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25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

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25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

Messaggioda disallineato il 26/04/2010, 7:55

Purtroppo, come sovente accade il 25 aprile, durante le manifestazioni in varie città, si sono registrati atti violenti dei soliti noti contro persone delle istituzioni.
La Moratti a milano, la Polverini e Zingaretti a Roma sono i casi più emblematici.
I soliti gruppi (a)sociali, alcuni faziosi estremisti della sinistra estrema, hanno inscenato proteste violente contro quele persone. C'è poco da commentare. L'imbecillità e la violenza si commentano da sole.
Tutto questo spettacolo indecoroso, non fa altro che cercare di screditare i valori della resistenza stessa, che erano e rimangono un baluardo fondante della nostra democrazia.

Molti esponenti delle associazioni partigiane, hanno finalmente iniziato a prendere le distanze da quei soggettti che poco hanno capito il senso violento delle loro proteste. Alla violenza di pochi, occorre contrapporre l'indignazione di molti ( dei più ). Quei soggetti beceri e violenti non sono degni di pronunciare la parola "resistenza". I veri "fascisti" sono proprio loro.

Quel limone in faccia a Zingaretti è stato un insulto a tutti gli italiani. Via i centri sociali, gruppi autonomi, estremisti di sinistra dalle piazze dove si celebrano le ricorrenze delle vicende che hanno dato vita ai nostri valori democratici.

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Re: 25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

Messaggioda pianogrande il 26/04/2010, 8:19

Via i centri sociali, gruppi autonomi, estremisti di sinistra dalle piazze dove si celebrano le ricorrenze delle vicende che hanno dato vita ai nostri valori democratici.
Disallineato.


Le eccessive generalizzazioni corrono sempre il rischio di essere strumentali.

Sono stato investito da una macchina rossa via le macchine rosse dalle strade di tutto il mondo.

Gli imbecilli ed i criminali hanno nome e cognome e la forza della democrazia deve stare nel saperli identificare, isolare, punire e quant'altro.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: 25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

Messaggioda franz il 26/04/2010, 8:32

Di positivo c'è che i soliti noti sono sempre meno.
Per esempio nel caso del limone sono stati individuati e denunciati i responsabili: 2
Da notare che per lanciare un limone di solito basta essere da soli, mentre nel caso degli stupidi occorre essere in due.
Non credo che l'imbecillità e la stupidtà siano per questo in calo.
Secondo le leggi della stupidità, di Carlo Cipolla, la % di stupidità nel mondo è una costante.
Mi stavo quindi chiedendo dove fossero finiti gli altri.
Poi ho trovato questo:
I manifesti del Duce. Nel corso della scorsa notte la Digos romana ha sequestrato 4.000 manifesti, in viale XXI Aprile, con sopra la foto del Duce e la frase "25 aprile: un'idea è al tramonto, quando non trova più nessuno capace di difenderla", accompagnata dalla firma di Benito Mussolini. Successivamente è stato perquisito un magazzino, sulla stessa via, utilizzato da un militante di Forza Nuova, dove sono stati sequestrati altri 2.000 manifesti.

E nei giorni scorsi si è parlato del sindaco leghista che ha vietato di cantare Bella Ciao durante la cerimonia (ma poi ha cambiato idea, vedere http://tribunatreviso.gelocal.it/dettag ... ao/1955952 ) e di quello di Salerno per i manifesti in cui si ringraziano solo gli americani, dmenticando il contributo della Resistenza.
La legge di Cipolla è salva.

Franz
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Re: 25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

Messaggioda Giorgio Graffieti il 26/04/2010, 8:50

mah... si sono viste benissimo le immagini della manifestazione di Roma... se per voi quelle vecchiette e vecchietti che inveivano alla Polverini e di conseguenza a chi era sul palco erano ragazzi dei centri sociali...

