re: Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda ranvit il 06/07/2008, 12:04

incrociatore ha scritto:
ranvit ha scritto:Alla gente la "querelle" sulla giustizia interessa poco...

Vittorio

al solito "gente" è molto generico... 70.000 firme al documento/appello dei 100 costituzionalisti sul sito di Repubblica in poco più di 48 ore a me non sembrano "poco interesse".


Attaccarsi alle parole serve a poco...

Certo 70000 firme non sono poco, ma niente rispetto alla "gente"...

Comunque non è un problema....tu dici la tua, io la mia.

E la mia è che il Pd farebbe bene a pensare di ritrovare un'identità, a riorganizzarsi e strutturarsi, a buttare fuori dalla classe dirigente (soprattutto a livello locale) i mestieranti della politica, a non perseguire l'idea di accomunarsi a Udc e sinistra radicale e Idv..., a riunirsi con socialisti e Sinistra democratica, a preparare un programma breve ma efficace...

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Re: Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda lucameni il 06/07/2008, 12:22

leggevo oggi sondaggio del Corriere in cui si dice che Berlusconi invece guadagna consensi.
A mio avviso per il momento sono risultati da prendere con le molle.
A breve finirà definitivamente la "luna di miele" ed allora si tireranno le somme.
Rimango dell'idea comunque che, salvo molti che si ostinano a difendere la propria scelta di votare B. al di là di ogni ragionevolezza e mentendo anche a loro stessi, una percentuale di polisti non ideologicamente fanatici non sia affatto contenta delle iniziative di B.
Solo che l'opposizione, che per ora ha latitato immersa in un buonismo senza senso, deve essere propositiva, parlare meno di "dialogo" (su cosa e per cosa???), e, ovviamente, accanto alle leggi vergogna, assumere iniziative in tutti gli altri campi.
Pare di dire l'ovvio, ma con questa "opposizione" pare non lo sia affatto.
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Re: Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda lucameni il 06/07/2008, 12:23

No alla sinistra radicale!
Questo va detto chiaro e forte in tutti i forum!
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Re: Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda incrociatore il 06/07/2008, 12:26

lucameni ha scritto:leggevo oggi sondaggio del Corriere in cui si dice che Berlusconi invece guadagna consensi...

non sei stato attento... sono presentati dati diversi...
Nel primo si parla di "gradimento" dei leader, nel secondo di consenso alle coalizioni... ipotizzando un voto a 3 mesi dall'ultimo...
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Re: Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda incrociatore il 06/07/2008, 12:28

lucameni ha scritto:No alla sinistra radicale!
Questo va detto chiaro e forte in tutti i forum!

un NO radicale... insomma...
:lol:

...ma chevordì... radicale?
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Re: Crolla Berlusconi, cade Veltroni

Messaggioda incrociatore il 06/07/2008, 12:30

ranvit ha scritto:Attaccarsi alle parole serve a poco...

Certo 70000 firme non sono poco, ma niente rispetto alla "gente"...

Comunque non è un problema....tu dici la tua, io la mia...

su questo non ci piove... più strano è perché "scaldarsi"... come sembra...
:o

...molte delle differenze di fondo sulle valutazioni del "pensiero comune" sono senz'altro dovute al fatto che ho una forte antipatia verso il termine "gente"... che infatti cerco di non usare mai... credo sia molto più dignitoso usare il termine "cittadini".
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