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No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 06/03/2010, 20:33
da annalu
Ricevo dalla NewsLetter del Pd e riporto volentieri:

"No al condono elettorale. Si al rispetto delle regole. Oggi pomeriggio saremo in tanti a Genova: il Partito Democratico aprirà la campagna elettorale presso il Vaillant Palace di Sampierdarena, dove tutti i democratici faranno sentire con forza le proprie ragioni contro un provvedimento che si può definire solo un trucco. Ci sarà una manifestazione nazionale delle forze di centrosinistra a Roma, che si svolgerà sabato prossimo nel pomeriggio. Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli la parola d’ordine sarà: per vincere, sì alle regole, no ai trucchi"
Pier Luigi Bersani


Nessuno credo ha ipotizzato la possibilità di vincere le elezioni nel Lazio e in Lombardia a tavolino, per errore procedurale dell'avversario.
Da questo, a passare all'approvazione di un "dl con l'interpretazione autentica" del governo, trasformando una scorrettezza madornale in un errore dei magistrati, ce ne corre.

annalu

Ps. So che l'argomento era già stato in parte discusso in altri thread, ma mi pare che meriti un thread "dedicato".

Re: No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 06/03/2010, 21:05
da cardif
Avevo scritto nell'argomento sulla Polverini:
Mi auguro che se ne esca politicamente, consentendo a tutti di votare.
Ma come si può fare? Certamente con il riconoscimento della totale e piena responsabilità da parte loro. Certamente con l'assenso di tutti, ma proprio tutti. E questo basta per cambiare le regole nel corso della partita?
Non è per colpa di uno stomaco vuoto (ma testa) o del tentativo di cambiare qualcosa nei documenti all'ultimo momento che a tanti si debba togliere la possibilità di votare come vogliono.
So che sembra una cosa masochistica al momento, ma penso che qualcun altro capirà che senso della democrazia c'è in giro.
Però, se dovesse essere concesso, che nessun esponente del pdl dica che avevano ragione, che era un diritto votare.

Aggiungo che avevo pensato ad un bel documento, sottoscritto dal rappresentante di ciascun partito, da pubblicare su tutti i giornali e da leggere in più di un tg, per chiarezza e per evitare mistificazioni.
Certamente con una legge. L'intervento per decreto è sbagliato, secondo me, perché comunque rappresenta la volontà del governo, e quindi della maggioranza.
cardif

Re: No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 07/03/2010, 11:45
da franz
Ieri ho sentito Bersani che facendo riferimento al "trucco" usato per ripristinere i candidati CdL esclusi faceva un paragone con le graduatorie che i normali cittadini sarebbero invece costretti a rispettare, senza scappatoie.

Capisco cosa intenda ed in teoria ha ragione, ma non in pratica.
In pratica c'è da chiedersi in quale paese viva Bersani.
Perché il nostro è un paese in cui le scappatoie non le cercano solo i politici.
Se prendiamo ad esempio l'abusivismo edilizio ... ci sono città come Gela che sono abusive al 90%.
Se prendiamo il lavoro sommerso, scopriamo che è stimato attorno al 28% del PIL e tocca da 7 a 11 milioni di lavoratori.
Se prendiamo l'evasione, fenomeno ovviamente connessi al primo, siamo al top di una classifica mondiale al negativo.
E quante volte abbiamo letto di concorsi truccati, di graduatorie artefatte con l'arrivo dei raccomandati.
Ed il nepotismo ed il clentelismo che permea la pubblica amministrazione non tocca milioni di addetti e di familiari?
E tangentopoli, iniziata 10 anni fa e che continua ancora oggi?
Siamo un paese in cui la corruzione imperversa, secondo la classifica di transparency international.
Insomma eviterei di fare riferimenti come se il paese fosse formato solo da santi e per chissà quale strana maledizione avessimo dei banditi solo al governo.

I Governi della CdL si sono sempre dati da fare per attuare scandalosi condoni fiscali, edilizi, scudi.
Per sanare le irregolarità in cambio di un modesto contributo economico.
Per fare leggi ad personam ed ora "ad listam" (non si dirà forse cosi' in latino ma è per capirci).
In tutti questi casi il presidente della Repubblica, che non entra nel merito delle leggi, le ha firmate.
Ora la sanatoria arriva anche per la politica. La politica che si autocondona.
Costretta a farlo perché travolta dalla sua inefficenza. Questo è l'elemento di novità.

Vedendo la vignetta di Giannelli sul corriere di oggi mi è venuto in mente Flaiano, con quel suo celebre:
La situazione è grave, disperata ma non seria.
Immagine

In realtà la situazione è grave e seria ma per altri motivi, ritengo.
È grave perché l'inefficenza della politca e l'incapacità dei personaggi sta travolgendo il paese.
Mi riferisco al calo della produzione industriale, al calo che ci porta indieto di 100 trimestri, alla fuga delle multinazionali, alle voci di problemi di default non solo per la Grecia ed il Portogallo ma per altri paesi "deboli" sul piano del debito, tra cui non pochi mettono l'Italia, oltre alla Spagna.
E qui guardate che qui nel campo della produzione industriale non ci sono condoni o scorciatorie che valgano.
Qui la CdL non ha carte da giocare o carte false da fare.
C'è la fuga delle grandi società ma anche di tante piccole e medie.
Non si possono fare trucchi da baraccone per rimettere le cose a posto.
Qui si vede tutta l'incapacità della destra italiana.

