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La Direzione Nazionale del PDL ha 172 membri... oggi si svelano i risultati "veri" dell'ultima (e unica) votazione di questo organismo.

Il tanto sbandierato risultato plebiscitario sul documento di sostegno al "caro leader" pare sia stato ottenuto in questo modo:
Verdini incomincia la conta delle mani alzate dei favorevoli... un, due, tre... con un: «Non c’è bisogno, non c’è bisogno», dalla presidenza lo bloccano e lo invitano a procedere con la conta dei contrari e degli astenuti... rispettivamente 11 (ma c'è chi dice 12) e 1, appunto... Quindi i favorevoli non sono stati contati, ma solo calcolati per differenza... 158 (172 meno 12+2 assenti giustificati).

C'ho varrebbe se, evidentemente, alla Direzione Nazionale fossero stati tutti presenti e tutti avessero votato (gli assenti dichiarati sarebbero stati solo 2)... solo che c'è chi giura che le prime braccia alzate in favore... poi fatte abbassare perché non c'era il bisogno di contarle... non fossero, nella realtà, più di una cinquantina.

Che la Direzione Nazionale del PDL fosse stata organizzata solo per dare un calcio in culo a Fini è del tutto evidente... la cultura democratica di questa destra è quella... del resto basta vedere la surreale presentazione della "discussione" sul sito del PDL dove le critiche di Fini sono completamente oscurate... tranne proporre la replica del "caro leader" proprio a critiche che l'ignaro navigatore non avendone traccia non può che trovare, appunto, surreali.

Quella votazione non ha certo dipanato le curiosità... ma quali sono i numeri in campo?

da Agenzia Giornalistica Italia:

(AGI) - Roma, 23 apr. - E' guerra di numeri sul voto per il documento finale che ha chiuso i lavori della direzione nazionale del Popolo della liberta'. Alle polemiche osservazioni di esponenti della minoranza finiana, come Italo Bocchino o Benedetto Della Vedova, risponde una nota ufficiale dell'ufficio stampa Pdl: "E' stata fatta una votazione trasparente e il controllo sui contrari e' stato effettuato ben tre volte e ad alta voce, senza che in sala nessuno lo mettesse in discussione. Hanno preso parte alla direzione nazionale 170 componenti su 172. Unici due assenti giustificati Gianstefano Frigerio e Marcello Dell'Utri. Poiche' erano tutti presenti, e' evidentissimo che se in 11 hanno votato contro e uno si e' astenuto, tutti gli altri 158 hanno votato a favore".
Per Bocchino, pero', "sui numeri qualcuno gioca e anche questa e' una cosa grave, perche' i numeri sono il sale della democrazia". Gli fa eco Della Vedova, che rileva: "Fini ha rivendicato di essere in forte minoranza e proprio per questo, la ricostruzione del voto sul documento approvato dalla direzione del PdL ha qualcosa di comico: Verdini ha dato i numeri della votazione sul documento finale rapportando i voti contrari non ai voti espressi, ma a quello degli aventi diritto" e "quelli espressi saranno stati una sessantina".
Sul fronte opposto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti osserva: "Le questioni sollevate" da Fini "appartengono al mondo della politica politicante. Se questi temi avessero avuto all'interno del Pdl una risonanza tale da essere dirompenti, non avrebbero riscosso, al termine di una discussione aperta e libera, solo 11 voti". E il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, chiosa: "La stragrande maggioranza degli ex An non li segue: un conto e' firmare la solidarieta' a Fini, un altro e' seguirlo in un gruppo. In questo momento la minoranza finiana mi sembra sopravvalutata e sovrarappresentata, basti pensare che nell'ufficio di presidenza del partito gli ex An sono 9, di cui 4 della minoranza. E' troppo, ma non ci appelleremo al Tar per questo...".

I favorevoli a Fini sono stati circa 60 su 170 e non 11sù 170.Si detto poi su 170 presenti,che 170 erano favorevoli e 11 contrari.La matematica è un'opinione Ciao Robyn

Ve lo siete dimenticato il referendum dove il berlusca si è appropriato dei non votanti?
Qualcuno dice "la matematica non è un'opinione".
A me che ho sempre fato un lavoro tecnico hanno sempre insegnato che il problema principale non è saper fare i calcoli ma bensì avere in mano i dati giusti.

pianogrande ha scritto:Ve lo siete dimenticato il referendum dove il berlusca si è appropriato dei non votanti?
Qualcuno dice "la matematica non è un'opinione".
A me che ho sempre fato un lavoro tecnico hanno sempre insegnato che il problema principale non è saper fare i calcoli ma bensì avere in mano i dati giusti.

Partendo da come è stato predisposto il referendum italiano, chiunque sia per il NO e pensi di perdere, ha tutto l'interesse a giocare la carta dell'astensione. Non solo Berlusconi. Non per questo chiunque ci provi vince.
La matematica è un'opinione solo per chi gli fa comodo. Ci crede solo chi non la conosce. In base ai dati PISA, non sono pochi.

Franz