Io direi che è anche ora di fare basta con questa retorica del 25 aprile del "volemose bene"... il valore della Resistenza è anche la possibilità di mandare liberamente affanculo, contestare, chi semina vento e quindi può raccogliere tempesta.

Le manifestazioni in cui si escludeva erano ante 25 aprile 1945... dopo quella data vi possono partecipare tutti... e chi sale sul palco lo fa senza nulla temere... se ha la coscienza a posto.
«vedo gente, faccio cose...»
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Re: 25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

Messaggioda Stefano'62 il 26/04/2010, 11:50

Giorgio Graffieti ha scritto:Io direi che è anche ora di fare basta con questa retorica del 25 aprile del "volemose bene"... il valore della Resistenza è anche la possibilità di mandare liberamente affanculo, contestare, chi semina vento e quindi può raccogliere tempesta.

Esatto.
Troppo comodo lavorare CONTRO le radici e la storia della nostra democrazia,allo scopo di annientarla o come minimo condizionarla,e poi presentarsi al momento giusto provando a rifarsi la faccia.

Un pò come il mafioso che ruba e ammazza,e poi si presenta al prete confessore credendo di uscirsene lindo e pulito fino alla prossima bestialità.

Si chiama ipocrisia (nella migliore delle ipotesi) e merita ben altro che pomodori.
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Re: 25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

Messaggioda disallineato il 26/04/2010, 12:12

Stefano'62 ha scritto:
Giorgio Graffieti ha scritto:Io direi che è anche ora di fare basta con questa retorica del 25 aprile del "volemose bene"... il valore della Resistenza è anche la possibilità di mandare liberamente affanculo, contestare, chi semina vento e quindi può raccogliere tempesta.

Esatto.
Troppo comodo lavorare CONTRO le radici e la storia della nostra democrazia,allo scopo di annientarla o come minimo condizionarla,e poi presentarsi al momento giusto provando a rifarsi la faccia.

Un pò come il mafioso che ruba e ammazza,e poi si presenta al prete confessore credendo di uscirsene lindo e pulito fino alla prossima bestialità.

Si chiama ipocrisia (nella migliore delle ipotesi) e merita ben altro che pomodori.



Caro Stefano,
se vogliamo trovare scusanti a tutti i comportamenti violenti, ogni azione criminale ha delle sue giustificazioni.
Un pò come quando sbocciò il terrorismo rosso anni 70. Si voleva cercare di trovare delle scusanti, delle ragioni che potessero giustificare certi comportamenti.
Non che i due episodi ( BR e contestazioni violente ) siano in qualche modo riconducibili, ma se si adotta una filosofia di pensiero, ecco che tutto può avere delle sue ragioni.

Chi interrompe le cerimonie, chi contesta inmodo violento non ha giustificazione alcuna. Poi, se vuoi, possiamo discutere quanto occorre sulla resistenza, sui relativi valori o sulle idee personali di alcuni politici al riguardo. Ma quando rappresentano le istituzioni, il loro pensiero personale non conta nulla.
Condanna e basta verso i violenti. Io sono sempre stato di questo avviso.
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Re: 25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

Messaggioda disallineato il 26/04/2010, 12:18

Giorgio Graffieti ha scritto:mah... si sono viste benissimo le immagini della manifestazione di Roma... se per voi quelle vecchiette e vecchietti che inveivano alla Polverini e di conseguenza a chi era sul palco erano ragazzi dei centri sociali...

Io direi che è anche ora di fare basta con questa retorica del 25 aprile del "volemose bene"... il valore della Resistenza è anche la possibilità di mandare liberamente affanculo, contestare, chi semina vento e quindi può raccogliere tempesta.

Le manifestazioni in cui si escludeva erano ante 25 aprile 1945... dopo quella data vi possono partecipare tutti... e chi sale sul palco lo fa senza nulla temere... se ha la coscienza a posto.



