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La politica fuori dalla Sanità

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda franz il 27/01/2010, 13:02

Iafran ha scritto:
franz ha scritto:In realtà dovremmo dire "fuori i partiti, i sindacati e gli affaristi dalla gestione della sanità".
.... e "dentro la politica". Quella vera.
Dentro nelle decisioni che riguardano la collettività, la cosa pubblica.

Per ottimismo, tenderei a fare dei distinguo.
Basterebbe solo "fuori gli affaristi dalla gestione della cosa pubblica" e poi tutto quello che aggiungi tu "dentro la politica". Quella vera. Dentro nelle decisioni che riguardano la collettività, la cosa pubblica.” Per non fare torto a coloro che, sia nei partiti sia nei sindacati, subiscono il fare scellerato degli avidi, i quali tendono ad occupare sempre le posizioni dirigenziali più alte nei vari organismi sociali, con danno per tutti.
Loredana, la Anselmi non si immaginava certo ciò che ne sarebbe seguito: fatta la legge … qualcuno si organizza sempre per aggirarla (a danno di chi la osserva e della collettività)!

Grazie per avermi ricordato la cosa ma parlavo della politica vera, non di "una politica", quella lotizzatoria, che è una prassi corruttiva. Comunque è tipico del SSN finanziato con le sole imposte avere un conflitto di interessi tra gestione delle prestazioni e gestione dei costi. Noi abbiamo abolito le mutue, che di quel conflitto erano l'apoteosi, ma con il SSN siamo caduti dalla padella alla brace, mettendo tutto il potere in mano ai politici. Dovevamo prevederlo, conoscendo l'Italia.

Gli altri paesi hanno separato la gestione sanitaria dalla gestione della spesa sanitaria (come sempre la res publicae si fonda sulla separazione dei poteri) affidando competenze e responsabilità a enti diversi. Le decisioni strategiche alla politica, le gestione delle prestazioni al personale medico competente, la gestione della spesa alle assicurazioni (come in germania, francia, olanda e come in tutti i paesi tranne UK, ITA e SVE) senza che queste possano mettere il becco sulla qualità delle prestazioni. Quando invece lo stesso soggetto gestisce tutte e tre le cose ecco che corruzione, lottizzazione, clientelismo, incompetenza la fanno da padrone. Non so se Tina Alnsemi poteva arrivarci da sola; non è questo il problema. Il fatto grave è che quando nel 1997 il primo governo Prodi è stato messo di fronte a questa analisi (frutto della allora commissione Onofri) ed a avuto la possibilità di cambiare, ha preferito mantenere questo stato di cose (sotto cui sta ovviamente un feudo di potere e voti). Questa è la "colpa grave". Quando ci lamenttiamo, ricordiamoci che abbiamo avuto la possibilità concreta di cambiare ben 13 anni fa e che se lo avessimo fatto oggi la realtà sarebbe diversa e, a mio avviso, migliore.

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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda ranvit il 27/01/2010, 14:15

Franz : " l fatto grave è che quando nel 1997 il primo governo Prodi è stato messo di fronte a questa analisi (frutto della allora commissione Onofri) ed a avuto la possibilità di cambiare, ha preferito mantenere questo stato di cose (sotto cui sta ovviamente un feudo di potere e voti). Questa è la "colpa grave". Quando ci lamenttiamo, ricordiamoci che abbiamo avuto la possibilità concreta di cambiare ben 13 anni fa e che se lo avessimo fatto oggi la realtà sarebbe diversa e, a mio avviso, migliore. "


Questo è il punto!
La gente sarà anche ignorante e credulona come tante belle teste del Cs (anche qui) pensano, ma quello che la gente nota molto bene è l'assoluta uguaglianza di "andazzo delle cose" sia che al governo ci sia il Cd che il Cs.
Ovviamente nota anche che Berlusconi si fa troppi cazzi suoi.....ma lo considera un male ineliminabile vista la conoscenza che ha del personale politico di entrambi i poli!

Se cosi' stanno le cose.....è necessario dare spazio ma livello nazionale al personale politico apprezzato dalla gente : vedi Vendola in Puglia, De Luca in Campania, la Bonino nel Lazio e Chiamparino in Piemonte (per fare degli esempi...)!

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Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda Loredana Poncini il 27/01/2010, 19:16

Dato che così stanno le cose, l'Idv è indispensabile per non astenersi dal votare e cercare di ripulire il Sistema Malsano Nazionale. 8-) ( E non m'importa chi lo considera di destra : adesso un giustizialiasmo ci vuole, e come ! ! ! ) :x
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda franz il 27/01/2010, 19:24

Loredana Poncini ha scritto:Dato che così stanno le cose, l'Idv è indispensabile per non astenersi dal votare e cercare di ripulire il Sistema Malsano Nazionale. 8-) ( E non m'importa chi lo considera di destra : adesso un giustizialiasmo ci vuole, e come ! ! ! ) :x

Ci vogliono le riforme, altrimenti una volta ripulito, il sitema si risporca subito.
È il sistema che è malsano e invoglia a rubare.
Non basta un'impresa di pulizie ... ci vuole anche una ristrutturazione totale.