Franz

Re: No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 07/03/2010, 13:21
da annalu
franz ha scritto: [...] In realtà la situazione è grave e seria ma per altri motivi, ritengo.
È grave perché l'inefficenza della politca e l'incapacità dei personaggi sta travolgendo il paese.
Mi riferisco al calo della produzione industriale, al calo che ci porta indieto di 100 trimestri, alla fuga delle multinazionali, alle voci di problemi di default non solo per la Grecia ed il Portogallo ma per altri paesi "deboli" sul piano del debito, tra cui non pochi mettono l'Italia, oltre alla Spagna.
E qui guardate che qui nel campo della produzione industriale non ci sono condoni o scorciatorie che valgano.
Qui la CdL non ha carte da giocare o carte false da fare.
C'è la fuga delle grandi società ma anche di tante piccole e medie.
Non si possono fare trucchi da baraccone per rimettere le cose a posto.
Qui si vede tutta l'incapacità della destra italiana.

Perché il "ma"? La situazione è grave e seria per tanti motivi, e quelli che hai citato sono di certo molto importanti, e si sommano ai disastri della politica e del non rispetto delle regole.
Si sommano, non sono alternativi: il disastro, purtroppo, è globale.

annalu

Re: No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 07/03/2010, 13:26
da annalu
Tornando alla firma del decreto da parte del Presidente Napolitano, c'è sul Messaggero di ieri un articolo forse un po' romanzato, ma che certo riflette una parte di verità, essendo stato ripreso e commentato da molti:

E Berlusconi disse a Napolitano: scateno la piazza
di Marco Conti

ROMA (6 marzo) - «Non ho bisogno della tua firma». Duro, durissimo Silvio Berlusconi al Capo dello Stato è arrivato a prospettare non solo l’inutilità della sua firma sotto al decreto legge, ma anche l’uso della piazza per contestare «una decisione che priva del diritto di voto milioni di cittadini».

La tensione con Giorgio Napolitano della sera precedente è stato di una durezza tale che solo ieri mattina è stato - forse soltanto in parte - recuperato il rapporto tra i due grazie alla telefonata che ieri mattina Gianni Letta ha imposto al Cavaliere: «Chiama Napolitano altrimenti non ne usciamo». Il consiglio del sottosegretario e di qualche ministro è stato raccolto dal presidente del Consiglio solo nella tarda mattinata.

Ripristinato un clima di «confronto istituzionale», come ieri sostenevano alcuni deputati del Pdl, è ripresa una trattativa difficile e complicata dalla voglia del Cavaliere di ”mettere una pezza” anche sul pasticcio compiuto a Roma, mentre leghisti ed ex An mostravano qualche cautela in più nei confronti del presidente della Repubblica e si sarebbero accontentati di sanare le irregolarità milanesi.

Fini e Berlusconi però non ci stavano a veder sacrificato il Lazio per colpa di una baruffa interna al Pdl romano. Mentre il presidente della Camera si è però mantenuto in posizione defilata pur dando il suo via libera, il Cavaliere, sbollita l’ira nei confronti del partito, ha puntato diritto ad un provvedimento d’urgenza superando anche l’iniziale «niente decreto» che il ministro Maroni aveva pronunciato qualche giorno fa.

Proprio al ministro dell’Interno è toccato ieri il compito di scendere in sala stampa per spiegare il testo di un decreto che di fatto sana le irregolarità di Milano e permette al Pdl romano di presentarsi nuovamente negli uffici elettorali.

La trattativa con il Colle ha fatto slittare di oltre un’ora il consiglio dei ministri e il via-vai di bozze e note con i tecnici del Quirinale è andato avanti mentre il Cavaliere al telefono parlava ai partecipanti di una manifestazione elettorale. Trovata la quadra solo poco prima delle dieci di sera, è iniziato un consiglio dei ministri riunitosi a ranghi ridotti per le numerosissime assenze.

Intorno ad un tavolo oltre al presidente del Consiglio, i ministri Maroni, Calderoli, Meloni e La Russa. La discussione è stata breve anche perché la pattuglia dei ministri presenti aveva sperimentato nei giorni scorsi la furia del presidente del Consiglio. La stessa che la sera precedente il Cavaliere era riuscito a sbollire solo verso le due di mattina grazie alla compagnia di un gruppo di giovani che il presidente del Consiglio ha fatto salire a palazzo Grazioli per «una pizzetta».