Caro Giorgio,
non erano solo vecchietti i contestatori. C'erano fior di violenti di professione.
Se riusciamo a capire che il 25 aprile ha segnato una linea per la rappacificazione nazionale, allora può essere una festa di tutti. Se invece vogliamo ridurre questa nostra festa, ad un fatto politico di una sola parte, difficile riuscire a festeggiarla come festa di tutta la nostra nazione.
Il capitolo della resistenza è un capitolo importante della ns storia recente. Ci sono stati fatti orribili, di cui ne siamo venuti pubblicamente a conoscenza solo recentemente, mi riferisco alle storie narrate da Pansa. Ma non per questo il valore della resistenza ne risulta scalfito.

Le istituzioni democratiche vanno rispettate sempre e comunque. Quando poi presiedano ad una commerazione a carattere nazionali, non ci sono scusanti che possono giustificare i comportamenti violenti registrati sopratutto a Roma e Milano.
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25 APRILE: contestazioni anche a Prato

Messaggioda disallineato il 26/04/2010, 12:22

Anche a Prato, la mia città, si sono registrate alcune contestazioni che offendono sopratutto chi partecipa con sentimento a questa commemorazione.
E' diventata un occasione di propaganda e politicizzazione che rischia di far sminuire il valore storico della nostra festa nazionale.

Non mi sono piaciute nemmeno le affermazioni di alcuni esponenti del mio partito che hanno criticato la presenza dei militari. Non è questo il PD che vorrei. La festa del 25 aprile è di tutti. E i militari, vero movimento di pace come ha sottolineatoil presidente Napolitano, hanno tutto il diritto di essere presenti a questa nostra festa.
Si trova sempre il modo di criticare, polemizzare, sollevare polveroni anche in quei momenti che certi atteggiamenti dovrebbero essere messi da parte.
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Re: 25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

Messaggioda pianogrande il 26/04/2010, 12:24

..............................Condanna e basta verso i violenti..................
Disallineato


Bisogna distinguere, bisogna distinguere ..................

C'è stato un periodo della nostra storia in cui il motto era, più o meno, questo: "disposto a concedere libertà di azione e di opinione a tutti tranne che ai fascisti".
Dopodiché (guarda caso) tutti quelli che non la pensavano come me erano immancabilmente fascisti o, peggio, nazisti.

Chi mi contesta è violento, anzi comunista, anzi terrorista.
Libertà di violenza a nessuno ma le azioni e le persone vanno giudicate una per una e caso er caso.
Esempio:
Chi lancia oggetti contundenti contro un'altra persona commette un crimine .................... STOP.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: 25 APRILE: Le indegne violenze dei soliti noti

Messaggioda disallineato il 26/04/2010, 12:41

pianogrande ha scritto:..............................Condanna e basta verso i violenti..................
Disallineato


Bisogna distinguere, bisogna distinguere ..................

C'è stato un periodo della nostra storia in cui il motto era, più o meno, questo: "disposto a concedere libertà di azione e di opinione a tutti tranne che ai fascisti".
Dopodiché (guarda caso) tutti quelli che non la pensavano come me erano immancabilmente fascisti o, peggio, nazisti.

Chi mi contesta è violento, anzi comunista, anzi terrorista.
Libertà di violenza a nessuno ma le azioni e le persone vanno giudicate una per una e caso er caso.
Esempio:
Chi lancia oggetti contundenti contro un'altra persona commette un crimine .................... STOP.



Abbiamo passato un perido storico in cui si diceva anche che uccidere un fascista non è reato. La nostra storia è piena di obbrobri. Oppure c'è chi chiamava "sedicenti" le brigate rosse o anche che erano "compagni che sbagliano.
Chi contesta le istituzioni democratiche ed i suoi rappresentanti, sopratutto nelle occasioni istituzionali, è un violento e commette un grave crimine, a mio modo di vedere.
Chi lancia oggetti contundenti contro altre persone, ovviamente commette un grave reato perchè può ledere l'altrui integrità.
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