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Di Pietro al soldo della Cia?

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Re: Di Pietro al soldo della Cia?

Messaggioda annalu il 08/02/2010, 10:15

franz ha scritto:Ho ascoltato (avevo già letto le stesse cose) e mi pare che relativamente a quella foto di pietro chiarisca molto e che la storia della "consegna della targa" venga derubricata a scambio di gagliardetti. Cosa verosimile ma che dovrebbe essere supportata da altri riscontri, visto che c'è chi dice che invece gli era stata consegnata una onorificenza particolare.
Resta ancora da chiarire se sia vero che qualcuno si è dato da fare per far sparire quelle foto e perché.
Strano pero' che Di Pietro non avesse quelle foto ed il suo segretario (Di Domenico) si'.

Dunque, chiarita la storia della cena, si chiede che Di Pietro spieghi le vicende riguardanti le foto: davvero si ritiene rilevante sapere se le foto le teneva Di Pietro, o se invece solo il suo segretario?
Mi sembra veramente un serio problema politico, analogo al colore dei calzini dei magistrati!
franz ha scritto:Le altre cose che di pietro dovrebbe chiarire non riguardano quella foto ma la struttura del partito e certe operazioni immobiliari fatte a suo nome (acquisto di immobili poi affittati al partito) fatte non si sa con quali soldi.
Quelle sono cose molto piu' importanti e politicamente rilevanti (forse anche penalmente).

Già.
Si da il caso che su questi argomenti a Di Pietro siano stati chiesti chiarimenti parecchie volte nel passato, l'ultima su Panorama del novembre scorso.
E Di Pietro ha risposto chiarendo in modo esauriente su Libero, così esauriente che lo stesso Feltri se ne è dichiarato soddisfatto.
Credi davvero che se Di Pietro avesse commesso qualcosa di penalmente rilevante, non sarebbe stato inquisito'

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Re: Di Pietro al soldo della Cia?

Messaggioda cardif il 08/02/2010, 10:53

Franz:
Resta ancora da chiarire se sia vero che qualcuno si è dato da fare per far sparire quelle foto e perché.
A credere almeno a qualcosa di quello che scrive Cavallaro: "Tante le telefonate incrociate quel maledetto giorno .. dell'arresto di Contrada, ... scatta una gara a farle sparire. Ognuno assicura che lo farà".
Tutti vollero farle sparire (non solo Di Pietro) per evitare di essere messi in relazione con Contrada, visto quello che si profilava per quest'ultimo.

Strano pero' che Di Pietro non avesse quelle foto ed il suo segretario (Di Domenico) si'.
Forse Di Pietro, a cui allora ne facevano tante, non le conservava non pensando di doversi difendere da quest'accusa di non averle; allora per Di Dimenico, personaggio minore, erano più importanti tutte le foto, e le conservava.

Quelle sono cose molto piu' importanti e politicamente rilevanti

Certo, su quest'aspetto chi tratta con Di Pietro deve andare con i piedi di piombo.

(forse anche penalmente).
Intanto c'è l'archiviazione della denuncia del gip Imperiali su queste accuse in data 14 marzo 2008. Inoltre Di Pietro dice che è stato denunciato civilmente da Di Domenico 18 (diciotto) volte e 18 volte ha vinto. Pare pure che Di Domenico sia in difficoltà economiche per le spese giudiziarie sostenute.

Ovviamente queste sono le risposte che mi sono dato io, che non ho la tendenza a pensar male.
(Però mi pare che sto facendo un buon lavoro in difesa di Di Pietro, anche se non l'ho votato finora; quasi gli mando la parcella, che dici? :lol: :lol:)
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Re: Di Pietro al soldo della Cia?