Restano ora nel Pdl la preoccupazione per le conseguenze del braccio di ferro ingaggiato con Quirinale giovedì sera alla presenza dei ministri La Russa, Maroni, Calderoli e del sottosegretario Letta. «Per un momento ho temuto che venissimo sbattuti fuori - ha raccontato uno dei ministri presenti alla scena - i due non si sono nemmeno salutati».

Se per il ministro Gelmini «il decreto non è assolutamente un golpe», per Berlusconi rischiare di perdere un milione di voti e una regione era troppo pericoloso e in grado di compromettere anche la tenuta del governo. Il grazie che nella tarda serata di ieri il presidente del Consiglio tributa alle «istituzioni per la collaborazione» e non al Quirinale, la dice lunga sull’entità dello strappo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Re: No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 07/03/2010, 14:07
da ranvit
Beh, Berlusconi non è un "invertebrato" coma tanti cosiddetti dirigenti politici di centrosinistra....

Comunque....riporto qui quanto scritto nell'altro 3d... con qualche aggiunta :

Napolitano ha fatto bene a fare quello che ha fatto.
Di Pietro ha esagerato come al solito....ma ha fatto bene a chiedere l'impeachement...
Il popolo viola fa bene a protestare.
Bersani fa bene a proporre una manifestazione di protesta.
Casini fa bene a dire che è un brutto giorno.
Etc etc


A parti invertite probabilmente Napolitano non avrebbe fatto niente....il governo neppure...il Pd l'avrebbe preso in saccoccia...

Siamo in Italia...e finchè gli italiani non decideranno di disfarsi di Berlusconi...”


…..ma anche di tanta paccottiglia di sinistra o centrosinistra.
Infatti, come dice franz, la corruzione non è un’esclusiva del centrodestra politico, ma di grande parte degli italiani!

Berlusconi sparirà presto dalla scena politica italiana….se non altro per un problema di età, ma la corruzione resterà per almeno qualche altro secolo….se va bene!

Vittorio

Re: No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 07/03/2010, 14:46
da franz
annalu ha scritto:
franz ha scritto: [...] In realtà la situazione è grave e seria ma per altri motivi, ritengo.

Perché il "ma"? La situazione è grave e seria per tanti motivi, e quelli che hai citato sono di certo molto importanti, e si sommano ai disastri della politica e del non rispetto delle regole.
Si sommano, non sono alternativi: il disastro, purtroppo, è globale.

annalu

In effetti mi è rimasto un "anche" nei polpastrelli.
... In realtà la situazione è grave e seria ma anche per altri motivi, ...
Franz

Re: No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 07/03/2010, 15:07
da annalu
franz ha scritto:In effetti mi è rimasto un "anche" nei polpastrelli.
... In realtà la situazione è grave e seria ma anche per altri motivi, ...
Franz

Perfetto, grazie della precisazione.

Visto che ci sono, posto il link al video della manifestazione al Pantheon di ieri.
Molto bello il discorso di Emma Bonino.
http://www.radioradicale.it/scheda/298914

annalu

Re: No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 07/03/2010, 15:17
da Robyn
Quello che è avvenuto è un pasticcio.La mancata ammissione delle liste è stata dovuta al mancato rispetto delle regole.Datosi che la destra non capisce che i magistrati applicano solo la legge,avrebbero potuto rovesciare le colpe della mancata possibilità di votare sull'opposizione e sulla magistratura.E giusto e sacrosanto garantire il voto a tutti i cittadini,ma cambiare le regole in corsa è sbagliato.Infatti dobbiamo ricordarci il precedente,della modifica della legge elettorale,prima delle elezioni del 2006 con la modifica del Mattarellum.Diciamo che è un vero pasticcio.Se ci fosse stato il rispetto delle regole non ci sarebbe stata l'esclusione delle liste.Dal momento che non c'è stato il rispetto delle regole non c'è stata l'ammissione delle liste il che avrebbe comportato un vulnus perche milioni di cittadini non si sarebbero potuti esprimere e votare.Dal momento che gli elettori della destra,che grazie a Napolitano,possono recarsi al voto,dovrebbero chiedere conto di ciò alla destra non alla magistratura o all'opposizione Ciao Robyn

Re: No al Condono elettorale

MessaggioInviato: 07/03/2010, 16:08
da pianogrande
La sinistra, ora, deve avere il coraggio e la capacità di fare la campagna elettorale sui problemi del paese (o "anche" perché anche questo è un grosso problema).
Non diamo a questa gente l'opportunità di proclamarsi difensori del capo dello stato e del diritto di voto.
Bisogna saper replicare.
Ma non ce lo abbiamo qualche "parolaio" anche a sinistra?
Non ce lo abbiamo qualcuno che si inventi degli slogan efficaci?
Non basta avere ragione.
Bisogna saper rintuzzare gli attacchi anche sul fronte dialettico.
Se non troviamo, da qualche parte un anticapezzone o un antigasparri siamo proprio messi male.