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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda Loredana Poncini il 27/01/2010, 20:37

D'accordo. Ma cominciamo col ripulire ! Se no non si comincia mai a CAMBIARE IL SISTEMA ! :cry:
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda franz il 27/01/2010, 21:06

Loredana Poncini ha scritto:D'accordo. Ma cominciamo col ripulire ! Se no non si comincia mai a CAMBIARE IL SISTEMA ! :cry:

Questo è opinabile.
Perché mai pulire una casa che devi ristrutturare completamente?
Io non lo farei.
Magari devi pure abbatterla, oppure abbattere i muri interni.
Calcinacci, mattoni, polvere .... perché pulire prima?
Lascia pure dentro topi e parassiti.
Magari qualche mattone cade sulla loro zucca.
E prendiamo due piccioni con una fava.
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda Loredana Poncini il 28/01/2010, 9:50

Non è opinabile, ma un dato di fatto che in Piemonte, ad esempio, scegliendo tra Cota e Bresso si decide come la Sanità sarà gestita per i prossimi 5 anni. Intutte le regioni la spesa sanitaria (110miliardi di euro) equivale ai 3/4 della spesa totale.
Lo scandalo della Clinica Santa Rita in Lombardia con i controlli "che devono essere annunciati" (sic), la dice lunga su come questa spesa è completamente in mano alla partitocrazia di questa repubblica. :evil:
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda raffaele leone il 03/03/2010, 10:45

ranvit ha scritto:Franz : " l fatto grave è che quando nel 1997 il primo governo Prodi è stato messo di fronte a questa analisi (frutto della allora commissione Onofri) ed a avuto la possibilità di cambiare, ha preferito mantenere questo stato di cose (sotto cui sta ovviamente un feudo di potere e voti). Questa è la "colpa grave". Quando ci lamenttiamo, ricordiamoci che abbiamo avuto la possibilità concreta di cambiare ben 13 anni fa e che se lo avessimo fatto oggi la realtà sarebbe diversa e, a mio avviso, migliore. "


Questo è il punto!
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Vittorio

Il problema ad esempio del mio Ospedale romano é il Traffico,come direbbe johnny Stecchino,anche se non ho nessuna voglia di carriere e mi sta benissimo fare l'infermiere in Geriatria,è deprimente lavorare dentro una simile sporcizia,vedere il Capo Zozzo DG messo dal cs fare un secondo inutile reparto per metterci Primario il figlio,e anche vedere il piu votato sindacalista CGIL far prorogare il termine di concorso per caposala per aspettare il diploma della compagna che lo deve vincere ecc ecc ecc.E aspettare le elezioni per vedere se il capozozzo dg sarà di destra o di cs .Certo Zingaretti che va a "patrocinare"la docufiction Lady ASL o non conosce il suo partito o fa finta di niente.Non a livello nazionale ma più a livello locale il cs onesto è assente-Certo la Bonino e i grillini nella lista IDV danno la speranza di un pò di vitamine in questo marciume ma il sistema del Traffico è troppo forte e Il PD c'è dentro fino al collo
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda franz il 03/03/2010, 14:06

raffaele leone ha scritto:Il problema ad esempio del mio Ospedale romano é il Traffico,come direbbe johnny Stecchino,anche se non ho nessuna voglia di carriere e mi sta benissimo fare l'infermiere in Geriatria,è deprimente lavorare dentro una simile sporcizia,vedere il Capo Zozzo DG messo dal cs fare un secondo inutile reparto per metterci Primario il figlio,e anche vedere il piu votato sindacalista CGIL far prorogare il termine di concorso per caposala per aspettare il diploma della compagna che lo deve vincere ecc ecc ecc.E aspettare le elezioni per vedere se il capozozzo dg sarà di destra o di cs .Certo Zingaretti che va a "patrocinare"la docufiction Lady ASL o non conosce il suo partito o fa finta di niente.Non a livello nazionale ma più a livello locale il cs onesto è assente-Certo la Bonino e i grillini nella lista IDV danno la speranza di un pò di vitamine in questo marciume ma il sistema del Traffico è troppo forte e Il PD c'è dentro fino al collo

Ecco, hai descritto in modo efficace quel "sistema di potere" che non fu abbattuto dal primo governo Prodi.
Sono migliaia i piccoli interessi di bottega, spesso "familiari" che tengono in vita i sistemi di poteri italiani (nel pubblico come nel privato) e una volta coalizzati bloccano ogni cambiamento. Da noi "Change" è una chimera.
Franz
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda cardif il 03/03/2010, 20:17

Il sistema di potere descritto da Raffaele, gestito dai politici, è vecchio e non opera solo nella sanità.
E' così anche nei comuni, sia per i posti che per le cariche dei dipendenti da assumere o promuovere (dagli operai, agli impiegati, ai vigili urbani). E' così negli ATO. Con concorsi addomesticati.
Un po' si salva la scuola, dove c'è ancora la graduatoria ed il punteggio che incide per la quasi totalità dei casi di assegnazione dei posti (qualche favoritismo si riesce a fare solo nella scelta delle sedi). Anche se il CD sta spingendo per dare ai Dirigenti scolastici una maggiore autonomia nella scelta dei docenti.

Che in Campania la Sanità (ed anche altro) era in mano a De Mita e c'è rimasta anche con Bassolino si sa.
"La sanità è in mano a De Mita; Bassolino gli lascia via libera" è un esempio all'indirizzo:
Http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... olino.html

Purtroppo ci sono remore a riconoscerlo. In una dichiarazione del 2008 Livia Turco diceva: "La questione dei manager sanitari e dei primari nominati più per la tessera che per la loro bravura non è nuova. La sensazione, pur essendo personalmente convinta che il fenomeno non si possa generalizzare più di tanto, è quella di un sistema a lottizzazione spinta."
Da: http://www.salute.gov.it/dettaglio/phPr ... o&colore=2
Invece si può generalizzare benissimo e molto più di tanto. Purtroppo.

Come fare per togliere dalle mani dei partiti, pardon dei politici, il potere?
Con leggi che stabiliscano le procedure per la selezione meritocratica.
Chi dovrebbe fare queste leggi? I politici.
E siamo al solito cane che si morde la coda (e non la riesce a finire mai).
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Ma mo' mi so' capito bene?
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