Messaggioda franz il 08/02/2010, 12:51

annalu ha scritto:Credi davvero che se Di Pietro avesse commesso qualcosa di penalmente rilevante, non sarebbe stato inquisito'

Ci sono già denunce penali aperte (da Elio Veltri e da Di Domenico, entrambi confondatori) e sarà la magistratura a condannare ed assolvere, non Feltri. Non so voi ma il fatto che una associazione paritica (IDV) con uno scopo chiaramente collettivo abbia un unico socio (cosi' è stato per mesi) e poi tre (lui, la moglie, la cassiera) e gestisca cosi' i rimborsi elettorali mi pare atipico (forse era tipico durante il venennio, diciamo). Come è atipico che la società proprietaria degli immobili affittati al partito sia una SPA dove ancora figurano le stesse persone. Come atipico, e forse illegale, che a stabilire come usare i soldi del finanziamento non sia il partito che si presenta alle elezioni ma l'associazione con il famoso "socio unico". A quanto detto da questo Di Domenico, sono due strutture diverse, separate, anche se con lo stesso nome.
Sarebbe come se il PD fosse proprietà di Bersani o se la CdL fosse di proprietà di Berlusconi (opps. di fatto è cosi').
Poi cosa è legale o no lo decide la magistratura ma intanto noi credo che siamo distanti, per cultura, dall'idea del partito che appartiene ad un unico padrone, che detiene assieme alla moglie la cassa e decide del bilancio, di tutto.
Questo per lo meno negli anni in cui dette denunce sono state fatte (2004 e 2005) e non so se poi le modifiche statutarie fatte nel 2009 (ben due) abbiano corretto quelle anomalie.

Mi pare che comunque questa non sia una novità. Già in passato qui abbiamo discusso delle strane norme statutarie del partito IDV che prevedono di fatto che lui sia presidente a vita, fino a quando non rinuncia.

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Re: Di Pietro al soldo della Cia?

Messaggioda annalu il 08/02/2010, 13:59

franz ha scritto:... noi credo che siamo distanti, per cultura, dall'idea del partito che appartiene ad un unico padrone, che detiene assieme alla moglie la cassa e decide del bilancio, di tutto.

Su questo siamo perfettamente d'accordo, inutile ripetersi.
Questo però è un discorso politico molto serio, ma appunto politico, da non mescolare con presunti reati non dimostrati.
Di Pietro è culturalmente molto lontano da noi e dalla sinistra in genere; il suo partito, almeno finora, è un partito quasi personale nel quale ad un vero democratico riesce difficile riconoscersi.
Però Di Pietro si da da fare per la legalità e contro Berlusconi, quindi in questo momento è un ottimo alleato. Non solo: a quel che mi risulta, Di Pietro sin dall'inizio ha dichiarato di aver fondato un partito al solo scopo di battere l'anomalia berlusconiana, dopo di che riteneva chiuso il suo compito. Questa prospettiva mi sembra confermata dalla sua recente dichiarazione di voler far confluire il suo partito nel Pd, quando sarà il momento.
Non provo alcuna simpatia personale per Di Pietro, ma proprio per questo non mi piace quando si seguono le insinuazioni berlusconiane. Se sbaglio, si vedrà. Ma preferisco sbagliare dalla parte giusta.

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Re: Di Pietro al soldo della Cia?

Messaggioda Stefano'62 il 08/02/2010, 14:06

franz ha scritto:noi credo che siamo distanti, per cultura, dall'idea del partito che appartiene ad un unico padrone, che detiene assieme alla moglie la cassa e decide del bilancio, di tutto.

Noi saremo anche distanti dal partito con padrone unico o da altre caratteristiche formalmente dubbie,però questo non ci ha protetto dalle schifezze assurde dai furti dalle concussioni e da tante altre cose.
In più,se fossi stato io a scoprire come una,o più cricche di delinquenti si siano infiltrate nei partiti,e poi li abbiano usati come cavallo di troia per appropriarsi delle Istituzioni.....bè sono sicuro che farei anche io qualche cosa per assicurarmi di avere un'arma per impedire che possa accadere anche al movimento che creo per combattere la situazione,e che qualche infiltrato riesca a sfilarmelo di mano.
Siamo in emergenza,la situazione non è ordinaria,e non si può sperare di cambiarla con mezzi ordinari.
Non mi interessa chi comanda in un partito,mi interessa quello che si propone di fare.
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Re: Di Pietro al soldo della Cia?

