Non dimentichiamoci delle Mafie!!!

Mentre stiamo tutti discutendo di un decreto sicurezza mirato soprattutto contro rom e clandestini, si tende a trascurare il problema Mafia, Camorra e simili, ed il sospetto che ciò sia almeno in parte voluto, sembra fondato.
L'altra settimana un imprenditore siciliano è stato ucciso con venti colpi di pistola perché aveva denunciato i Casalesi. Non mi sembra che la notizia abbia destato scalpore.
Oggi che Berlusconi è Presidente del Consiglio, si trova "costrtto" a partecipare alla commemorazione di Giovanni Falcone, ma dimentichiamo che per lui gli reoi sono altri.
E se lo dimenticassimo, ci sono i suoi fedelissimi a ricordarcelo.
Il 25 aprile (bella data) sulla prima pagina de "Il Foglio" (da Il Corriere: http://www.corriere.it/spettacoli/08_ma ... 6ba6.shtml):
Scrive Annalena (Benini): «Roberto Saviano, giovane scrittore di mondiale successo, dovrebbe avere una cosa solo in testa: le ragazze». Annalena consiglia a Saviano di smetterla di dire cose «da vecchio martire inascoltato e abbandonato, mentre lui è il supereroe dei giorni nostri, la grande rivelazione editoriale, il ragazzo che racconta le sue verità sul mondo, mentre il mondo ringrazia e Mondadori corre a tirare un’altra ristampa». Annalena definisce Saviano una icona pop alla Andy Warhol e lo invita a comportarsi di conseguenza. Infine, Annalena se la prende con «tutti i viscidi che stanno trasformando Roberto Saviano in un’effigie eroica, infelice e malvestita con un sito Internet di maniacale accuratezza tradotto in cinque lingue».
La cosa è tornata agli onori della cronaca solo perché Saviano, a Cannes, non ha nemmeno potuto sfilare sul tappeto tosso per motivi di sicurezza.
La Mafia si difende soprattutto negandone l'esistenza, o almeno, minimizzandone l'influenza.
Se un giovane scrittore coraggioso non può venir calunniato, allora irridiamolo, miniamo la sua credibilità.
Il giovane Cutolo agiva così nei confronti di Falcone, adesso tocca a Ferrara ed ai suoi fidi gettare discredito su chi combatte la camorra, e al preswente evidentemente il più pericoloso è Saviano, perché ne scrive e ne parla, ed ha successo.
La lotta contro le Mafie si porta avanti anche parlandone e scrivendone.
Cerchiamo, almeno noi, di non lasciare passare nessun delitto, nessun sopruso sotto silenzio!!!
annalu
L'altra settimana un imprenditore siciliano è stato ucciso con venti colpi di pistola perché aveva denunciato i Casalesi. Non mi sembra che la notizia abbia destato scalpore.
Oggi che Berlusconi è Presidente del Consiglio, si trova "costrtto" a partecipare alla commemorazione di Giovanni Falcone, ma dimentichiamo che per lui gli reoi sono altri.
E se lo dimenticassimo, ci sono i suoi fedelissimi a ricordarcelo.
Il 25 aprile (bella data) sulla prima pagina de "Il Foglio" (da Il Corriere: http://www.corriere.it/spettacoli/08_ma ... 6ba6.shtml):
Scrive Annalena (Benini): «Roberto Saviano, giovane scrittore di mondiale successo, dovrebbe avere una cosa solo in testa: le ragazze». Annalena consiglia a Saviano di smetterla di dire cose «da vecchio martire inascoltato e abbandonato, mentre lui è il supereroe dei giorni nostri, la grande rivelazione editoriale, il ragazzo che racconta le sue verità sul mondo, mentre il mondo ringrazia e Mondadori corre a tirare un’altra ristampa». Annalena definisce Saviano una icona pop alla Andy Warhol e lo invita a comportarsi di conseguenza. Infine, Annalena se la prende con «tutti i viscidi che stanno trasformando Roberto Saviano in un’effigie eroica, infelice e malvestita con un sito Internet di maniacale accuratezza tradotto in cinque lingue».
La cosa è tornata agli onori della cronaca solo perché Saviano, a Cannes, non ha nemmeno potuto sfilare sul tappeto tosso per motivi di sicurezza.
La Mafia si difende soprattutto negandone l'esistenza, o almeno, minimizzandone l'influenza.
Se un giovane scrittore coraggioso non può venir calunniato, allora irridiamolo, miniamo la sua credibilità.
Il giovane Cutolo agiva così nei confronti di Falcone, adesso tocca a Ferrara ed ai suoi fidi gettare discredito su chi combatte la camorra, e al preswente evidentemente il più pericoloso è Saviano, perché ne scrive e ne parla, ed ha successo.
La lotta contro le Mafie si porta avanti anche parlandone e scrivendone.
Cerchiamo, almeno noi, di non lasciare passare nessun delitto, nessun sopruso sotto silenzio!!!
annalu