Ranvit: forse non ho capito il tuo messaggio.
Non l'ho detto io che queste trasmissioni sono pollai, né che sono monopolizzate dai difensori del capo.
Ho scritto che a renderli pollai, secondo la sua definizione, sono proprio quelli della sua parte politica, che usano la tattica dell'interruzione continua per non far fare un discorso compiuto. E pure che trasmissioni 'pollaio' sono altre, se non tutte almeno in parte sue, a cui sono stati abituati gli italiani che le seguono.
E a me fa ridere che lui trovi da ridire.
Ho scritto che queste trasmissioni di approfondimento non sono seguite dalla maggioranza, e che lo sarebbero ancora di meno se fossero condotte come delle tribune politiche.
E poi, se sono pollai indigeribili, li dovremmo chiudere per sempre.
Io ho un'altra speranza: che i conduttori, se vedono calare l'ascolto, decidano di invitare meno interruttori e più lampadine (gente con idee).
Quella parte, che non è maggioranza, che segue queste trasmissioni è più in grado di discernere e capire anche a luce spenta (con le interruzioni).
E che quindi la maggioranza riceve da altre trasmissioni quegli stimoli propagandistici, che non ritengo trascurabili, che però non sono vincolati dal regolamento di cui si parla.
A me pare di aver detto le stesse cose di prima, che non corrispondono però alla interpretazione che ne hai dato tu.
franz ha scritto:Questi lo fanno come una banda che protegge il capo. Puro interesse, direi.
Franz, questo è ciò che avevo scritto, quindi concordo.
Però una cosa era la propaganda pertinente alla politica di Pajetta, altra quella ridotta a semplice battuta.
Se una battuta, come io credo, sposta voti come una tribuna politica, è importante. "Mettiamolo alla prova" che discorso politico è: mettiamo alla prova un Ahmadinejad qualunque, e poi vediamo che tipo è!
Concordo sull'ultima tua frase, ma poiché è così, bisognerebbe attrezzarsi anche per fronteggiare questo.
cardif