Messaggioda franz il 08/02/2010, 22:59

Stefano'62 ha scritto:Noi saremo anche distanti dal partito con padrone unico o da altre caratteristiche formalmente dubbie,però questo non ci ha protetto dalle schifezze assurde dai furti dalle concussioni e da tante altre cose.
In più,se fossi stato io a scoprire come una,o più cricche di delinquenti si siano infiltrate nei partiti,e poi li abbiano usati come cavallo di troia per appropriarsi delle Istituzioni.....bè sono sicuro che farei anche io qualche cosa per assicurarmi di avere un'arma per impedire che possa accadere anche al movimento che creo per combattere la situazione,e che qualche infiltrato riesca a sfilarmelo di mano.
Siamo in emergenza,la situazione non è ordinaria,e non si può sperare di cambiarla con mezzi ordinari.
Non mi interessa chi comanda in un partito,mi interessa quello che si propone di fare.

Si, penso che tu abbia centrato il problema. I grandi partiti di massa del passato (DC, PCI) erano attrezzati per resistere alla scalate degli unni mentre uno piu' piccolo come il PSI (la storia insegna) è stato conquistato da banditi ed avventurieri.
Questo spiega perché partiti relativamente minuscoli come Lega e IDV debbano proteggersi dagli avventuirieri. E chi sa quanti hanno contato i loschi figuri che, scartati dai grandi partiti, hanno cercato di riciclarsi nei piccoli.
Tuttavia a me interessa chi comanda in un partito, se devo impegnarmi in questo partito.
Come spettatore posso fregarmene ma come diretto interessato no.
Proprio perché mi interessa essere parte costruttiva e partecipativa e non solo colui che, come un consumatore attirato dalla pubblicità, sceglie il prodotto finito e si accontenta di prenderlo dallo scaffale.

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Re: Di Pietro al soldo della Cia?

Messaggioda Loredana Poncini il 09/02/2010, 9:35

A me adesso interessa, ancor prima di scegliere un partito a cui aderire, di capire se serve davvero discutere QUI sui dubbi che gli opinionisti politici professionali ci propinano, mentre la barca affonda ed ogni politico cerca di arraffare un salvagente...
IL RISCHIO è DI DIMENTICARE L'ESSENZIALE, CIOE' CHE COSì NON SI PUò ANDARE AVANTI, INFATTI in italia tutto e' fermo, bloccato, vecchio, stantio, corroso.
"Che fare ? " se l'era anche chiesto Lenin...
Noi stiamo cercando di chiarirci le idee, certo.
Ma un passo avanti lo faremo quando la smetteremo di spaccare il capello in quattro e troveremo il modo di sbattere fuori i politici dalle gestioni delle cose pubbliche, rimettendo in uso CONCORSI VERI per tutte le cariche amministrative, a tutti i livelli.
( Sì, sto pensando al S.S.N., ma non solo ...! ) :evil:
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Re: Di Pietro al soldo della Cia?

Messaggioda antonio bianco il 11/02/2010, 19:43

Quale interesse avrebbe avuto la CIA ad eliminare la DC e PSI?
Francamente non ne vedo il motivo, avrei avuto dei seri sospetti se la CIA attraverso Di Pietro avesse voluto liberarsi del PCI.
IDV non è un partito, è un movimento antiberlusconi, penso che sia noto, anche se i suoi supporter vorrebbero la nascita di un partito vero.
La critica a Di Pietro per la conduzione del partito è sacrosanta rassomiglia infatti a quella del PDL.
Ma il pericolo sociale e democratico non è rappresentato da Tonino che fa onestamente quello che è capace di fare offrendo furbescamente agli elettori scontenti del PD e della sinistra in genere una possibilità di voto.
Non nascondo la mia intenzione di votare IDV nel caso che la linea politica PD dovesse essere ancora fondata sul "Nullismo".
Ciao a tutti.
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Re: Di Pietro al soldo della Cia?

Messaggioda franz il 11/02/2010, 21:07

antonio bianco ha scritto:Quale interesse avrebbe avuto la CIA ad eliminare la DC e PSI?

Non lo so ma credo che la CIA se ne fotta della DC o del PSI e ragioni in termini di nomi, di personalità, leader.
Se avevano un conto sospeso con Craxi (e ne avevano, ... sia la CIA che il Mossad) quel conto andava saldato.

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